Parte, Capitolo

  1      I,      I|     dilicatissima e legare, sicchè  levare nè rizzare si potesse,
  2      I,      I|           legare, sicchèlevare  rizzare si potesse, con
  3      I,      I|           prendere come cristiano;  da questo il ritraeva il
  4      I,      I|          il piangere della moglie,  il timore di Dio, nè l'amore
  5      I,      I|       moglie, nè il timore di Dio,  l'amore della parentezza.
  6      I,     II|    avvegnachè non sapesse lo luogo  l'abitazione di Paolo; ed
  7      I,    III|            palio molto si curasse,  cercasse quel tanto onore
  8     II,      I|    studiava che nullo l'avanzasse,  eccedesse in qualunque cosa:
  9     II,     II|         onde oggi mai non ti temo,  di te curo; Iddio essendo
 10     II,     II|            perciò sicurtà Antonio,  lasciò l'armi usate, nè
 11     II,     II|            nè lasciò l'armi usate,  il nimico lo lasciò però
 12     II,     II|            contrade cotali vivande  si usano, nè si truovano;
 13     II,     II|        cotali vivande nè si usano,  si truovano; per suo letto
 14     II,    III|            non poteasi più muovere  più parlare; onde egli po
 15     II,    III|    infremendo dicea:~ ~"Vedete che  per tentazione di diletto
 16     II,    III|           diletto di fornicazione,  per dolore ed afflizione
 17     II,     IV|       fresco, come di prima, e che  per solitudine, nè per l'
 18     II,     IV|           e che nè per solitudine,  per l'astinenza, nè per
 19     II,     IV|    solitudine, nè per l'astinenza,  per molte battaglie che
 20     II,     IV|         mutato, né insalvatichito,  dimagrito, e maravigliandosene
 21     II,     IV|            animo fermo e costante,  mai per troppa allegrezza
 22     II,     IV|    allegrezza si risolvea in riso,  per memoria di nullo peccato
 23     II,     IV|          per le lode degli uomini,  a tristizia per li biasimi,
 24     II,     IV|          tristizia per li biasimi,  per altra tentazione, e
 25     II,      V|            cioè di non intiepidire  istancare nel santo proponimento,
 26     II,      V|           la fatica non v'incresca  metta paura, nè la vanagloria
 27     II,      V|           incresca nè metta paura,  la vanagloria vi piaccia,
 28     II,      V|          la vanagloria vi piaccia,  facciavi lenti e guasti
 29     II,      V|           non si dee vanagloriare,  reputare d'avere assai fatto,
 30     II,      V|      reputare d'avere assai fatto,  pentirsi, come se non isperasse
 31     II,     VI|          dobbiamo rimanere sicuri,  essere negligenti; perocchè,
 32     II,     VI|           molti ne inganna. Ma noi  in sue promesse sperare,
 33     II,     VI|           in sue promesse sperare,  sue minacce temere dobbiamo,
 34     II,     VI|        creduto eziandio la verità,  intesi i loro ammaestramenti,
 35     II,     VI|          tegnamo a loro consiglio,  mutiamo il modo nostro,
 36     II,     VI|            mutiamo il modo nostro,  l'usanza e l'ammonizioni
 37     II,     VI|         che egli non può vietarmi,  impedirmi che io ora contra
 38     II,     VI|          lo quale non potè toccare  in avere, nè in persona,
 39     II,     VI|          potè toccare nè in avere,  in persona, se non poichè
 40     II,    VII|     demonia non possono mai sapere  revelare le cose al tutto
 41     II,    VII|           essere adorati come Dii,  non ce ne dobbiamo maravigliare.
 42     II,    VII|          cose? nullo fu mai da Dio  punito, se queste cose non
 43     II,    VII|           queste cose non sapesse,  lodato, se le sapesse. In
 44     II,    VII|         quello che ci è comandato,  dobbiamo da Dio domandare
 45     II,   VIII|      grazie, non insuperbisca però  disprezzi quelli che non
 46     II,     IX|     partire dalla carità di Cristo  per pene, nè per diletti";
 47     II,     IX|      carità di Cristo nè per pene,  per diletti"; alla qual
