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                    grassetto = Testo principale
     Parte, Capitologrigio = Testo di commento

1502 XII, I| istudio e diletto era in frequentare la chiesa e in udire le 1503 III, I| antico e maturo per senno, frequentava la chiesa, e con tutto studio 1504 III, VI| benedetto. Della visitazione e frequenza de' quali egli attediandosi, 1505 III, IX| ad altri, insinochè non fue seppellito, per osservare 1506 XIII | partirti. La pecora che fugge del pecuglio, spesse volte 1507 XIII | dovea venire. Correvamo fuggendoci e sempre dietro guardandoci, 1508 II, I| inspirato e ammaestrato da Dio, fuggia l'usanza e le compagnie 1509 IV, II| qual cosa, figliuoli miei, fuggiamo questo vizio, acciocchè 1510 XVI, II| dire li miei mali, tu mi fuggirai come serpente e non ti potrà 1511 II, XIV| ammoniva ogni suo amico di fuggirli, dicendo che la loro amistà 1512 XII, IV| arderebbemi. Meglio è di qui fuggirmi e andarmi in altro paese, 1513 XII, IV| nasconderò, e in qual parte fuggirò, misera, vituperata? Oimè, 1514 XII, IV| perchè, misera disperata, fuggisti dopo il peccato e m'hai 1515 II, IV| cacciati. Li quali tutti fuggiti, Antonio, chiudendo l'entrata 1516 XIII | del ; e con tanta paura fuggivamo che eziandio pure ora ciò 1517 III, III| così in questa afflizione, fulle detto come Ilarione monaco 1518 II, IV| parole lo desco disparve come fumo: e andando più innanzi, 1519 II, V| non vi paia peregrino e fuor di natura questo studio 1520 XIV, II| vita mia. Oimè, chi m'ha furata la mia ricchezza? chi ha 1521 III, IV| incatenato, perchè erafurioso che appena eziando con le 1522 XIII | nulla altra parte cuoprono. Furommi date a guardare le pecore, 1523 I, III| ebbono rendute grazie a Dio e furonsi posti a sedere insieme, 1524 I, I| scritture d'Egitto, si batteva furtivamente la moneta in quel tempo 1525 I, I| davano a morte, purché tosto fussero uccisi. Ma come scrisse 1526 II, VIII| la Scrittura dell'angiolo Gabriello, lo quale annunziando a 1527 X | monaco antico, ch'avea nome Gadano, lo quale sempre vivette 1528 II, IV| fosse presente il nimico, garria con lui e diceva:~ ~"Questo 1529 I, II| piangere di grande letizia, gaudendo della gloria di Cristo e 1530 XII, I| ammaestravagli del regno di Dio e de' gaudi di paradiso e de' tormenti 1531 XIV, II| tristizia e maninconia e gelosia; e domandando li servi e 1532 XII, IV| celestiale, dicendomi ch'egli è geloso e non vuole isposa che ami 1533 I, IV| ricchi, beete con coppe gemmate; e Paolo mettendosi l'acqua 1534 XIII | ucciderebbe; onde infin gendomi io di consentirgli, presila 1535 IV, VI| notte fatta molta noia e generate illusioni e fantasie e molestia 1536 III, IX| Gostanza, lo figliuolo e 'l genero della quale avea liberati 1537 III, VI| ben bagnata e inrigata, generò e produsse tanti serpenti 1538 II, XVII| bellico e rosegli le membra genitali; lo quale poi portato alla 1539 III, III| suoi miracoli. Un'altra gentildonna che avea nome Aristenete, 1540 X | vita a quelli ch'erano più gentili di lui. Questi poichè fu 1541 III, V| lingua volubile e grossa, e gettava un ruggito sì terribile 1542 VII | l'abbandonerà, e se tu il getti, Iddio lo farà ricevere 1543 VII | alquanti altri simili a te ghiottoni"; e percotendosi come poteva, 1544 II, XVIII| pàllio trito, sopra lo quale giaccio, date ad Atanasio vescovo 1545 XIII | signori che noi dormissimo e giacessimo insieme e però non fossimo 1546 II, I| la Scrittura, che facea Giacob patriarca quando era fanciullo. 1547 XIV, II| tu muoia. Ricordati come Giacobbe patriarca, poich'ebbe pianto 1548 III, II| e insino alla sua morte giacque sopra la nuda terra, eccetto 1549 I, I| in uno molto dilettevole giardino, e quivi intra gigli bianchissimi 1550 III, IV| giovane era nelle contrade di Gierusalem che aveva nome Mersica, 1551 I, I| giardino, e quivi intra gigli bianchissimi e rose vermiglie 1552 V | acqua se non poco sopra al ginocchio. E giunti che furono al 1553 XI | ciò vedendo, gittandosi ginocchioni in terra per grande allegrezza, 1554 III, V| ponea di ciò esemplo di Giob, che innanzichè il diavolo 1555 III, III| trovandolo, sì gli dissero quasi giocando, non mostrando quello che 1556 II, XVII| desiderava vedere: a tutti era gioconda e dilettabile la sua compania, 1557 II, XV| salvatico, ma tutto giocondo e affabile e grazioso e 1558 II, XII| quasi recando loro delle gioie del monte onde venia, fece 1559 II, XIII| trovarono quelli frati, bene una giornata; sicchè Antonio non potè 1560 III, IV| che si chiamava Italico, giostrare, ovvero correre a pruova 1561 II, IX| veggiamo per la Scrittura che Giosuè, apparendogli l'angiolo 1562 II, IX| sdegnava di vedere loro luce, gittaimi in orazione, e quel lume 1563 XVI, I| sono femmina e nuda; ma gittami il pallio tuo, col quale 1564 XIV, II| ch'avea perduto un occhio, gittandolesi al volto e baciandola per 1565 XIII | mia prigionia e servitù, e gittandomi in terra incominciai a piagnere 1566 XIII | che marito'. Allora ella gittandomisi a' piedi piagnendo, disse: ' 1567 III, VI| senti tu come questi ceci gittano grande puzza d'avarizia? 