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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XI
FORA Ecco la sozia, ed impegnarei che ella viene a me. STELLINA E forse anco. STELLINA L'aver io contato a la mia madonna che tu sai il tutto, l'ha messa in volontà ch'io ti venga a trovare, facendoti sapere che se tu disponi Marchetto a scampar con chi tu sai, che ancor ella se ne verrà, e basta. Ma perché il padre di lui e di lei son ricchi in fondo, ognun ne grappi il più che può, acciocché non ci manchi da sguazzare. FORA Non accade ch'io ti dica altro, poi che tu stessa mi riferisci quel tanto ch' io doveva riferire a te. STELLINA Ma se la cosa si scopre, a che saremo? FORA Non dubito di nulla, perocché i padri son padri, et i figliuoli figliuoli, e non ho visto le decine imparentarsi ne' postriboli e ne' famigli, e dopo un poco di sdegno essere abbracciate e raccolte per buone e per belle; sì che ponetevi a ordine, ché ho trovata una casa occulta, dove si starà a bell'agio, non mancando io, nel levarsi del romore, di mettere la lingua in rappezzar le cose, o ver le gambe in nettar la campagna. STELLINA Se tu non dubiti, perché pensare al fuggirsene? STELLINA Fatti una cappa et un saio di questi che ti dona Marmilia. STELLINA La lo meriterebbe. STELLINA Et in che modo? STELLINA Anco più.
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