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                                                    grassetto = Testo principale
     Atto, Scena                                   grigio = Testo di commento 
   1  2,  10|            mi parlerà più di moglie, aa?~BALIA Non c'è dubbio; togli
   2        | ab
   3  4,  7 |             i vasi, che ha trovato l'abate in un destro antico, fra
   4  3,  6 |               e brilla di sorte, che abbaglia la vista.~STAFFIERE Carbone
   5  4,  5 |         consumato da la vecchiezza o abbattuto da la infermità, mancandoci,
   6        | abbi
   7 Pro    |      vincesse di copia di sospiri, d'abbondanza di lagrime e di cerimonia
   8  1,  6 |             lato tutta consolata, ed abbracciato il suo dolce consorte, basciandolo
   9  4,  3 |       Signore che mi squarti, che mi abbruci e che mi attanagli, ché
  10  3,  3 |               che sieno ammazzati ed abbruciati, come fu colui quando ci
  11  2,  4 |              ogni dì se ne doverebbe abbrusciare un centinaio?~GIANNICCO
  12  2,  5 |             AMBROGIO A dargli di uno abrenuncio ne la testa realmente, come
  13  5,  3 |            essere la mia orazione ex abrupto, non mi scordo di dirti
  14  1,  9 |           exaltò usque ad sidera gli abundanti di prole, e per antifrasim,
  15        | ac
  16  5,  3 |        Vedesti tu in San Petronio la accademia Romana? non ti ammirasti
  17  4,  3 |            chi la ho a raccomandare, accadendo partirmi, a chi la lascerò?
  18  2,  5 |             toglia? no, no.~AMBROGIO Accaderà, che tu la riprenderai d'
  19  4,  3 |              egli fra prencipi dona, accarezza e fa grandi i servitori,
  20  2,  5 |          Perché elle ti incantano, t'accecano e ti cavano del senno.~MARESCALCO
  21 Ded    |           che v'aggrada, degnatevi d'accettarla; cbé in qualunque modo vi
  22  5,  10|            idest gli copulò insieme, acciò che si crescesse e multiplicasse
  23  2,  5 |          loro?~MARESCALCO A me non l'accoccherà ella.~AMBROGIO E per finire
  24  3,  10|          utero mi hanno penetrato le accoglienze, che mi ha fatto sua Eccellentissima
  25 Pro    |          cotal guisa, e con la bocca acconcia così stringerei le labbra
  26  2,  5 |              architettura, che va in acconciarle, è maggiore che non è quella,
  27  5,  8 |            là per lui, ed ora che mi acconciava per fare una bassetta a
  28  3,  9 |         avendo a tor moglie, e non s'accorge ch'è una fola.~JACOPO Non
  29  2,  5 |            modo, che non è possibile accorgerti de i tradimenti loro, ah,
  30  4,  2 |             domene.~MARESCALCO Forse accortosi che tu eri ivi, finse di
  31  2,  5 |            di maniera, che il tesoro accumulato da la virtù veneziana si
  32  3,  2 |           onesto.~GIANNICCO Diavolo, accusalo!~MARESCALCO Io dico il vero;
  33  5,  3 |            parer simie caudate; e lo acerrimus virtutum ac vitiorum demonstrator
  34  2,  5 |             per esser baldanzosa, tu acquisti nome di uno asino; se tu
  35 Pro    |            In persona e manu propria adacquerei il vino, e pesarei il pane,
  36  5,  10|              Genesis, dove tratta di Adamo e d'Eva. Per la qual cosa
  37  5,  9 |             Fa' qual cosa per non ti addormentare.~STAFFIERE Farollo, zucchero
  38  2,  5 |               che ella ti si avventa addosso con uno: non fu a cotesto
  39  2,  2 |          terrà per frivoli, o, o, o, adjuro.~GIANNICCO Non vi corrucciate.~
  40  5,  3 |             composta ne la prima sua adolescenza con l'imitazione de i buoni
  41 Pro    |             sì; il Re non mi ama? vi adora; lo Imperadore non mi diede
  42  5,  3 |   florentinus, o il terso Capello di Adria, non pure lo adulescentulo
  43  5,  3 |         cristalli. Eccolo in armonia Adriano, sforzo di natura. Eccolo
  44  4,  2 |           bevitori, i cicaloni e gli adulatori; che a loro toccano i favori
  45  5,  3 |        Capello di Adria, non pure lo adulescentulo Veniero, eccotelo il lepido
  46  1,  11|              perché la concupiscenza adultera e le umane leggi e le divine,
  47  5,  10|       crescesse e multiplicasse sine adulterio usquequo fino a tanto che
  48  4,  5 |           mihi pargulus aula luderet Aeneas. La regina di Cartagine
  49  5,  10|              questo formò pisces per aequora, et inter aves turdos, ed
  50 Pro    |             quia, le conterei i miei affanni, i miei digiuni e le mie
  51  2,  5 |               i disavventurati e gli affatturati mariti si potessero assicurare ...;
  52  3,  6 |     STAFFIERE Parlando adagio, io vi afferro, ma dicendole a staffetta,
  53  5,  3 |          Annibale.~CAVALIERE Ei s'ha affibbiato la giornea.~PEDANTE Madesine.~
  54  5,  4 |              viene lo sposo novello, affige gli occhi in terra, e non
  55  4,  5 |               PEDANTE La carne de la affinità tira.~MARESCALCO Che pratica!~
  56  4,  3 |          collo mentre che si sta per affogare, si ha obbligo, io son più
  57  2,  5 |         potrìa vestire, ella è stata affogata ella è stata pazza a non
  58  2,  5 |            de le pompe, con il quale affrenano i disordinati appetiti de
  59  1,  9 |             et hammi imposto che ego agam oratiunculam, cioè componga
  60  1,  6 |              molle, pieno di neve ed agghiacciato, e la valente moglie mutatoti
  61  1,  6 |            hai tu inteso?~MARESCALCO Aggio, ma il caso è a intendere,
  62 Pro    |       pennacchio, con voce sommessa, aggirandomi intorno a le sue mura, biscanterei: ~
  63 Pro    |        potrei con la mia castroneria aggiunger mai a la loro, io non vo'
  64 Ded    |           per serva, o per ciò che v'aggrada, degnatevi d'accettarla;
  65  4,  5 |        fornita di morbidi letti e di agiate massarizie, mi risuscitò
  66  4,  5 |          Seneca, in capitolo xvii de agilibus mundi.~GIANNICCO Che! il
  67  5,  3 |             astronomi circa il fatis agimur, il sic fata volet, il sic
  68  1,  9 |              PEDANTE Bona dies. Quid agitis, magister mi?~MARESCALCO
  69  1,  6 |             assettati a sedere, e ti aguzza l'appetito con certi intingoletti,
  70  1,  6 |             vi date fastidio; Dio ci aiterà, e Dio ci provvederà, di
  71  2,  5 |           MARESCALCO O, o, o, Dio mi aiti.~AMBROGIO Gran disperazione
  72  5,  3 |            Luca, o vero il mellifluo Alamanno florentinus, o il terso
  73  1,  6 |          pareva istanotte presso a l'alba essere ne l'orto a pie del
  74 Pro    |           gentilissimo Conte Nicola, albergo di vertù e rifugio de i
  75  3,  11|             mio domiculo e tuguriale albergulo; il cerebro mi giricula.