1568 XVI, II| percuotermi il petto colle mani e gittare bene dal cuore grandi voci 1569 IV, VI| vennero a me visibilmente e gittaronmisi ai piedi dicendo:~ ~"Perdonami, 1570 III, VIII| corsari presso a loro a una gittata di pietra, puosesi in su 1571 V | quali cose udendo Panuzio, gittatoglisi al collo, baciollo in fronte 1572 XVI, II| all'arme delle orazioni e gittavami in terra con pianto, e pregando 1573 XII, III| uno all'altro:~ ~"Venite e gittiamolo nella fossa".~ ~E guardandosi 1574 XIV, II| fatto, prese dell'acqua e gittogliele per la faccia e confortollo 1575 XIII | nascosa co' suoi leoncini, e gittòglisi al collo e strozzollo e 1576 XIV, II| Agapito, corse a Eufrosina e gittossele al collo e, baciandola e 1577 XVI, II| dieci giovani marinari che giucavano e sollazzavano vanamente, 1578 II, V| giudica; come si mostrò in Giuda e in molti altri, ai quali 1579 II, V| alla morte, in quello il giudica; come si mostrò in Giuda 1580 II, XVII| quello giudicio sarete voi giudicati che giudicherete altrui".~ ~ 1581 II, XVII| sarete voi giudicati che giudicherete altrui".~ ~E dopo i preghi 1582 XIII | le giornate, lo decimo giugnemmo nelle contrade di Siria, 1583 I, III| avvenne, cioè che, innanzichè giugnese, Paolo passò di questa vita 1584 II, XI| dell'erbe per i frati che giugnessono stanchi. Avvenne che una 1585 II, XVII| contento; e brevemente nullo giugneva a lui, si stanco quanto 1586 II, IX| e facendo quasi atti di giullari per impedirmi dall'orazione, 1587 III, II| una sua capanna tessuta di giunchi, e da quel tempo innanzi 1588 XVI, I| dal lato di e stette. E giungendo Zozima di qua e riposandosi 1589 II, XII| cose, e continuando la via giunsero al monisterio, al quale 1590 XVI, III| tornò al suo monistero, e giunsevi appunto quel giorno che 1591 X | purificato che quasi tutte le giunture dell'ossa sotto la pelle, 1592 III, VI| pure perseverando nel suo giuramento e non mangiando, lo settimo 1593 III, IX| quivi presso e che a sua giurisdizione si pertenea quel luogo e 1594 XII, III| polvere; onde per Dio ti giuro, lo quale è mia gloria e 1595 XIV, II| pianto lo suo figliuolo Giuseppe per morto, dopo lungo tempo 1596 II, XIV| creduti, commosso di grande e giusta ira discese in Alessandria 1597 VII | mani di quel gigante, erano giuste che andavansene al cielo; 1598 II, XIV| secolare erano commessi, Iddio glieli avea perdonati, e però non 1599 II, IX| Salmo che dice: "Questi si gloriano in potenzia d'arme, ma noi 1600 IV, II| uomini per udirli parlare, e gloriansi poscia fra i popoli, ridicendo 1601 IV, V| tante grazie incominciò a gloriarsi e a insuperbire, imputando 1602 II, VIII| truova nel Vangelo: "Non vi gloriate che le demonia vi sieno 1603 II, VIII| discepoli, che di ciò si gloriavano, disse, come si truova nel 1604 II, XVIII| eziandio in questo mondo gli glorifica e magnifica di gloria e 1605 XIV, II| lo della morte loro, glorificando Iddio Padre col suo Figliuolo 1606 XII, I| non dovete così fare, anzi glorificate e ringraziate con meco la 1607 II, IX| d'angioli e de' santi già glorificati. Quivi nulla offesa, 1608 III, III| uomini pagani per te sia oggi glorificato e magnificato Cristo".~ ~ 1609 XII, I| grazia, sicchè per me si glorifichi lo tuo nome in questa contrada 1610 XVI, II| difesa e confortata dalla gloriosa Vergine Maria passai anni 1611 II, X| suoi discepoli, a vedere li gloriosi trionfi de' martiri di Cristo, 1612 II, VIII| la vostra vita. Fare se gni e miracoli non è nostra 1613 II, XVIII| e di miracoli, acciocchè godano della fatica de' loro meriti, 1614 III, VII| che egli sia, ed egli si gode e rallegrasi immaginandosi 1615 XVI, I| sospesa da terra bene un gomito; per la qual cosa disse 1616 II, VI| ci armiamo, prendendo il gonfalone della croce. E questo cotal 1617 I, IV| non ebbe mai così buona gonnella com'ha uno de' minimi fanti. 1618 II, XVI| imperadore, e' suoi figliuoli Gostante e Gostanzo, spesse volte 1619 XVI, II| quest'altro anno; ma il govedì santo, fatto l'uficio, prendi 1620 XII, IV| lasciarongliele ch'egli la governasse come gli paresse; la quale 1621 II, I| diciotto, ovvero di venti, governava diligentemente e onestamente 1622 III, I| Alessandria per istudiare in grammatica, come già da Cristo dotto 1623 XI | ricevere limosina de' suoi granai per li suoi servi e di ristituirli 1624 XIII | fra le pecore due becchi grandissimi, li quali uccisi, e apparecchiai 1625 II, VII| avvisi se dee avere ricolta grassa o magra, non sono però adorati 1626 II, XIII| la quale era inferma di gravissime e inaudite infermitadi, 1627 II, XIII| Dio in Laudazia, e patía gravissimi dolori di stomaco e di lato, 1628 XIV, I| perciocchè era bella e graziosa a Dio e agli uomini. Ed 1629 IV, II| virtù lo riempie di buoni e graziosi frutti. Molti sono certo 1630 XIII | questo mio signore lo suo gregge delle pecore multiplicare, 1631 XII, I| andarono a lui nella chiesa e gridarono e dissono:~ ~"Gloria e laude 1632 III, IV| avvegnachè tutti gli altri gridassero e temessero, Ilarione sorrise, 1633 III, IV| che parevano uno confuso grido e romore di popolo, e incontanente 1634 III, V| spumosa, la lingua volubile e grossa, e gettava un ruggito sì 1635 III, V| quella è vera vita che si guadagna per le tribolazioni di questa".