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Domenico Cavalca Vite dei Santi Padri Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, Capitologrigio = Testo di commento
3504 II, XV| le demonia, e gli uomini scellerati in forma e figura di diversi 3505 II, XV| vostri poeti, furono uomini scelleratissimi, pieni de' predetti e d' 3506 II, XVIII| uscette del corpo; e i di scepoli ricordandosi del comandamento 3507 V | lasciato d'essere ladrone e scherano, ed era tornato a quella 3508 II, VI| non sono da temere, ma da schernire, perocchè nulla fare ci 3509 II, VI| virtù è da noi sconfitto e schernito. Ecco che ora non mi può 3510 XIII | signore, fummo costretti come schiavi d'inchinare e d'adorargli. 3511 IX | vil servigio, come da loro schiavo; ma poichè convertiti conobbero 3512 III, II| lume di luna, vide come una schiera di cavalieri molto repentemente 3513 II, IX| parea che fossero cori e schiere d'angioli e de' santi già 3514 II, III| più parlare; onde egli po scia solea dire che quelli flagelli 3515 II, XV| Cristo le vostre fallaci scienze e argomentazioni hanno avuto 3516 VIII | la domenica, ciascuno si scinga il cingolo, levisi le pelli 3517 III, V| comandando Ilarione che lo sciogliessero, ub bidironlo e lasciaronlo; 3518 III, II| ogni dì si faceva fare una scodeletta di farinata liquida con 3519 III, IX| mare uno monte, quasi uno scoglio occulto ed aspro, in sul 3520 XIV, II| per li quali s'avea sì sconcio che sputava sangue e avea 3521 IV, I| e sii certo che tu gli sconfiggerai e rimanera'tene la tua preda 3522 XII, III| reputi sì contentibile, ti sconfiggerò".~ ~E un giorno prendendo 3523 II, VIII| il nostro Salvatore gli sconfisse. Sogliono anche improntamente 3524 I, II| gloria di Cristo e della sconfitta del nimico. E maravigliandosi 3525 XIII | monaco. Della qual cosa sconfortandomi l'abate mio, e, come uomo 3526 III, I| parenti e gli amici molto lo sconfortavano di quello luogo. Ma Ilarione 3527 XII, III| nella divina grazia, non mi sconforto e non ti temo, e le tue 3528 III, IX| gente barbara e feroce, sconfortollone e indusselo e pregollo che 3529 XIII | ultimo eziandio pregandomi e scongiurandomi ch'io non lo abbandonassi, 3530 II, XIII| quello che era, pregollo e scongiurò umilmente che gli dicesse 3531 III, VI| partisse e desse loro tanto sconsolamento. E per fargli una cortese 3532 V | legumi per dargliele. E scontrandosi con lui Panuzio, salutollo 3533 IV, V| di parlare, non volendosi scoprire quello che era, fece loro 3534 XVI, II| mi perdoni, e in tutto ti scoprirò li miei fatti. Non gli volea 3535 XII, IV| Fragile è la nostra natura e scorrevole, figliuola mia, e come cade 3536 II, I| contrada, e qui separato e scostato dagli altri facea penitenzia 3537 II, XV| conviene al medico, allo scrittore o all'artefice, desse alla 3538 II, XVI| Gostanzo, spesse volte gli scriveano, pregandolo come a padre, 3539 III, V| pregare che al postutto scrivesse e visitasse lo suo romitorio 3540 III, V| Santo Antonio volentieri gli scriveva e riceveva sue lettere, 3541 III, V| piastra di metallo di Cipri, e sculsevi entro certi caratteri e 3542 II, VI| contra di lui non parli e scuopra le sue malizie. In ciò anche 3543 XV | essendogli molto detto, v'andò, e scuoprendola li frati e mostrando ch' 3544 VI | ciascuno de' quali ci è una scuriada durissima che si chiama 3545 II, XVII| la sua contemplazione, e scusavasi loro; e quelli non però 3546 XV | Martino, pensò molto e non si scusò, ma incominciò a piangere 3547 III, VIII| modo d'un muro e come si sdegnasse che non si potea spargere 3548 II, IX| chiudendo gli occhi, perchè mi sdegnava di vedere loro luce, gittaimi 3549 III, VI| per la quale quella terra secca e arenosa, poichè fu ben 3550 X | fedirlo, se gl'inaridette e seccò, e 'l coltello gli cadde 3551 IV, II| natura e condizione e li secreti misteri di Dio gli fieno 3552 XVI, III| Domine, ancillam tuam, secundum verbum tuum in pace; quia 3553 | sed 3554 XI | vivanda per la sua grazia che, sedendoci noi l'angelo suo ci ha menati 3555 I, I| rimase Paolo in etade d'anni sedici, morti già il padre e la 3556 II, VI| impedire che non salghiamo alle sedie e alla gloria che e' perderono, 3557 IX | quella rispuose:~ ~"Non seggio, ma vo".