  76  5,  3 |            Francesco et il Mantovano Alberto? ed in cerusia è già lo
  77  5,  2 |             ebbe la posta da la fata Alcina ...~CONTE A proposito, questa
  78        | alcune
  79  5,  3 |         Mutina e Marcantonio. Non lo aldi tu che egli già suona come
  80  5,  3 |       appropinquarsi al continente d'Alessandro Medices uno altro Macedone
  81  5,  10|          mattina l'orazione di Santo Alesso dinanzi a la mia scala.~
  82  3,  11|        PAGGIO È vero che il K. de lo alfabeto sia stato uomo d'arme?~PEDANTE
  83  5,  3 |           pulcherrima grazia, che ha Alfonso d'Avalos, il quale con la
  84  3,  11|              entrare per requiescere aliquantulum. ~  ~
  85  2,  9 |           Ben trovato, Marescalco, m'allegro d'ogni tuo bene: ad majora.~
  86 Ded    |          vedendo la religione in cui allevate nobilissime donzelle poste
  87  5,  7 |           detto, perché me l'ho pure allevato, e le sue nozze ci ripacificheranno
  88  2,  3 |            STAFFIERE Questo è il suo alloggiamento; lasciami bussar la porta:
  89  5,  3 |         vostre filosofie a torla, et allungate la dicerìa.~PEDANTE Volentieri,
  90  2,  11|           taedet, mi rincresce che l'alma et inclita città di Mantova
  91  5,  10|              a la mia scala.~PEDANTE Altaria fumant; perché sine Cerere
  92  3,  2 |              e fecemi cadere a gambe alte, e bisognò che io avessi
  93  2,  5 |        nobili, e tanto nobili quanto altere, et essendo così, i ricci
  94  1,  6 |              così è tormentato da la alterezza, da la ostinazione, e da
  95  5,  10|            un poco, guardando ora in alto, or in basso a la Demosteniana.
  96        | altr'
  97        | altrimenti
  98        | altrui
  99  5,  3 |              de lo Urbinate Rafaello alumno. E ne la marmorea facultate,
 100  5,  3 |              seminis eius, che da lo alvo materno porterebbe di quella
 101  2,  5 |          cotal rumore, che tanto più alza quanto più crede essere
 102 Pro    |    apportatrice, ne farei segno a lo amante del balcone, sorridendo
 103  2,  6 |         medicina?~GIANNICCO Che è sì amara, e la moglie è sì dolce.~
 104 Pro    |         martello di sorte, che chi m'amasse mi trarria dietro la roba
 105  1,  6 |           poco per mio arnore, se mi amate; e con simili parole tanto
 106  5,  1 |            gentile e merita d'essere amato; io lo voglio tanto aspettare
 107  4,  5 |   trasformatomi di cortigiano in uno amator de la quiete e de la consolazione,
 108  1,  2 |            in malora; ma dove si va, Ambrogo? ~
 109  2,  11|      Prencipe. Io vado in Castro, et ambulabo usque ad vesperam nel claustro
 110  1,  4 |          lacrimarum valle... a malo. Amen. Certo, certo, s'egli la
 111  3,  7 |             il cavallo del buon Jesù amendui.~GIOIELLIERE Andiamo, andiamo.~
 112  2,  5 |              certo conosco che tu mi ami, e ti sono schiavo in eterno.~
 113  4,  3 |            te, galante uomo e nostro amicissimo; il Signore ci ha comandato
 114  2,  8 |             si dispera, s'appicca, s'ammazza, come un ladro che non vuole
 115  1,  10|              azzuffati, i cavalli si ammazzano, udite, udite che romore.~
 116  3,  5 |            mamma.~MARESCALCO Dovette ammazzar più tosto la moglie; ché
 117  5,  5 |          MARESCALCO Orsù ubbiditelo, ammazzatemi, cavatemi d'affanno tosto.~
 118  3,  3 |             becchi, ladri, che sieno ammazzati ed abbruciati, come fu colui
 119  3,  5 |        Peggio fece San Giuliano, che ammazzò babbo e mamma.~MARESCALCO
 120  5,  3 |             accademia Romana? non ti ammirasti del Jovio uno altro Livio
 121  2,  5 |            più tosto monica. Se tu l'ammonisci per esser baldanzosa, tu
 122  2,  4 |        Signor buono, dolce, santo ed amorevole! Qual limosina può far maggiore,
 123  1,  6 |             scala ridendo, e con una amorevolezza di cuore, dandoti d'un benvenuto
 124  4,  5 |              chi potria contar mai l'amorevolezze che mi raddoppiò poi, divenuto
 125  4,  3 |            Bologna. E vaglion più le amorevoli parole di sua Signoria,
 126  3,  6 |            salticchiano intorno a le amorose, che senza la collana non
 127        | anch'
 128 Pro    |              l'ostro di colei che lo ancide. ~Se io fossi, una Ruffiana,
 129  1,  9 |        donatore signati e maledicti, andando de malo in pejus, erano
 130  5,  9 |           posta, che io non sono per andarli: ma che mandra,è questa?