~ ~ 1636 V | tabernacoli, li quali hai guadagnati. Ecco con meco sono li profeti 1637 XII, IV| stare ogni cosa che hai guadagnato di peccato".~ ~E levandosi 1638 VIII | dell'arte loro, e ciò che guadagnavano sopra le spese, davano ai 1639 V | entrando dentro nel fiume per guadare, comandò a colui che 'l 1640 V | profondissimo, miracolosamente guadaronlo, non sentendo l'acqua se 1641 II, XIII| certo luogo, era bisogno che guadasse e passasse un fiume ch'era 1642 XIII | amava, cioè la castità, guardaimi sempre diligentemente, intanto 1643 XIII | fuggendoci e sempre dietro guardandoci, e massimamente la notte 1644 XIII | mangiare; e guidandomi e guardandomi Iddio, dopo molte giornate 1645 XII, III| gittiamolo nella fossa".~ ~E guardandosi Abraam d'attorno e vedendo 1646 IV, I| e abbiate in reverenza, guardandovi d'ogni peccato e massimamente 1647 IV, VI| li predetti esempli, di guardarvi dalle insidie e dagl'inganni 1648 XIV, II| che per la sua virtù m'ha guardata, e già ne vado alla corona 1649 IV, V| perdonato il peccato tuo; ma guardati di non cadere più in superbia. 1650 V | impotente; e sempre mi sono guardato di non contristare alcuna 1651 III, VI| frati che egli non fuggisse, guardavanlo diligentemente e spezialmente 1652 III, IX| volere, sollicitamente il guardavano che non mucciasse; e non 1653 II, VI| che con ogni sollecitudine guardiamo il cuore nostro; perciocchè 1654 III, V| molta gente, puose molti guardiani per certe sue vigne con 1655 III, VI| ispiato che era molto grande guardiano e avaro d'un suo orticello, 1656 IV, II| prima v'ammonisco che vi guardiate, e consideriate che questa 1657 III, V| quel frate che puose le guardie, ne ricolse meno che non 1658 III, III| diceva:~ ~"Antonio gli mi guardò in Egitto, e tu gli mi guarda 1659 IV, II| certi medicamenti, perchè guariscano, così l'anime si purificano 1660 III, II| avea non era al tutto ben guasta da non poterla più portare. 1661 II, XVI| con molti calci ogni cosa guastano. Ecco questo vidi, e questa 1662 II, V| perocchè volerla mutare è un guastare. Serbiamo dunque al nostro 1663 II, V| che pone mano all'aratro e guastasi dietro, è acconcio e degno 1664 I, II| perché il caldo non lo guastasse, e portato in Antiochia 1665 III, VIII| inghiottire li buoi), lo quale guastava tutta la contrada, mangiando 1666 II, V| piaccia, facciavi lenti e guasti lo vostro merito, che, come 1667 V | onde certa cosa è che non guata Iddio tanto all'abito e 1668 XII, IV| E pervenendo al luogo e guatandosi d'intorno e non vedendovela, 1669 IV, V| molto stanco e attediato, guatava d'intorno se vedesse alcun 1670 XII, IV| visitare Abraam veniva e guatavala per la finestrella, onde 1671 II, IX| confessa la sua impotenzia, e guati pure ciascuno che per sua 1672 X | predetti venticinque anni non guatò inverso l'occidente, orando 1673 XVI, II| ma abbi guardia di me, e guidami e difendimi. E dette queste 1674 XI | alcuna via; e i cammelli, guidandogli l'angelo, ritornarono per 1675 XIII | poca cosa da mangiare; e guidandomi e guardandomi Iddio, dopo 1676 XI | cosa è da Dio, esso gli guiderà al convento de' suoi servi, 1677 XI | onnipotente s'è ricordato di noi e hacci mandata, come voi vedete, 1678 IV, VI| n'ha suo intendimento e hagli fatto perdere ogni suo bene. 1679 XVI, III| fraudato del mio desiderio e haimi mostrando per la tua misericordia 1680 XIV, II| Agapito più volte m'ha detto e hammiti raccomandato divotamente, 1681 XIV, I| avendo più erede che me, hanni voluto maritare e ora me 1682 II, VI| indolatria e di altri mali ed hannoci tesi molti lacciuoli: e 1683 XII, III| quel verso del salmo:~ ~"Hannomi li nimici circundato come 1684 IV, V| ricevuta la tua penitenzia e hatti perdonato il peccato tuo; 1685 IV, VI| Explicit vita sancti Johannis Heremitae.~ ~ ~ 1686 XIV, II| volentieri il ne pregherò e hogliti molto raccomandato, avendo 1687 II, III| se battaglia mi giugne, honne grande speranza di guadagnare".