Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Dino Campana
Canti orfici

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


17-ciaba | ciane-gemit | gemma-niaga | nido-riuni | riusc-torce | torme-zitta

                                                          grassetto = Testo principale
     Parte,  Canto                                        grigio = Testo di commento
2001 IV, 7 | originale, a questo punto, è mal riuscita creando una lacuna che Campana 2002 IV, 6 | colpi di fortuna che gli riuscivano sempre, quella mattina i 2003 III, 10| voi cercavate la grande rivale. So: la cercavate nei miei 2004 IV, 4 | mesi di cella ansioso di rivedere degli esseri umani ero rigettato 2005 IV, 5 | della leggera: te non la rivedi più la lanterna di Genova!» 2006 I, 1 | neri capelli a tratti la rivelazione dei suoi occhi atterriti 2007 II, 1 | dei firmamenti~E i gonfii rivi che vanno piangenti~E l’ 2008 I, 1 | della giovinezza, tornava a rivivere sul panorama scheletrico 2009 I, 1 | silenzio fatto intenso essa riviveva il suo mito lontano e selvaggio: 2010 III, 10| sanguinose subito dimenticate che rivivevano improvvisamente nella notte, 2011 III, 2 | montagna barbarica, della conca rocciosa dei venti, come è dolce 2012 III, 1 | Antri profondi, fessure rocciose dove una scaletta di pietra 2013 III, 1 | nebbie. Vedo solo canali rocciosi che le venano i fianchi 2014 I, 1 | grande figura femminile romana sosta. Ricordi di zingare, 2015 III, 12| i cappelli copiosamente romantici, avvicinandosi a piccole 2016 III, 1 | viale dei tigli un tono romantico alla solitudine dove i potenti 2017 III, 11| il treno mi passa sotto rombando come un demonio).~ ~ ~ 2018 I, 2 | giardino una canzone si rompe in catena fievole di singhiozzi: 2019 III, 1 | del mio pellegrinaggio che rompeva in una confessione così 2020 III, 1 | continua:~ ~Comme deux ennemis rompus~Que leur haine ne soutient 2021 III, 8 | soffio marino. A Signa nel ronzìo musicale e assonnante ricordo 2022 II, 6 | stasera mi disse: non sai?~La rosabruna incantevole~Dorata da una 2023 I, 1 | già morto cielo dolci e rosate, alleggerite di un velo: 2024 IV, 10| femina dei porti:~Pei grigi rosei della città di ardesia~Sonavano 2025 IV, 9 | busto dagli occhi bianchi rosi e vuoti, e l’orologio verde 2026 IV, 9 | vicoli il velo rosso del roso mattone: ed a quel riso 2027 IV, 4 | testa spasmodica, una barba rossastra, un viso emaciato disfatto, 2028 I, 1 | orti verdissimi tra i muri rosseggianti: noi soli tre vivi nel silenzio 2029 III, 2 | messe di canti sul tronco rotondo lattiginoso quasi umano: 2030 IV, 5 | preludio scordato delle rozze corde sotto l’arco di violino 2031 III, 1 | seguendo il corso del torrente rubesto: ho riposato nella limpidezza 2032 I, 3 | un giustacuore verde, le rughe del volto più dolci, gli 2033 III, 12| Caffè) E’ passata la Russa. La piaga delle sue labbra 2034 IV, 4 | Grouillant d’ëtres humains~O Russe tu m’apparus~Soudain, céléstial~ 2035 IV, 4 | Poi teste di contadini russi teste barbute tutte, teste, 2036 IV, 10| and cover'd with~the boy's~blood~ ~Ringrazio i signori 2037 III, 2 | lattiginoso quasi umano: l’acacia sa profilarsi come un chimerico 2038 IV, 5 | giorni passavano. Tra i sacchi di patate avevo scoperto 2039 III, 12| La vecchia città dotta e sacerdotale era avvolta di nebbie nel 2040 III, 2 | di pampini danzante nella sacra oscenità di Sileno? Nude 2041 III, 1 | fatto strazio, a cui erano sacre pure supreme commozioni 2042 IV, 4 | tratto sublimarsi in un sacrifizio sanguigno. Quando? I riflessi 2043 III, 2 | commossa: e tu da quel ritmo sacro a me commosso sorgevi, già 2044 I, 1 | magre stagnazioni plumbee: sagome nere di zingari mobili e 2045 III, 1 | dell’altare, silenzioso nel saio villoso, e prega le preghiere 2046 II, 6 | fiera della perfida Babele~Salente in fasci verso un cielo 2047 III, 2 | II.Ritorno~ ~SALGO (nello spazio, fuori del 2048 III, 1 | onde di un triplice coro salienti a lanci la roccia, trattenute 2049 III, 1 | Ho lasciato Castagno: ho salito la Falterona lentamente 2050 I, 2 | Il viaggio e il ritorno~ ~Salivano voci e voci e canti di fanciulli 2051 III, 12| nella sciarpa traversano saltellando le vie, rendendole più vuote 2052 III, 12| piccoli animali, tutte uguali, saltellanti, tutte nere, che vadano 2053 I, 1 | fanti armi e cavalieri. Salutai e una voce conventuale, 2054 IV, 3 | Un nuovo sole mi avrebbe salutato al mattino! Io correvo tra 2055 IV, 4 | coricandomi nella mia prigionia salutavo la primavera. E una di quelle 2056 IV, 4 | muoiono di freddo: ed esce per salvarli. Al mattino quando ritorna, 2057 IV, 4 | sanguigno. Quando? I riflessi sanguigni del tramonto credei mi portassero 2058 IV, 4 | sublimarsi in un