 131  4,  8 |      fratello, a ragionar d'altro, o andarti con Dio.~STAFFIERE Ragioniamo
 132  3,  1 |          pianterei nel petto, se non andasse la pena di toccare i giudei.~
 133  5,  3 |              Macone, poi che te ne è andato a gusto una.~PEDANTE Ora
 134  4,  2 |          vostro modo. Io vi dico che andiate a farvi lavare il capo e
 135  3,  6 |               e sono in openione che andrà sottosopra tutto il mondo,
 136  4,  5 |          donarti ciò che ti dona, tu andrai in arnese come Don Franzino,
 137  5,  2 |           elle non fossero, i mariti andrebbero mendicando.~MARESCALCO Quanti
 138  5,  2 |             se non fussero le mogli, andrebbono trionfando.~JACOPO Non c'
 139  5,  9 |              che mandra,è questa? io andrò di qua. ~
 140  5,  2 |  scompisciato da ognuno.~JACOPO Egli anfana.~CAVALIERE Egli non può
 141  5,  2 |      Solamente a vedergli vennero in angoscia.~CAVALIERE Ah, ah, ah, ah,
 142  5,  3 |             Bononia docet, uno Luigi Anichini Ferrariense, inventore di
 143  1,  9 |            Caro ed unico Marescalco, animadverte là nel vecchio Testamento
 144  5,  9 |              Ingannare an, cor de le anime?~FANTESCA Fa' qual cosa
 145  2,  2 |           nostra, perché ira impedit animum. Or vatti con Dio, ragazzo,
 146  2,  4 |            BALIA Ch'ella possa esser annegata nel lago, sfacciata ribalda.~
 147  5,  3 |         tenuto a bada il cartaginese Annibale.~CAVALIERE Ei s'ha affibbiato
 148  3,  5 |             lo staffiere; sarà buono anticipare il tempo, per trovarmi in
 149  1,  9 |            abundanti di prole, e per antifrasim, con quanto improperio egli
 150  5,  3 |            quinquereme. Ecco il buon Antonio Mezzabarba; le cui leggi
 151  4,  5 |              et nolite peccare, nell'Apocalipse.~MARESCALCO E per non vi
 152  5,  3 |         quale con la sua marziale et apollinea presenza ci fa parer simie
 153  4,  5 |        cattive, perché anche tra gli apostoli ci fu Giuda.~PEDANTE Omnis
 154  4,  7 |         cattolico, e son gioielliere apostolico, intendimi tu, Marescalco?~
 155  5,  3 |        mulierum illustrium, et hogli apparati a mente: si poetis, porrìa
 156  4,  3 |             casa del Conte dove sono apparecchiate le nozze.~CAVALIERE La sposa
 157  4,  1 |           parla non parli di lui non appariscono mai né in chiesa, né in
 158  2,  5 |            miei per parlar corretto, appartenghino a me, quanto San Giuseppe
 159  3,  11|           PAGGIO La santa Croce, che appartiene a la A. B. C., Maestro.~
 160  2,  5 |              affrenano i disordinati appetiti de le donne loro, son degni
 161  1,  6 |              a sedere, e ti aguzza l'appetito con certi intingoletti,
 162 Pro    |              taglierei nel mezzo, ed appiccandolo al contrario, lo manderei
 163  4,  2 |          Corpo dì san.. me la farete áppiccare a domene.~MARESCALCO Forse
 164  3,  8 |             d'un cortigiano, che sta appiccato con la cera ne la servitù,
 165  2,  1 |             tu intanto vieni via, ed appiccatogli li scoppietti, da' fuoco
 166  2,  5 |           una cosa, e a chi un'altra apponendo, quasi esse tutte le virtuti,
 167  1,  3 |     mandandolo in un servigio, e gli apponete fino che dorme a cavallo;
 168 Pro    |             la maniera riferita dall'apportatrice, ne farei segno a lo amante
 169  1,  9 |             vivere et laetari: io ti apporto buone novelle, e tanto buone,
 170 Pro    |            ed inteso il tenor suo, m'apprenderei al partito che pigliano
 171  5,  3 |             PEDANTE E chi sa che non apprendesse di quella strenua eloquenzia,
 172 Pro    |            in ogni persona io solo v'appresentassi tutto quello che i miei
 173  5,  1 |             Va' figliuolo mio, che s'appressa l'ora di cavalcare i poledri.~
 174        | appresso
 175  3,  6 |              quelli fra noi lapidarj apprezzati più di smeraldi e diamanti,
 176  5,  3 |           gli spassi.~PEDANTE Potria appropinquarsi al continente d'Alessandro
 177  2,  5 |              treprensione, e, appena apri la bocca, che ella ti si
 178 Pro    |           labbra alquanto, e dopo le aprirei con certi sospiretti troppo
 179  1,  9 |            ed interdettogli ignem et aquam, tutti quelli che, sterili
 180 Pro    |              come Messer Marco da la Aquila; che ti pare del mio volteggiare?
 181  2,  11|           osso a me, che ho una così arabica pratica intorno a i piedi,
 182  5,  3 |             Cesano più libero che lo arbitrio, sì come conosce il mondo
 183  5,  3 |  Prudentemente parlasti, quia perché arbor bona bonos fructus facit.~
 184  2,  5 |           giorno?~AMBROGIO A modo di archetto, disse il Ciola. Elle sono
 185  5,  3 |              dubbio ne la vitruviale architectura sarà un Baldesar de Sena
 186  3,  6 |               STAFFIERE La mi pare l'arcibisavola de le perle, non che la
 187  1,  6 |            hai tu inteso?~MARESCALCO Arcinteso vi ho. E' bisognerìa che
 188  4,  3 |         facesse ognuno compagno, non ardiresti stare in su 'l tirato di
 189 Ded    |           sia più felice di lui) gli arebbe aperto gli occhi di maniera,
 190  4,  5 |             io a bocca appena non le arei saputo dimandare. Occorse
 191  3,  6 |           esser tali gli uomini, che areste ragione.~GIOIELLIERE Se
 192  5,  3 |       Aretino et un Joanni Pollio de Aretio; fermati: eccolo il faceto
 193 Ded    |                DEDICA~Alla magnanima Argentina Rangona~Pietro Aretino ~
 194 Pro    |    vestimenti di broccato, d'oro e d'argento? non ho io cento mila ducati
 195  2,  11|            nostra maccheronèa, per l'argruto stile de la quale ho impetrata
 196  5,  2 |            donzelle, che leggevano l'Ariosto, ma io no 'l vo' dire, avendo
 197  5,  3 |         Tolomeo Claudio eruditissimo armario di scienzie, ivi conobbi
 198  2,  11|          quanto meco ha confidato lo Armiclarissimo Prencipe. Io vado in Castro,
 199  5,  3 |       orientali cristalli. Eccolo in armonia Adriano, sforzo di natura.