~ ~ 1688 I, II| cacci gli uomini? Cercai, e hotti trovato; picchio, acciocchè 1689 XIII | solo; e ricordandomi di Iacob e di Moisè, e degli altri 1690 II, V| perciocchè, come dice Santo Iacopo, lo desiderio genera peccato, 1691 IV, II| estirpare de' vostri cuori ogni iattanzia e vanità e desiderio disordinato, 1692 III, IV| Italico contro a quello idolatra, molti pagani ne tornarono 1693 III, IV| anticamente, con un pagano idolatro della città di Gaza, lo 1694 X | era uomo secolare nato di Iericonto e avea moglie, e tanto amava 1695 II, VI| Senacherib, lo quale assediava Ierusalem. Le demonia dunque, pognamo 1696 XII, I| povero, lo nobile allo ignobile; e riprendendo altrui sempre 1697 II, XV| per la predicazione della ignominiosa croce li vostri templi deaurati 1698 II, XV| quali lo credevano come uomo ignorante e idiota convincere, convinse 1699 XV | t'ho afflitta, perciocchè ignorantemente l'ho fatto. E comandò l' 1700 II, IV| tribolati, insegnava agl'ignoranti, pacificava li discordi 1701 III, II| ispezie di belle femmine ignude e ponevanglisi allato; alcuna 1702 XIII | noi, ed erano quasi mezzi ignudi, e avevano la testa legata 1703 XII, III| della sua astinenza, e che igualmente avea portati gli onori e 1704 III, V| urlare e gridare, e temendo Ila rione e quasi scusandosi 1705 XVI, I| quel bel Salmo: Dominus illuminatio mea et salus mea, quem timebo? 1706 III, III| qualcosa quegli udendo, illuminato dentro da Dio, credette 1707 II, I| uomo, ma come da Dio, e imaginandosi che propriamente Iddio per 1708 IV, V| stette in questa fantasia e imaginazione laidissima. E il quarto 1709 XII, III| beati sono coloro che sono immacolati, or perchè se' loro molesto? 1710 XII, III| cantare salmi e dire:~ ~"Beati immaculati".~ ~Al quale Abraam non 1711 XIII | come ostinato e superbo, immaginando e credendomi che tutto ciò 1712 XIII | aspettammo insino a sera sempre immaginandoci, se uscissimo fuori, di 1713 III, IX| vicini della contrada non s'immaginassero quello che egli volea fare, 1714 II, XVIII| la fatica di tanto tempo. Immaginatevi d'avere incominciato pur 1715 IV, III| quelle persone le quali s'immaginava che 'l volessero a penitenzia 1716 XIV, II| se ne fosse, se non che s'immaginavano che il suo suocero l'avesse 1717 XIV, II| chinato molto in sul volto, immaginavasi e credeva che quello fosse 1718 VII | arte, incominciò molto ad immalinconire, e non sapeva egli stesso 1719 III, VII| servi, se n'andò al porto immantinente, e trovando uno legno che 1720 XII, I| alquanti di loro diventarono immobili come se fossono di metallo 1721 XVI, II| permettea Iddio che io così immonda e iniqua entrassi nel suo 1722 II, XIII| demonio, che mangiava le sue immondizie, ed era sì fuori di che 1723 VII | di desiderio della vita immortale, dispregiò questa vita mortale 1724 II, XV| questo modo facesse noi immortali e levasse al cielo facendoci 1725 II, XV| dicendo che hanno senno e immortalitade? La cristiana religione, 1726 VI | mentrechè vive lo principale, s'impaccia di trattare o ministrare 1727 XII, I| predette cose e non se ne volle impacciare egli per non avere impedimento 1728 XII, IV| sollecitudine e di quello impaccio; ed ella medesima pregava 1729 IV, III| profondato allo inferno? Or impara che chi insuperbisce è bisogno 1730 XIII | inchinare e d'adorargli. Quivi imparai ad andare ignudo come gli 1731 VII | sapeva, credeva potere imparare alcun'arte, incominciò molto 1732 XIII | eziandio pure ora ciò narrando impaurisco che tutto triemo. Ecco dopo 1733 II, IV| facevano pur le demonia, molto impauriti gridavano ad Antonio che 1734 VII | Dalle quali parole Eulogio impaurito taceva e non sapeva più 1735 VII | incominciò a diventare molto impaziente, e quasi non si ricordasse 1736 IX | soddisfargli, richiedemi impazientemente lo debito, e, se io non 1737 III, V| compagno mio, il quale il fa impazzare d'amore".~ ~Allora Ilarione, 1738 III, V| giovane che era ammaliata e impazzava d'amore, e d'altri indemoniati 1739 X | diserto. Questi per superbia impazzò e perdette il senno, e venendo 1740 XIII | quelle che uscivano, non impedimentivano quelle che portavano; anzi 1741 IV, II| male cogitazioni, le quali impediscono la nostra orazione, e fanno 1742 XIV, II| altro, acciocchè non sia impedito lo suo buono proponimento; 1743 II, XVI| principi del mondo e i regi e l'imperatore in tanta reverenzia avessero 1744 XIII | necessitadi come infedele e imperfetto monaco. Della qual cosa 1745 XIV, II| ha toccata la tua faccia imperiale? Tu ornamento di casa nobilissimo, 1746 II, VI| discoprire li suoi agguati, e imperò è da spregiare, o prometta, 1747 XIV, II| Panuzio non conoscendola, imperocchè la sua faccia era tutta 1748 III, II| tutto il corpo empiersi d'impetigine e di certe altre pericolose 1749 XIV, II| ordinata orazione solevano impetrare da Dio quello che addimandavano, 1750 III, VI| condizione gente, pregandolo che impetrasse loro da Dio che piovesse. 1751 XIV, II| che per le tue orazioni impetrasti da Dio".~ ~Le quali cose 1752 XVI, II| per me sarebbe avvocata e impetrerebbemi la grazia ch'io le addimandava, 1753 X | costui un giorno un leone impetuosamente andò per divorarlo, ma Iddio 1754 VII | impazienzia venne, che si sarebbe impiccato egli stesso, se avesse potuto. 