sacrifizio sanguigno. Quando? I riflessi sanguigni 2059 III, 10| loro cupo volere, storie sanguinose subito dimenticate che rivivevano 2060 III, 2 | tempo)~L’acqua il vento~La sanità delle prime cose –~Il lavoro 2061 III, 1 | intarsiò mezze figure di santi monaci. La semplicità bizzarra 2062 III, 1 | decollati, figure di una santità fatta spirito, linee rigide 2063 III, 10| potevo Manuelita io che non sapevo pensare a voi. Le lampade 2064 III, 10| nulla. Ma ora se lo potete sappiate: io dovevo restare fedele 2065 III, 10| di voi! Eppure Manuelita sappiatelo se lo potete: io non pensavo, 2066 III, 1 | ciglia: forse mai non aveva saputo: ed ora la ritrovavo al 2067 | saranno 2068 | sarei 2069 III, 12| nel fango della via. La sartina e l’avvocato ridono e chiacchierano. 2070 I, 1 | allora il mio enigma alle sartine levigate e flessuose, consacrate 2071 IV, 9 | Piazza Sarzano~ ~A l’antica piazza dei 2072 III, 1 | scopre la sua costruttura sassosa. Con una fiamma pallida 2073 IV, 4 | il rombo come di torrente sassoso del continuo strisciare 2074 IV, 6 | quella mattina i suoi nervi saturi l’avevano tradito ed era 2075 IV, 9 | ritmico strido: un fanciullo a sbalzi che fugge melodiosamente. 2076 I, 1 | dove le nevi delle Alpi mi sbarravano il cammino. Una fanciulla 2077 I, 1 | tutto il sogno umano, e lo sbattere delle pose arcane e violente 2078 I, 1 | pensierosa negli occhi giovani. Sbattuto a la luce dall’ombra dei 2079 IV, 8 | crepuscolo bacia le grandi figure sbiadite sui muri degli alti palazzi, 2080 IV, 7 | vastità luminosa del cielo. Sbiancava nel cielo fumoso la melodia 2081 III, 8 | tedeschi irsuti sparuti e scalcagnati seggono compostamente attorno 2082 IV, 6 | la strada di Pavia, lui scalcagnato, col collettone alle orecchie! 2083 III, 1 | fessure rocciose dove una scaletta di pietra si sprofonda in 2084 IV, 5 | infinito. Fumano i vapori agli scali desolati. Domenica. Per 2085 IV, 2 | languore solo nel bel giorno: 5~Scampanava la Pasqua per la via.....~ ~ ~ 2086 III, 10| della razza. Il silenzio era scandito dal trotto monotono di una 2087 IV, 10| velario vivente~Il battello si scarica~Ininterrottamente cigolante,~ 2088 III, 12| al viso dell’amante per scarnificare il suo sogno..... ecc. ». ( 2089 III, 9 | gambe lattee che passano a scatti strisciando spinte da un 2090 I, 2 | per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era 2091 III, 1 | rivestito la sua cappella scavata nella viva roccia. Corre 2092 I, 1 | della loro vita. Ma la sera scendeva messaggio d’oro dei brividi 2093 III, 1 | la strada mulattiera che scendono. I complimenti vivaci degli 2094 III, 2 | poesia toscana che fu, tu scesa allora dal tuo cavallo tu 2095 III, 1 | nelle case di Campigna. Son sceso per interminabili valli 2096 I, 1 | antica immagine, una forma scheletrica vivente per la forza misteriosa 2097 I, 1 | spettrale. C’erano dei panorami scheletrici di città. Dei morti bizzarri 2098 IV, 3 | profondo. Solo a tratti nuvole scherzanti un po’ colla luna, ombre 2099 I, 2 | bianca notte mediterranea scherzava colle enormi forme delle 2100 IV, 4 | aria delle farfalline che scherzavano attorno alla lampada elettrica 2101 I, 1 | piazzetta deserta, casupole schiacciate, finestre mute: a lato in 2102 IV, 1 | volubile smorza...~Ne l’ultimo schianto crudele...~Le vele le vele 2103 I, 1 | città, mentre una candela schiariva il terreno nudo. In faccia 2104 IV, 1 | vele le vele le vele~Che schioccano e frustano al vento~Che 2105 I, 1 | nebuloso come il suo, e lo schioccare dei ciocchi e i guizzi della 2106 III, 9 | ricade su una spalla che si schiude: un viso bruno aquilino 2107 I, 2 | Ritorno. Nella stanza ove le schiuse sue forme dai velarii della 2108 IV, 7 | piccoli sepolcreti, nella scia bianca del suo pennacchio 2109 IV, 6 | sifilitico alla fine, bevitore, scialacquatore, con in cuore il demone 2110 IV, 4 | lampada elettrica nella luce scialba e gelida. Una dolcezza acuta, 2111 III, 12| inevitabile sotto i portici lo sciame aereoplanante delle signorine 2112 III, 12| artifiziosamente avvolte nella sciarpa traversano saltellando le 2113 III, 12| di prognosi riservata, le scienziate.~ ~(Caffè) E’ passata la 2114 III, 10| creola dagli occhi neri e scintillanti come metallo in fusione, 2115 I, 2 | mosse e la sua finestra scintillava in attesa finchè dolcemente 2116 IV, 8 | angioli paffuti e bianchi sciolgono la loro pompa convenzionale 2117 III, 10| dei Bohemiens, i capelli sciolti, gli occhi arditi e profondi 2118 I, 1 | mistero. Laghi, lassù tra gli scogli chiare gore vegliate dal 2119 III, 2 | più avanti accampanti lo scoglio enorme che si ripiega grottesco 2120 I, 1 | volte che raccoglieva gli scolari gli piaceva udire tra i 2121 III, 12| dolcezza dei seppelliti. Scompaio in un vicolo ma dall’ombra 2122 II, 5 | Più Più~Ed ecco si leva e scompare~Il vento: ecco torna dal 2123 IV, 5 | Ma mi parve che la città scomparisse mentre che il mare rabbrividiva 2124 III, 1 | Ero solo.