 200  2,  11|       MARESCALCO Non entrate in su l'armorum con un putto, e lasciate
 201  4,  5 |            che ti dona, tu andrai in arnese come Don Franzino, e scoppi,
 202  1,  6 |         altro, anche un poco per mio arnore, se mi amate; e con simili
 203  5,  7 |        faranno, perché non mi potrei arrecare a star con altri, e benché
 204  5,  3 |              il Molza mutinense, che arresta con la sua fistola i torrenti,
 205 Pro    |             passeggiare, maestà ne l'arrestarsi e probità nel guardare,
 206  3,  1 |            far così; ma io ti voglio arricchire.~GIUDEO Magari, Giannicco
 207  1,  6 |      parlassi con uno di quelli male arrivati, che a tavola, in letto,
 208  1,  6 |              ecco che io ti dico. Tu arrivi in casa, e la buona moglie
 209  2,  8 |             ha voluto far lessare ed arrostire. Ma lasciami gire a fargli
 210  1,  9 |              vulgo delusi, imperoché ars deluditur arte; il nostro
 211  2,  5 |             che in uno anno va ne lo arsenale di Vinegia, e ti vo' far
 212  1,  11|            copula carnale è il primo articulo de le divine leggi, imo
 213  4,  8 |              vergogno a porre con un artigiano, che appena sa tenere in
 214  3,  10|           doctrinale novellis~Rectis as es a, a, tibi dat declinatio
 215  1,  6 |       innanzi, ed essendo sudato, ti asciuga con alcuni panni sì bianchi
 216  1,  6 |      spuntate l'unghie, forbitolo ed asciugatolo a suo senno, lo aita a porre
 217  4,  5 |          mendace, né loquace, sì che ascoltalo, attendilo.~JACOPO Io (con
 218  4,  5 |            ascoltami come si debbano ascoltar gli amici; che ti vo' narrare
 219  2,  5 |              i ragionamenti o non le ascoltasse. Invidiose, non ti dico;
 220  1,  6 |              sedere, e mentre che io ascoltava uno uccellino, che cantava
 221  2,  5 |            dir tua. se vuoi ch'io ti ascolti.~AMBROGIO Questa, che si
 222  3,  1 |           picchia l'uscio, mi voglio asconder qui per udire con che grazia
 223 Pro    |             ora, in questo punto, mi asconderei in uno et cetera, acciocché
 224 Pro    |         adesso gli uomini la tengono ascosa sotto la cappa con mille
 225  4,  3 |             Cheto; riferiremo la tua asinarìa al Signore; e s'egli ci
 226  5,  11|              PEDANTE Di che ridi tu, asinellulo?~GIANNICCO Rido che non
 227  1,  2 |       MARESCALCO A rivederci.~JACOPO Aspetta un poco.~MARESCALco. Lasciatemi,
 228  5,  1 |            amato; io lo voglio tanto aspettare che egli esca di casa, e
 229  4,  7 |           GIANNICCO Si saprà ben sì, aspettate pure, a me an?~BALIA Fermo,
 230  1,  4 |        Aspettami, dico.~GIANNICCO Io aspetterò; ma s'egli... Basta, basta,
 231  3,  5 |              vientene a casa, ché ti aspetto ivi.~GIANNICCO Cosi farò,
 232 Pro    |               Come farei io bene uno assassinato d'Amore; non è Spagnuolo,
 233  4,  3 |         assassino la bontà sua, come assassinava Fra Benedetto, e starò prima
 234  3,  3 |           Dio me ne guardi. O Giudei assassini, becchi, ladri, che sieno
 235  4,  3 |          sappilo il cielo che io non assassino la bontà sua, come assassinava
 236  4,  5 |             quel cibo che mi parea d'assenzio. E chi l'avesse vista intorno
 237  2,  5 |      affatturati mariti si potessero assicurare ...; io no l vo' dire.~MARESCALCO
 238  3,  9 |              appicca a le spalle, ci assordirà, con il suo parlare fastidioso. ~
 239  2,  5 |              più crede essere udita, assordirebbe ed immattirebbe in un medesimo
 240  5,  3 |              che i savi dominano gli astri, cioè le stelle; però è
 241  5,  3 |            PEDANTE Sapiens dominatur astris.~MARESCALCO Ecco chi procurarà
 242  5,  3 |     Albumasar e Tolomeo, e tutti gli astrologi che sono e saranno..~CAVALIERE
 243  1,  9 |             da pensare che le vostre astrologie.~PEDANTE Bene vivere et
 244  5,  3 |       Tolomeo, Albumasar e gli altri astronomi circa il fatis agimur, il
 245        | atque
 246  2,  1 |       Trovare qualche barbagianni ed attaccargli dietro questi scoppi di
 247  4,  3 |             MARESCALCO Voi mi farete attaccarla al Paradiso; che volete
 248  4,  3 |              che mi abbruci e che mi attanagli, ché non son per torla per
 249  4,  5 |           loquace, sì che ascoltalo, attendilo.~JACOPO Io (con buon ricordo
 250  5,  3 |              Io noto, io avverto, io attendo.~PEDANTE E chi sa che non
 251  4,  5 |             ne usciva, mi parea ogni attimo un giorno nel ritornarvi;
 252 Pro    |           piede, ed il primo, che mi attraversasse la strada, lo taglierei
 253 Pro    |        imitare a questo fusto. Io mi attraverserei la berretta a questa foggia,
 254  3,  2 |              mezzo de la corte mi si attraversò ne i piedi e fecemi cadere
 255 Pro    |           biscanterei: ~Ogni loco mi attrista ove io non veggio ~Farei
 256  2,  7 |             ah, io non vidi mai uomo attristarsi di sinistro impedimento
 257  5,  3 |            quis babet aures audiendi audiat; volgiti a me, sozio, quia
 258  5,  3 |           libenter, quis babet aures audiendi audiat; volgiti a me, sozio,
 259  4,  5 |             esser mai stato.~PEDANTE Augustino: de Civitate Dei.~JACOPO
 260  1,  9 |             il Maximo Ottavio sempre Augusto con prolixa oratione exaltò
 261  4,  5 |              Virgillo: mihi pargulus aula luderet Aeneas. La regina
 262  3,  10|              ed il guberno di questa aurea città, omnia gratis et cito
 263  5,  3 |            equiparare lo integerrimo Aurelio, lo splendido Cavalier Vincenzo
 264  5,  3 |     Volentieri, libenter, quis babet aures audiendi audiat; volgiti
 265 Pro    |              uopo, in guisa che a le aurette estive gode de lo amore
 266  5,  3 |             grazia, che ha Alfonso d'Avalos, il quale con la sua marziale