1755 IX | al secolo, eccettochè la impietà".~ ~E quegli disse:~ ~"Or 1756 II, III| certi sepulcri antichi, imponendo a uno suo amico dimestico 1757 II, II| di soggiogare il corpo ed imponergli fatiche e asprezze, perciocchè 1758 XI | incominciò, ogni anno poi imponeva il carico di trentacinque 1759 XII, I| Priegoti, Padre, che non m'imponga questo carico che non mi 1760 VIII | più cibo richieggono tu imponghi più gravi fatiche e opere 1761 II, XIV| potessero provare, brigavansi d'imporgliele alquanti falsamente; ma 1762 IV, I| facesse; vedendo quegli la sua importuna devozione e fede:~ ~"Va, 1763 II, VI| egli era Figliuolo di Dio, impose loro silenzio, e non gli 1764 XIV, I| fece secondo che gli fu imposto; e il primo monaco che vi 1765 V | opprimesse alcuno povero e impotente; e sempre mi sono guardato 1766 II, II| segno e testimonio della tua impotenza: onde oggi mai non ti temo, 1767 II, I| santa invidia, dall'uno imprendea astinenzia, dall'altro umiltade, 1768 IV, II| udendo o leggendo hanno impresa alcuna cosa, pognamo che 1769 XIV, I| alquanto tempo essendone molto impressato da un molto potente e gentile 1770 XIII | vestigie nostre, ch'erano impresse nella rena, dopo le quali 1771 III, VIII| della croce contr'al mare, e imprimendo il segno nella rena, lo 1772 XIV, II| e soddisfatto t'ho della impromesa ch'io ti feci che tu la 1773 XIV, II| Oimè, oimè, or dove sono le impromesse tue e le dolci parole tue, 1774 II, VIII| sconfisse. Sogliono anche improntamente apparire innanzi saltando, 1775 XVI, II| quali vedendomi così vana e impudica, come giovani lascivi volentieri 1776 II, II| di bellissime femmine e impudiche; ed egli, ripensando lo 1777 XVI, II| crudelmente e duramente impugnata e tentata di cogitazioni 1778 IV, IV| che è questo che tu fai, o impurissimo e iniquissimo uomo? poichè 1779 II, XVI| vedendosi dispregiati, e imputassero ciò a superbia e non ad 1780 IV, VI| condizione o etade, sempre, inanzichè altro dicano, menano lo 1781 X | coltello per fedirlo, se gl'inaridette e seccò, e 'l coltello gli 1782 III, IV| Ed ecco (mirabile cosa e inaudita!) incontanente, fatta l' 1783 II, XIII| inferma di gravissime e inaudite infermitadi, in tanto che 1784 II, XVI| disse:~ ~"Grandissimo e inaudito male e pessimo errore tosto 1785 II, XV| virtù. Gli vostri templi inaurati sono già distrutti e abbandonati, 1786 III, IV| maleficio, lo quale per suoi incantamenti, chiamando le demonia, si 1787 XVI, II| per lo Figliuolo di Dio incarnato e morto per noi, che ti 1788 II, XVII| prendevano gl'incarcerati e incatenati, che erano da giudicare 1789 III, IV| fu menato innanzi tutto incatenato, perchè era sì furioso che 1790 II, XVIII| condizione della dubbiosa morte e incerta, e siate valenti a bene 1791 II, V| sempre avessimo in memoria gl'incerti e vari pericoli della nostra 1792 I, II| mettere paura ad Antonio, incerto è, e nullo sa chiaramente 1793 III, IV| gli disse:~ ~"Vieni qua e inchina il capo".~ ~Al comandamento 1794 XII, IV| che mi comanderai".~ ~E inchinandosegli in terra, adorollo e fecegli 1795 VIII | dormano giacendo, ma sedendo e inchinandosi sopra certe cattedre fatte 1796 II, I| e con tanta reverenzia s'inchinava e ubbidiva a tutti quelli 1797 III, V| come mansuetissimo animale inchinò il capo insino a terra ed 1798 I, II| disiderio per andare tosto, inciampò in una pietra e fece alcuno 1799 IV, I| riprendeali occultamente, incitandogli e confortandogli a penitenzia 1800 II, VI| per indiscreto fervore, incitandolo a tanto vegghiare, digiunare 1801 IV, I| sua vita, a provocare e a incitare le menti tiepide e negligenti 1802 I, I| acciocchè il corpo del giovane s'incitasse e scaldasse a libidine, 1803 II, XII| cotali sermoni consolava, e incitava a studio di virtù li frati 1804 II, II| gli scaldava la carne e incitavalo a disonesti reggimenti; 1805 IV, I| Capitolo I~Incomiciansi la vita de' monaci d'Egitto, 1806 XVI, II| votata, e inginocchiandomi incominciaile a parlare per questo modo: 1807 XIII | sollecitudine le menti pigre, incominciaimi a dolere e portare con tedio 1808 XIII | fosse lo signore nostro, incominciammo a temere, e aspettando la 1809 II, VI| dispariscono. Dopo questo incominciano a dire le cose future, eziandio 1810 II, XIII| monaci ad Antonio, volendogli incominciare a dire di quella giovane 1811 XIII | io volea essere monaco, incominciárommi a lusingare e minacciare 1812 XV | tempo lo padre e la madre, incominciaronla molto a affliggerla e dimandarla 1813 IX | cose non aveano niente, incominciaronlo a riprendere e di re:~ ~" 1814 XIII | alla vista stati più tempi, incominciaronsi a confidare di noi e darci 1815 I, I| Capitolo I~Incominciasi la vita di S. Paolo eremita: 1816 II, VI| acciocchè se gli uomini incominciassero a dare loro fede nel bene 1817 XII, IV| peccato, levossi suso e incominciavalo a abbracciare e baciare 1818 III, I| onore da Dio; io pure ora incomincio e non fa per me questo fatto".