~ ~E quello dimandò:~ ~" 3558 II, XV| noi cristiani, come c'in segna lo nostro dottore S. Paolo, 3559 XII, I| conoscere e ricevere lo segnacolo della vita, cioè il battesimo; 3560 II, VIII| figliuoli miei, quando vedete, segnate voi e la vostra cella col 3561 II, IV| partissero; e diceva:~ ~"Segnatevi, e andatevi sicuramente, 3562 XVI, III| altro, la santissima Maria segnò l'acqua del fiume come innanzi, 3563 IV, I| Dio; onde quanto più era segregato e spartito dagli uomini, 3564 V | investigando in vita più segreta gli occulti tesauri della 3565 XII, IV| mandovvi un suo amico e segretamente fece ispiare lo predetto 3566 IV, II| più gli mostrerà li suoi segreti, perocchè è già divenuto 3567 II, III| congregati tutti i suoi seguaci maligni spiriti, tutto quasi 3568 V | al quale se' chiamato, e seguita il Salvadore, al quale di 3569 XIV, I| questo buono desiderio, seguitalo e non permettere che uomo 3570 II, I| poveri, e vieni dipo' me e seguitami, e averai tesoro in cielo".~ ~ 3571 XIII | le quali quelli correvano seguitandoci; e fuggendo, poi raccomandandoci 3572 I, II| sete; alla quale Antonio seguitandola, avvegnachè quasi nulla 3573 V | colui che 'l seguitasse; e seguitandolo quegli fedelmente, passarono 3574 II, X| cristiano che chi vuole seguitar Cristo perfettamente, dee 3575 IV, I| e studiati d'amarle e di seguitarle, perocchè questo, cioè colla 3576 II, XIV| credendo per questo contatto seguitarne frutto non poco; li quali 3577 XI | lasciando quel monasterio, seguitaronlo a un diserto molto dilungi 3578 V | comandò a colui che 'l seguitasse; e seguitandolo quegli fedelmente, 3579 II, IX| del cirbo corporale e non seguitassero li desiderii della carne, 3580 IX | per lo predetto modo ti seguitassi, e reputerebbonmi le genti 3581 II, I| lasciando ogni cosa, aveano seguitato Cristo, e molti altri discepoli 3582 IV, II| dottrina, quasi come loro seguitatori e discepoli: e incontanente 3583 I, II| proponimento. Ecco Antonio pur seguitava la sua andata, avvegnachè 3584 II, XVII| ricchezza, dignità e onori, seguitavano le sue vestigia. Ed era 3585 XI | spero ti fia utile se lo seguiterai. Tu hai molti cammelli: 3586 II, XV| voi, come a savii, io vi seguiterei. Dunque, poichè voi, reputandomi 3587 V | che lasciando ogni cosa seguiti Cristo per la via della 3588 III, VII| egli desiderava, in una selva facea un fastello di legne 3589 III, II| trenta anni vivette d'erbe selvatiche e di certe radici crude. 3590 II, V| abbiamone naturalmente quasi un seme in noi medesimi, cioè un 3591 II, XI| guastarono tutta quella semente e tutto l'orto. La qual 3592 XI | ferramenti da lavorare la terra e semi d'erbe da seminare, e lasciando 3593 II, XI| fare discendere; e quivi seminando, e riccogliendo tanto pane 3594 II, XV| che noi, Cristo crocifisso semplicemente predicando, abbiamo distrutta 3595 II, XV| predicazione d'alquanti semplici non cura delle vostre scienzie, 3596 II, VI| migliaia di uomini dell'oste di Senacherib, lo quale assediava Ierusalem. 3597 IV, I| sanitade. La moglie d'uno senatore essendo per volontà di Dio 3598 I, II| vita celestiale in terra, e sendo Santo Antonio già d'anni 3599 IV, IV| conversazione solitaria, sendochè non solamente per le parole, 3600 XII, I| questo popolo disperso al seno della santa madre Chiesa, 3601 II, XI| una battaglia visibile e sensibile; lo quale confortava li 3602 II, III| battaglie, sicchè egli provi e senta la nostra potenza e chi 3603 III, VI| mensa per cenare, Ilarione, sentendone uscire una grande puzza, 3604 II, V| comandamento di Dio; ed anche la sentenza di Cristo, per la quale 3605 III, VI| disse Ilarione:~ ~"Or non senti tu come questi ceci gittano 3606 II, VIII| dopo il timore incontanente sentiamo nel cuore sicurtà e gaudio, 3607 XVI, II| entravano nel tempio e non mi sentii più sospignere addietro 3608 II, XIII| che era appiattato nella sentina, e cominciò a gridare; lo 3609 II, IX| incontanente, se sia buona cosa, sentirete una grande sicurtade e consolazione, 3610 II, IV| di quell'uscio almeno per sentirlo, e secondochè poi recitavano 3611 II, XI| che, avendolo visitato, sentirono parte delle predette cose, 3612 I, III| ma acciocchè Antonio non sentisse troppo dolore vedendolo 3613 II, XII| ammendatelo e punitelo; e se vi sentite innocenti e virtuosi, studiate 3614 XI | approssimarono alla casa e furono sentiti al suono delle campanelle 3615 IV, V| alquanti salmi, gl'incresceva e sentivasi stanco e attediato e volevasi 3616 XII, I| questo carico che non mi sento sufficiente a ciò, ma lasciami 3617 | senz' 3618 II, I| dalla sua contrada, e qui separato e scostato dagli altri facea 3619 I, IV| risusciterà con gloria; voi coi sepolcri de' marmi ed esquisiti ed 3620 II, XVIII| esso Cristo vollero essere sepolti, secondo che la Scrittura 3621 IX | passò di questa vita e fu sepolto nel diserto d'Egitto. Amen.~ ~ ~ ~ 3622 II, XVIII| Scrittura manifesta e le sepolture che ancora si trovano. Superba 3623 I, IV| andarne al cielo, e come seppellì il suo corpo.~ ~Il secondo 3624 I, II| al tuo uscio, e almeno mi seppellirai, poich'io sarò morto".~ ~ 3625 XVI, III| tornò a comunicarla e poi a seppellirla.