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Pietro Aretino
La Talanta

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  • ATTO QUARTO
    • Scena XIX
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Scena XIX

Messer VERGOLO e FORA

 

VERGOLO Tu non odi? Fora, a chi dico lo?

FORA Eccomi a voi.

VERGOLO Hai tu saputo come il Saracin ghiottone e la Schiava ribalda se ne sono andati?

FORA Sì.

VERGOLO Che ti pare de la signora, che dice ch'io le ne ho ritolto?

FORA Pigliate questa chiave, che il vostro figliuolo m'ha data, perch'io ve la dia, come ve la do.

VERGOLO Dove è egli?

FORA Aveva non so che viluppo sotto.

VERGOLO Chi?

FORA Ma non sarà il male che altri stima.

VERGOLO Che chiacchieri tu?

FORA La gioventù fa suo corso.

VERGOLO M'avria egli per sorte fatto freddo lo scrigno?

FORA Di via.

VERGOLO I più gran nimici, che abbiano i padri bene istanti, sono i figli disviati.

FORA Egli non è il primo.

VERGOLO Va' poi tu, e mangia per avanzare pane e sputaccio.

FORA Anche egli si domerà.

VERGOLO La santificetur di mogliema è causa di cotal danno, perocché s'ella stava in casa, questo non era.

FORA Le devozioni non ci han colpa.

VERGOLO Io son disperato: vien meco, drento , traditor che egli è!

 

 




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