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Domenico Cavalca Vite dei Santi Padri Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Capitologrigio = Testo di commento
501 II, IV| come lucerna posta sopra il candeliere rilucesse, venendo a lui 502 XII, III| turbarlo; cioè, che puose un candelliere innanzi all'oratorio della 503 IV, V| e arido e quasi roso da' cani o da' topi. La qual cosa 504 XIV, I| E disse Eufrosina:~ ~"Cantate voi l'uficio tutti insieme 505 IV, V| intantochè incontanente che avea cantati alquanti salmi, gl'incresceva 506 XIV, I| Rispuose il monaco:~ ~"Tutti cantiamo insieme, ma ciascuno digiuna 507 V | confortandosi in salmi e inni e cantici spirituali e perseverando 508 IV, III| stare quella notte in alcun cantoncello di quella spelonca. E mosso 509 XVI, I| per lo sole e coi capelli canuti bianchi come lana, e non 510 II, XIII| secondo la sua volontà e loro capacitade. Un'altra fiata volendo 511 III, II| predetto diserto in una sua capanna tessuta di giunchi, e da 512 III, III| stava in quel tugurio ovvero capannetta, della quale dicemmo di 513 III, II| si vide innanzi come una capiglia d'uomini che si dessono 514 XII, I| finestra che vi potesse capire lo pane e 'l cibo che ricevea 515 IX | venne a Lacedemonia, e capitando a casa di un grand'uomo 516 XII, IV| posesi danari allato e un cappello in capo molto profondo per 517 I, II| aveva i piedi quasi come di capra; alla qual cosa spaventandosi 518 VIII | ciascuno porti di sopra pelli caprine ben concie, le quali mai 519 III, V| e sculsevi entro certi caratteri e certe incantagioni e figure 520 III, IX| aperti:~ ~"Esci di questa carcere, o anima, escine, perchè 521 XI | hai molti cammelli: onde caricane alquanti di quelle cose 522 XI | asino del nostro corpo è da caricare con digiuni, sicchè non 523 II, XII| cercavano per lo cammello per caricarlo, lo quale in prima aveano 524 II, XII| molto dilungare, preserlo e caricaronlo d'acqua e d'altre loro cose, 525 II, I| traendo, quasi come pasciuto e caricato di fiori tornava al suo 526 V | di Tebaida con tre navi cariche di mercatanzie e perocchè 527 V | a Panuzio con suoi fanti carichi di dieci staia di legumi 528 III, I| astinenzia, come umile e caritativo in ricevere li frati, e 529 XVI, II| e tentata di cogitazioni carnali e della memoria delle mie 530 II, V| appetito di vendetta e di carnalità o d'altra qualunque cosa 531 XIII | nudo non vidi nè mai le sue carni toccai. E vedendoci li nostri 532 II, I| tutti non però di meno era caro e grazioso, e nullo gli 533 XI | da Dio, il corvo sente la carogna infino da lunge; e voi mormorate 534 III, IV| correre a pruova in certe carrette, come s'usava anticamente, 535 I, I| Cornelio a Roma e Cipriano a Cartagine furono martirizzati, fu 536 XIV, II| romitorii di donne, e per le case degli amici e de' vicini 537 IV, I| appresso avea fatto una casetta nella quale si potessero 538 IV, II| vizio di golosità. In ogni caso dunque che si pertiene all' 539 IV, IV| ne' mali, ti vuoi mostrare casto e buono? Non t'ingannare, 540 III, I| sua terra che si chiamava Catabata; e trovando morti lo suo 541 III, VIII| che si facesse una gran catasta di legne, in presenzia del 542 XVI, I| e per altra degnità, ma cattasi per le virtudi e per le 543 VIII | inchinandosi sopra certe cattedre fatte a ciò, e sempre, quando 544 XII, IV| pecorella? Oimè, chi m'ha cattivata e rapita la mia figliuola?".~ ~ 545 II, XVI| mondo, per lo quale la fede cattolica fia molto conquassata, e 546 II, XVII| E dipo' cinque giorni cavalcando questi col predetto Nestorio 547 II, X| coloro che erano condannati a cavar lo metallo nell'isole, e 548 XIII | proprio corpo; e alquante cavavano la terra delle fosse, e 549 XIII | ucciderci. E perciocchè la caverna era oscura e larga, e anche 550 XIV, II| a me, come mi se' stata celata! beata a te, come saviamente 551 XVI, I| più anni sei stato prete e celebrando a' santi altari hai piena 552 II, IX| ricordandosi di quella abitazione celeste alla quale sospirava e desiderava 553 XII, IV| vino. E poich'ebbono bene cenato e stati in sollazzo, Maria 554 III, V| intendimento per quantunque segni e cenni d'amore che egli le mostrasse, 555 II, XVIII| ritrarre da questa usanza per censura ecclesiastica, allegando 556 II, VI| notte subitamente uccise cent'ottantacinque migliaia di 557 II, XVIII| condizione della natura che dopo centocinque anni, ne' quali ora io sono, 558 I, II| Paolo già in età d'anni centotredici e menando quasi vita celestiale 559 II, IV| dalla faccia sua, come la cera dal fuoco"; e quell'altro 560 IV, II| perfezione che si sente, cerca la gloria sua non quella 561 I, II| come cacci gli uomini? Cercai, e hotti trovato; picchio, 562 