Parte, Capitolo

 1      I,     IV|      per me Geronimo peccatore; chè in verità vi dico che, se
 2     II,      V|   eguali i prezzi colle derate: chè veggiamo che chi vuole comprare
 3     II,      V|         servigio di poco tempo, chè, come dice la Scrittura,
 4     II,     VI|        volontà e non di natura; chè essendo creati buoni dal
 5     II,     VI|         rifrenata e debilitata; chè chiaramente vedete che egli
 6     II,     VI|        lo suo desiderio di noi: chè veggiamo che gli angioli
 7     II,    VII|          abbia purità di cuore, chè veramente credo che se un'
 8     II,   VIII|       li buoni spiriti dai rei; chè i buoni apparendo vengono
 9     II,   VIII|        sieno scritti in cielo": chè certo che i nomi nostri
10     II,    XII|       occulti e il nostro fine; chè il giudicio umano molto
11     II,    XVI| maculata dalla perfidia ariana: chè questa loro dottrina non
12     II,   XVII|    questi non sia servo di Dio: chè impossibile cosa sarebbe
13    III,     II| tentazioni gli diede il nimico; chè spesse volte quando egli
14    III,    III|     miseria mia, e non fuggire, chè non è bisogno il medico
15    III,     IV|        misero di tante demonia, chè tu, messere, puoi così cacciare
16    III,      V|        ci fu' menato per forza, chè io stava a Memfi, e dava
17    III,   VIII|        faremmo mutare li monti: chè certo non minore cosa è
18     IV,      I|      non si può dire ogni cosa, chè troppo sarebbe lungo, lasciamo
19     IV,     II|   vostri di cuore ogn'ingiuria; chè se non perdonate loro non
20     IV,     IV|         buono? Non t'ingannare, chè altro luogo che quello che
21     IV,     VI|        visibile per ingannarli; chè sono certi che se quella
22     XI        |    offerta mentrechè io viverò: chè spero che come hai fatto
23    XII,    III|        perchè se' loro molesto? chè certo veramente sono beati
24    XIV,     II| seguitando il dire del Vangelo, chè dice Cristo: Chi ama il
25    XIV,     II|         quello che io promessi; chè sappi veramente che questo
26    XIV,     II|   Lasciami istare e morire qui; chè sappi ch'io ho veduto mirabile
27     XV        |         ricevilo nel monistero, chè sai che cinque anni è stato
28    XVI,      I|    medesimo ha vera perfezione; chè sappi che assai sono gli
29    XVI,      I|    munistero, non per guardare, chè non vi aveva cosa che i
30    XVI,      I|    uficio mio m'hai così detto; chè certo la grazia ispirituale
31    XVI,      I|       se', e quando ci venisti, chè in verità non per vanagloria,
32    XVI,      I|       venerabile conversazione; chè sii certa, che se questo
33    XVI,     II|       usanza del monistero tuo: chè sappi, se tu pur volessi,
34    XVI,    III|        nascosto in questo ermo, chè sai ch'io non te 'l posso
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