 267        | avanti
 268 Ded    |           col prudente vostro valore avanzate non solo tutte le magnanime
 269 Ded    |            modo vi stia presso, ella avanzerà tutte le pari sue di grado,
 270 Pro    |             come lo contraffarei uno avaro, un pidocchioso ed un misero.
 271  2,  10|             innanzi che tu sapessi l'Ave Maria. Or fatti da capo.~
 272  3,  6 |       Guardate di non gire fuor da l'Avemaria in là.~GIOIELLIERE Perché?~
 273 Pro    |           paternostri, ed infilzando avemarie, dopo l'avere fiutate tutte
 274        | avendola
 275        | avendolo
 276        | Avendomi
 277  4,  5 |            mia salute, struggendosi, averebbe potuto conoscere che cosa
 278  5,  1 |         avendone tu un simile non lo averesti caro, come hanno i vertuosi
 279  2,  8 |           dite?~CONTE Salomone non l'averìa consigliato meglio, ah,
 280  4,  5 |            consiglio da fratello, et averotti a rifare: va' pur dietro,
 281  5,  11|              che non la intenderebbe Averrois.~GIANNICCO Non sono io dotto?~
 282  2,  8 |             CAVALIERE ~GIANNICCO Deh averzi Marcolina,~va' con Dio scarpe
 283  5,  10|         pisces per aequora, et inter aves turdos, ed inter quadrupedes
 284        | avevamo
 285        | avevano
 286        | avevi
 287  3,  6 |          STAFFIERE Che il Papa va in Avignone e non a Nizza, volli dire
 288        | avrebbe
 289        | Avreste
 290  1,  1 |      cortigiane!~GIANNICCO Voi ve ne avvederete.~MARESCALCO Chi t'ha detto
 291  4,  5 |             MARESCALCO ~JACOPO Se ne avvederia un cieco che la torrai;
 292  2,  4 |            ubbidito?~GIANNICCO Se ne avvedrebbeno quegli occhi, che cavano
 293  2,  5 |          belletto? almeno fussero sì avvedute che lo distendessero egualmente
 294  2,  5 |             la bocca, che ella ti si avventa addosso con uno: non fu
 295  5,  9 |              questo bascio che io vi avvento. Gli ho pur dato la berta
 296  4,  3 |          consigli. Sai tu ciò che ti avverrà, se il Signore intende questa
 297  5,  3 |         parit.~CAVALIERE Nota.~CONTE Avverti.~JACOPO Attendi.~MARESCALCO
 298  4,  3 |         fortuna ha il crine dinanzi, avvertisci in saperlo pigliare.~GIANNICCO.
 299  5,  12|        grazia con gli audienti mi ha avvertito il famulo, e mi piace, perché
 300  5,  3 |               MARESCALCO Io noto, io avverto, io attendo.~PEDANTE E chi
 301  5,  5 |              dono a chi...~CAVALIERE Avviamoci passo passo fin che s'ordini,
 302  4,  6 |    reflutaria, volentieri. Ma sempre avviene che un che ha rotto il collo
 303  3,  2 |             è stato cagione ch'io ho avvilite le mie robe co 'l profferirle.~
 304  4,  2 |          Smeraldo; tanto è, io vi ho avvisato de la moglie, fa' mo tu.~
 305  3,  9 |             dismontano e portano gli avvisi. Ora andiamo in castello,
 306  2,  5 |             eterna laude di tutte le azioni sue. Ma circa l'ordine de
 307  1,  10|              Padrone, i cavalli sono azzuffati, i cavalli si ammazzano,
 308  3,  6 |             lazoli. Oh, che colore d'azzurro oltramarino da cinquanta
 309  3,  11|               che appartiene a la A. B. C., Maestro.~PEDANTE Gran
 310  5,  10|              che ci potiamo chiamare babbioni, mantovani, ah, ah,ab!~PHEBUS
 311  3,  5 |            San Giuliano, che ammazzò babbo e mamma.~MARESCALCO Dovette
 312  5,  3 |           Volentieri, libenter, quis babet aures audiendi audiat; volgiti
 313  5,  10|         fumant; perché sine Cerere e Bacco friget Venus, non ti perder,
 314  2,  5 |          coloro che non darebbeno un bagato de l'onore del mondo; ma
 315  5,  10|              ti perder, sozio.~CONTE Bagnategli bene i polsi.~MARESCALCO
 316  4,  3 |     MARESCALCO. Il tor moglie.~CONTE Baie. Io ti dico che la peggior
 317  5,  3 |           unioni, zaffiri, jacinti e balasci. Cò così? Egli fia il miracoloso
 318 Pro    |          farei segno a lo amante del balcone, sorridendo così, e inchinandomegli
 319  2,  5 |           chiese, chi sta sempre a i balconi, e a chi una cosa, e a chi
 320  2,  5 |             tu l'ammonisci per esser baldanzosa, tu acquisti nome di uno
 321 Ded    |             e percbé ella è alquanto baldanzosetta, insegnatele voi, che siete
 322  5,  3 |      vitruviale architectura sarà un Baldesar de Sena vetus, Serlio da
 323  1,  6 |         ristora con buon fuoco in un baleno, e tosto che sei riscaldato,
 324  5,  1 |           buona mano, buone lettere, balla bene, trincia meglio, et
 325 Pro    |           sei colpi; ed al mio tempo ballai a la festa del Capitanio
 326  3,  8 |              ognuno sojano ed ognuno balzano, nel travagliarsi con i
 327  2,  4 |    ladroncelli.~GIANNICCO Voi sarete balzata.~BALIA Chi mi balzerà?~GIANNICCO
 328  2,  4 |         sarete balzata.~BALIA Chi mi balzerà?~GIANNICCO Tutta la corte.~
 329  5,  3 |            mi facesse contare da uno banco mille ducati.~CONTE Oh,
 330  4,  7 |        ordine per andare a Vinegia a barattare dieci mila plasme a granate
 331  2,  1 |               PAGGIO Trovare qualche barbagianni ed attaccargli dietro questi
 332  1,  6 |             di quel pappà di maggior barbe de la tua; ma quando sarà
 333  3,  9 |             luogo degno di fede è la barberìa, dove tutti i corrieri del
 334  5,  11|             niuno mio parente fu mai barbitonsore, e sono uso a essere pettinato
 335  4,  7 |           non sia quella.~MARESCALCO Barbutaccia fantasima, ne la mal'ora.