XII, III| incontanente si misono a cercarlo per diverse parti, e dopo 563 I, IV| vestimenti aurati? Come non cessa l'ambizione e la vanità, 564 II, XIV| riprendevano dicendo che si cessassero. La qual cosa udendo Antonio, 565 XI | nientemeno nè dì, nè notte cessassono di dire salmi e inni; e 566 II, X| confortava. E poichè fu cessato e passato il tempo della 567 XIII | quell'eremo che si chiama Chalchidos, e quivi trovando santissimi 568 XIII | in che paura istavamo e chente cuore era il nostro! pure 569 XIII | della spelonca, e stando cheti con paura, quegli andò più 570 IX | conobbero la sua virtù, lo chiamarono e dissero così:~ ~"Conoscendo 571 II, XVIII| e accidente d'infermità, chiamati a sè due frati, li quali 572 XI | per innanzi mi concederai, chiamerò li poveri fratelli miei 573 II, XVII| solevano andare insieme, chiappando quello di Nestorio, che 574 III, VIII| Esichio, volendosi pure chiarire di questo fatto, subitamente 575 I, I| una fonte d'acqua viva e chiarissima. Trovò anche su per questi 576 I, IV| apostoli ornato di mirabile chiaritade e bianchezza salire al cielo: 577 II, I| che dato gli era, più non chiedea. E passati già di questa 578 II, I| era grave ai suoi parenti chiedendo, come sogliono fare i fanciulli, 579 II, VI| molto ci è necessario di chiedere a Dio dono e grazia di sapere 580 XIV, I| molti grandi signori la chiedevano al padre per isposa ai loro 581 II, VI| rispondere come i nostri chierici. Alcuna volta, per farci 582 XIV, I| vedove e i pupilli e le chiese, e pellegrini e prigioni 583 I, III| ciascuno la metade; e poi chinandosi nella fonte bevvono un poco 584 IV, IV| peccati, stando colla faccia chinata in terra, non essendo ardito 585 XII, I| quali poichè furono partiti, chiuse e serrò al tutto l'uscio 586 | ciascheduno 587 | ciascun 588 | ciascun' 589 III, IX| contrade che si chiamano Ciclade, insino da lungi s'udivano 590 III, III| Una femmina che era stata cieca per anni dieci e per poter 591 III, III| collo sputo alluminò lo cieco nato. Stando un pagano della 592 I, III| a sedere insieme in sul cigliare della fonte per mangiare. 593 XVI, I| gliele gittò; lo quale ella cignendosi e coprendosi come poteva, 594 II, XVIII| abbiate lo mio vestimento cilicciaio"; e poi disse: "Rimanete 595 III, IX| egli era, con una tonica ciliciaia, cocolla e sacco rustico. 596 II, II| suo letto avea istuoia e cilicio, e spesse volte si gittava 597 VIII | domenica, ciascuno si scinga il cingolo, levisi le pelli e vada 598 XVI, I| essendovi stato già anni cinquantatre, credendosi perfetto monaco 599 XIV, I| Ismeraldo, si trasse da lato cinquecento soldi e diégli all'abate, 600 VI | Nitria, nel quale trovai ben cinquemila monaci, i quali ciascuno, 601 VIII | chiamano levitongi; stieno cinti e ciascuno porti di sopra 602 II, IX| avessono sollecitudi ne del cirbo corporale e non seguitassero 603 XVI, II| conforto, e vedevami tutta circondata d'un mirabile lume, e la 604 IV, II| la divina essenzia non è circoscritta e limitata da alcuna forma 605 I, I| stando rinchiuso in una cisterna vecchia, la quale in loro 606 III, VI| e donne assai, villani e cittadini, acciocchè da lui almeno 607 II, VIII| che con essi rompendo la clausura del corpo voglia volare 608 II, IV| loro a memoria la divina clemenza e l'eterna retribuzione 609 II, XVI| all'ultimo gl'indusse a clemenzia e a benignità verso li sudditi 610 I, I| congiuse in matrimonio a Cleopatra regina d'Egitto; in segno 611 II, IV| Nilo, lo quale è pieno di cocodrilli velenosi e d'altre fiere, 612 II, XVIII| nascoso, sicchè la morte lo cogliesse quivi. E dopo alquanti mesi 613 XVI, I| ove la notte il sonno lo coglieva e andava pure oltre per 614 I, I| demonio e dall'avarizia il suo cognato, volendo avere tutte le 615 X | abbonda loro. Vidi anche e cognobbi in Palestina un monaco antico, 616 IX | quel suo signore temporale, cognoscendo la sua virtù, fecelo libero, 617 IX | ebbe così umiliata e fatta cognoscente, sì si partì. Le predette 618 | colei 619 I, IV| temette se non come di due colombe. E come furono giunti i 620 II, V| opere, poiché la morte gli colse in malo stato. È dunque 621 III, II| uomini che si dessono delle coltella, e uno come ferito a morte 622 XIII | sappia che eziandio fra i coltelli e fra le bisce e ne' diserti 623 XII, I| acciocchè, rinunziando alla coltura degl'idoli conoscano e adorino 624 XV | secondochè Cristo fa e comanda di fare al peccatore che 625 III, VIII| ebbe l'orazione a Cristo, comandandogli che stesse fermo, vi fece 626 II, X| alli compagni suoi, fece comandare che ogni monaco si partisse 627 XII, IV| con teco a fare ciò che mi comanderai".