~ ~E poichè fu partita Maria, 3626 XV | E andando li frati per seppellirlo, volendolo prima lavare 3627 I, III| da Dio, acciocchè tu mi seppellisca e renda la terra alla terra. 3628 XVI, III| dicea:~ ~"Abate Zozima, seppellisci questo corpicello di me 3629 XVI, III| femmina mi comandò ch'io seppellissi lo suo corpo, e io sono 3630 XVI, III| gran reverenza. E poichè fu seppellita, lo leone si partì mansuetamente 3631 XV | andate e per misericordia lo seppellite, ma non cogli altri frati, 3632 II, XVIII| certi panni bianchi, non gli seppellivano, ma così involti gli ponevano 3633 II, XIII| alcuni frati di Nitria, seppero che in quel dì e in quell' 3634 I, III| fratel mio carissimo, ch'io seppi che tu abitavi in queste 3635 II, III| diserto, dov'erano certi sepulcri antichi, imponendo a uno 3636 I, IV| vestimento di Cristo. Paolo, sepulto vilmente in terra, risusciterà 3637 XIII | vergogna il dico) parte serbarmene per mie necessitadi come 3638 III, IX| fosse morto, punto non lo serbassero per modo di reverenzia o 3639 II, XVIII| così involti gli ponevano e serbavano in certi luoghi quasi per 3640 II, V| volerla mutare è un guastare. Serbiamo dunque al nostro Creatore 3641 IX | che ebbe di sè stesso, si serbò occultamente, e adoperandovisi 3642 II, XII| tranquilla e colla faccia serena ringraziava Iddio, e ammonendo 3643 XIV, I| chiamò un suo fedelissimo sergente e dissegli:~ ~"Va' al munistero 3644 II, XII| peccheremmo mai. Di questi cotali sermoni consolava, e incitava a 3645 XIII | le vipere e scarpioni e serpi che sogliono entrare in 3646 XII, IV| Ed Abraam rispuose:~ ~"Serra, priegoti, prima ben l'uscio 3647 XIV, I| ispontana volontà ciascuno serva a Dio".~ ~E poich'ebbe bene 3648 III, I| seguitare e la sua dottrina servare. E stato che fu in questo 3649 II, XVIII| tanto gli dispiaceva, non si servasse anche in lui, per la reverenzia 3650 XII, IV| lo quale m'ammoniva ch'io servassi puro lo mio corpo e lo mio 3651 II, XVIII| comandamento massimamente servate, che nullo mai da voi sappia 3652 XIII | vecchio e canuto e avendo servato insino a ora la mia verginitade, 3653 VII | sai tu che questi che ti serve è in luogo di Cristo? Come 3654 VII | e bagni e cibi utili, e servendogli con le sue mani; e quegli 3655 II, V| la ci raccomandò Iddio; serviamgliele così come ei la ci diede: 3656 VII | non si ricordasse di tanti servigi e benefici li quali aveva 3657 XVI, II| e come insaziabilmente servii alla corruzione della carne 3658 X | secondo il corpo di schiatta servile, ebbe tanta libertà e gentilezza 3659 VII | grave e orribile infermo e servirgli insino al dì della sua morte, 3660 II, V| non è però assoluto di non servirlo per lo tempo presente e 3661 VII | te ne meni a casa mia e servirotti com'io potrò?".~ ~La qual 3662 VII | menato a casa quel lebbroso e servitogli, e come egli ora per operazione 3663 XIII | conoscere la mia prigionia e servitù, e gittandomi in terra incominciai 3664 VIII | erano nel secolo, li quali servivano alli monaci dell'arte loro, 3665 IV, V| remunerare lo suo fedel servizio e liberarlo dalla sollecitudine 3666 II, XVIII| coloro che fedelmente lo servono dà non solamente lo regno 3667 III, VI| essendo in età già d'anni sessantaquattro, vedendo già tutto lo diserto 3668 III, II| corse il suo tempo insino ai sessantatre anni non prendendo nè poma 3669 XIV, II| Dio, lo quale eziandio in sesso fragile e femmineo adopera 3670 XIII | figliuolo mio, nelle mani di Setanasso, e nulla buona cagione, 3671 II, V| della vita nostra è forse settant'anni, e ciò che è da indi 3672 VIII | divisi sono in numero ben settemila; ma il principale è quello 3673 II, IX| impedirmi dall'orazione, io sforzandomi di più fervemente orare 3674 II, XIV| di questo aere, sempre ci sforzano e contendono contra di noi 3675 III, II| quella ora parea che si sforzasse con più studio d'affaticarsi, 3676 III, IV| Ilarione, aggiurato, anzi sforzato da lui per la sua santitade, 3677 III, I| ogni virtù, istudiavasi e sforzavasi con tutto desiderio lui 3678 II, V| con ogni sollecitudine ci sforziamo di pervenire al fine del 3679 XV | albergato più notti, mi sforzò e di lui son gravida. La 3680 II, III| incominciasse ad abitare, sforzossi con ogni sua malizia di 3681 XVI, II| che v'era; ma era io sì sfrontata e lieve che eziandio uomini 3682 XII, I| di tre anni; e mai non si sgomentò per tutte le predette pene, 3683 | siano 3684 II, III| serpente verso lui acceso sibilava; gli lupi urlavano; e così 3685 | siccome 3686 II, III| beffe, istava con mente sicura e immobile, e diceva:~ ~" 3687 IX | sì le disse:~ ~"Perchè siedi e stai qui?".