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Pietro Aretino La Talanta IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena XIII TALANTA, PIZIO e ORFINIO
TALANTA Dice il proverbio: chi vuol vada, e chi non vuol mandi. PIZIO Io vi veggo il cuor vostro, sicut erat in principio. ORFINIO Mi son commosso per un certo che. TALANTA Questo dico per Aldella, che se ne è tornata come una gazza scodata. PIZIO Chi non crede che la fronte de gli innamorati sia la piazza dove passeggian i lor secreti, miri la vostra. TALANTA Certo Orfinio è sciocco, se si pensa combattere senza cuore e vincer chi l'ha prigione. PIZIO Non sopportate che ella vi tolga l'animo, per ispaventarvi con esso. ORFINIO Poi che così è, così va, così vada, e cosi sia. TALANTA Le parole del mio Orfinio, mi dilettan tanto, che me le par tuttavia udire. PIZIO Mala femina! TALANTA Si che egli è esso, e faccio di mio dovere irgli incontra. PIZIO Noi farem la pace con tutte le nostre vergogne. TALANTA Ben trovato, sogno de' miei sonni. PIZIO Tristo a chi c'incappa! TALANTA Tu non mi rispondi, convito de le mie speranze? ORFINIO Con che debbo io rispondervi? con l'ardire che mi date, e perché il favor, ch'io ho da voi, avanza sopra tutti gli altri, onde mi cedano fino a' vostri orgogli? TALANTA Non è nulla. PIZIO Ella dice il vero, perocché fin che non vi crucifigge, tiene per niente ogni altro male. TALANTA Occhio de' miei basci, a me conviene sempre essere tuissima. PIZIO Idest, cioè. TALANTA E perché tu vegga ch'io amo te per affezione et altri per utilità, degnati di ascoltarmi con patto che costui qui taccia. PIZIO La bugia è la calamita che mi tira al favellare, e la verità è, l'àncora che mi ferma al tacere; certo quella m'apre la bocca, e questa me la chiude; vedete or voi se vi piace ch'io parli, o ch'io stia queto. TALANTA Lasciami seguire. PIZIO Dite. TALANTA Io ho quattro amici: perché chini tu il capo? PIZIO Per confermare le vostre parole, e perché voi non negate gli altri, confessandone parte. TALANTA Orfinio è il primo, come si sa: non ci torcere il grifo, che egli è pur così. ORFINIO Lasciala dire. TALANTA Il Vecchio, il Capitano et il Romanesco. ORFINIO Ch'è per questo? TALANTA Dirottelo: il Veniziano ha un bel bel saracino, et il Soldato una cara cara schiava. PIZIO Vedova o maritata? TALANTA Donzella certo. PIZIO Può esser, perché i vecchi sono eunuchi del tempo. TALANTA L'uno dico, mi de' dar oggi la putta, e l'altro il putto, et il Romano l'ordine d'un tanto il mese, pel mangiar di questo e di quella. PIZIO Il fin di costei è d'avanzar cotal salario, di vendere il Moretto, e di ruffianar la meschina. ORFINIO A la conclusione. TALANTA Il conchiudere, animetta mia, è che mi prestiate tre giorni di questi corti corti del verno, ligandomi a restituirvene dieci di que' lunghi lunghi de la state. ORFINIO Che, voi volete che ognun de' detti vi tenga un dì? TALANTA Né più, né meno. ORFINIO Traditorissima! PIZIO Pur lo dicesti. ORFINIO Arciribalda! TALANTA Son ciò che vi piace, sono stata quel che vi è paruto, e sarò ciò che vorrete. ORFINIO Rivendermi per gente che non è degna di toccare il laccio de la mia servitù. TALANTA Non si fa per cotesto, ma perché que' sospiri, che mi fanno spesso venire in rabbia, per credervi che procedono da qualche mio martello, vengono dal pensare ad una mia compagna, che mi morì in braccio, e per essere la schiavetta tutta tutta lei, ne smanio. Il Saracino è bramato da me per una certa riputazione, e le spese promesse loro dal Romano non si debbono gettar via; ben che io, piacendovi, rifiuto il tutto, perché avendo voi, ho ogni cosa, e non vi avendo, posseggo nulla. ORFINIO O Talanta! TALANTA Ma quando vogliate punirmi de l'errore ch'io faccio non meno a desiderare cotali presenti, che a volergli, ecco il petto, trapassatemelo, ecco la gola, scannatemela. PIZIO State fermo a lo 'ncanto. TALANTA Ché meglio mi sarà morir per voi, che viver per me. PIZIO Chi le crede, se 'l creda. TALANTA E quando pur mi vogliate viva, perch'io sia ancilla de le vostre, eccomi. PIZIO Questa offerta è un dimonio che entra nel cerchio. TALANTA Ma se mi fosse lecito il rimproverarvi quanti amici ho persi, quanti presenti ho rifiutati, e quanti romori ho avuti per conto vostro, ne verria pietade a' sassi; che più? quella benedetta anima di mia madre se ne è morta di dolore, Uh, uh, uh! PIZIO Le ragioni son dal suo canto. ORFINIO S'io credessi che cotesto pianto fosse per mio rispetto non mi dorrei di voi in tutto. TALANTA Fa' una cosa, aprimi il seno, e guardami il core, e chiarisciti. PIZIO Nota con che bel modo costei ha rimesso costui a dirle: voi, e con qual destrezza ella è ritornata a dar a lui del tu. TALANTA Orfinio, dopo il termine che mi conceda la benignità de la tua clemenza, me ne voglio venir teco in villa a starvi sempre, perché le grandezze e le bellezze di Roma sono dove tu stai e dove tu vai. PIZIO Una de le solenni pazzie che sieno al mondo, è quella di colui che presta fede a quel che giura di fare chi è innamorato. TALANTA Cuor Mio, avrò io il mio intento? PIZIO Come se voi l'avrete? TALANTA Rispondimi. ORFINIO Se volete far prova dell'amor ch'io vi porto, chiedetemi le cose che sono in potestà mia e non quelle che stanno in arbitrio vostro. TALANTA Or basciami. ORFINIO Pizio, degnati di menar teco Costa, nostro staffieri, fino a l'orafo, e fagli dare la catena che tu sai, acciocché egli la porti qui a Talanta. PIZIO Di grazia, di buona voglia, volentieri. TALANTA Mi basta la vostra affezione. ORFINIO Va' pure. PIZIO Il bel colore ch'ha usato Orfinio nel dare: Pizio, degnati, e mena teco Costa nostro staffieri! In fine retorica è ne la lingua di chi ama, di chi inganna e di chi ha bisogno.
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