Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Aretino
La Talanta

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO QUARTO
    • Scena XXII
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena XXII

ARMILEO e PENO

 

ARMILEO Noi ci siam pur tanto ravvolti, che si son trovati.

PENO Se le innamorate fossero fere e gli amanti bracchi, elle non si potriano appiattare in luogo, che essi non le ritrovassero subito.

ARMILEO Affrontiamogli in chiesa.

PENO Non far, no, ché altro è il contentarsi in amore, et altro l'offendere Iddio; né m'inganno punto in credere che una de le nobili ingiurie, che se gli faccino, è il volere che gli altari de' suoi sacrifici e le statue de' suoi santi sieno testimoni di ciò che conchiudano coloro che si riducono a trattare di cotali scelleraggini ne' tempî.

ARMILEO Spettiamoli dunque.

PENO Sì, figliuolo, perocché oltre a la religione, che nol comporta, egli si debbe astenersene, conciossia che tutte le cose oneste son buone.

ARMILEO Eccogli.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License