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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena VI FORA e RASPA garzone di Armileo
FORA È un miracolo che la liberalità si trovi ne' vecchi. Questo dico per lo messer mio, che oltre il darsi pace de la mula, mi manda a presentare il Saracino a colei che forse glie ne ha fatta rubare. RASPA Chi mi cornamusa a le spalle? RASPA Be', chi dee aver la man ritta di noi? FORA Io. RASPA Perché? FORA Perché m'impiccarei, s'io credessi la signora non tenesse il mio padrone in altro conto, che non fa il tuo. RASPA Se fai come tu dici, la tua cera non riceverà torto niuno. FORA Se per cera andasse il capestro, litigarebbe un pezzo la nostra ladroncellaria. RASPA Più ti riguardo, più stupisco. FORA Tu hai cavato coteste parole de la mia bocca, perocché ti volevo a punto dire che io rinasco, mirandoti. RASPA Maravigliti tu di vedere una persona? FORA Maravigliomi di scorgere un fatto come te. RASPA Non sono io di carne e d'ossa? FORA No. RASPA E che dunque? FORA Una massaccia di nuvolo, onde a chi ti pon mente ti dimostri ora cane, ora lupo, or bufalo, ora porco et or becco.
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