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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XVI
VERGOLO Ella se lo goderà per un segno del mio essere liberalaccio: oltre a questo, Marchetto non se gli disvierà più dietro. Ma dimmi, il dono de la cortesia de la nostra liberalità le è stato caro, ah? FORA Le saria piaciuto ancora più, se non fossero state le frappe de le promesse, che insieme con la Schiavetta le ha fatto fare il Capitano. VERGOLO Io farò un dì male i fatti miei. FORA Mandategli un cartello in istampa, come si usa tra coloro che vogliono esser tenuti valenti, col finger di voler combattere. VERGOLO Consigliami pur d'altro. FORA Mandisigli, dico; e senza punto dubitare, lasciate poi fare a me. VERGOLO Come vuoi tu che io non dubiti, avendo paura? e ch'io lasci fare a te, se ho a combatter io? FORA Perché? o che voi vi condurrete in campo, o no. FORA Se vi ci condurrete, sarà bene, e se non vi ci condurrete, sarà meglio. VERGOLO Attacchiamci a questo ultimo. FORA Caso che vi ci conduciate, o che la elezion de l'armi fia vostra, o che ella fia sua. VERGOLO Non me la intrigar con gli abbattimenti. FORA Rispondetemi, se una de le due è vera? VERGOLO Si, in quanto al mondo; in quanto a Dio non ne vo' far niente. FORA Se voi fuggite la spesa ed il disagio, ci rimedierò col mettere la querela in lite, la quale senza concludersi mai, manterrà la vita e l'onor vostro. VERGOLO Un bel fuggire il disagio e la spesa, commettendosi ne le mani de gli avvocati! FORA Condotto che sarete ne lo steccato... FORA Dico, che venuto al quia, potete essere certo che il vostro nemico, avendo l'eletta, vi produrrà qualche arme da sbarrarvi le coscie o da legarvi le braccia, talché potrete con vostro scarico ricusarla; caso mo che l'aviate, poi potrete fare che ancor egli la rifiuti. VERGOLO Che direbbe il popolo, usando io sì fatta vigliaccaria. FORA Quel che dice di coloro che tutto dì sono inventori di cotal cose. VERGOLO Ho pure inteso che un non so chi a Castel Giufrè in Mantovana ha fatto il diavolo. FORA Il cavaliere de gli Uberti. FORA Un nuvolo non fa pioggia. VERGOLO Hai tu mai combattuto? VERGOLO Bè, che fa il cuore innanzi che venga a le strette? VERGOLO E quando le punte vengono a la tua volta, che pensier fan le gambe? FORA D'arrendersi, perché tanto è mostrato a dito chi perde, quanto chi vince; et è altra saviezza quel de la vergogna, che resta viva, che quel de l'onore, che riman morto. VERGOLO Ho caro d'avere inteso cotal punto, per arguire in contrario a coloro che la vogliono sostenere altrimenti. FORA Mi piace che voi carpite suso le capacità. VERGOLO Io ho mangiato istamattina non so che, onde voglio andar a tu m'intendi, e la farem poi di ruffa e di raffa; presto, che colui che viene oltre non me la sentisse ne le calze.
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