~ ~e quella 3688 XIII | acciocchè andando molti insieme sien più sicuri; trovandomi quivi 3689 XII, IV| uomini, tu sai quello che significa questa visione che m'hai 3690 XII, IV| immaginandosi che questo significasse che 'l diavolo, lo quale 3691 XII, IV| due anni, li quali furono significati per quelli due giorni che 3692 II, XIV| conobbe chiaramente che quello significava il salimento dell'anima 3693 XII, IV| che 'l diavolo, lo quale è signiicato per lo serpente, prendesse 3694 XI | corporale, ma pregare Iddio che signoreggi li nostri cuori e le nostre 3695 II, XI| le demonia, anzi a tutti signoreggiare e di tutti rimanere vincitore. 3696 I, I| Veggendo il tiranno, che signoreggiava in quelle contrade, con 3697 II, XV| Cristo tendete le reti de' sillogismi, credendovi la verace luce 3698 IX | che parlasse sotto certe simiglianze, sì gli diede alcuna pecunia, 3699 V | fu revelato che erano di simil merito che egli.~ ~Vedemmo 3700 XIII | l'una aiutare l'altra, a similitudine della vita monastica. E 3701 II, VI| fratelli miei, la vita sincera e la costante fede. Credetemi 3702 II, XVI| piangeva sì a diritto e singhiottendo che non poteva avere voce, 3703 X | nè a giacere; onde meritò singular grazia contro al demonio; 3704 XIII | allogammoci in un luogo dalla mano sinistra, dicendo così fra noi: Istiamo 3705 | sino 3706 V | Benedicati Iddio di Sion, e facciati vedere i beni 3707 IV, I| imperio romano che si chiamava Sirene, la qual era quasi in sui 3708 I, I| in loro lingua si chiama siricomba, ogni dì prende per suo 3709 XIII | insieme e portarci amore come sirocchia e fratello'. Le quali parole 3710 X | questo Elpidio fu discepolo Sisinnio di Cappadocia, lo quale 3711 X | quelli monaci che stanno nel sito del fiume Giordano, ai quali 3712 IV, III| dimandare della cagione del suo smarrimento, e come fosse così uscita 3713 IV, III| in ispezie di una femmina smarrita.~ ~E acciocchè meglio m' 3714 XIII | aspetteremo che Iddio ci soccorra o uccideremoci ispacciatamente? 3715 II, XIII| si muore, se tosto non lo soccorrete, e dategli bere".~ ~Li quali 3716 IX | dicea:~ ~"Signori Ateniesi, soccorretemi".~ ~Alle quali grida molti 3717 III, III| femmina nacque il Salvatore. Soccorri dunque alla miseria mia, 3718 I, IV| l'acqua in bocca con mano soddisfacea alla sete; Voi portate li 3719 IX | ora sono quattro dì, senza soddisfargli, richiedemi impazientemente 3720 II, V| sono più dotto, a ciascuno soddisfarò, rispondendo al suo dimando 3721 II, V| perocchè si rivolse verso Sodoma contro al comandamento di 3722 XIII | quali non potendo io più sofferire, avendo al tutto diliberato 3723 XIII | miglia, enfiammo gli otri soffiandovi e mettendogli nell'acqua, 3724 I, I| marito; ed era ammaestrato sofficientemente in letteratura greca e egiziaca, 3725 II, XV| e la vostra eloquenzia sofistica e vana eloquienzia non può 3726 II, XV| dentro, che per le vostre sofistiche disputazioni. Noi cristiani 3727 II, II| dicendo che era bisogno di soggiogare il corpo ed imponergli fatiche 3728 II, IX| della carne, acciocchè non soggiogasse lo spirito.~ ~ ~ 3729 XVI, III| Dio innocentemente. E poi soggiunse:~ ~"Per Dio ti priego, o 3730 II, VI| conosciuti e scherniti, soglioni chiamare in loro aiuto lo 3731 III, V| molte illusioni la notte in sogno agli uomini. Oimè perchè 3732 I, IV| pure le Pasque e' dì molto solenni.~ ~Piacemi in fine di questa 3733 XIV, II| monistero fa ogni anno festa e solennità lo dì della morte loro, 3734 XII, III| gli veri amici di Dio; ma soli quelli vinci, li quali per 3735 IV, V| vedesse bene, perdendo la solidità della mente, li pensieri 3736 XVI, II| marinari che giucavano e sollazzavano vanamente, e aspettando 3737 IV, VI| silenzio e la quiete e siate solleciti della guardia del cuore, 3738 II, IX| giustizia, non avessono sollecitudi ne del cirbo corporale e 3739 XVI, I| avere rendite annuali, nè sollecitudini di cose temporali e tutto 3740 II, XVIII| tutti gli eretici, e siate solliciti non di voler fare miracoli, 3741 II, I| che si sapesse, abitava soltanto nel diserto. Ma chiunque 3742 XII, I| fortezza in questa battaglia, e solvi e libera questi tuoi servi 3743 II, IV| desco fosse caduto della soma, si è grande che sarebbe 3744 III, IV| gloria che portava più che i somieri. Or avvenne, come Iddio 3745 I, II| imperadore Gostanzo uno somigliante uomo vivo in Alessandria 3746 IV, VI| lo nimico a questo studia sommamente che egli sa che se egli 3747 III, V| secondochè dice il Vangelo, e sommergesseli, perocchè questo è per giudicio 3748 XVI, II| avvegnach'io fossi indigente, sommo mio disiderio e diletto 3749 V | quale andava cantando e sonando una sampogna e altri suoi 3750 V | stava, e trovando questo sonatore, cautamente incominciandosi 3751 II, VI| tanto che n'ho in pronto e sonne esperto, ve ne dirò, perocchè 3752 II, I| vivea, e quel tanto che gli soperchiava dava ai poveri. E con