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Rustico Filippi
Sonetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • XLIV
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XLIV

 

A nessuno omo adivenne già mai

ch'Amor prendesse altrui sanza veduta;

a meve è adivenuto; non pensai

ca sì forte pungesse sua feruta.                                                4

 

Ch'e' mi tormenta e dona pena assai,

se madonna amorosa non m'aiuta,

che m'ha in balìa; ed io medesmo il sai,

che·ll'ho donato il cor sanza partuta.                                        8

 

Dunque mi ' campare, ed a ragione:

qualunque buon segnore a suo servente,

che·llui ha messa tutta sua intenzone,                                        11

 

non ' sofrir ch'e' moia di neiente,

ché·lli sarabbe grande riprensione:

questo fedel son io, donna valente.                                          14

 

 




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