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Rustico Filippi
Sonetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • XX
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XX

 

Ne la stia mi par esser col leone

quando a Lutier son presso ad un migliaio,

ch'e' pute più che 'nfermo uom di pregione

o che nessun carname o che carnaio.                                       4

 

Li suo' cavegli farian fin buglione

e la cuffia faria ricco un oliaio

e li drappi de·lin bene a ragione

sarian per far panei di quel massaio.                                        8

 

E' sente tanto di vivarra fiato

e di leonza e d'altro assai fragore,

mai nessun ne trovai sì smisurato;                                            11

 

ed escegli di sopra un tal sudore

che par veleno ed olio mescolato:

la rogna compie, s'ha mancanza fiore.                                      14

 

 




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