~ ~Le nebbie sono scomparse: esco. Mi rallegra il buon 2125 IV, 5 | Il molo, gli uomini erano scomparsi fusi come in una nebbia. 2126 III, 4 | selvaggia giù sopra la sconfinata marina:~E vidi come cavalle~ 2127 I, 1 | colei che lo rievocava. Sconvolto, le lagrime agli occhi io 2128 III, 1 | spoglia di macchie,che scopre la sua costruttura sassosa. 2129 IV, 5 | Riodo il preludio scordato delle rozze corde sotto 2130 IV, 9 | svariare del verde e si scorge in fondo il trofeo della 2131 III, 12| Sulla linea ferroviaria si scorgeva vicino, in uno scorcio falso 2132 III, 1 | toscano. Tra i cipressi scorgo altri portici. Su una costa 2133 III, 2 | scorso: così come l’acqua scorre, immobile per quel fanciullo: 2134 I, 1 | dalla saletta udivo la folla scorrere e i rumori cupi dell’inverno. 2135 III, 3 | Squilla: la massa degli scorridori~Si scioglie: ha vivi lanci: 2136 III, 1 | assopito della selva io scorsi andando pel viale dei tigli 2137 I, 1 | deserta verso la città.~ ~Fu scosso da una porta che si spalancò. 2138 III, 1 | dietro a una cavalleria di screpola ture screpolature e screpolature 2139 IV, 10| Mentre il porto in un dolce scricchiolìo~Dei cordami s’addorme: e 2140 III, 1 | lassù lontano da tutto. Era scritta a metà del corridoio dove 2141 III, 8 | gravi da tutte le forme scultoree della bellezza, l’alto Cielo 2142 I, 1 | agilmente attorti sulla testa sculturale barbaramente decorata dall’ 2143 III, 12| il mio antico compagno di scuola, già allora bravissimo ed 2144 III, 7 | botte~ ~Ne la nave~Che si scuote,~Con le navi che percuote~ 2145 IV, 5 | di danza bizzarra che la scuotono!~ ~C’erano due povere ragazze 2146 III, 12| ragazze tutte piccole, tutte scure, artifiziosamente avvolte 2147 I, 2 | attesa finchè dolcemente gli scuri si chiudessero su di una 2148 IV, 4 | che intorno si era fatto scuro. Nella camerata non c’era 2149 IV, 5 | pure: ma senza gioia. Poi sdraiato in coperta restavo a guardare 2150 IV, 3 | la felicità a traverso i secoli. Le idee brillavano della 2151 III, 3 | notturna~La più potente anima seconda ebbe frante le nostre~catene~ 2152 IV, 5 | pencola terribilmente e fa un secondo sforzo contro il mare tenace 2153 III, 10| ricordavo sempre quando uscivo a sedermi sulle panchine della piazza 2154 I, 1 | bel corpo agile e ambrato. Sedetti piano.~ ~La lunga teoria 2155 I, 1 | sfaccettamenti bizzarri sedeva, agitata da grazie infantili 2156 I, 2 | leggera tu sulle mie ginocchia sedevi, cariatide notturna di un 2157 IV, 3 | pochi passi da dove noi seduti in circolo in silenzio guardavamo 2158 I, 1 | idolo. E l’odore acuto della segatura che felpava i passi e il 2159 III, 1 | il piazzale è deserto. Seggo sul muricciolo. Figure vagano, 2160 III, 8 | irsuti sparuti e scalcagnati seggono compostamente attorno ad 2161 IV, 9 | mare. L’aria pura è appena segnata di nubi leggere. L’aria 2162 IV, 3 | fluente in corsa magnifica segnava in linea gloriosa la fine 2163 IV, 4 | viso emaciato disfatto, coi segni di una lotta terribile e 2164 II, 1 | Fu dei capelli il vivente~Segno del suo pallore,~Non so 2165 I, 1 | La seguii dunque come si segue un sogno che si ama vano: 2166 III, 1 | la Falterona lentamente seguendo il corso del torrente rubesto: 2167 III, 12| conscio è passata. La neve seguita a cadere e si scioglie indifferente 2168 IV, 6 | ciottoli della spiaggia seguitavamo le nostre confidenze calmi. 2169 I, 1 | rossastri e scalcinati: egli seguiva, autòma. Diresse alla donna 2170 II, 6 | Freschezza dei mattini:~E tu seguivi nell’aria~La fresca incarnazione 2171 I, 1 | uno scalpitare di cavalli selvaggi, il vento si udì chiaramente 2172 III, 1 | per interminabili valli selvose e deserte con improvvisi 2173 I, 1 | tanto perfetto che amavano sembrare immobili a contrastare armoniosamente 2174 III, 2 | degli uomini. E dolce mi è sembrato il mio destino fuggitivo 2175 I, 1 | che dormiva colla bocca semiaperta, rantolante di un sonno 2176 III, 1 | che si intagliava in un semicerchio dentato contro il violetto 2177 I, 1 | rantolante di un sonno pesante, seminudo il bel corpo agile e ambrato. 