 336  4,  7 |           ella sia stata fatta de le barde di Bartolommeo: io son cavaliere
 337  4,  7 |           stata fatta de le barde di Bartolommeo: io son cavaliere cattolico,
 338  5,  10|           ché il vostro in bus ed in bas è troppo stitico ad intenderlo.~
 339  1,  6 |           vestire, mescolando alcuni basci con le soavi parolette,
 340  5,  10|              Parlatemi domani.~CONTE Basciala su.~GIANNICCO Sassata.~MARESCALCO
 341  4,  5 |              cotal di cuoio intorno, basciando tutti dì i piedi a' cavalli.~
 342  1,  6 |   abbracciato il suo dolce consorte, basciandolo tuttavia, gli dice cuor
 343  2,  5 |              porgendole la bocca per basciarlo, il gatto le pose le mani,
 344  5,  10|              Te Deum laudamus.~CONTE Basciatevi nel metter lo anello.~SPOSA.
 345  5,  9 |            le gioie. Pigliate questo bascio che io vi avvento. Gli ho
 346  5,  8 |              acconciava per fare una bassetta a cavallo a cavallo, il
 347  5,  4 |         debbi tener gli occhi.~CARLO Bassi così?~MATRONA Bene.~CARLO
 348  5,  10|         guardando ora in alto, or in basso a la Demosteniana. Silentium.
 349  1,  2 |           padron caro.~MARESCALCO Il bastante si duole da un piede, e
 350  2,  5 |            prudenza e di podere, non basterebbeno un giorno a ornare le mogli.~
 351  4,  5 |               maestro, in fino a San Bastiano, volli dire al T. che forse
 352  4,  5 |         ragionamento un'altra fiata; bastiti ora che io ti conforto a
 353  2,  5 |             AMBROGIO Non si può così bastonarle, come ti credi.~MARESCALCO
 354  2,  5 |           porta inferi), che solenni bastonate che io le darei, caso che
 355  5,  9 |            la fenestra.~FANTESCA Chi batte?~STAFFIERE Uno staffiere
 356  1,  11|         detto, tu dixisti.~GIANNICCO Bè! torralla o non la torrà?~
 357  5,  12|            et ultimo concluderemo la beatitudine di quelli che non l'hanno,
 358  5,  3 |          come i cieli, il clarissimo Beazzano Veneto, e forse un unico
 359  1,  6 |            certi manicaretti, che ne beccherebbero i morti, e mentre mangi,
 360  3,  3 |          guardi. O Giudei assassini, becchi, ladri, che sieno ammazzati
 361 Pro    |              ne l'udir lodare i loro begli occhi, le lor belle mani,
 362  2,  8 |             poi ella tirerà a casa i bei giovanetti, ond'egli mangerà
 363  3,  1 |         altro che ventagli, scuffle, belletti, acque, maniglie, collane,
 364  4,  5 |            Caso è a esser buona, ché bellezza senza bontà è casa senza
 365  5,  3 |              poetis, porrìa esser il Bembo pater pieridum, e il Molza
 366  4,  2 |              GIANNICCO ~MARESCALCO E bèn?~GIANNICCO Non vorrei darvi
 367  1,  4 |          dulcedo... panem nostrum... benedicta tu... s'eglì la toglie...
