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Pietro Aretino
La Talanta

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  • ATTO PRIMO
    • Scena VI
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Scena VI

MESSER VERGOLO, SCROCCA e PONZIO

 

VERGOLO Che cosa sento io?

SCROCCA Mi paion campane quelle che suonano.

VERGOLO La mula dove è?

SCROCCA Dimandatene lei.

PONZIO È peggio la vergogna che il danno.

VERGOLO È pur peggio il danno.

PONZIO Non si dee stimar più cinquanta scudi, ch'ella vi costò, che la baia del perderla?

VERGOLO Le baie son baie, e le mule son mule.

PONZIO Non vi fate tenere uno uomo leggieri qui per la strada.

VERGOLO Io non apprezzo la cavalcatura, ma faccio conto de la valuta.

PONZIO Voi, tosto che sentiste il dono che vuol fare il soldato a la signora, col prometterle l'equivalente, dimostraste animo di Re, et adesso vi perdete in una bagattella meccanica.

VERGOLO Se mi fosse stato tolto lui e non la mula, saria una cosa, ma essendomi suta rubata la mula e non lui, è un'altra.

PONZIO Andiamo dentro, ché la vostra anima vi chiama, ché ve ne potrete poi tornare a casa per la porta dirieto.

VERGOLO Vien, cane, fio di can.

SCROCCA. Son qui.

 

 




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