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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena I TALANTA cortigiana e ALDELLA serva
TALANTA Tuttavia che la festa di Testaccio si fa, in Roma non riman persona; ma poi che non ci si vede alcuno, spasseggiamo un poco ragionando. TALANTA Che ti parve del pianto, nel quale iersera entrò quel corrivo, perch'io gli giurai di ficcarmi ne le Convertite? TALANTA Se non si facesse talora di simili finzioni, onde il martello non lavorasse, potremmo andare a riporci. TALANTA Sappi, sorella, che la industria de le mie pari nacque da la taccagneria di que' primi che ci fecero meretrici. TALANTA Onde non siamo buone, perché essi furon pessimi, e però il fargli il peggio che si può, è una limosina. TALANTA Ma che di' tu del Capitano? perché non crepi tu de le risa, quando ci conta l'ordine de le battaglie, scagliandosi con la persona propria et avventandosi con le braccia, proprio come fosse là? ALDELLA Egli et il Veneziano si dovrebbono espedir gratis, tanto ci sono di spasso in casa. TALANTA Cotesto è l'altro; e mi rido che lo faccio disperare, quando nel giurarmi che nel mondo non ce n'è una bella come sono io, faccio vista di adirarmene, con dire che mi berteggia. ALDELLA Ancor io farei a i capegli con chi dicesse che le vostre bellezze non fossero celestiali. TALANTA Sarebbono, se io le studiasse. ALDELLA Voi fate da savia a non le crescere in più sopranità, perché vi correria a l'uscio fino al popolo d'Israelle. TALANTA Non istà bene a dirlo a me; pure tosto che altri mi parli, è bello che intabaccato. ALDELLA Ve', che ve l'ho dato, ALDELLA Perché non sono il Soldano di Babilonia. TALANTA Torniamo al vecchio di Vinegia. ALDELLA Dite al nostro dondolo? TALANTA Quanto piacere ho io, quando il buon uomo mi dimanda s'egli parla correttamente toscano, affermando di aver tenuto un Fiorentino due anni per farsi dottore ne la sua lingua, e che durò gran fatica a disvezzarsi da dir: velluo, averzi, vienzà qua, in drio, in cao. ALDELLA Stupisco che il suo famiglio, o quel del soldato non comparisca a portarvi qualche salutazione da far venir il sudor caldo a Orfinio. TALANTA Egli se lo becca, se si crede che io mi contenti di mille, non che d'un solo: io parlo in quanto a l'utile. TALANTA Ne viene la vecchiaia, Aldella; e come la fronte comincia ad incresparsi, le borse si serrano e gli amori si freddano. ALDELLA Non ci potiamo lamentare di lui. TALANTA Orfinio ama non me, ma il suo trastullo, e spende non in mio pro, ma in suo piacere: ecco un ghiotto compra una starna, non per amor che gli porti, ma per la voglia che egli ha di mangiarsela, come esso mangia me nel piacer che trae di quel ch'io sono. Or la conclusione è questa, che fin che le reti che la mia astuzia ha tese ne la siepe de la loro liberalità non pigliano il saracinetto che m'ha promesso il Vineziano e la schiavettina che diè darmi il milite, non è per capitarmi in casa. ALDELLA A che sarem se si corruccia? TALANTA A quel che fummo, quando trovò meco in camera il Romano, che nuovamente ho imbertonato. ALDELLA Eccolo. TALANTA Rinserriamoci in casa; e caso che faccia conto di entrarci, di' che non si può adesso, che dia di volta, che saprà poi il tutto. ALDELLA Voi volete che cotal crudeltà gli costi.
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