~ ~ 1819 IV, V| meriti li beneficii di Dio, incominciogli a entrare in cuore una pigrizia, 1820 XIV, I| molto ingegnosa e savia, incominciolle ad insegnare lettera; sicchè 1821 XIV, II| puosesi a sedere con Panuzio e incominciollo a confortare e dissegli:~ ~" 1822 XII, I| senza fine, innarrabile e incomprensibile, datore di lume e redentore 1823 II, XV| troverete e conoscerete incontamente che Gesù Cristo è vero Dio, 1824 II, IX| quelle cose che mi sono incontrate; ma per più fermezza della 1825 II, I| masticandole, brigava d'incorporarlesi amando e seguitando. Non 1826 IV, II| negare, acciocchè tu non ne incorri per bene in male, e per 1827 III, IX| sotterra, così si trovò incorrotto, e sana la tonica e gli 1828 I, I| Queste cose so che paiono incredibili a quelli che non credono 1829 IX | mansuetissimo rispuose:~ ~"Se v'incresce di menarmi, riportatemi 1830 VIII | debili imperfetti monaci non increscesse, e potessero senza tristizia 1831 I, II| chiamano fauni, satiri e incubi. Sono legato della gente 1832 II, XIII| e di lato, ed era molto indebolita per li troppi digiuni e 1833 III, VI| asinello, perchè era troppo indebolito per li molti digiuni, mossesi 1834 XVI, II| ricca, ma avvegnach'io fossi indigente, sommo mio disiderio e diletto 1835 IV, II| altrui per una superbia e indiretta umiltà, che essendo vôto 1836 II, VI| volta, per farci diventare indiscreti, ci svegliano e invitano 1837 II, VI| brigansi d'ingannarlo per indiscreto fervore, incitandolo a tanto 1838 II, XV| per li vostri malefici e indivini per loro incantagioni e 1839 VI | tenuto di lavorare; ma da indizi innanzi, acciocchè non sia 1840 II, VI| seminato molti errori d'indolatria e di altri mali ed hannoci 1841 I, IV| grandi palagi di marmi e indorati, e comperano li molti poderi 1842 IX | vestimento di lino che avea indosso; e per tre stando ad 1843 II, VI| loro, quantunque paia che c'inducano a bene e rivelinci alcuna 1844 XVI, II| disonesta e libidinosa che non m'inducea a ciò cupidità o necessità 1845 II, V| diede ad alquanti frati inducendoli a virtù.~ ~Ed un giorno 1846 II, IV| menzione, e pregavalo e inducevalo che insieme con lui dovesse 1847 XII, I| fargli menare la moglie, inducevanlo a ciò per molte lusinghevoli 1848 II, VI| prendendo forma simile a noi, induconci ad alcuna spezie di virtù, 1849 XI | diserto, e sappi che se tu indugi, provocherai l'ira mia contro 1850 XVI, III| aspettava che Maria venisse; e indugiando ella a venire, Zozima guardava 1851 XIV, I| che non si convenia più indugiare di maritarla, acconsentígli 1852 VIII | e alquanti più perfetti indugiavano insino all'altro o insino 1853 I, IV| al monasterio mio, troppo indugierei, perchè ci è via di quattro 1854 XVI, II| passai il fiume Giordano, e indurando come pietra mi bastarono 1855 II, XVI| gli altri; all'ultimo gl'indusse a clemenzia e a benignità 1856 III, IX| feroce, sconfortollone e indusselo e pregollo che in quella 1857 XVI, II| ebrietadi e altre cose lascive e induttive a quel peccato io riputava 1858 XVI, II| canti e in giuochi vani e inebriarmi e fare avolterii e fornicazioni 1859 IV, II| a lui, e lui sopra tutto ineffabilmente; e a questo massimamente 1860 II, II| ne maravigliava della sua infaticabile astinenzia e pazienzia nelle 1861 III, I| Anania e Safira, i quali infedelmente occultarono parte delle 1862 XIII | moglie: 'Statti con Dio, infelice femmina; innanzi voglio 1863 V | curare di sapere altro di me infelicissima femmina; ma se mi vuoi per 1864 XII, III| oggimai dunque, debilissimo e infelicissimo, che noi amici di Dio non 1865 III, III| città di Gaza, li figliuoli infermaronogravemente d'uno metrito 1866 II, IX| Scrittura, la mia potenzia è infermata, e perduta ho la signoria 1867 III, IX| essendovi Esichio, sentendosi infermato ed essendo certo del morire, 1868 XII, IV| quasi nel ventre del dragone infernale; udendo egli dov'ell'era 1869 XVI, II| ma eziandio l'aria riceva infezione di questo parlare".~ ~Alla 1870 II, IV| che molti, compunti ed infiammati, rinunziando perfettamente 1871 II, I| minori di lui fossero, ma infiammato di mirabile fervore e d' 1872 III, V| incontanente si partì ridendo e infignendosi di non avere veduta questa 1873 XVI, I| avea presa quella forma e infignevasi e dava vista d'orare. E 1874 XIII | che mi ucciderebbe; onde infin gendomi io di consentirgli, 1875 XIV, I| facesse istare in alcun luogo, infinchè quel fiore di tanta bellezza 1876 II, V| riceve uomo premio e gaudio infinito di servigio di poco tempo, 1877 II, I| d'un monasterio, che la informassero al loro esempio, non potendo 1878 III, VI| regio, la quale corrompe e infracida tutto il corpo e fa molto 1879 II, IV| basta bene un anno senza