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Rustico Filippi
Sonetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • XXII
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XXII

 

Al mio parer Teruccio non è grave,

ma scarso il tegno ismisuratamente;

e' ben cavalca de la man soave

quando l'avere utolità ne sente.                                                4

 

E con tale usa e vanno insieme·nave

che boce glien'è corsa di mordente.

Non so se 'l fa, ma 'l suo sì serra a chiave

che 'l medesmo, che 'n tôrre è sì saccente                                8

 

non credo che del suo potesse avere.

Ch'è 'n questo è fermo il süo intendimento:

del suo non dare, altrui tôrre a podere.                                    11

 

E se per rima fosse il suo lamento,

de' nuovi danni che stima d'avere

sollazzi n'averemmo il giorno cento.                                         14

 

 




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