~ ~E inchinandosegli in 628 XIV, II| chiamò Agapito suo maestro e comandógli che menasse Panuzio a frate 629 XIV, I| chiamò Agapito suo maestro, e comandògli che gli apparecchiasse una 630 II, XI| demonio siete qui venute, comandovi che vi partiate da me, perocchè 631 II, III| aspettava di vedere come tu combattessi e fossi valente, e perchè 632 I, IV| cadendo allato a questo tuo combattitore renderotti lo spirito".~ ~ 633 XVI, I| e dissegli:~ ~"Ben hai combattuto, Zozima, e se' diventato 634 XVI, II| confondere; e temo che, se io ti comincerò a dire li miei mali, tu 635 I, I| fatti di Paolo, secondochè cominciammo.~ ~ 636 XIII | coscienza della castità, cominciammoci a confortare in Dio. Ed 637 I, II| fatto questo, subitamente cominciando a correre verso la pianura 638 XI | primo fervore a' frati, cominciáronne alquanti a mormorare e a 639 II, II| passato, ma come ognidì cominciasse, cotanto operava, e sì puro 640 XII, III| dell'osservanza ch'avea cominciata. Era bello come il fiore 641 III, II| vinto da un giovanetto, cominciogli a dare l'usata battaglia, 642 IV, VI| Che avvegnachè siano da commendare quelli che stando nel secolo 643 XIII | volute scrivere con altre a commendazione della castità, acciocchè 644 II, XIV| nello stato secolare erano commessi, Iddio glieli avea perdonati, 645 IV, II| piantarvi le virtudi e poi commetta al giudicio e alla volontà 646 III, I| lasciò dunque Ilarione tutto, commettendosi a Dio e alla sua provvidenzia 647 XI | varie piaghe sterminati. Commettiamo adunque noi a Dio in questa 648 I, IV| volendo prendere da lui commiato. La qual cosa intendendo 649 XII, I| amico carissimo, al quale commise ogni sua autorità nelle 650 XIV, II| vedendola morta così tosto, commossesi dentro di dolore e di stupore, 651 II, IX| in tanto che una fiata commossono quasi dalle fondamenta tutto 652 II, I| Dio, fuggia l'usanza e le compagnie de' vani garzoni, e non 653 II, XVII| gioconda e dilettabile la sua compania, sicchè nullo mai si lamentava 654 IV, I| avere pochi cavalieri a comparagione de' nemici, Giovanni lo 655 II, V| sua gloria e ricchezza, a comparazione del cielo, è niente. Se 656 I, IV| palagi di marmi e indorati, e comperano li molti poderi e le grandi 657 XVI, I| mezzo Maria tornò a Zozima e compiè la sua orazione, e levò 658 XV | E la santissima vergine compiendo tutte le predette cose, 659 II, VI| ma per propria potenza compierebbe lo suo desiderio di noi: 660 IV, V| e rimase quivi e fece e compiette le sue orazioni, secondo 661 IV, I| Egitto, la quale S. Geronimo compilò, secondochè aveva veduto 662 IV, III| così uscita della via; e componendo quella una cagione molto 663 II, III| quello specchio la sua vita componere, partissi dal primo abitacolo, 664 II, VI| che hanno contra di noi composti. Tuttavia questo imprima 665 III, VII| del prezzo che n'aveano compravano del pane. Ma perchè non 666 III, II| fece per diversi tempi, comprenderemo brevemente la sua astinenzia, 667 II, XIII| gentiluomo gli fu menato innanzi compreso di sì pessimo demonio, che 668 XVI, III| saputo, fu molto allegro, e computando bene lo tempo della sua 669 VIII | dormendo; ma quando si vanno a comunicare lo sabato e la domenica, 670 XVI, III| Zozima si partì e poi tornò a comunicarla e poi a seppellirla.~ ~E 671 XVI, I| detta la messa, ciascuno si comunicava prendendo il Corpo e 'l 672 XVI, II| di tua mano lo prenda e comunichi; perocchè da allora in qua 673 XVI, III| e dielle pace, e poi la comunicò. E poichè fu comunicata, 674 | comunque 675 XII, IV| mi lasci vedere e che mi conceda ch'io desini oggi con teco 676 III, VII| Se il mio Dio il ti concede, statti, che io non ti caccio; 677 XI | rimaso e che per innanzi mi concederai, chiamerò li poveri fratelli 678 I, II| apri; e se questo non mi concedi, morrommi al tuo uscio, 679 XVI, III| fraudare del mio desiderio, ma concedimi ch'io vegga ancora questa 680 IV, I| dimandavano, Dio quella grazia conceduta gli aveva. Un'atra cosa 681 XVI, I| nostro Signor Gesù Cristo ha conceduto ferma e vera pace alla Chiesa 682 XVI, II| facendo queste promesse, concependo una gran fidanza che la 683 XIII | legata con certi panni. E conchiudendoci tutti, presonci e menaronci 684 XII, I| terra, e così più volte lo conciarono, sostenendo egli pazientemente 685 VIII | sopra pelli caprine ben concie, le quali mai non lascino, 686 IV, IV| confortarlo, trovandolo così concio e domandandolo come fosse 687 III, V| ingiurie che fatte gli avea, e concitasse lo 'mperadore contra di 688 II, X| giudice tiranno della terra, concitato e turbato contro ad Antonio 689 XII, I| ma eziandio incontanente concitavano grande persecuzione contro 690 II, XVI| ad avere cura de' poveri; concludendo in fine, che uno era lo 691 IV, VI| Capitolo VI~ ~Conclusione della dottrina di Giovanni 692 V | studiato di recare a pace e a concordia; e nullo insino ad ora si 693 II, XV| Cristo, quanto più è stata conculcata e perseguitata, tanto più 694 XII, III| ogni cosa mi veggio vinto e conculcato da te, ma per certo sappi 695 II, XVI| significata per li muli che conculcavano l'altare di Dio, secondochè 696 II, XVI| conquassata, e gli uomini bestiali conculcheranno la Chiesa di Cristo. Ho 697 XII, III| quale mi dà lo suo aiuto, io conculcherò ogni virtù del nimico".