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Rustico Filippi
Sonetti

IntraText CT - Lettura del testo

  • XXXIII
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XXXIII

 

I' aggio inteso che sanza lo core

non pò l'om viver né durar neiente;

ed io vivo sanz'esso, e lo colore

però non perdo, né saver, né mente:                                        4

 

ma solo per la forza del Segnore

che 'l n'ha portato, che, tanto potente,

lo dipartì dal corpo, ciò fue Amore:

e' l'ha miso in balìa de l'avenente.                                             8

 

Lo cor, quando dal corpo si partio,

disse ad Amor: 'Segnore, in quale parte

mi meni?' E que' rispose: 'Al tuo disio'.                                    11

 

'In tale loco è che già mai non parte';

insieme sta il meo core e 'l disir mio:

così vi fosse il corpo in terza parte!                                          14

 

 




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