Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Rustico Filippi
Sonetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • XXXVIII
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

XXXVIII

 

L' afanno e 'l gran dolor ch'io meco porto

mi dovria mille fiate avere auciso;

ma per la dismisura non son morto,

che men dolor m'avria morto e conquiso:                                 4

 

ch'io son degli smarruti capo e porto,

sì come d'ogni gioia paradiso:

adunque chi ha pena e disconforto

comeco i·nullo logo sia conmiso.                                             8

 

Per ch'io voglio esser de l'altrui mal miro,

e voglio a ciaschedun dar guerigione

veggendo lo mio pianto e lo sospiro.                                        11

 

Non avranno mai dolpensagione,

tant'è lo male ch'io comeco tiro:

perché de me' morir nonn-è stagione.                                      14

 

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License