~ ~ 698 II, XVIII| la quale egli tanto aveva condannata, e tanto gli dispiaceva, 699 IV, II| considerando che di molto minore condannazione è essere virtuoso e tacere, 700 II, V| dice l'Apostolo, non sono condegne le passioni di questa vita 701 II, XVIII| usanza, che io ho tanto condennata, non si tegna in me; che 702 IV, II| modo è bisogno che, volendo condescendere alla compagnia o a quelli 703 III, VI| Afrodito, nel qual luogo conducendo uno diacono che solea in 704 III, VI| egli fare, nè pure udire, condusse a prezzo un cammello, e 705 II, XV| genti alla nostra fede, confermando la nostra dottrina per virtù 706 II, XVI| mostronne gran letizia, e confermandosi nell'amore della fede e 707 II, XIV| quanto questo suo predicare confermò la vera fede; e (che mirabile 708 II, XIV| imprendere da qualunque poteva, confessando umilmente che l'altrui dottrina 709 I, II| tua scusa? Ecco le bestie confessano Cristo, e tu adori gli idoli 710 III, III| e virtù maravigliandosi, confessarono quello che erano e come 711 II, XV| divina natura, della quale confessate che è immagine. Vergognatevi, 712 II, XV| cacciare nel nome di Cristo, confessatevi vinti e sottomettete il 713 XV | Santa Marina, e gridando confessava la sua colpa e come l'avea 714 XII, I| tu hai detto, crediamo e confessiamo".~ ~Abraam allora gli battezzò 715 XII, I| grazia che ti conoscano e confessino che tu sei solo vero Iddio 716 II, XII| la vergogna che è nella confessione, e il revelare e aprire 717 XVI, II| Figliuolo di Dio nel tuo ventre, confessoti che io non sono degna, essendo 718 II, XI| come dice David: "chi si confida in Dio, istà immobile e 719 XII, III| sono uomo peccatore, ma confidandomi nella divina grazia, non 720 XIII | tempi, incominciaronsi a confidare di noi e darci più libertade. 721 II, XII| dispregiare li difettuosi, nè confidarvi innanzi tempo, ma sempre 722 XII, I| il vescovo rispuose:~ ~"Confidati, fratello, della divina 723 XI | indugio, perocchè non si confidava ch'eglino per lungo tempo 724 I, II| diserti e senza via; ma confidavasi in Dio, non potendo credere 725 XI | priegovi, ma aspettate confidentemente l'aiuto di colui che sovviene 726 I, II| quello bosco, o se un diavolo confinse e formò cotale forma mostruosa 727 XVI, II| per la salute nostra fu confitto; e io ti prometto, Madonna, 728 XVI, II| me ne posso gloriare, ma confondere; e temo che, se io ti comincerò 729 II, VI| anime al primo errore e di confonderle, a memoria riducendo li 730 II, XV| sforzandosi con argomenti fallaci confonderlo e fare beffe della Croce, 731 IV, II| inrazionabile tristizia si mutano e confondono. E per contrario la mente 732 XIII | Padri che furono pastori, confortaimi. Prendea in mio cibo cacio 733 IV, I| occultamente, incitandogli e confortandogli a penitenzia ed emendazione: 734 XIII | mio pensiero e desiderio e confortandola a fuggire con meco, consentì 735 II, X| luogo del martirio sempre confortandoli a perseveranzia e a costanzia, 736 II, VIII| l'uomo tema, incontanente confortano e danno sicurtà, come veggiamo 737 IV, IV| venendo a lui per visitarlo e confortarlo, trovandolo così concio 738 III, II| spesso e cantava salmi per confortarsi, lavorava tessendo sportelle, 739 XIV, II| è Iddio per consolarti e confortarti? Poni fine alla tua tristizia, 740 II, V| ottima cosa che i frati si confortassero e consolassero insieme, 741 XVI, II| per questo modo difesa e confortata dalla gloriosa Vergine Maria 742 II, IV| si brighi di spaventarli. Confortatevi dunque, e lasciategli fremire 743 XII, IV| ragione al dì del giudizio. Confórtati, ch'io per te voglio fare 744 XIV, II| l'avesse rivelato. Onde confòrtati; perocchè spero in Dio ch' 745 II, X| Cristiani incarcerati e confortavagli che non s'arrendessero al 746 III, III| E poichè l'ebbe intesa, confortolla e disse che sperasse in 747 II, XV| sapienza de' filosofi fu confusa. E vedendo Antonio che i 748 I, II| potea, anzi linguettando confusamente, mostrò ad Antonio la via 749 IV, V| moltitudine di cogitazioni confuse e occuparonlo e presonlo 750 III, IV| questo Italico, reputandosi confusi, fremivano contro ad Ilarione, 751 II, XVI| E dopo le predette cose, confutati gli filosofi e fatta la 752 XIII | ti vuoi uccidere per non congiugnerti, poichè io vorrei innanzi 753 I, I| che dal lato di Siria si congiunge ai Saracini, due monaci, 754 I, III| sciolto del legame del corpo e congiungermi col mio diletto Cristo e 755 IV, VI| così nobili, perocchè sono congiunte e intendono a cose corruttibili 756 I, I| che Antonio imperadore si congiuse in matrimonio a Cleopatra 757 XII, I| tutto tenebroso d'errore, congrega, priegoti, e riduci questo 758 VIII | tempo poi tanti monaci si congregarono a S. Pacomio ad osservare 759 II, XI| quello ermo fossero qui congregate; le quali con urli e voci 760 IX | principi e savi della terra si congregavano al consiglio e picchiandosi 761 XVI, I| poco insieme in caritade. Congregavansi anche all'orazione insieme 762 II, XV| considerando, fra tanti cori e congregazioni d'uomini virtuosi e savii, 763 II, IX| lo dimandò chi fosse, e conobbelo; e Daniello domandando conobbe 764 IX | schiavo; ma poichè convertiti conobbero la sua virtù, lo chiamarono 765 I, IV| modo loro l'ubbidiano e conosceano, orò e disse:~ ~"Signor 766 XIV, II| lagrime; ma Panuzio non conoscendola, imperocchè la sua faccia 767 XIV, II| Eufrosina lo suo padre Panuzio e conoscendolo, incontanente intenerì, 768 XII, I| ritornando egli in sè e conoscendosi, incominciò a piagnere amaramente 769 XII, I| incominciógli a confortare che conoscessono Iddio e si convertissono 770 II, XV| che in nulla, dunque non conoscete voi lo nome della Croce, 771 II, VII| delle quali solo Iddio è conoscitore, ma sì quelle delle quali 772 XI | non per le genti che non conoscono Dio; ma cercate prima lo 773 II, XVI| fede cattolica fia molto conquassata, e gli uomini bestiali conculcheranno 774 II, III| demonia era stato tutto conquassato, fu perfettamente rifatto 775 V | miei compagni una vergine consacrata a Dio, vedendo che i compagni 776 II, XVII| la vanità del mondo, si consecravano vergini a Cristo. Che più 777 II, XIII| Publio, la quale era vergine consegrata a Dio in Laudazia, e patía 778 II, XV| ragionevolmente pronunzia conseguentemente la incarnazione essere a 779 XIII | onde infin gendomi io di consentirgli, presila la sera e menaila 780 XIII | vorrei innanzi morire che consentirti, eziandio se tu volessi? 781 I, I| libidine, studiavasi che egli consentisse con lei peccare ovvero lui 782 XII, III| quali per propia volontà ti consentono e da Dio si partono, questi 783 II, XII| Credete in Gesù fedelmente e conservate la mente pura dalle male 784 III, V| spirito di fornicazione, la conserveresti vergine? tu menti, che non 785 XII, IV| iscurata la mente mia, e non considerai da quanto bene a quanto 786 IV, I| basterebbe, se bene fosse considerata la sua vita, a provocare 787 II, I| memoria, e quasi per santa considerazione masticandole, brigava d' 788 II, V| carità di Dio e del prossimo. Consideriamo anche che noi siamo servi 789 IV, II| ammonisco che vi guardiate, e consideriate che questa vostra venuta 790 IV, V| prima, e non s'avvide, nè considerò del suo cadimento; e crescendo 791 IV, IV| noi. Ma in questo mezzo ti consigliamo di tornare a godere e di 792 II, IX| porgendomi pane, mi disse quasi consigliando per discrezione:~ ~"Fratel 793 VII | dimestichi e compagni; e consigliandolo quegli che, poichè Santo 794 VII | pregavalo che gli piacesse di consigliarlo. Al quale Antonio mostrandosi 795 XIII | questa femmina, credettile e consolaimi e amavala molto più che 796 II, XII| correvano; li quali egli tutti consolando e sanando, confortava di 797 II, XVI| reverenzia, ch'e' si degnasse di consolargli rispondendo alle loro lettere 798 XIV, II| figliuola? Or non è Iddio per consolarti e confortarti? Poni fine 799 XIV, II| orazioni, acciocchè Iddio lo consolasse. E spesse volte quando si 800 II, V| frati si confortassero e consolassero insieme, e però disse:~ ~" 801 XV | dillomi sicuramente, e Iddio consolatore ti potrà dare consiglio 802 II, XII| Iddio, poichè ebbono insieme consolatosi e parlato di Dio, partissi 803 XIV, II| era, e poi come la vide e consolavasi con lei, e non la conobbe 804 II, IX| egli era e ricorrendo alle consuete armi, disparve come fummo. 