 368  5,  2 |           Ascolta pure, ché tosto ci benedirai le parole et i passi.~MARESCALCO
 369  2,  10|              guai a farti imparare a benedire la tavola, et avevi diciotto
 370 Pro    |    riconoscere fede di servitore, né beneficio d'amico, né carnalità di
 371  5,  2 |         Eccellenzia, oltra gli altri beni che ti fa, come le hai dato
 372  4,  4 |             e del monarca nostro, la benignità del quale mi ha posto su
 373 Pro    |           soldati del Tinca farei io benissimo. lo direi: al mio tempo
 374 Pro    |             ferro; et al mio tempo i Bentivogli a le nozze loro ferno il
 375  1,  6 |  amorevolezza di cuore, dandoti d'un benvenuto ne l'anima, ti leva la veste
 376  2,  5 |       crudeltà è come elle entrano a berlingare tutto tutto dì dalli, dalli,
 377  5,  9 |          avvento. Gli ho pur dato la berta a la poltrona, e suoni pure
 378  2,  5 |          fatto mio, anco Ser Polo mi berteggia. Così va il mondo.~AMBROGIO
 379  3,  2 |            pazzi et ora le sinagoghe berteggiano il fatto mio, e sono stato
 380  5,  5 |             entra, Sposo.~MARESCALCO Berteggiatemi, schernitemi, vituperatemi,
 381  1,  7 |                GIANNICCO Non bisogna bestemmiar per una moglie~MARESCALCO
 382  1,  4 |             non dico di...~BALIA Non bestemmiare, io te 'l credo... sub Pontio
 383  1,  2 |             egli fiato. O, o, o, che bestiaccia! mi par così vedere, che
 384 Pro    |              bene che mi metteria un bestial pensiere di contraffare
 385  3,  8 |            che strani umori e di che bestiali spiriti ci vivono, ed è
 386  2,  5 |              che fosse tua, è lodata bestialissimamente.~MARESCALCO Dammi la fede.~
 387  5,  10|         BALIA Io non guardo a le tue bestialità.~GIANNICCO Non si trovano
 388 Pro    |          quelle, an? incanta nebbia, beve bambini, caccia diavoli;
 389  2,  5 |            mio, consumami, mangiami, bevimi, divorati ciò che c'è.~MARESCALCO
 390  4,  2 |              corti i pollastrieri, i bevitori, i cicaloni e gli adulatori;
 391  1,  6 |          asciuga con alcuni panni sì bianchi e sì dilicati, che ti confortano
 392  2,  5 |            ed il darti un fazzoletto bianco; e simili ciancette son
 393  4,  5 |      GIANNICCO Voi sapete a mente la Bibbia, il Testamento ed ogni cosa,
 394 Pro    |          parlando, io mi vestirei di bigio, e discinta e scalza con
 395  1,  6 |              MARESCALCO Il dì di san Bindo, la festa dei quale è tre
 396 Pro    |   aggirandomi intorno a le sue mura, biscanterei: ~Ogni loco mi attrista
 397  5,  3 |        Pescara.~CAVALIERE Ora sì che bisognerà legarvi.~PEDANTE Perché?~
 398  1,  6 |       MARESCALCO Arcinteso vi ho. E' bisognerìa che voi parlassi con uno
 399  3,  2 |        fecemi cadere a gambe alte, e bisognò che io avessi pazienza.~
 400  2,  5 |           oggi, e per più unti e più bisunti che i cortigiani del dì
 401  1,  6 |         quella vivanda, et ogni buon boccone ti porge, dicendo: mangiate
 402 Pro    |             facea della ciriegia due bocconi e di quella cosa una; tosto
 403  1,  6 |       solennità de le gomme, e de le bolle, e dele doglie con le podagre
 404  1,  6 |             esso, gli lava con acqua bollita con lauro, salvia e rosmarino
 405  2,  11|         maestro che fa la polvere da bombarda a Ferrara; ah, ah, ah, io
 406  3,  9 |    Eccellenzia gliene dia?~JACOPO Di bonissimo luogo.~AMBROGIO Onde?~JACOPO
 407  5,  3 |             de Sena vetus, Serlio da Bononia docet, uno Luigi Anichini
 408  5,  3 |               quia perché arbor bona bonos fructus facit.~MARESCALCO
 409  3,  9 |              Pedante del Comune, che borbotta con la sua castrona pecoraggine.~
 410  2,  5 |           non ti potrei dire; sempre borbottano, sempre garriscono.~MARESCALCO
 411  1,  3 |             con voi stesso; e sempre borbottare, o che il vostro famiglio
 412  3,  3 |              cordoncini con duo mila bordelletti ne la cappa, ne la berretta
 413  1,  6 |              qual si può cacciare in bordello a tutte le ore, che non
 414  3,  4 |            MARESCALCO Poco fa era in borgo.~STAFFIERE Il Signore lo
 415 Pro    |          direi: al mio tempo il Duca Borso fece una giostra con gli
 416  5,  10|          uccelli per l'aria, e per i boschi, gli caprioli e gli cervoli.
 417  2,  5 |            certo che non hanno tanti bossoletti i medici da gli unguenti,
 418  5,  6 |           duole un ginocchio, ora un braccio, e ora una mano; così ne
 419  4,  6 |            il collo in un mal passo, brama che ve lo rompa ognuno.
 420  5,  10|             le fabule.~JACOPO Tu non bravi adesso, ah, ah, ah! ~
 421  3,  8 |          pazzi, che almeno escono di briga a un tratto. ~
 422  5,  12|          decoro nel dar congedo a le brigate, bisogna dissuadere il matrimonio,
 423  3,  6 |           par di fuoco ed è netto, e brilla di sorte, che abbaglia la
 424  5,  2 |         Santi Padri, e gli averemo a bruciare un dì i piedi, come a Lena
 425  2,  5 |            trecce, pelare le ciglia, brunire i denti e rassettarsi su
 426  5,  5 |            Signore, l'altre cose son bubbole.~JACOPO Se te ne intervien
 427  2,  2 |              io finire di leggere la Buccolica a' miei discipuli, se ora
 428  2,  5 |            vesti pomposamente ognuno bucina: e chi par essere a colui,
 429  5,  10|      MARESCALCO O castrone, o bue, o bufalo, o scempio che io sono,
 430  3,  2 |            mi sarà forza di diventar buffon magro. E ben ne vo io, se
 431  1,  6 |              bambini, i cagnolini, i buffoncini; o Dio, che consolazione,
 432 Pro    |        LORENO. E la cagione è, che i bufoli hanno data la cura del Prologo
 433  5,  10|              BALIA Io non vo' questa bugia in su l'anima, non è la
 434  5,  3 |          bene quante corna hanno tre buoi.~CONTE Andiamo in casa tua,
 435  4,  7 |      MARESCALCO Intèndovi, andate in buon'ora. Che asino è costui!