tanto 3753 II, XII| secondochè ci ammonisce S. Paolo, sopportargli con caritade e compassione, 3754 XII, I| allegrezza ogni cosa ha sopportato. Certo è da credere che, 3755 XIII | lo giorno; pur vedendoci sopraggiugnere, entrammovi raccomandandoci 3756 XII, IV| di Dio è molto maggiore e sopravanza ogni creatura. Vi ha esemplo 3757 XVI, III| giorni essendo confortato, sopravvenendo il giovedì santo, prese 3758 XIII | altra gente maggiore non sopravvenisse, prese un suo leoncino in 3759 V | le predette cose Panuzio sopravvisse un giorno, nel quale venendo 3760 II, XV| umana ad adorare gl'idoli sordi e muti, anzi le demonia, 3761 XVI, II| conobbi, che per le mie sordide iniquitadi non permettea 3762 XVI, I| spirito levare in alto e stare sospesa da terra bene un gomito; 3763 II, V| cosa viziosa, stando sempre sospesi e paurosi per l'ora della 3764 XIV, II| non ti voglio tenere più sospeso in isperanza di vedere la 3765 II, XIII| venne incontro ad Antonio e sospinselo fortemente, onde quelli 3766 II, III| tornando un poco in sè, sospirò molto forte e levò il capo; 3767 III, II| l'ossa, sicchè appena si sostenea. E stando così una notte 3768 III, I| pognamo che Antonio gli sostenga, egli è più saldo in virtù 3769 XI | promettesti a queli che ti sostengono e aspettano' ".~ ~Per queste 3770 I, II| prendendo un suo bastone per sostentare le sue membra deboli, mossesi 3771 XVI, II| e de' pensieri ch'io ho sostenuti, temo che non mi si rinovellassono 3772 II, XI| diserti, due cotanti fatica sosterrai; ma se tu vuoi trovare bene 3773 XVI, I| morte, per lo cui amore tu sostieni questa nudità e hai così 3774 III, IX| incontanente che fosse morto lo sotterrassero in quel suo orticello, vestito 3775 II, XVIII| fatto onore di non essere sotterrato, quantunque fosse grande 3776 II, XVIII| tanto, non perdette però la sottigliezza del vedere, nè il numero 3777 II, VII| perocchè come esperti e di sottile ingegno, e per grande tempo 3778 II, XV| Cristo, confessatevi vinti e sottomettete il collo al giogo di Cristo".~ ~ 3779 XII, III| insinochè io non ti vinco o sottometto".~ ~Al quale Abraam rispuose 3780 XII, IV| pane; e ora, per meglio sottrarre quell'anima, volle mangiare 3781 IV, V| poichè Iddio non gli aveva sottratto il pane, d'essere anche 3782 XI | mormorate e non credete che vi sovvenga? Guardatevi che mormorando 3783 X | quali per lo predetto modo sovvenía, non abbiano in uso di mangiar 3784 XI | predetto modo visitava e faceva sovvenire a' suoi servi, e quelli 3785 II, XIII| frate morisse, che come sovvenne all'uno, così avesse sovvenuto 3786 II, XIII| sovvenne all'uno, così avesse sovvenuto all'altro?".~ ~Rispondo 3787 III, VIII| temendo che 'l castello non si sovvertisse per l'impeto dell'onde del 3788 XVI, II| della memoria delle mie sozzure prime e dilizie e lascivie 3789 XIV, I| Disse il monaco:~ ~"Or ti spaccia, sicchè in questo disiderio 3790 XIII | tenendo li cammelli colla spada ignuda in mano aspettava 3791 IX | porta li tuoi panni in sulla spalla e vieni dopo me per mezzo 3792 II, XVI| sangue de' cristiani, e spandendo e conculcando le sacrementa 3793 XII, III| turba, come un gran vento sparge un poco di polvere; onde 3794 II, XVI| monasterii delle sagre vergini, spargendo il sangue de' cristiani, 3795 IV, V| della mente, li pensieri si spargevano per diverse cose, e già 3796 II, VI| dalle nari, e co' capelli sparti dall'uno lato e dall'altro, 3797 IV, I| quanto più era segregato e spartito dagli uomini, tanto era 3798 II, VI| forme orribili, procurano di spaventarci ed uccidere l'anime. Ma 3799 II, IV| pognamo che si brighi di spaventarli. Confortatevi dunque, e 3800 XII, III| brigava d'ingannarlo e di spaventarlo. Ed ecco una notte stando 3801 II, VIII| quali incontanente l'anima è spaventata, ed il corpo irrigidisce, 3802 III, IV| così grande e feroce, molto spaventati nunziarono ad Ilarione questo 3803 II, VI| loro vie; ma non però ce ne spaventiamo, perocchè, essendo noi intesi 3804 IV, II| molto di voi che per tanti spazii e pericoli di via vi sete 3805 IV, II| perocchè lata è la via e spaziosa che mena alla morte, ma 3806 I, I| entrando dentro trovò grande e spazioso luogo con una bellissima 3807 XV | e così ti comando che tu spazzi lo monisterio e porti tu 3808 | specialmente 3809 II, VII| e sì esperti. E come lo speculatore di David, che stava in sulla 3810 XIII | che la lingua non lo può speditamente proferere questo fatto. 3811 IV, V| di cuore che bastasse a spegnere la sua colpa e la tentazione 3812 II, V| poco tempo, se il vogliamo spendere in servigio di Dio, riceveremo 3813 I, IV| che tanto amate, e non le spendete in cose vane e inutili. 