805 XVI, II| E quella rispuose:~ ~"Consumati quelli pani, de' quali ti 806 III, III| per poter guarire aveva consumato e speso ogni cosa ne' medici, 807 II, XIV| vestimento, credendo per questo contatto seguitarne frutto non poco; 808 II, XIII| revelò questo fatto. Archelao conte, visitandolo, trovandolo 809 IV, I| corporale de' servi di Dio, ma contempla per ispirito le loro opere 810 II, XVIII| pallio trito e la melote, contemplando in quelle cose la presenza 811 X | notte stava ritto e orava e contemplava e cantava. Questi fece tanti 812 IV, II| reverenzia e timore l'anima contempli Iddio, e qualunque splendore 813 XVI, I| erano intesi pure a Dio contemprare e in lui pace avere. La 814 XV | Signore Gesù Cristo che non contenda meco nel cospetto di Dio 815 I, III| della fonte per mangiare. Ma contendendo insieme per reverenza l' 816 X | alla chiesa incominciò a contendere co' preti e disse:~ ~"Io 817 II, IV| scale al muro e al tetto, e contendessero così; ma poi mirando per 818 II, XIV| aere, sempre ci sforzano e contendono contra di noi e dannoci 819 XVI, III| secondochè la iscrittura contenea, dolevasi che non avea con 820 XII, IV| compunzione dentro che non si potè contenere di piagnere; ma incominciò 821 II, XV| conciossiacosachè ne' predetti libri si contengano molte virtù di Cristo, perchè 822 XII, III| io, lo quale tu reputi sì contentibile, ti sconfiggerò".~ ~E un 823 II, IV| potrai".~ ~Le quali voci e contenzioni quelli che erano di fuori 824 I, III| si vestia pure di palme contessute, ma acciocchè Antonio non 825 V | sono trent'anni, ho tenuta continenzia con la mia donna e insino 826 XV | insidie del nimico; e così continovamene questo suo padre l'ammoniva 827 XIII | mangiare, salimmovi su e, continovando le giornate, lo decimo dì 828 I, II| maravigliandosi procedeva, e continuava la sua via pensando di questa 829 II, V| stato. È dunque da tenere continuo e fervente lo rigore della 830 II, II| ai disonesti, resistea e contradicea valentemente, e facendosi 831 II, XIV| demonia dell'aria, gli angioli contradicendo dimandarono le demonia qual 832 I, I| abbracciando le sue membra contrattando, acciocchè il corpo del 833 II, XVI| consolò li suoi discepoli contristati e disse:~ ~"Figliuoli miei, 834 I, IV| ferramento con che fare la fossa, contristavasi e non sapea che si fare, 835 II, XII| che liberava, nè mai si contristò, nè mormorò per quelli che 836 XII, IV| visione egli isvegliandosi, contristossi molto e pianse amaramente, 837 II, XV| perchè considerate pur la contumelia della Croce e non la gloria 838 II, XIV| nel dolore dell'animo si conturba il volto. Fuggiva la conversazione 839 XII, I| quali parole egli molto conturbandosi disse al vescovo:~ ~"Priegoti, 840 II, V| cose che di qui a poco ci converrà lasciare morendo o vogliamo 841 XIV, I| conversazione sua e de' suoi monaci, conversava molto con loro, stando quasi 842 II, XV| più mostrata la sua virtù convertendo la gente. Or non pensate 843 III, V| esemplo e a sua dottrina molti convertendosi, tutta la Palestina si riempiette 844 II, XV| fontana, e fatela mutabile e convertibile, poich'è diminuita, se bene 845 XII, IV| ammaestrò una sua nipote e convertilla, essendo poi caduta in peccato.~ ~ 846 XII, I| carità e santa dottrina gli convertirà a Cristo".~ ~E subitamente 847 XII, I| tua, ma quivi andando ne convertirai molti e salverai l'anima 848 II, XIV| che vi stette, più se ne convertirono a Cristo che non erano convertiti 849 II, I| voleva uscire del mondo, e convertirsi a Cristo, e a vita più perfetta, 850 XII, I| conoscessono Iddio e si convertissono a fede. Delle quali parole 851 II, XII| difetti de' nostri prossimi, conviensi e dobbiamo, secondochè ci 852 II, XV| uomo ignorante e idiota convincere, convinse per lo infrascritto 853 XIII | può essere morto, ma non convinto".~ ~ ~ 854 V | i piedi e fecegli un bel convito. E mangiando Panuzio con 855 XVI, III| era nudo, eccetto ch'era coperto un pezzo dal bellico in 856 XII, III| aiuto e la tua benedizione copiosa, sicchè sempre facciano 857 I, IV| uomini ricchi, beete con coppe gemmate; e Paolo mettendosi 858 XVI, I| quale ella cignendosi e coprendosi come poteva, volsesi a Zozima 859 X | vite e dilatossi sì che copria quasi tutto il tetto della 860 I, I| distendeva li suoi rami che quasi copriva e occupava quel luogo, e 861 XIII | questa sua compagna era per copula di matrimonio o d'altra 862 I, III| cotale parlamento, videro un corbo volare e porsi in su uno 863 III, V| legato in una piastra con una corda sotto il soglio. Dimmi, 864 II, V| giugnere vivi a sera, e coricandoci la sera temessimo di non 865 I, I| cristiani, nel qual tempo Cornelio a Roma e Cipriano a Cartagine 866 XIV, I| quando era con loro in coro; per la qual cosa i monaci 867 II, X| predetta persecuzione, e coronato già lo vescovo d'Alessandria 868 IV, II| frutto, nientemeno credevamo, corporalmente vedendolo e udendolo, trarne 869 II, VIII| della vita de' migliori correggete e ordinate la vostra vita. 870 IV, V| lascio ingannare? or come correggo io altrui e me non ammendo? 