Scena X
ARMILEO, che fingendo d'amar Talanta, ama la Schiava, e PENO
suo precettore
ARMILEO
Io non muoio per amar lei, ma perché ella non ama me.
PENO Il
lamentarsi di chi pate è il trastullo del duolo, che lo fa patire.
ARMILEO
Benché chi non è ne la memoria de la sua donna, non si può connumerar tra i
vivi.
PENO
L'uomo dee tormentarsi quando le imprese son disperate, e non a l'ora che elle
procedono quasi ne la certa speranza.
ARMILEO
Lo sperare de gli amanti è una tacita disperazione.
PENO Non
ingiurii lo aspetto benigno, con cui lo mira la sorte, chi non se ne vuol
pentire.
ARMILEO
Che benignità vedete voi nel volto de la mia?
PENO Ecco
che la giovanetta, con l'essere in man di Talanta secondo il tuo desiderio, te
lo dimostra; oltre ciò, credi tu che senza il favor de la fortuna ti fusse
caduto in mente, tosto che intendesti che il capitano doveva dargliene, il
fingere d'amare detta meretrice, la quale tien per fermo che ti distrugga per
lei? e se niente mancava, la provvisione ordinata tale ce l'ha supplito, et è
stato propria grazia di Cupido, il tuo legarla co' doni prima che la femmina
abbia potuto pigliar vizio; e quando succedesse ogni cosa male, è forza che tu
sii forte e costante, da che non puoi dimostrarti temperato e continente, perocché
sol coloro son tenuti con verità prudenti, che si sopportino in modo
l'avversità che par che se ne dilettino.
ARMILEO È
pur gran cosa amore!
PENO Egli
è una passione introdotta da' sensi per soddisfazion del desiderio.
ARMILEO
Altro?
PENO Et
uno affetto che invaghisce di se stesso l'animo.
ARMILEO
Lo iniquo è malandrino de la ragione, scandalo de la mente e girandola de la
memoria.
PENO Non
si nega, che non isforzi, non disturbi, e non levi e la memoria, e la mente, e
la ragione, che non ci pasca di promesse, di gelosie, di crudeltà, di menzogne,
di pensieri, d'inganni, di rancori, di pravità, di disperazioni e di pene; pure
la somma d'ogni sua natura è duolo allegro, torto giusto, stoltizia saggia,
timidità animosa, avarizia splendida, infirmità sana, asprezza agevole, odio
amicabile. infamia gloriosa ed iracondia placida.
ARMILEO
Che debbo io far dunque?
PENO
Imita la prestanzia di quegli, che ciechi veggono, pentiti perseverano,
languendo godono, gridando tacciono, perduti si trovano, negando consentono,
partendo restano, prigioni son liberi, digiunando si saziano e morti
risuscitano.
ARMILEO
Cotesta bellezza di parole nasce da' farnetichi di voi altri filosofi, e non da
l'arbore de la verità.
PENO Se
non fusse la filosofia, non sarebbe la ragione, con le cui certezze ti parlo e
parlerò sempre.
ARMILEO
La mia passione vorrebbe rimedio d'effetto e non unguento di sentenzie,
perocché ella è sì fiera e sì ardente, ch'io son tutto fuoco e furore; e colei
ch'io amo, ha sì occupato i miei spiriti con le sue condizioni, che odiandomi,
come ella m'odia, per compiacere a la impietà sua, son fatto nimico di me
stesso.
PENO Non
ci sono le più false pazzie, che quelle che talor fanno i savi.
ARMILEO E
sappiate che io non m'occido perché ella viva.
PENO Ecco
che, ciò dicendo, confessi l'affezion che tal donna ti porta.
ARMILEO
Io ho così detto, perché, nel sentire ella il fin mio, ne morirebbe
d'allegrezza.
PENO Così
interviene a chi si propone ne l'animo cosa di sé più cara.
ARMILEO
Odiar chi l'adora è enormità di natura.
PENO Se
da le dimostrazioni de' risi e de' cenni, dei cangiarsi e de' sospiri, si può
ritrarre alcuno indizio di benivolenza, parmi che l'odio, che tu ti immagini
estremo, sia uno amore immenso.
ARMILEO
Fusse egli come dite.
PENO
Oltre a questo, crediam noi che Talanta, che ha dato il calcio a l'onestà de la
verginitade sua, voglia tenere in sacro l'altrui?
ARMILEO
Voi discorrete con ottimo giudizio, onde mi dispongo non dico a lasciarla, ché
non è in potestà di me medesimo il poter dispormi a far ciò, ma d'adattarmi ad
una pazienzia, che sarà degna de' vostri ricordi.
PENO Se
tu lo farai, sarà maggior la certezza del tuo consolarti, che non è la fretta,
che hai di voler esser consolato.
ARMILEO
Vedretene l'effetto.
PENO
Andiamo in casa, ché in quanto a me, non sono per dissuaderti da l'amore né da
la liberalità, perocché l'uno è atto umano e l'altra è virtù eroica.
ARMILEO
Io veggo Orfinio, che fa un gran minacciar col capo e con le mani, e secondo
me, viene in qua;, che sì che la fortuna, ne l'essersi avvisto ch'io gli son
rivale, ci mette a le mani?
PENO Le
nimicizie, le ferite e gli scandali sono frutti che si colgono d'ogni tempo ne'
giardini d'amore.
ARMILEO
Egli è forza che io gli scopra il mio intento, o che accetti la questione.
PENO Ritiriamci
in casa.
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