Scena VIII
FORA, PIZZICAGNOLO e COSTA da facchino
FORA
Rabbuffati la barba con mano.
COSTA È
rabbuffata d'avanzo.
FORA Ho
più caro di accoccarla a lui, che tu vedi di là con la insegna dipinta che s'io
andassi a la crociata, perché mai dà il peso giusto, né il più caro
rivendaiuolo è in tutta la Ghiaradada.
COSTA
Sarà buono ch'io mi raggiri qui d'intorno, acciocché paia che mi chiamiate a
caso.
FORA Così
fa', intanto io m'avvio.
COSTA
Passate innanzi.
FORA Ne
l'affronto ch'io vo' fare, mi sento trasformato in Aquila, in Nibbio et in
Falcone, e con quello impeto che gli vediam calare inverso il pasto, mi
rappresento al fatto de la truffa. Dimmi: hai tu da fornirmi di roba per cena?
PIZZICAGNOLO
E pur un desinare, se ben fosse di venti persone.
FORA
Pavoni e cose?
PIZZICAGNOLO
Lasciatevi pur servir al servo.
FORA Dove
troverò io chi la porta?
PIZZICAGNOLO
Ecco a punto un facchino isfaccendato.
FORA Vuo'
tu guadagnare?
COSTA Sì
mi che voi guagnà.
FORA
Vieni oltre.
COSTA
So chilò.
FORA La prima cosa voglio quattro paia di
capponi, in tanto la borsa starà qui per mallevadore.
PIZZICAGNOLO Eccovegli qui.
FORA Scrivi il tutto in un poco di carta.
PIZZICAGNOLO Lo faccio bene.
FORA Tre coppie di starne mo.
PIZZICAGNOLO Parvi che elle siano da Re?
FORA Notale.
PIZZICAGNOLO Le noto.
FORA Due fagiani delibero di torre.
PIZZICAGNOLO Non ce ne sono de' così fatti.
FORA Scrivi pure,
PIZZICAGNOLO Vo' che togliate una lepre et uno
capretto sfoggiatissimo.
FORA A contentarti.
PIZZICAGNOLO Mi parrebbe che voi pigliaste un
otto o dieci libbre di questo buon formaggio per zuppe lombarde, e gattafure
genovesi.
FORA Tu mi sei nel gusto.
PIZZICAGNOLO Qualche salame ancora.
FORA La rimetto in te.
PIZZICAGNOLO Vo' segnare il tutto.
FORA Et io in questo mezzo acconcerò ogni cosa
in la cesta.
PIZZICAGNOLO Una frotta di questi cardi
rifaranno il convito.
FORA Oh, son belli!
PIZZICAGNOLO Meritano d'esser lodati.
FORA Fa' mo tuo conto.
PIZZICAGNOLO Otto capponi, quattro scudi.
FORA Roba buona non fu mai cara.
PIZZICAGNOLO Sei pernici, cinque giulj.
FORA Non vaglion manco.
PIZZICAGNOLO Il capretto e la lepre, sette
carlini.
FORA Spetto.
PIZZICAGNOLO Spetta.
FORA U' se' tu, facchino?
COSTA Mi? da Berghem.
FORA Porta queste cotali cose a la Scrofa in
casa del Cavalier Basbacca,
COSTA Volentera.
FORA Somma la quantità del costo.
PIZZICAGNOLO
Uno scudo i fagiani, il formaggio nove baiocchi la libbra, e tanto vale dentro
di Parma, cinque via cinque venticinque, quattro via sei trenta, uno ed hai
dodici.
FORA
Questa pugnalata aggiugnici.
PIZZICAGNOLO
Io son morto.
(Pizzicagnolo, che corre
dietro al Fora, che dappoi il voltar d'un canto, ne torna indietro, fingendo di
esser zoppo e cieco d'un occhio)
PIZZICAGNOLO
Piglia para, para piglia!
FORA
Togli, Branca, presto spacciati.
PIZZICAGNOLO
Al ladro, al ladro!
FORA Non
ci si può più vivere.
PIZZICAGNOLO
Se non dava nel lume, mi fendeva fino a' denti.
FORA Se
talor se ne impiccasse qualcuno, non accaderebbono queste cose.
PIZZICAGNOLO
Credi tu, ch'io lo giunga?
FORA Il
ghiottone vola, e non corre.
PIZZICAGNOLO
Di più di una decina di scudi me l'ha fatta.
FORA La
roba è niente a petto de l'essere stato stroppiato d'uno occhio e d'una gamba,
come son io, e per giunta, la giustizia se ne ride; si che ritornatevene in
bottega, ché non vi mancherìa altro che riscaldare e raffreddare.
PIZZICAGNOLO
Mi voglio attaccare a' tuoi ricordi, e te ne ringrazio, e me ne vado a piangere
il mio sangue et il mio sudore.
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