2178 IV, 6 | ci lasciammo stringendoci semplicemente la mano: in quel breve gesto 2179 III, 1 | figure di santi monaci. La semplicità bizzarra del disegno bianco 2180 III, 4 | occhi torbidi e angelici~Dai seni gravidi di vertigine. Quando~ 2181 I, 1 | per visioni lontane, per sensazioni oscure e violente un altro 2182 III, 10| verso le calme oasi della sensibilità della vecchia Europa e mi 2183 III, 10| di profondità mistiche e sensuali che scioglievano in tenerezze 2184 III, 2 | della pianura o del mare sentendo aleggiare un soffio di grazia: 2185 I, 1 | luce tra i tronchi, per sentieri di chiarìe salivo: salivo 2186 IV, 6 | Parlammo, parlammo, finchè sentimmo chiaramente il rumore delle 2187 III, 8 | nostra è la divinità del sentirsi oltre la musica, nel sogno 2188 I, 1 | era taciuta. Certo l’avevo sentita passare con uno sfioramento 2189 IV, 7 | curva dell’orizzonte. Si sentiva l’attesa. In un brusìo di 2190 IV, 7 | piazza dorata da piccoli sepolcreti, nella scia bianca del suo 2191 III, 12| sanguigna, la dolcezza dei seppelliti. Scompaio in un vicolo ma 2192 IV, 1 | vento~Che gonfia di vane sequele~Le vele le vele le vele! 5~ 2193 IV, 9 | si intendono delle risa, serenamente, e dalle mura sporge una 2194 III, 8 | occhi appesa in alto. – Serenata sui Lungarni. M’investe 2195 III, 3 | dispare,~Sovra l’arido sogno, serenato!~O se come il torrente che 2196 IV, 8 | avanti nelle immortali forme serene. E l’amaro, l’acuto, balbettìo 2197 III, 1 | verde, melodiosa di castelli sereni: il primo saluto della vita 2198 III, 2 | avanguardia dei giganti giovinetti serrati in battaglia, felici nel 2199 III, 3 | ambigue come in un velo di seta.~Da selve oscure il torrente~ 2200 IV, 8 | gioia. Un bizzarro palazzo settecentesco sporge all’angolo di una 2201 III, 6 | tranquilli frange appena~Archi severi tra sfiorir di fiori.~ ~ 2202 I, 1 | da una gemma nera dagli sfaccettamenti bizzarri sedeva, agitata 2203 I, 1 | lunga teoria dei suoi amori sfilava monotona ai miei orecchi. 2204 I, 1 | poggiata sui gomiti come una Sfinge: fuori gli orti verdissimi 2205 I, 1 | sentita passare con uno sfioramento silenzioso struggente. Avanti 2206 III, 3 | Valle, nel sordo mormorar sfiorato :~Seguire un’ala stanca 2207 III, 6 | appena~Archi severi tra sfiorir di fiori.~ ~Azzurro l’arco 2208 I, 3 | all’infinito fioriscono sfioriscono bianchezze di trine. La 2209 IV, 5 | terribilmente e fa un secondo sforzo contro il mare tenace e 2210 IV, 3 | dalla Pampa nera scossa che sfuggiva a ratti nella selvaggia 2211 III, 12| circonvallazione passavano pomposamente sfumate figure femminili, avvolte 2212 III, 1 | velato di chiarìe il verde, sfumato e digradante all’infinito: 2213 III, 1 | dolci avvallamenti dove sfumava la valle barbarica, donde 2214 III, 11| della notte. Un treno: si sgonfia arriva in silenzio, è fermo: 2215 IV, 5 | riprende si afforza e libero sgorga davanti al molo alla piazza 2216 IV, 3 | fine di un corso di storia. Sgravata la bilancia del tempo sembrava 2217 IV, 6 | natale: quattro giorni di sguattero, pasto di rifiuti tra i 2218 | 2219 | sia 2220 | siete 2221 IV, 6 | Impestato a più riprese, sifilitico alla fine, bevitore, scialacquatore, 2222 IV, 10| coraggioso e paziente stampatore sig. Bruno Ravagli~ ~Dino Campana~ 2223 III, 8 | così vasto soffio marino. A Signa nel ronzìo musicale e assonnante 2224 III, 1 | suoi amori lontani a una signora dai capelli bianchi e dal 2225 IV, 10| boy's~blood~ ~Ringrazio i signori sottoscrittori, gli amici 2226 IV, 8 | sporge all’angolo di una via, signorile e fatuo, fatuo della sua 2227 IV, 10| che si forma dal vomito silente.~ ~O Siciliana proterva 2228 III, 12| corrosi nella nebbia si aprono silenziosamente le lunghe vie. Il malvagio 2229 III, 9 | vede che porta illuminati i simboli del tempo e della fede. 2230 I, 1 | astretto attonito la grazia simbolica e avventurosa di quella 2231 IV, 3 | tutta la mia vita tanto simile a quella corsa cieca fantastica 2232 I, 1 | rossastri e scalcinati, tutti simili ad ombra. Una donna dal 2233 | sino 2234 II, 1 | Nel cerchio delle labbra sinuose,~Regina de la melodia: 15~ 2235 I, 1 | somigliavano allora a medaglie siracusane e il taglio dei loro occhi 2236 III, 10| vostri piccoli passi pieni di slancio contenuto sopra il terreno 2237 I, 1 | e ignude dalla vestaglia smagliante: e sopra di lei, sulla matrona 2238 I, 3 | La portiera nello sfarzo smesso di un giustacuore verde, 2239 III, 8 | porta un profumo di corolle smorte, misto a un odor di lacche 2240 IV, 1 | ammorza~Ne l’onda volubile smorza...