Scena XIV
FORA e
TALANTA ascosa con Aldella e PIZIO
FORA Tre
persone hanno avuto a sbasire in un tratto.
TALANTA
Quistione, quistione!
FORA
Perché dico io tre, essendo state sei?
TALANTA
Una frotta n'è ita a spasso.
FORA Quel
compagno che io ho menato meco, Lucilla ed Antino sono stati per ispirare di
allegrezza, e Marmilia, Stellina e Marchetto di paura.
TALANTA
Che fagiolata conta costui?
FORA Un miracolo
mi è paruto, poi che la polvere mescolata con l'acqua in due lavatine, ha fatto
rimaner di neve il moro.
TALANTA
Incantesimi.
FORA Due
Carubini paiono il fratellino e la sorelletta, onde Fedele, che ne gode ad ogni
parola, diluvia giù le lagrime.
TALANTA Non la intendo.
FORA Teme
Stellina, trema Marmilia, e smania Marchetto.
TALANTA
Un boccale ne ha tracannato.
FORA Ecco
i danari che se ne porta quella, et ecco i ducati che si trafugò questo; l'una
parte e l'altra gli restituisce è per mio mezzo, sì che non si dubiti più del
mio esser troppo buono a non truccar con essi per la tal cosa.
TALANTA
Cappe! le borse piene.
FORA Vado
a casa d'Armileo, perché i padroni sono ivi, e perché egli adatti le cose.
TALANTA
Non so venirne a capo.
FORA
Veggo sua signoria.
TALANTA
Andiamogli presso senza strepito.
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