 48     II,     IX|   glorificati. Quivi nulla offesa,  mala volontà, e nulla detrazione
 49     II,      X|           permise che fosse preso,  conosciuto, dolevasi molto,
 50     II,      X|          mai non lavava suo corpo,  suoi piedi, se non forse
 51     II,     XI|      istare solitario e non temere  tante bestie, nè fiere,
 52     II,     XI|            temere nè tante bestie,  fiere, nè sì dura e continua
 53     II,     XI|            tante bestie, nè fiere, dura e continua battaglia
 54     II,    XII|         dispregiare li difettuosi,  confidarvi innanzi tempo,
 55     II,    XII|         umiltà, di non mai negare,  escusare li nostri difetti,
 56     II,    XII|           per quelli che liberava,  mai si contristò, nè mormorò
 57     II,    XII|     liberava, nè mai si contristò,  mormorò per quelli che non
 58     II,   XIII|        passato, e massimamente che  i vestimenti nè i piedi
 59     II,   XIII|   massimamente che nè i vestimenti  i piedi erano bagnati; onde,
 60     II,   XIII|           lamentava mai della via,  pareva che si stancasse,
 61     II,    XIV|           si doveano più ricordare  imputare contro ad Antonio;
 62     II,    XIV|         gli togliesse la pazienza,  onore o laude che ne salisse
 63     II,    XIV|           aveva salda la mente che  moltitudine di demonia,
 64     II,    XIV|            moltitudine di demonia,  d'uomini, nè qualunque fatica
 65     II,    XIV|           di demonia, nè d'uomini,  qualunque fatica lo poteva
 66     II,    XIV|     qualunque fatica lo poteva mai  perturbareattediare.
 67     II,    XIV|           poteva mai nè perturbare  attediare. Or avvenne che,
 68     II,     XV|           diserto, aspro e rigido,  salvatico, ma tutto giocondo
 69     II,     XV|       pensate che non fu mai tempo  luogo che tante virtudi
 70     II,     XV|      scienzia e filosofia mondana,  secondo questioni predichiamo,
 71     II,    XVI|            mai a loro non andasse,  di loro si curasse e fusse
 72     II,   XVII|   brevemente nullo giugneva a lui,  si stanco quanto al corpo,
 73     II,   XVII|            stanco quanto al corpo, mal disposto quanto all'
 74     II,  XVIII|           dottrina, non curandosi,  scandalizzandosi perchè
 75     II,  XVIII|           sottigliezza del vedere,  il numero de' denti, nè
 76     II,  XVIII|            nè il numero de' denti,  la forza dell'andare, e
 77     II,  XVIII|      avvegnachè non fosse nominato  per nobiltà nè per altro
 78     II,  XVIII|            nominato nè per nobiltà  per altro rispetto mondano,
 79    III,     II|       prima si mise, non lavò mai,  mutò mai sua tonica, se
 80    III,     II|     sessantatre anni non prendendo  poma nè legume, altrimenti
 81    III,     II|         anni non prendendo nè poma  legume, altrimenti che detto
 82    III,     II|           era suo cibo e suo bere;  mai per vecchiezza, nè per
 83    III,     II|             nè mai per vecchiezza,  per infermità ruppe lo digiuno
 84    III,    III|           che non lasciò Ilarione,  quindi si partì insinochè
 85    III,    III|             che insino a quell'ora  in Palestina, nè in Siria
 86    III,    III|         quell'ora nè in Palestina,  in Siria nullo aveva tenuto
 87    III,    III|        inrigidette in tal modo che  manicapo, se non la
 88    III,    III|            in tal modo che nè mani  capo, se non la lingua,
 89    III,      V|             non se' più terribile,  di più potenzia in questo
 90    III,     VI|    prefetto, ma non servando però,  tenendo la forma della prefettura,
 91    III,     VI|           Antonio non era maggiore  per lungo, nè per largo,
 92    III,     VI|         era maggiore nè per lungo,  per largo, che uno giacendo
 93    III,     VI|        cosa non volendo egli fare,  pure udire, condusse a prezzo
 94    III,   VIII|          non gli seppe rispondere,  dichiarirlo di quello che