infracidare; e quindi non usciva, e 1880 XVI, II| brieve tempo si guastarono e infracidarono per la brinata e per lo 1881 I, IV| di pianto? Or non possono infracidire i corpi de' ricchi, se non 1882 IV, II| dice S. Paolo, non chi si inframette e procuralo, ma cui Iddio 1883 I, I| meglio si conosca, per gl'infrascritti due memorabili esempli fia 1884 II, XV| convincere, convinse per lo infrascritto modo. Rispondetemi (disse 1885 II, III| tutto quasi dilaniandosi, infremendo dicea:~ ~"Vedete che 1886 XII, IV| veracemente discrezione e sapienza infusa da Dio! che fece fare questo 1887 XVI, I| chi datteri e chi legumi infusurati e alcuno non portava nulla, 1888 II, VII| credono, rimangono ingannati e ingannano altrui. Per questo cotale 1889 IV, VI| cotale forma visibile per ingannarli; chè sono certi che se quella 1890 IV, III| diede d'un eremito che fu ingannato da un demonio che gli apparve 1891 II, XVIII| facendogli confessare come sono ingannatori degli uomini e artefici 1892 II, XVIII| tornare al suo romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di 1893 XIV, I| con lei, vedendola molto ingegnosa e savia, incominciolle ad 1894 II, XVI| reverenzia che assai si reputava ingentilito, cui Antonio chiamava figliuolo. 1895 III, VIII| bestiame e gli uomini vivi inghiottendo. La qual cosa sapendo Ilarione, 1896 XVI, II| prima e poi non si aperse e inghiottimmi viva viva. Ma, come io veggio, 1897 III, VIII| sono sì grandi che sogliono inghiottire li buoi), lo quale guastava 1898 III, II| parvegli che aprendosi la terra inghiottisse questa gente. Molte altre 1899 XII, IV| colomba bianchissima, e inghiottissela, e poi tornasse alla sua 1900 XVI, II| alla quale m'era votata, e inginocchiandomi incominciaile a parlare 1901 II, XVII| quando vedeva alcuni essere ingiuriati e non trovarne ragione, 1902 XV | cospetto di Dio di ciò che ingiustamente t'ho afflitta, perciocchè 1903 XI | bisogno, fratelli miei, d'ingrassare la carne ai vermini, anzi 1904 XII, IV| quella di lei. Ed ella, non ingrata del beneficio di Dio che 1905 XIV, I| Panuzio e dell'abate, la donna ingravidò e fece una figliuola femmina. 1906 II, XIV| amistà e parlamento era molto inimica e pericolosa all'anima. 1907 III, II| cavaliere che venissero quegl'inimici. E mirandosi intorno, essendo 1908 II, XVII| la Chiesa di Cristo, sì iniquamente, che, facendo spogliare 1909 XII, IV| cielo nell'abisso della iniquità se' caduta! Oimè, figliuola 1910 II, VI| possano la misera anima inlaqueare per alcuna falsitade; e 1911 XII, IV| crescendogli il dolore, innalzò la voce e con lagrime disse 1912 III, V| predetta terra di Gaza essendo innamorato d'una santa vergine di Cristo, 1913 XII, I| principio e senza fine, innarrabile e incomprensibile, datore 1914 II, XII| punitelo; e se vi sentite innocenti e virtuosi, studiate sempre 1915 I, IV| li vestimenti ornati, e innorati; e Paolo non ebbe mai così 1916 II, V| dell'anima, se non fosse inquinata di peccato sia fonte e principio 1917 IV, II| per vana letizia, or per inrazionabile tristizia si mutano e confondono. 1918 III, VI| poichè fu ben bagnata e inrigata, generò e produsse tanti 1919 III, III| dal diavolo, sicchè tutto inrigidette in tal modo che mani 1920 I, II| corpo essendo già morto fu insalato, perché il caldo non lo 1921 II, IV| demonia non era mutato, né insalvatichito, dimagrito, e maravigliandosene 1922 XVI, II| disonestà vissi, e come insaziabilmente servii alla corruzione della 1923 IV, V| di grande edificazione e insegnasse loro come potessero campare 1924 III, VI| ai frati, dicendo che lo insegnassero, e andavano molto cercando: 1925 IV, V| quelli frati, ai quali tu insegnasti e porterannoti alcune vivande; 1926 XIII | quanto potessi, la quale m'ha insegnata tenere e amare questa mia 1927 IV, I| Giovanni lo confortò ed insegnolli uno certo e dissegli:~ ~" 1928 IV, V| solitudine, la quale avea tenuta insi no alla sua vecchiezza, 1929 XIII | che paura e che allegrezza insiememente! Avemmo paura che la leonessa 1930 XIV, II| Terra, non mi ricevere insin ch'io non so quello che 1931 III, IX| quel corpo anche intero inspirava e rendea sì grande odore, 1932 I, I| martirio per lo nome di Cristo, instigato e ammaestrato dal diavolo, 1933 II, XVIII| vita del quale avvegnachè insufficientemente sia qui da me scritta, almeno 1934 XII, I| considera la mia infermitade e insufficienza: dammi l'aiuto della tua 1935 III, IV| gridare eziandio li pagani e insultare contro a quel Gazano, e 1936 II, VIII| queste cotali grazie, non insuperbisca però disprezzi quelli 1937 IV, III| inferno? Or impara che chi insuperbisce è bisogno che sia umiliato".~ ~ 1938 II, XI| Iddio faceva per lui, non insuperbisse, o gli uomini non lo reputassero 1939 II, XVI| cominciò ad ammonire che non insuperbissero per la potenzia regale, 1940 V | insino ad ora, ac ciocchè non insuperbissi e perdessi il tuo merito".