871 XIII | la sete che dovea venire. Correvamo fuggendoci e sempre dietro 872 XIII | ripa del fiume non fossono corrispondenti a quelle della prima ripa. 873 III, VI| chiamava morbo regio, la quale corrompe e infracida tutto il corpo 874 XIII | d'uccidermi prima che di corrompermi e perdere la verginità incominciai 875 XII, IV| E come oggimai, essendo corrotta e vilificata, sarei io ardita 876 I, IV| vanità, almeno a tempo di corrotto e di pianto? Or non possono 877 IV, VI| congiunte e intendono a cose corruttibili e a materia terrena. Ma 878 I, II| quello animale si levò a corsa e fuggì. Di questa cosa 879 XI | di natura dato da Dio, il corvo sente la carogna infino 880 III, VI| Ilarione, e portava loro alcune coserelle perchè 'l facessero tornare 881 III, III| in una solitudine; onde costretta di tenerezza e pietà materna, 882 II, XVIII| più ci riveggiamo insieme. Costrignemi la condizione della natura 883 III, V| arte da poterla avere e costrignerla a suo amore. E standovi 884 III, VII| non ti caccio; ma se no, e costrigneti di partire, perchè imponi 885 XVI, I| la necessità corporale lo costrigneva: e quivi dormiva ove la 886 V | Panuzio pur perseverava e costrignevalo importunamente, che gli 887 III, V| sono quelli che io pato! costrignimi d'uscire, e io sono legato 888 XII, I| qual cosa li parenti lo costrinsono perocchè sperando di lui 889 XIV, I| maestro che t'insegni li costumi e l'osservanze dell'ordine, 890 II, XIV| volta revelava di queste cotai cose; e sì era costante 891 II, V| sperando d'avere cento cotandi maggiore e molto migliore 892 II, I| casa diede anche quello cotando che avea serbato ai poveri. 893 II, XV| idiota per sì lunga via e per cotanta fatica?".~ ~E rispondendo 894 II, XIV| animato a meglio, cresceva cotidianamente di virtù in virtù; e per 895 III, II| orzo e un poco di foglia cotta senz'olio; ma sentendo per 896 III, II| liquida con alquante erbette cotte e peste mescolate con essa, 897 IV, II| novant'anni, non mangiava cibo cotto, onde avea lo corpo attenuato 898 II, VII| quella purità nella quale fu creata, con grande carità servisse 899 II, VI| non di natura; chè essendo creati buoni dal buono Creatore, 900 XIV, I| per la santità dell'abate, crebbegli la devozione di lui; e vedendo 901 IV, V| con dolore. Il terzo dì crebbono gli stimoli della carne 902 II, XV| scienzie, ma confessa e crede Cristo; e la vostra eloquenzia 903 II, II| lo quale insuperbendo si credea e volea venire all'equalità 904 II, XV| le reti de' sillogismi, credendovi la verace luce annebbiare 905 II, VI| bene e nella verità non credessero poi loro eziandio la falsitade. 906 II, XII| però se ciò che facessimo, credessimo per certo che fosse saputo 907 III, VI| passato di questa vita".~ ~Credettegli la donna, come a persona 908 XIII | senno di questa femmina, credettile e consolaimi e amavala molto 909 XVI, II| quando era in sull'uscio e credevami poter entrare, una divina 910 IV, II| molto frutto, nientemeno credevamo, corporalmente vedendolo 911 II, V| aver lo regno di Dio. Non crediate, pregovi, e non reputate 912 II, XIV| quella setta, per essere più creduti, commosso di grande e giusta 913 II, V| di servire a colui che ci creò. Onde come il servo, pognamo 914 XII, IV| suoi piedi, ed incontanente crepò e morì; e parevagli che 915 XVI, II| divina grazia m'ha campata, crescemi una grande speranza e una 916 XIII | tornare alla mia patria. E crescendomi il dolore e l'amaritudine, 917 II, XIV| prendevano esemplo e frutto, e crescevanne in fervore e fiducia in 918 XI | insieme servendo Iddio, crescevano di ben in meglio, ed ei 919 II, XV| tanto più è esaltata e cresciuta. Ben potete considerare 920 XII, I| sollecitamente. Or essendo già tanto cresciuto che al padre suo e alla 921 III, IV| tornò a lavorare. Dovendo un cri stiano, che si chiamava 922 II, XV| Tornate alla legge del Crocefisso e seguitate noi suoi servi; 923 VII | morte de' quali trovandosi Cronio prete di Nitria, lo quale 924 XI | nel quale dovremmo essere crucifissi, e grave danno ci torna 925 XIII | davanci in cibo carne mezzo cruda e latte di cammelli. E passato 926 III, II| selvatiche e di certe radici crude. Da quel tempo insino a 927 XII, IV| piagnere e disse:~ ~"Oimè, qual crudel lupo m'ha tolta la mia pecorella? 