~Ne l’ultimo schianto 2241 IV, 7 | sentivo il passo melodioso, smorzato nella cadenza lieve ed uguale: 2242 III, 10| pericoloso tutto adorabile di snellezza e di forza. E pure vi giuro 2243 III, 2 | conventuale. Il fiume si snoda per la valle: rotto e muggente 2244 III, 3 | Avanti a lei incerte si snodano le valli~Verso le solitudini 2245 IV, 4 | turbinavano i rifiuti della società. Io dopo due mesi di cella 2246 III, 1 | alito continuo e leggero soffia dalla selva in alto, ma 2247 III, 5 | Fantasia su un quadro d’Ardengo Soffici~ ~Faccia, zig zag anatomico 2248 III, 5 | luna~Che guarda sospesa al soffitto~In una taverna café chantant~ 2249 II, 3 | Pallido amor degli erranti~Soffoca gli inestinti pianti~Da 2250 III, 12| tutto quello che ci ha fatto soffrire. Tanto più dolce che presto 2251 III, 1 | luminosi che mi facevano sognare davanti alle colline dei 2252 III, 2 | pianura di Romagna. O donna sognata, donna adorata, donna forte, 2253 III, 2 | in paesaggio di torri sognati sulle rive della guerreggiata 2254 I, 1 | libera vita, di enormi miti solari, di stragi di orgie si crearono 2255 IV, 6 | sulla guancia destra il solco di una lacrima ma di una 2256 III, 1 | e argento: la tristezza solenne della Falterona che si gonfia 2257 IV, 10| franavano~Dentro silenzii solenni~Chiedendo: se dal mare~Il 2258 III, 1 | presso al cielo:~stradine solitarie tra gli alti colonnarii 2259 III, 12| via: l’ora che l’illustre somiero rampa con il suo carico 2260 I, 1 | capelli ricciuti. Le bolognesi somigliavano allora a medaglie siracusane 2261 III, 1 | Acquistano allora quei sommarii disegni un fascino bizzarro 2262 I, 1 | senza parole della Pampa che sommerge. La matrona selvaggia mi 2263 I, 1 | odalisca di gomma respirava sommessamente e volgeva attorno gli occhi 2264 III, 3 | Gli echi dei nostri due sommessi cuori.....~Hanno varcato 2265 III, 1 | ancor viva nella piazza sonante di voci tranquille, vegliata 2266 IV, 10| rosei della città di ardesia~Sonavano i clamori vespertini~E poi 2267 I, 3 | una vita d’amore con un sor riso con un vago bagliore 2268 IV, 10| una grotta di porcellana~Sorbendo caffè~Guardavo dall’invetriata 2269 III, 12| di bassa corte. Dei colpi sordi, dei fischi dallo scalo 2270 II, 2 | coro~Tenero e grandioso~Sorge ed anela in alto al mio 2271 III, 10| risuscitava un mondo defunto, sorgevano immagini antiche che oscillavano 2272 III, 1 | paesaggio claustrale da cui sorgono decollati, figure di una 2273 IV, 5 | del suo riso così buffo e sornione! Non so se fosse la bestialità 2274 III, 9 | gioconda dello spirito italiano sorride, una bianca purità virginea 2275 I, 1 | lucente e vuoto. E la donna sorrideva sempre di un sorriso molle 2276 IV, 5 | I piccoli dadi bianchi sorridono sulla costa tutti in cerchio 2277 III, 10| e il mondo intero, lungo sorso alle sorgenti dell’Oblio! 2278 III, 5 | vecchia luna~Che guarda sospesa al soffitto~In una taverna 2279 I, 1 | irritante: e del tempo fu sospeso il corso.~ ~Inconsciamente 2280 III, 1 | la tua rossa aurora nel sospiro della vita notturna delle 2281 III, 1 | colline dei quadri antichi. Ho sostato nelle case di Campigna. 2282 I, 1 | sporgeva dal vano di una porta sostavano in un inchino trepidante 2283 IV, 8 | mediterranea. Ai piccoli balconi i sostegni di marmo si attorcono in 2284 I, 1 | non mai quieta poggiata a sostenere il viso indeciso, gentile 2285 IV, 10| blood~ ~Ringrazio i signori sottoscrittori, gli amici che mi hanno 2286 IV, 4 | humains~O Russe tu m’apparus~Soudain, céléstial~Parmi de la clameur 5~ 2287 III, 1 | rompus~Que leur haine ne soutient plus~Et qui laissent tomber 2288 IV, 10| verde~Sogno nell’apparenza sovrumana~De le corrusche sue statue 2289 III, 5 | luci funambola che tanga~Spagnola cinerina~Isterica in tango 2290 III, 2 | degli occhi delle vergini spagnole: e come le corde delle chitarre 2291 I, 1 | scosso da una porta che si spalancò. Dei vecchi, delle forme 2292 III, 9 | a berretta ricade su una spalla che si schiude: un viso 2293 III, 8 | richiami beffardi e brutali si spandono pel vico quando qualche 2294 II, 2 | straziante sale: il fiume spare~Ne le arene dorate: nel 2295 I, 1 | intorno. La ruffiana era sparita. La voce era taciuta. Certo 2296 I, 1 | dai profili di medaglia, sparivano a tratti sui carrettini 2297 III, 1 | incanti mentre tu sorgevi e sparivi dolce amica luna, solitario 2298 IV, 5 | alti cubi della città si sparpagliano tutti pel golfo in dadi 2299 III, 10| esile e nervosa. La cipria sparsa come neve sul vostro viso 2300 III, 8 | precoci. Tre tedeschi irsuti sparuti e scalcagnati seggono compostamente 2301 IV, 4 | mentre mi fissava cogli occhi spaventati e vuoti, io cercando in 2302 III, 3 | pace uguale,~E il ricordo specchiar di una divina~Serenità perduta 2303 IV, 8 | delle imposte la capricciosa speculatrice, la tiranna agile bruno 2304 III, 1 | vagano, facelle vagano e si spengono: i frati si congedano dai 2305 IV, 3 | emozione meravigliosa si spense. E allora fu che nel mio 2306 II, 1 | Gioconda:~O delle primavere~Spente, per i tuoi mitici pallori~ 2307 IV, 7 | che tutto posava: ricordi speranze anch’io li abbandonavo all’ 2308 IV, 4 | avevano messo), oltre i vetri spessi, oltre le sbarre di ferro, 2309 I, 1 | taceva inaridita, la lapide spezzata nel mezzo del suo commento 2310 I, 1 | così come Santa Marta, spezzati a terra gli strumenti, cessato 2311 I, 1 | quel paesaggio profondo e spiarlo e svanire dietro le lancie 2312 IV, 4 | mesi rinchiuso, affamato, spiato implacabilmente, doveva 2313 III, 1 | di bambina. Lei calma gli spiega le stranezze del cuore: 2314 III, 1 | buon odore casalingo di spigo e di lavanda dei paesetti 2315 IV, 8 | cubica la lampada colossale a spigoli verdi? Ed ecco che sul tuo 2316 I, 1 | ossute e mute, si accalcavano spingendosi coi gomiti perforanti, terribili 2317 I, 1 | senza risposta, allora lei spinta dalla nostalgia ricordava 2318 III, 9 | passano a scatti strisciando spinte da un vago prurito bianco. 