3814 IV, IV| tanto tempo che t'è rimasto spendi in varie delizie e lussurie, 3815 XIV, II| tristizia, e confortati, e spera in Dio che, come io ti promisi, 3816 II, VI| Ma noi nè in sue promesse sperare, nè sue minacce temere dobbiamo, 3817 III, III| confortolla e disse che sperasse in Dio e partissesi, credendo 3818 II, VII| ingegno, e per grande tempo e sperienza, molte cose possono avvisare 3819 III, V| visitasse, acciocchè gli desse spesa e curasselo di quello vizio. 3820 III, III| guarire aveva consumato e speso ogni cosa ne' medici, essendogli 3821 XIII | rilevavanla. E in questo spettacolo tutto il giorno istetti 3822 IV, I| prediceva, dicendo la cagione speziale di quella tribulazione che 3823 II, XVIII| molto dilungi da sè come speziali figliuoli per anni quindici 3824 III, IV| le catene, ed eziandio sì spezzava gli usci, quando fosse rinchiuso; 3825 XVI, II| sapienza. Ecco, Padre, t'ho spianato la vita mia iniqua. Onde 3826 XII, IV| rivocare a penitenzia; e spiando che per certo non v'era, 3827 XII, IV| per potergli assalire e spiare gli loro occulti che non 3828 III, I| idolatri, come rosa della spina, mandato da loro in Alessandria 3829 XII, I| quasi da Dio compunto e spirato il vescovo dicendo queste 3830 III, I| mutato e compunto, che, spogliandosi l'abito secolare a vestendosi 3831 I, IV| sua, la quale in modo di sporte egli medesimo s'avea tessuta 3832 III, II| confortarsi, lavorava tessendo sportelle, o con un suo ferramento 3833 III, V| pieni di sangue, la bocca spumosa, la lingua volubile e grossa, 3834 II, IX| col segno della croce, gli sputai nella faccia, e quegli disparve. 3835 II, XVII| leggendo fecesene beffe, e sputandovi entro le gittò in terra; 3836 XIV, II| quali s'avea sì sconcio che sputava sangue e avea perduto ogni 3837 III, III| maestro Cristo, lo quale collo sputo alluminò lo cieco nato. 3838 I, I| lingua, sì la precise, e sputolla in faccia di quella meretrice 3839 III, III| per le sue grida e preghi, sputolle negli occhi e fu alluminata, 3840 III, IX| Nel nome di Gesù Cristo sta' su e va".~ ~E incontanente 3841 XII, III| vedendogli congiunti in carità e stabili in fede, e vedendosi da 3842 V | suoi fanti carichi di dieci staia di legumi per dargliele. 3843 IV, III| essere ismarrita e molto stanca e angosciosa, giunse alla 3844 XVI, II| volendomi mettere per entrare, stancai, sicch'io rimasi tutta rotta 3845 II, XIII| della via, nè pareva che si stancasse, perocchè tanta consolazione 3846 II, IV| combattere con le demonia non si stancava; perocchè lo crescimento 3847 II, XI| i frati che giugnessono stanchi. Avvenne che una fiata certe 3848 III, II| beffe e strazio di lui, standogli così addosso e percotendolo, 3849 III, V| costrignerla a suo amore. E standovi un anno e avendo impreso 3850 XVI, I| altro, nè l'uno sapea la stanza nè la vita dell'altro. E 3851 IV, I| verrà però qua a me, ma starassi nella casa e nel letto suo".~ ~ 3852 XIV, I| so che verrà alla festa e staravvi tre dì o quattro; e tu in 3853 IV, II| detto è, con puro cuore staremo nel cospetto di Dio, potremo, 3854 XII, I| piagnere le mie iniquitadi e starmi nella mia cella".~ ~Allora 3855 XIII | pastura colle pecore, e stavami volentieri solo; e ricordandomi 3856 II, VII| considerando la disposizione delle stelle e de' venti prenunzii la 3857 II, XVII| monaci, promettoti che io stenderò la mia potenzia contra di 3858 XII, IV| trovata in corpo, ed egli stendesse la sua mano e prendessela. 3859 XI | furono per varie piaghe sterminati. Commettiamo adunque noi 3860 III, V| parole stava colla mano stesa verso lo cammello, quasi 3861 IX | fossero questi debitori e dove stessero, e specialmente qual fosse 3862 XIV, II| ch'era stata Eufrosina, stet te, e fece penitenzia anni 3863 I, IV| lioni al corpo di Paolo, stettono fermi mansuetamente e gittandosi 3864 VIII | essi chiamano levitongi; stieno cinti e ciascuno porti di 3865 XVI, II| Maria anche gli disse:~ ~"Stieti a mente che tu non esca 3866 XII, IV| continui pianti e orazioni e stinenzia perserverò in penitenza 3867 | sto 3868 II, VI| al monaco, e fanno risa stolte e altri atti diversi, acciocchè 3869 II, XV| Cristo è cagione. E voi stolti, questo non considerando, 3870 III, IV| parendo ad Ilarione una stoltizia a perdere l'orazione in 3871 II, XIII| patía gravissimi dolori di stomaco e di lato, ed era molto 3872 XII, I| legarongli una fune a' piedi e strascinaronlo fuori di quella terra, percotendolo 3873 III, II| E quasi facendo beffe e strazio di lui, standogli così addosso 3874 I, I| uccisi, ma faceane fare nuovi strazj e pericolosi all'anima. 