 95    III,     IX|            potea essere occultato,  solitario, come egli desiderava.
 96     IV,      I|           femmina nulla rispondea,  volea vedere. Bene è vero,
 97     IV,      I|  ammonimento che non desideri mai,  curi di vedere la faccia
 98     IV,      I|        questo modo, e non cercare,  dimandare più di vedermi
 99     IV,     II|       diserto, non per migliorare,  per seguitare la dottrina
100     IV,     II|        osservare che nullo peccato  mal desiderio sia radicato
101     IV,     II|           non può fare rei frutti,  il rio buoni; perocchè,
102     IV,     II|         studio di mondare lo cuore  di vincere le loro passioni
103     IV,     II|          chericato sia da fuggire,  dico che l'uomo non lo procuri
104     IV,    III|    considerando la sua professione  lo stato onorabile e li
105     IV,     IV|         levare gli occhi al cielo,  di nominare lo nome di Dio.
106     IV,     IV|           in terra, non volendogli  vedere, nè udire, nè a loro
107     IV,     IV|          non volendoglivedere,  udire, nè a loro in alcun
108     IV,     IV|    volendoglivedere, nè udire,  a loro in alcun modo rispondere.
109     IV,     IV|          potendo altro rispondere,  avendo quasi nullo movimento
110     IV,     IV|            arditi di tornare a lui  di fargli alcuna molestia;
111     IV,      V|        tanto che non si dilettava,  era così sollecito all'orazione,
112     IV,      V|        come prima, e non s'avvide,  considerò del suo cadimento;
113     IV,      V|         cibo, avvegnachè non quale  quanto solea, vennegli incontanente
114      V        |           con lei, e altrimenti no  prima, nè poscia. Anche
115      V        |            altrimenti no nè prima,  poscia. Anche sono stato
116      V        |            mi parti' dalla ragione  per amore nè per odio. Dell'
117      V        |         dalla ragione nè per amore  per odio. Dell'altrui fatica
118      V        |           seminare ne' miei campi,  dimandai da lui maggiore
119      V        |           dimandai da lui maggiore  miglior parte che si convenisse.
120    VII        |      perocchè non sapeva lavorare,  fare altro onde vivesse;
121    VII        |          per lui istare solitario,  anche era acconcio a stare
122    VII        |           già antico e non sapeva,  credeva potere imparare
123    VII        |            cura, acciocchè, poichè  solitario, nè in congregazione
124    VII        |    acciocchè, poichèsolitario,  in congregazione gli diceva
125    VII        |        orribile, che non se' degno  del cielo, nè della terra,
126    VII        |            se' degno nè del cielo,  della terra, come non fai
127   VIII        |           e non costrignere alcuno  di mangiare, nè di digiunare,
128   VIII        | costrignere alcuno nè di mangiare,  di digiunare, ma dispensa
129   VIII        |        altro quanto o come mangia,  isguardare altrove se non
130     IX        |           cosa terrena disiderava,  possedea; ed era uomo anche
131     IX        |           poi ad Atena, non avendo  bastone, nè tasca, nè altro
132     IX        |             non avendo nè bastone,  tasca, nè altro se non solamente
133     IX        |       avendo nè bastone, nè tasca,  altro se non solamente un
134     IX        |           mangiava secondo giorno,  'l terzo, nè il quarto,
135     IX        |       secondo giorno, nè 'l terzo,  il quarto, lo quinto giorno
136     IX        |      veramente sie morta al mondo,  non ti curi di piacergli,
137     IX        |       perocchè non sente e non ode  bene, nè male".~ ~Allora
138     IX        |           sente e non ode nè bene,  male".~ ~Allora rispuose
139     IX        |            a tanto mortificamento,  a tanta perfezione".~ ~Allora
140     IX        |            che tu, che non mi curo  di ben parere, nè di mal
141     IX        |          mi curo nè di ben parere,  di mal parere umano".~ ~