2319 III, 8 | della bellezza, l’alto Cielo spirituale, le linee delle colline 2320 III, 2 | è così. Dopo gli sfondi spirituali senza spirito, dopo l’oro 2321 III, 3 | l’infinito~(Quieto è lo spirto) vanno muti carmi~A la notte: 2322 III, 7 | Di un’aurora~Sulla prora~Splende un occhio~Incandescente:~( 2323 III, 3 | Speranza! a mille a mille~Splendono nell’estate i frutti! un 2324 IV, 9 | mediterranee. I colli mi appaiono spogli colle loro torri a traverso 2325 III, 1 | fianchi della Falterona, spoglia di macchie,che scopre la 2326 IV, 10| ricchissimo~Lasciò le sue spoglie preziose~E la Città comprende~ 2327 I, 3 | di messi d’amore, leggere spole tessenti fantasie multicolori, 2328 III, 12| tutto il grigio monotono e sporco della città. Tutto fonde 2329 I, 1 | barbuta di un frate che sporgeva dal vano di una porta sostavano 2330 IV, 7 | ingenue affaccendate colle sporte colme di vettovaglie vagavano 2331 IV, 10| di suono.~Tra le vele di spuma udivo il suono.~Pieno era 2332 IV, 3 | Un disco livido spettrale spuntò all’orizzonte lontano profumato 2333 III, 8 | improvvisi che provoca la squadra mobile: Tre minorenni dondolano 2334 III, 3 | la tromba a valle i monti~Squilla: la massa degli scorridori~ 2335 III, 2 | un quadretto d’oro nello squittire dei falchi.~ ~Presso Campigno ( 2336 III, 1 | dalle solitudini mistiche staccarsi una tortora e volare distesa 2337 I, 1 | fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee: sagome nere di 2338 III, 1 | notte di pioggia nelle loro stamberghe allagate. Una ragazza in 2339 IV, 7 | organetto che tentava la La stampa del testo originale, a questo 2340 IV, 10| coscienzioso coraggioso e paziente stampatore sig. Bruno Ravagli~ ~Dino 2341 | Stan 2342 III, 3 | sfiorato :~Seguire un’ala stanca per la china~Valle che batte 2343 III, 8 | Lungarni. M’investe un soffio stanco dalle colline fiorentine: 2344 IV, 4 | ecc. ecc.~ ~In un ampio stanzone pulverulento turbinavano 2345 II, 6 | sera di fiera~ ~Il cuore stasera mi disse: non sai?~La rosabruna 2346 IV, 9 | L’oblio così caro alla statua del pagano imperatore sopra 2347 | stava 2348 III, 1 | Davanti alla fonte hanno stazionato a lungo i Castagnini attendendo 2349 III, 11| del cimitero davanti alla stazione che guardo il cammino nero 2350 IV, 3 | del silenzio purissimo e stellato.~ ~Quiere Usted Mate? Ricevetti 2351 III, 12| dolce che presto la neve si stenderà ineluttabilmente in un lenzuolo 2352 III, 10| quartieri ignoti fino a stenderci stanchi sul letto di una 2353 IV, 3 | della notte, la calma. Lo stendersi sul piatto di ferro, il 2354 II, 7 | 20~Trovo l’erba: mi ci stendo~A conciarmi come un cane:~ 2355 I, 1 | in sussulti dal suo corpo sterile e dorato, crudo e selvaggio, 2356 I, 1 | sacerdotessa dei piaceri sterili, l’ancella ingenua ed avida 2357 I, 1 | turrita, arsa su la pianura sterminata nell’Agosto torrido, con 2358 I, 1 | donna dalla pelle ambrata stesa sul letto ascoltava curiosamente, 2359 IV, 6 | calare sulla riva del mare. Stesi sui ciottoli della spiaggia 2360 III, 2 | stesso fanciullo, laggiù steso sull’erba. Sembra dormire. 2361 | stesse 2362 | stessi 2363 II, 6 | prostitute~E pantomime d’Ofelia~Stillate dall’umile pianto delle 2364 III, 1 | cappellone monacale. Sulle stoppie interminabili sempre più 2365 III, 10| chiusi nel loro cupo volere, storie sanguinose subito dimenticate 2366 II, 7 | ciane commentando.