928 XII, I| da grande ira, batteronlo crudelissimamente e poi lo legarono come prima 929 II, XIV| figliuola è tormentata da crudelissime demonia; aspettami, pregoti, 930 II, XIII| vessato e tormentato da un crudelissimo demonio, intanto ch'egli 931 I, I| pericolosi all'anima. La crudeltà del quale tiranno e la grandezza 932 XIII | noi forse tre o quattro cubiti andando così gridando, ecco 933 IX | ma i primi due, cioè la cuipidità e 'l disiderio di diletto, 934 X | dattari e tanta erba da cuocere, quanta parea a lui che 935 XIII | vergognose, nulla altra parte cuoprono. Furommi date a guardare 936 IX | istare in somma quiete e non curarsi di mangiare sì 'l domandaro 937 III, V| acciocchè gli desse spesa e curasselo di quello vizio. Ai quali 938 II, XVIII| miei, con grande studio curate di leggere, acciocchè, conoscendo 939 IX | veramente mostrò che egli non si curava del mondo; e in capo di 940 XII, III| stessi, non ti temerò e non curerò di te, se non come d'un 941 IV, VI| guardarvi dalle insidie e dagl'inganni del nimico. E però 942 III, IV| in queste parole che non dài innanzi lo prezzo di questi 943 IV, II| Spirito, lo quale l'allumina e dálle sempre letizia e pace, e 944 II, IX| giustamente era maladetto e odiato dalli cristiani, perciocchè gli 945 III, IV| se tu non lo vuoi per te, dàllo ai poveri"; disse Ilarione:~ ~" 946 III, VIII| con lui ad uno castello di Dalmazia, lo quale si chiama Epidauro; 947 XIV, II| nel monimento degli abati, dande laude e grazia a Dio, lo 948 IV, III| tornando alla vita secolare, dandosi come disperato a ogni male 949 VII | gittava in quel lago, erano dannate, com'erano lussuriosi e 950 III, VI| grande puzza d'avarizia? Danne ai buoi e vedrai se ne mangeranno".~ ~ 951 II, XIV| contendono contra di noi e dannoci battaglia, perchè noi non 952 II, XVIII| volendo e desiderando che, dappoichè morire doveva, morisse quivi 953 XIII | incominciaronsi a confidare di noi e darci più libertade. E dopo gran 954 XIV, II| potessi perseverare, ch'io le darei al monistero, pregoti che 955 V | dieci staia di legumi per dargliele. E scontrandosi con lui 956 II, XV| creatura vi pare bella, era da darne laude al fattore e creatore; 957 XII, III| amiamo, t'ha sottoposto e dataci grazia di te conculcare, 958 II, XIII| tosto non lo soccorrete, e dategli bere".~ ~Li quali andando 959 IX | almeno a' poveri, disse:~ ~"Datelo pur voi, ch'egli è vostro; 960 XII, I| innarrabile e incomprensibile, datore di lume e redentore degli 961 X | ciascuno ponea certa misura di dattari e tanta erba da cuocere, 962 XIII | cammelli per quella solitudine, davanci in cibo carne mezzo cruda 963 XVI, I| desinare: e compiuta l'orazione davansi la pace insieme e poi ciascuno 964 | de 965 II, IX| sua negligenzia non gli dea forza contro di sè; che 966 II, XV| ignominiosa croce li vostri templi deaurati e gl'idoli sono caduti. 967 III, III| provocò a piagnere. Che più debb'io dire? sì fu pertinace 968 II, XV| grande bene e le buone cose debbia l'uomo ragionevolmente seguitare, 969 VIII | acciocchè ai giovani e debili imperfetti monaci non increscesse, 970 XII, III| Conosci oggimai dunque, debilissimo e infelicissimo, che noi 971 II, VI| Cristo non fosse rifrenata e debilitata; chè chiaramente vedete 972 I, II| sostentare le sue membra deboli, mossesi per andare, avvegnachè 973 I, I| spelonca.~ ~Al tempo di Decio e di Valeriano imperadori, 974 IV, V| monasterio al quale potesse declinare. E vedendo un monasterio 975 XIV, I| uomo innanzi ch'egli nasca, degnati d'avere cura e guardia di 976 II, XV| ma in tal modo che la sua degnazione e umiltà in prendere carne 977 XVI, I| del sacerdozio e per altra degnità, ma cattasi per le virtudi 978 II, XIII| piacque, e dell'altro si degnò di revelare; onde il giudicio 979 II, III| del suo cavaliere Antonio, degnossi di lui visitare; onde levando 980 | Deh 981 I, III| e disse:~ ~"Sai che non dèi pure addomandare, e cercare 982 II, I| il vedeano, lo chiamavano deicola, cioè uomo di singolare 983 IV, II| disordinato, e di fuggire ogni delizia, non pur la qualità de' 984 IV, II| inutili e nocivi in tanto che demergono e profondano l'anima in 985 II, IV| dentro tumulti e voci delle demo nia che parlavano contro 986 II, VI| ria, onde la malvagità de' demoni è di volontà e non di natura; 987 V | la predetta quantità di denari e rimenaila, senza altra 988 XII, I| cella stare in orazione e ve dendo che i suoi parenti lo guatavano 989 VIII | loro, che quelli che erano deputati a ciò, insino all'aurora 990 II, V| sono eguali i prezzi colle derate: chè veggiamo che chi vuole 991 IV, III| coscienzia ed i rimbrocci e le derisioni che le demonia facevano 992 II, VI| altro, secondochè Iob lo descrive, e io lo vidi, suole molto 993 II, XIV| umana natura quelli che ora descrivo. Un giorno stando in orazione 994 II, IX| signoria del mondo; ecco li deserti medesimi sono pieni di monaci, 995 II, V| quelle dobbiamo cercare e desiderare che ci perducono al cielo; 996 II, XVIII| lo Signore mi chiama, già desidero di vedere le cose celestiali; 997 II, XVI| indemoniati, Antonio molto desideroso, ritornando più entro al 998 XVI, I| all'orazione insieme dopo desinare: e compiuta l'orazione davansi 999 XII, IV| vedere e che mi conceda ch'io desini oggi con teco e con lei, 1000 II, II| gli disse:~ ~"Molto se' despetto e laido, e sì la tua iscurità