142      X        |          mosse però del suo luogo,  lasciò di cantare, ma uccise
143      X        |            e non si mutò di luogo,  puosesi a sedere nè a giacere;
144      X        |         luogo, nè puosesi a sedere  a giacere; onde meritò singular
145     XI        |          contenti, pure nientemeno  , nè notte cessassono
146     XI        |             pure nientemeno,  notte cessassono di dire
147     XI        |          Figliuolo: 'Non pensate e  abbiate sollecitudine che
148    XII,      I|           nulla cosa terrena avea,  più volea. Era massimamente
149    XII,      I|         poneva lo ricco al povero,  lo nobile allo ignobile;
150    XII,      I|             li quali nullo cherico  monaco ha potuto convertire;
151    XII,      I|         cosa gli poterono nuocere,  da lui atarsi. Veramente
152    XII,    III|           che tu mai possa vincere  impedire gli veri amici
153    XII,    III|       amici di Dio non ti temiamo,  di tue fantasie curiamo".~ ~
154    XII,    III|          per diletto di suo corpo,  mai usò bagni, nè altri
155    XII,    III|           corpo, nè mai usò bagni,  altri lavamenti di faccia
156    XII,    III|            stando, mai non infermò  cadde in tedio, ma sempre,
157    XII,     IV|        terreno, e che non pensasse  si ricordasse delle molte
158    XII,     IV|          la faccia verso il cielo,  di guatare, nè di aprire
159    XII,     IV|           il cielo, nè di guatare,  di aprire la finestra ch'
160    XII,     IV|          giorni non l'avea sentita  cantare nè per altro modo,
161    XII,     IV|          l'avea sentitacantare  per altro modo, conobbe
162    XII,     IV|        ella non lo conobbe allora,  per vista, nè per parole.
163    XII,     IV|      conobbe allora, nè per vista,  per parole. E poi Abraam
164   XIII        |  monisterio, non gli volli credere  consentire; onde vedendomi
165   XIII        |             e nulla buona cagione,  legittima scusa hai di partirti.
166   XIII        |            suo corpo nudo non vidi  mai le sue carni toccai.
167    XIV,      I|          onde non so che mi faccia  a che m'appigli: tutta la
168    XIV,     II|         non trovando Panuzio luogo  conforto, dopo alquanti
169    XIV,     II|        avrebbe manifestato, sicchè  a te, nè a  non facesse
170    XIV,     II|       manifestato, sicchè nè a te,  a  non facesse vergogna.
171     XV        |      misetici piccolo fanciullo, e  egli nè altro monaco di
172     XV        |       piccolo fanciullo, e nè egli  altro monaco di questo monistero
173    XVI,      I|         non avere rendite annuali,  sollecitudini di cose temporali
174    XVI,      I|           non andava dove l'altro,  l'uno sapea la stanza nè
175    XVI,      I|           nè l'uno sapea la stanza  la vita dell'altro. E per
176    XVI,      I|         dovesse domandare l'altro,  l'uno dire all'altro della
177    XVI,     II|    Veramente, fratello mio, non ho  spesenavilio: ma io
178    XVI,     II|      fratello mio, non ho nè spese  navilio: ma io pure sarrò
179    XVI,     II|          mi ritraeva da tanti mali  paura di tempesta di mare,
180    XVI,     II|         paura di tempesta di mare,  vergogna della gente che
181    XVI,     II|             poichè tu ci entrasti,  di cibo, nè di vestimento?".~ ~
182    XVI,     II|           ci entrasti, nè di cibo,  di vestimento?".~ ~E quella
183    XVI,     II|           questo diserto, non vidi  bestia, nè altro animale,
184    XVI,     II|       diserto, non vidibestia,  altro animale, nè uomo,
185    XVI,     II|          bestia, nè altro animale,  uomo, altri che te, nè mai
186    XVI,     II|             nè uomo, altri che te,  mai libro non ebbi, nè lessi,
187    XVI,     II|             nè mai libro non ebbi,  lessi, nè mai lettera non
188    XVI,     II|          libro non ebbi, nè lessi,  mai lettera non impresi
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