~ ~La stradina è solitaria: 10~Non c’è 2367 III, 1 | lassù così presso al cielo:~stradine solitarie tra gli alti colonnarii 2368 III, 1 | complimenti vivaci degli stradini che riparano la via. Il 2369 I, 1 | Saliva al silenzio delle straducole antichissime lungo le mura 2370 I, 1 | di enormi miti solari, di stragi di orgie si crearono avanti 2371 III, 1 | Lei calma gli spiega le stranezze del cuore: lui ancora stupisce 2372 I, 1 | sentivo divenire lontana e straniera mentre il suo fascino si 2373 I, 1 | divenuti a un tratto lontani e stranieri dopo lo strepito della festa, 2374 IV, 5 | terra e la luce mi erano strappate inconsciamente. Come amavo, 2375 I, 1 | vestaglia bianca a fini strappi azzurri ondeggiò nella luce 2376 II, 2 | S’intende una fanfara~Che straziante sale: il fiume spare~Ne 2377 III, 1 | ideale che avevano fatto strazio, a cui erano sacre pure 2378 III, 12| sulla pianura percossa di strepiti. Sulla linea ferroviaria 2379 I, 1 | lontani e stranieri dopo lo strepito della festa, davanti al 2380 III, 10| piccolo corpo convulso nella stretta del guanciale, il vostro 2381 III, 8 | faccia nel vico breve e stretto c’è una finestra, unica, 2382 III, 1 | alberi contente di una lieve stria di sole~finché io giunsi 2383 IV, 5 | in dadi infiniti di luce striati d’azzurro: nel mentre il 2384 III, 10| di un concerto infernale stridente e irritante. Le bambine 2385 IV, 9 | acciottolata rimbalza un ritmico strido: un fanciullo a sbalzi che 2386 III, 1 | il tramonto s’intorbida. Strie minacciose di ferro si gravano 2387 I, 1 | camminava ora a tratti inesperta stringendo il ventaglio. Fu attratta 2388 IV, 6 | assurda ragione e ci lasciammo stringendoci semplicemente la mano: in 2389 III, 10| della vecchia Europa e mi si stringeva con violenza il cuore. Entravo, 2390 I, 1 | delle modeste navate, io stringevo Lei, dalle carni rosee e 2391 III, 9 | lattee che passano a scatti strisciando spinte da un vago prurito 2392 I, 1 | uno sfioramento silenzioso struggente. Avanti alla tenda gualcita 2393 I, 1 | Marta, spezzati a terra gli strumenti, cessato già sui sempre 2394 III, 10| vostro cappello, la piuma di struzzo avvolta e ondulante eroicamente, 2395 III, 12| malefico sogno.~ ~Numerose le studentesse sotto i portici. Si vede 2396 III, 1 | stranezze del cuore: lui ancora stupisce e si affanna: qua nell’antico 2397 III, 12| testa dal bavero come bestie stupite. Tutto mi è indifferente. 2398 III, 12| del tempo i corpi bianchi stupiti inerti nella fornace opaca: 2399 III, 1 | risalutai l’amica senza stupore come se le profondità selvaggie 2400 I, 1 | ricordo di Lei, la matrona suadente, la regina ancora ne la 2401 IV, 4 | città parve ad un tratto sublimarsi in un sacrifizio sanguigno. 2402 IV, 3 | deliziosamente e orgogliosamente succhi vitali nascere alle profondità 2403 IV, 3 | Mate? Ricevetti il vaso e succhiai la calda bevanda.~ ~Gettato 2404 IV, 10| magnificenti del sole,~E intesse un sudario d’oblio~Divino per gli uomini 2405 III, 1 | dei contadini presso. Sudato mi offersero acqua. «In 2406 II, 4 | E mi lascia nel cuore un suggello ardente.~Ma chi ha (sul 2407 IV, 8 | nel tenero agile ovale. Suonavano le chitarre all’incesso 2408 III, 1 | natura con fede: Frate Sole, Suor Acqua, Frate Lupo. Un caro 2409 II, 1 | Fronte fulgente o giovine 5~Suora de la Gioconda:~O delle 2410 IV, 10| viaggiatori~Vanno per la Superba~Terribili e grotteschi come 2411 IV, 10| le corrusche sue statue superbe:~E udìi canto udìi voce 2412 IV, 6 | luce cruda del sole. La superficie del mare era tutta abbagliante. 2413 IV, 4 | aveva confessato. E il supplizio del fango! Colla loro placida 2414 III, 1 | a cui erano sacre pure supreme commozioni della mia vita.~ ~ 2415 I, 1 | consacrate dalla mia ansia del supremo amore, dall’ansia della 2416 I, 1 | occhi brillanti chiedeva in sussulti dal suo corpo sterile e 2417 I, 1 | che felpava i passi e il sussurrio delle signorine del paese 2418 IV, 10| del Niagara Canta, ride, svaria ferrea la sinfonia feconda 2419 IV, 9 | veleggiano ancora tra lo svariare del verde e si scorge in 2420 IV, 9 | quadricuspide vetta a quadretta ride svariata di smalto mentre nel fondo 2421 IV, 9 | quadrata mette quadretta svariate di smalto, un riso acuto 2422 III, 3 | le nostre~catene~Noi ci svegliammo piangendo ed era l’azzurro 2423 I, 1 | mille voci del silenzio svelata una giovine luce tra i tronchi, 2424 I, 2 | bizzarri della fiamma di svellersi dal cavo dei lampioni. Esse 2425 I, 1 | suo commento latino. Si svolgeva una strada acciottolata 2426 III, 9 | corrosa: (le contrade alle svolte sono deserte). Qualche matrona 2427 I, 1 | sui carrettini dietro gli svolti verdi. Un tocco di campana 2428 | t’ 2429 IV, 4 | pourrissante d’elle même.