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Pietro Aretino
La Talanta

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  • ATTO QUARTO
    • Scena XXIII
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Scena XXIII

BLANDO, FEDELE, ARMILEO, PENO e ORETTA, che non parla, co' panni soliti

 

BLANDO Tosto ch'io porsi gli occhi al deposito de l'uomo celeberrimo, m'ha scoppiato fuori il pianto.

FEDELE Me ne sono avvisto.

ARMILEO Se non che la grandezza de la vostra presenzia non comporta che si pensi che siate persona di male affare, senza dire altro, mi ritorrei questa schiava, che in abito di fanciullo vi traete dietro; e ciò farei con un fermo credermi che l'aveste rubata e non ottenuta in vendita da la cortigiana che la teneva in casa.

BLANDO O Iddio, se tu vuoi perseverare in far giudicio de le mie colpe, i miei guai dureranno sempre!

ARMILEO Disponetevi a ripigliare il prezzo, che ella vi costa, altrimenti...

BLANDO Se voi, signori, sapeste gli affanni che io ho sofferti da molti anni in qua, non che me gli voleste accrescere con l'errore, che pigliate circa la schiava che dite; ma commossi da lo stimolo de l'umanità propria, m'alleviareste parte di cotal peso, col porvi sotto una de le spalle de la vostra pietà.

ARMILEO O non son per mancare a voi di compassione, quando non manchiate a me di dovere.

PENO Savio detto.

ARMILEO Io non tocco il termine de la temerità, chiedendovi le cose lecite.

PENO Ho fatto un egregio allievo!

ARMILEO Sì che ditemi quanto l'avete comprata, ché oltre il mio restituirvi il capitale, farò sì che vi lodarete de la condizion mia.

PENO Amore è una cosa che aguzza ogni ingegno.

ARMILEO Voi non rispondete?

BLANDO Deh, lasciatemi stare co' miei malanni, né vogliate augurare nome di servo a chi ci nacque libero, che è pur troppo che i due altri vivano a cosi aspro giogo, o che sotto esso sieno morti.

ARMILEO Che maraviglia, se una sì elegante foggia di personaggio sa così ben parlare?

BLANDO Io non so ciò che io mi sia, né quel ch'io mi sappia.

ARMILEO Or vieni meco tu.

BLANDO Che soperchierie son queste?

FEDELE Sforzansi in cotal modo i forestieri?

ARMILEO Non vi paia poca bontà la mia, non facendo io altro.

BLANDO Voi fate una cattiva dimostrazione del vostro esser Romano, anzi servate il decoro de la nazion propria, avvenga che la insolenzia è oggi la generosità che per voi s'usa.

PENO Questo nuvolo, che noi v'attraversiamo a mezzo l'aria de la vostra mente, potria anco esser cagione del suo desiderato sereno.

BLANDO Se non ch'io non ardisco di contrappormi a la volontà di colui che muove tutte le cose, vorrei prima morire che sopportare che mi togliesse il figliuolo.

 

 




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