Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Pietro Aretino
La Talanta

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO TERZO
    • Scena IV
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Scena IV

STELLINA sola

 

Io ho tanta compassione a la mia padroncina dolce, io le ne ho tanta, che mi si scoppia il cuore a pensare al duolo che ella pate pel caso del suco si può dir marito: ma possa abissare Talantaccia assassina, poi che ella è cagione del suo disfacimento. Certo che non era in Roma, non che nel mondo, una così avventurata fanciulla, e dico il vero, meffesì che lo dico da che si godeva di sì bel giovanetto, senza sospetto, senza fatica e senza peccato, perché il signor Tinca, che lo comprò per femina, ha sempre voluto, che egli dorma con la figlia, onde ne segue ciò che si vede, ma ecco la casa, lasciami bussare: tic, tac, toc, tic.

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License