~ ~ 1941 XVI, II| quella misera dilettazione; intantoch'io m'andava proferendo impudicamente 1942 II, V| nostra quando la naturale sua integritade non sia maculata di peccato; 1943 IV, II| con occhi di corpo, ma con intelletto di mente; perocchè la divina 1944 III, V| parole, dicendo che sempre intende d'ingannare e mentendo e 1945 III, V| Maladetto sia chi innanzi intenderà al cibo del ventre che a 1946 VI | letterato e persona che non s'intendesse d'altra opera, dannogli 1947 IV, I| Iddio, con tutto studio intendeva, istando così rinchiuso, 1948 II, VII| mendaci e falsi quanto all'intenzione; e però revelano alcuna 1949 XII, III| la cella d'Abraam rimase intera e sana come prima. Anche 1950 III, V| greca, acciocchè li suoi interpreti lo 'ntendessono, anche gli 1951 III, III| pianto. E poichè l'ebbe intesa, confortolla e disse che 1952 IV, IV| come fosse questo fatto, intesero da lui quello che era stato, 1953 II, V| comandamento, cioè di non intiepidire istancare nel santo proponimento, 1954 VIII | queste lettere greche, a loro intitolate. Ed era anche scritto in 1955 IV, V| curò e non se ne avvide, ma intontanente crebbe in tanto che non 1956 III, V| è tuo usato. Perchè non intrasti tu innanzi in colui che 1957 IX | poichè fu posto in terra e intrato in Roma incominciò curiosamente 1958 II, X| pervenuto in Alessandria, intrava sollecitamente ai Cristiani 1959 III, IV| monastero d'Ilarioneintraversato con questi legami che pareva 1960 I, I| rizzare si potesse, con certe intrecciature di fiori e d'arbuscelli 1961 III, IV| comandamento del quale quegli intrementito, e perduta ogni baldanza 1962 XIV, I| che tosto tornerebbe, e intrò in parole con lui per grande 1963 IV, II| sostenere per venire a me uomo inutile e che non son quello, che 1964 II, XIV| era costante e di mente invariabile che non ebbe mai ingiuria 1965 II, VI| egli cacciava da alquanti invasati da loro, e dicendo come 1966 III, VII| figliuolo del padrone del legno, invasato dal demonio, incominciò 1967 II, XVIII| mirabile, che, pognamo che invecchiasse tanto, non perdette però 1968 IV, IV| saziato d'ogni immondizia e invecchiato ne' mali, ti vuoi mostrare 1969 IX | rinchiusa e non parlava ad uomo, investigato che ebbe la sua cella, se 1970 III, V| mattina per tempo; lo quale invitandogli caramente tutti ad entrare 1971 II, VI| indiscreti, ci svegliano e invitano a orazione per torreci il 1972 XIV, I| mandò l'abate un monaco ad invitare Panuzio alla festa. E andando 1973 XVI, II| eziandio uomini gravi e onesti invitava a corruzione e facevagli 1974 XIV, I| la cagione, ricevette lo invito, e con grande allegrezza, 1975 III, III| quelli infermi toccando, invocò lo nome di Gesù Cristo sopra 1976 I, III| vescovo, acciocchè in esso involga lo mio corpo quando sarò 1977 II, XVIII| aromatici, che non putisse, e involgendogli in certi panni bianchi, 1978 I, IV| E prendendo il corpo e involgendolo in quel palio che avea recato; 1979 I, IV| vane e inutili. O perchè involgete voi li morti vostri in vestimenti 1980 I, IV| corpi de' ricchi, se non s'involgono in seta? Priego voi tutti, 1981 II, XVIII| gli seppellivano, ma così involti gli ponevano e serbavano 1982 I, III| quel tanto onore d'essere involto in palio dopo la morte, 1983 II, XV| dialettica, per la quale credete involvere la semplicità de' cristiani, 1984 VII | com'erano lussuriosi e iracondi che non perdonano mai, e 1985 XI | ricalcitri e provochi a iracundia lo suo Creatore. Non dovete 1986 III, IX| pur a fuggire, e che volea ire in Egitto in certa contrada 1987 IV, III| monaco e gridare contro a lui irridendolo, e diceano:~ ~"O monaco, 1988 II, VIII| spaventata, ed il corpo irrigidisce, e viene l'uomo in tedio 1989 II, X| cristiani incarcerati ed isbanditi e condannati a diverse pene 1990 III, II| Asinello, io farò che tu non iscalcheggerai: io ti farò stare magro, 1991 XII, IV| disse Maria:~ ~"Lasciatemivi iscalzare".~ ~Ed Abraam rispuose:~ ~" 1992 XVI, I| cuore tuo, intantochè tu sei iscandalezzato in me e hai creduto ch'io 1993 XII, I| quantunque da loro fosse ischernito e svillaneggiato, egli sempre 1994 XII, IV| e disse:~ ~"Oimè, misera isciagurata, a che sono venuta?".~ ~ 1995 II, II| perciocchè vedea che il nimico isconfitto trovava nuove insidie contro 1996 XIV, II| debbo trovare; onde rimango isconsolato avendo perduto ogni speranza 1997 XII, III| in ispezie d'uomo con una iscura in mano, e dava vista di 1998 XII, IV| sono caduta! Oimè come è iscurata la mente mia, e non considerai 1999 II, II| despetto e laido, e sì la tua iscurità e laidezza e sì l'etade 2000 III, V| in virginitade, Ilarione isdegnandosi disse:~ ~"Tu, perditore 2001 II, XVII| loro; e quelli non però isdegnati, ma più accesi di desiderio 2002 IX | mangiasse, perchè fosse isdegnato per lo mare: ma vedendo


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