3875 II, XI| fiate sentì grandi tumulti e strepiti e voci come di gente che 3876 II, II| laidissimo e orribile, e stridendo e piangendo, gittandoglisi 3877 III, V| facea urlare e piagnere e stridire li denti, udendo la fama 3878 III, IV| e con l'altra mano gli strinse le mani e puose li suoi 3879 XIII | e gittòglisi al collo e strozzollo e trasselo dentro. O Gesù 3880 XVI, II| il cuore parea che mi si struggesse e la carne si disordinasse, 3881 II, V| avesse fatto, sempre si studi e si sforzi di migliorare, 3882 V | desiderio, e con più fervore studiando in ogni virtù, pregò anche 3883 II, VIII| gloriandosi e confidandosi e studiandosi più di fare questi cotali 3884 IV, II| passioni e vizii dentro, ma studiansi pur d'andare viositando 3885 XI | e se pure lo nimico si studiasse di darti danno, tienti a 3886 IV, II| piacere e servire a Dio, studiatevi di vincere ed estirpare 3887 V | briga, che ho trovata, ho studiato di recare a pace e a concordia; 3888 IV, II| ma dico che ciascuno si studii diradicare del suo cuore 3889 IV, II| cosa, pognamo che non si studino di farla, vogliono diventare 3890 III, II| eccetto che aveva sotto alcuna stuoia. Quel sacco, che prima si 3891 XIV, II| commossesi dentro di dolore e di stupore, e cadde in terra tramortito. 3892 IV, I| molto importuno che al po stutto quella grazia gli facesse; 3893 II, VIII| che le demonia vi sieno subiette, ma che i nomi vostri sieno 3894 XII, I| stava in penitenzia. Del súbito partimento del quale essendo 3895 III, VI| come Ilarione discepolo e successore d'Antonio era venuto a stare 3896 III, II| tentazione, vivea pur di succhi d'erbe e di pochi fichi, 3897 XVI, I| istupefatto trangosciando, e sudando non potea altro dire, se 3898 III, III| divina virtù incominciarono a sudare sì fortemente che li loro 3899 XVI, III| cavare, poichè fu assai sudato e stanco, levossi sospirando, 3900 II, XVI| clemenzia e a benignità verso li sudditi e a giustizia contro ai 3901 IV, V| gli conveniva con fatica e sudore lavorare e procurare la 3902 XII, I| carico che non mi sento sufficiente a ciò, ma lasciami stare 3903 X | che venti frati de' due sufficienti furono pasciuti, e del terzo 3904 | sui 3905 XIV, II| s'immaginavano che il suo suocero l'avesse occultamente menata, 3906 II, XVIII| sepolture che ancora si trovano. Superba e sconvenevole usanza era 3907 II, XVIII| turbava, reputandola vana e superstiziosa usanza, e odiosa a Dio; 3908 II, XV| liberare gl'indemoniati e suscitare li morti? Per la qual cosa 3909 II, I| vicini e a i poveri ogni sua sustanzia, riserbandone una picciola 3910 III, I| occultarono parte delle loro sustanzie, dicendo a San Piero ch' 3911 II, VI| diventare indiscreti, ci svegliano e invitano a orazione per 3912 II, XV| per le quali tentate di svellere de' nostri cuori la vera 3913 XII, I| loro fosse ischernito e svillaneggiato, egli sempre dolcemente 3914 V | benedetto da Dio, agli eterni tabernacoli, li quali hai guadagnati. 3915 IV, II| dispregiando gli altri che tacciono umilmente, procurano d'essere 3916 III, IV| temevano e gridavano:~ ~"Tacete e lasciate me fare con costui".~ ~ 3917 II, IX| e saltando per mia noia, tacetti, e mostra'mi di non udirli 3918 VII | parole Eulogio impaurito taceva e non sapeva più che si 3919 II, V| figliuolo"; ma vedendo che tutti tacevano per reverenzia di lui, incominciò 3920 II, XIV| Antonio fece orazione a Dio tacitamente, e incontanente lo nimico, 3921 XIV, I| priego che spacciatamente mi tagli le trecce e donimi la tua 3922 III, IV| della stessa città di Gaza tagliando ovvero cavando pietre presso 3923 XIV, I| orazione, arditamente le tagliò le trecce, e orò per lei, 3924 XIII | e facevano la para alla tana loro, perchè non v'entrasse 3925 I, II| questa cosa nullo dubiti ripu tandola incredibile o vana; imperciocchè 3926 IX | non avendo nè bastone, nè tasca, nè altro se non solamente 3927 II, XI| diliberato di fuggire alla Tebaia di sopra, spezialmente perchè 3928 II, IV| bastasse sei mesi, li quali li Tebei fanno in tal modo che basta 3929 II, XVIII| tanto condennata, non si tegna in me; che per questa paura 3930 II, VIII| subito loro aspetto l'uomo tema, incontanente confortano 3931 XIII | monastica e la verginità ch'io temea di perdere; e diceva: Ora 3932 III, III| garzone di sì poco tempo, non temendogli, e quasi in loro dispetto, 3933 XI | e proponendosi di sempre temerlo e ubbidirlo, ripuosono, 3934 II, VIII| Dio, la confortò che non temesse; e così fece a Zaccaria 3935 XI | pensosi per la povertà? Non temete e non mormorate, priegovi, 3936 XIII | liberati dall'uno pericolo, temevamo l'altro simile, cioè della 3937 III, IV| sorrise, e disse a quelli che temevano e gridavano:~ ~"Tacete e 3938 XII, III| noi amici di Dio non ti temiamo, nè di tue fantasie curiamo".