~Se vis ta barbe blonde~Fulgurante 2430 I, 1 | fontana del cinquecento taceva inaridita, la lapide spezzata 2431 IV, 10| nei cieli~Lontano sulla tacita infinita~Marina chiusa nei 2432 II, 3 | agli amori segreti:~Chi le taciturne porte~Guarda che la Notte 2433 III, 1 | breve ed oscura e si erano taciute nella notte! Tutte le finestre 2434 III, 2 | Ascolto. Le fontane hanno taciuto nella voce del vento. Dalla 2435 I, 1 | medaglie siracusane e il taglio dei loro occhi era tanto 2436 | tale 2437 III, 5 | velocità~Di luci funambola che tanga~Spagnola cinerina~Isterica 2438 III, 5 | Spagnola cinerina~Isterica in tango di luci si disfà:~Che guarda 2439 | tanti 2440 III, 2 | chine l’ovale pallido sulla tapezzeria memore e sulle stampe. Il 2441 I, 1 | come quello, dalla saletta tappezzata, tra i ritornelli degli 2442 III, 1 | Un frate decrepito nella tarda ora si trascina nella penombra 2443 I, 2 | luce io cinsi, un alito tardato: e nel crepuscolo la mia 2444 III, 1 | roccia. Corre tutt’intorno un tavolato di noce dove con malinconia 2445 I, 1 | famiglia erano sparsi sul tavolo untuoso. L’agile forma di 2446 IV, 8 | orecchio al riparo delle ali teatrali e pare fuggano cacciate 2447 III, 8 | loro grazie precoci. Tre tedeschi irsuti sparuti e scalcagnati 2448 III, 12| grappoli di campanelle dei pali telegrafici che si susseguivano automaticamente.~ ~ 2449 III, 2 | immagine dell’elemento.~La tellurica melodia della Falterona. 2450 III, 2 | della Falterona. Le onde telluriche.~ ~L’ultimo asterisco della 2451 IV, 5 | secondo sforzo contro il mare tenace e riattacca a concertare 2452 III, 2 | su strati, monumenti di tenacia solitaria che consolano 2453 IV, 3 | silenzio della Pampa. – Le tende si allungavano a pochi passi 2454 III, 3 | mura in pace cristallina~Tender potessi, in una pace uguale,~ 2455 IV, 3 | sua tenda l’uomo libero tendeva le braccia al cielo infinito 2456 I, 1 | una misteriosa incantevole tenerezza. Si aprivano le chiuse aule 2457 III, 10| sensuali che scioglievano in tenerezze i grumi più acri del dolore, 2458 II, 1 | algenti 30~E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre 2459 I, 2 | amica, l’eterna Chimera teneva fra le mani rosse il mio 2460 IV, 7 | della città tutte vive di tentacoli rossi: verande di torri 2461 I, 2 | forme delle femmine tra i tentativi bizzarri della fiamma di 2462 IV, 7 | la luce, un organetto che tentava la La stampa del testo originale, 2463 I, 1 | lunghe e untuose strane teorie di regine languenti re fanti 2464 I, 3 | III.Fine~ ~Nel tepore della luce rossa, dentro 2465 IV, 10| la torre orientale, ne le terrazze verdi ne la lavagna cinerea 2466 II, 4 | ardente.~Ma chi ha (sul terrazzo sul fiume si accende una 2467 IV, 5 | battello è una casa scossa dal terremoto che pencola terribilmente 2468 IV, 5 | dal terremoto che pencola terribilmente e fa un secondo sforzo contro 2469 IV, 3 | acciaio sopra la prateria. Il teschio che si levava lentamente 2470 III, 1 | arco solitario e magnifico teso in forza di catastrofe sotto 2471 I, 1 | delle chitarre. A lato sul tesoro fiorente di una fanciulla 2472 I, 3 | messi d’amore, leggere spole tessenti fantasie multicolori, errano, 2473 III, 10| improvvisamente nella notte, tessevano attorno a me la storia della 2474 IV, 10| all torn~and cover'd with~the boy's~blood~ ~Ringrazio 2475 IV, 10| era la notte tirrena.~ ~They were all torn~and cover' 2476 I, 1 | nebbia, tra i mille e mille ticchettìi le mille voci del silenzio 2477 III, 8 | tunica da prete (!) che tiene raccolta sulle ginocchia. 2478 IV, 5 | alberi dondolare nella notte tiepida in mezzo al rumore dell’ 2479 I, 1 | aveva preso: il mio sangue tiepido era certo bevuto dalla terra: 2480 I, 2 | dolce dono di un dio: e le timide mammelle erano gonfie di 2481 III, 8 | acre delle pastasciutte: tinnire di piatti e di bicchieri: 2482 III, 12| un’ombra che ha le labbra tinte. O Satana, tu che le troie 2483 III, 4 | un azzurreggiare:~Lontani tinti dei varii colori~Dai più 2484 III, 1 | dalla chiesetta francescana tintinna nella tristezza del chiostro: 2485 II, 6 | lubrici fischi grotteschi~E tintinnare d’angeliche campanelle~E 2486 IV, 9 | Un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. 2487 III, 1 | Castagno. Mi colpisce il tipo delle ragazze: viso legnoso, 2488 IV, 8 | capricciosa speculatrice, la tiranna agile bruno rosata, e la 2489 III, 12| I cocchieri imbacuccati tirano fuori la testa dal bavero 2490 IV, 10| devastazione era la notte tirrena.~ ~They were all torn~and 2491 IV, 10| E s’accende~E la fiamma titilla ed assorbe~I resti magnificenti 2492 IV, 6 | vedevo la mano irritata che toccava la parte immota. Ogni fenomeno 2493 I, 1 | dietro gli svolti verdi. Un tocco di campana argentino e dolce 2494 IV, 4 | una poesia dell’epoca)~ ~Tombé dans l’enfer~Grouillant 2495 III, 1 | soutient plus~Et qui laissent tomber leurs armes!~ ~21 Settembre ( 2496 III, 2 | leone. L’acqua volge con tonfi chiari e profondi lasciando 2497 IV, 5 | Come amavo, ricordo, il tonfo sordo della prora che si 2498 IV, 7 | inoltrai nel verde e il cannone tonò mezzogiorno: solo coi passeri 2499 IV, 9 | mentre nel fondo bianca e torbida a lato dei lampioni verdi 2500 IV, 4 | del suo martirio mi si torceva pei nervi. Febbrile, curva


17-ciaba | ciane-gemit | gemma-niaga | nido-riuni | riusc-torce | torme-zitta

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License