 436  1,  8 |              ma mi credea che quella burlasse meco, ed egli fa da dovero;
 437  5,  10|             potete, ché il vostro in bus ed in bas è troppo stitico
 438 Pro    |              ove io ruppi una lancia busa piena di uccelli e dipinta,
 439  1,  7 |      pazzarone.~GIANNICCO Non merito busse per dir de la moglie.~MARESCALCO
 440  3,  11|            che appartiene a la A. B. C., Maestro.~PEDANTE Gran verecundia,
 441 Pro    |             sotto la cappa con mille cacabaldole ed è una gran disonestà
 442  2,  6 |              dicesti canti.~BALIA Io cacai.~MARESCALCO Orsù, come sì
 443  4,  3 |        questa tua fantasticheria? ti caccerà, e basta.~CAVALIERE E non
 444  1,  2 |           bisogna che io vada; né mi cacciarete carote, non, per Dio.~JACOPO
 445  2,  10|               ed alla puttana che mi cacò; che canti, o che incanti?
 446  4,  7 |               e Balia, e Mes. Jacopo cacone. Or io vo' vedere chi mi
 447  1,  7 |               GIANNICCO Il Signore è cagion che togliate moglie, e non
 448  5,  10|             con una bella compagnia: cagna! ella è pur bella.~CAVALIERE
 449  1,  6 |             Vengono poi i bambini, i cagnolini, i buffoncini; o Dio, che
 450  5,  3 |           mondo il nostro Gianiacobo Calandra, il nostro Stazio, et il
 451  3,  6 |           del mondo.~STAFFIERE Avete calcidonî?~GIOIELLIERE Io ne ho uno
 452  1,  12|              PEDANTE Sempre gli equi calcitrano con i mulioni.~GIANNICCO
 453  4,  3 |           dimandandogli s'era troppo calda.~MARESCALCO Voi mi farete
 454  4,  2 |          verde non mi ricordo, simel caldo, o Smeraldo; tanto è, io
 455  5,  3 |              piovano, che sfoderi il calendario a i contadini.~CAVALIERE
 456  5,  3 |            Euterpe due, Eurania ter, Calliope quattuor, Eratro quinque,
 457 Pro    |              diavoli; e squarciata e calpesta la carta, la sospignerei
 458 Pro    |             lasciando cader giuso le calzette, moverei il passo come si
 459  1,  6 |    rassettare le cose di tavola e di camera, e dette le sue divozioni,
 460  5,  3 |              fia il miracoloso Julio Camillo, che infonde la scienza
 461  2,  2 |            rensa ed un paio di belle camiscie; ma torralla o no?~PEDANTE
 462  3,  7 |             nostro Signore.~AMBROGIO Camminate, ché per mia fé avete qualche
 463  3,  9 |       castrona pecoraggine.~AMBROGIO Camminiamo, ché s'egli ci si appicca
 464  3,  1 |              a?~GIANNICCO Moglie sì, can traditore! Perdonatemi la
 465  2,  8 |            un ladro che non vuole il cancar de la moglie, ed è dietro
 466 Pro    |            discinta e scalza con due candele in mano, masticando paternostri,
 467 Pro    |       rossezza de le labbra, e de la candidezza de' denti, sguainato fuori
 468  4,  5 |         avete detto; ma parvi che un canestro d'uva faccia vendemmia?
 469  5,  2 |            ancora che egli sia stato canonizzato per pazzo, gli è pur rimaso
 470 Pro    |             non canto io soavemente? cantate; come suono io? come Messer
 471  5,  10|             tocca di spolverizzar la cantilena de lo sponsalizio.~MARESCALCO
 472  5,  2 |              le donne si danno a far canzoni, i mariti cominciano andar
 473 Ded    |           Guido Rangone, che fattolo capace di una parte de le virtù
 474  5,  3 |        quella fidelitate e di quella capacitate, che ha il signor Messer
 475 Pro    |            gambali, i cosciali ed il capale di ferro; et al mio tempo
 476  2,  6 |         moglie.~BALIA Poi che la tua caparbità ti vuol far fiaccare il
 477  5,  3 |              florentinus, o il terso Capello di Adria, non pure lo adulescentulo
 478  2,  11|           istam urbem clarissimam; a capestri sine rubore, a gli sfacciati
 479  2,  11|           genuflexo me la domanda il capestriculo.~MARESCALCO Non entrate
 480  2,  2 |             cinedulo, un presuntuoso capestrulo osa irritare i gravissimi
 481  2,  5 |            una maestra di acconciare capi, ora ad un giudeo maestro
 482 Pro    |          tempo ballai a la festa del Capitanio del mal nome con una Signora,
 483  5,  3 |         Esculapio Polo vicentino nel Capitolio creato suo cive dal Senato.~
 484  4,  5 |          PEDANTE Detto in Seneca, in capitolo xvii de agilibus mundi.~
 485  2,  3 |              Signori hanno di strani capricci, gran cosa è il fatto loro.
 486  5,  10|            aria, e per i boschi, gli caprioli e gli cervoli. Ulterius
 487  3,  6 |             diamanti, e gli chiamano carboni.~STAFFIERE Sì eh?~GIOIELLIERE
 488 Pro    |           Commedia a onorare il gran CARDINAL DI LORENO. E la cagione
 489  4,  3 |             liberalità e la virtù al Cardinale H. de' Medici, disse Pasquino
 490 Pro    |      istrioni, che gli diedero cotal carico. E sappiate, Signori, che
 491  1,  6 |            ostinazione, e da la poca carità d'essa; et ho inteso dire
 492  5,  10|             CONTE Parlateci più a la carlona che voi potete, ché il vostro
 493  2,  5 |          troppo grande, quella ha la carnagione livida, quella è piccola,
 494  1,  11|             femina, perché la copula carnale è il primo articulo de le
 495 Pro    |             né beneficio d'amico, né carnalità di sangue; né potrei con
 496  2,  5 |          fossi io, tu mostreresti le carni, io t'ho ricolto del fango,
 497  5,  3 |             di Urbino, ragguagliando Carolus quintus Imperator de le
 498  1,  2 |            io vada; né mi cacciarete carote, non, per Dio.~JACOPO Governati
 499  4,  5 |         luderet Aeneas. La regina di Cartagine Dido non si volgea mai il
 500  5,  3 |           arte avea tenuto a bada il cartaginese Annibale.~CAVALIERE Ei s'
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