~ ~ 3939 IV, I| ricevuti da Dio, sempre lo temiate e abbiate in reverenza, 3940 II, IV| parlare era molto discreto e temperato e virtuoso; consolava li 3941 XIV, II| secondo l'usanza, Eufrosina temperò il pianto e puosesi a sedere 3942 XVI, II| riposo. La qual voce in tendendo io essere detta per me, 3943 IV, III| incontanente fu sollicito a tendergli il lacciuolo e farlo cadere. 3944 II, XV| virtuosi e savii, in Cristo tendete le reti de' sillogismi, 3945 IV, I| sconfiggerai e rimanera'tene la tua preda e menera'ne 3946 II, XV| annebbiare per le vostre tenebrose scienzie. Ma ingannati siete, 3947 XII, I| tuo nome lo mondo tutto tenebroso d'errore, congrega, priegoti, 3948 III, V| ben trenta uomini e più tenendolo, glielo menarono innanzi. 3949 X | giorno un de' suoi discepoli tenendosi in mano un sermento secco 3950 XIV, I| lo quale in etade ancora tenera operava così gran cose.~ ~ ~ ~ 3951 II, XVIII| romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di ritardarlo 3952 VIII | innanzi a sè ciascuno e sempre tenessero silenzio a mensa. E ordinò 3953 XIII | intanto che, avvegnachè io la tenessi con meco sempre, mai lo 3954 VIII | che quando mangiassero, tenessono sì chinato il cappuccio 3955 II, XVIII| potenzia; onde diceva:~ ~"Tenete ferma la fede vera di Cristo 3956 IX | prezzo che di me deste, tenetelo e lasciatemi andare a guadagnare 3957 II, XIV| andavano dicendo come Antonio teneva con loro ed era di quella 3958 IX | leggere la divina Scrittura e tenevala in memoria, e innanzi che 3959 III, IV| li suoi piedi su li suoi. Tenevalo così fermo prostrato per 3960 VIII | sempre, quando dormono, tengano la faccia velata. Usino 3961 VI | medicine, e beono del vino e tengono una vita quasi assai discreta 3962 III, III| fuggire, quella arditamente il tenne e disse:~ ~"Perchè volgi 3963 XIII | meco, consentì volentieri e tennemi credenza. Or avea fra le 3964 XIV, I| nemico ne scandalezza e tenta molti; onde voglio che tu 3965 II, VI| mostra i molti modi che tiene tentandoci.~ ~Comandamento è da Dio 3966 II, II| e gloria, brigava molto, tentandolo, di ritrarnelo da quello 3967 II, VI| non resterebbero mai di tentarci, e di tirare allo inferno, 3968 II, XV| filosofichi, venvero a lui a tentarlo di parole: li quali Antonio 3969 XVI, II| e duramente impugnata e tentata di cogitazioni carnali e 3970 II, IX| perciocchè gli li molestava e tentava, rispose così:~ ~"Io non 3971 II, VIII| veggiamo che il diavolo, che tentò Cristo, l'induceva che l' 3972 II, V| ragione ci dimostra che siamo tenuti di servire a colui che ci 3973 I, IV| esquisiti ed aurati risusci terete a pena. Perdonate, pregovi, 3974 III, VIII| l mare uscendo fuori de' termini suoi venne insino ai monti, 3975 XIV, II| detta frate Ismeraldo, terminò lo suo parlare e accomiatò 3976 XIV, I| secolare, perocchè non mi terrebbe credenza. Rispuose il monaco:~ ~" 3977 II, VI| di prendere altre forme terribili, o cercare altre fallacie, 3978 III, VI| maestro, per esemplo e a terrore de' rei discepoli fu da 3979 IV, II| lo quale avea la febbre terzana, lo pregò che 'l guarisse; 3980 V | più segreta gli occulti tesauri della sua sapienzia".~ ~ 3981 II, VI| di altri mali ed hannoci tesi molti lacciuoli: e dobbiamo 3982 VI | insino a sesta, e tutti quasi tessono panno lino, e di quest'arte 3983 VIII | alquanti segni di porpora tessuti".~ ~Ordinò anche l'angelo 3984 XIII | mezzi ignudi, e avevano la testa legata con certi panni. 3985 III, VI| un castello che si chiama Teubasto, per vedere Dragonzio vescovo, 3986 XIII | eziandio se tu volessi? Tiemmi dunque per compagna di pudicizia, 3987 IV, I| profeta e santo, come tu mi tieni, ma per la fede tua e del 3988 XI | studiasse di darti danno, tienti a questo mio consiglio che 3989 IV, I| provocare e a incitare le menti tiepide e negligenti a studio ed 3990 XVI, I| illuminatio mea et salus mea, quem timebo? cioè: Iddio è mio lume 3991 II, IX| temono; e se ci veggiono timidi e negligenti, sì ci prendono 3992 IV, I| dovea avere vittoria de' tiranni pagani, e come e quando 3993 III, IV| catene che per forza lo tirarono al monastero d'Ilarione 3994 XIII | entrasse l'acqua; e alquante vi tiravano dentro alcune fronde d'alberi, 3995 XIII | la leonessa e, presolo, tirollo dentro. Or ecco liberati 3996 II, VI| come ad uomo che l'ho prova to, che 'l nimico teme le vigilie 3997 XIII | vidi nè mai le sue carni toccai. E vedendoci li nostri signori 3998 I, I| giovane per li disonesti toccamenti della meretrice incitato 3999 III, III| venendo, e quelli infermi toccando, invocò lo nome di Gesù 4000 II, XIV| tutti desideravano almeno di toccargli le filaccia del suo vestimento, 4001 XIV, II| Oimè, Eufrosina, chi ha toccata la tua faccia imperiale? 4002 II, VI| quanto maggiormente non tocchernano l'uomo, lo quale è fatto 4003 III, V| toccasse lui in persona, toccò e tolsegli tutte le cose