Scena
II
GIUDEO, MARESCALCO e GIANNICCO
GIUDEO Tic,
toc, tac, toc, tic.
MARESCALCO O io ci sono, o io non ci sono: s'io ci sono, non ci voglio
essere; e se io non ci sono, vuoimi tu romper la porta, malandrino ladrone?
GIUDEO Parlate onesto.
GIANNICCO Diavolo, accusalo!
MARESCALCO Io dico il vero; che non la percuoti tu con qualche discrezione?
GIUDEO Io vengo per fornirvi di mille galanterie, e voi entrate in su 'l
gigante.
MARESCALCO E che ho io a far de le tue galanterie?
GIANNICCO A chiavartele dietro.
GIUDEO Che, a? per la vostra moglie che co 'l nome d'Iddio vi si dà istasera; o
che fino ventaglio e profumato è questo; odorate.
MARESCALCO Dianzi i pazzi et ora le sinagoghe berteggiano il fatto mio, e sono
stato tolto suso, e mi sarà forza di diventar buffon magro. E ben ne vo io, se
non esco de gangheri.
GIANNICCO Se tu uscissi del mondo, ne sarebbe il gran danno
GIUDEO Non dubitate, ché di questa scuffia vi farò piacere la metà, che non
farei a un altro.
MARESCALCO Deh, lasciami stare.
GIUDEO Voi non avete giudicio, se vi lasciate uscir di mano questa collana,
lavoro francese; e che oro! ongaro per mia fé.
MARESCALCO Farò qualche pazzia.
GIANNICCO Legatelo.
GIUDEO Orsù dieci scudi e quattro sesini vi constaranno le maniglie; vi dono la
fattura. Che sarà mai? guadagnerò con qualche miserone.
MARESCALCO Certo tu mi farai tor bando di questa terra.
GIANNICCO Ah, ah!
MARESCALCO E non guarderò a niente.
GIANNICCO Diavolo, dagli; ché forse, forse...
GIUDEO Questo pendente è antico e vale un mondo, pure fategli il pregio voi
stesso.
MARESCALCO Taci, Giudeo, io te ne supplico.
GIUDEO Quando me ne facciate dire una parola ad un mercante, vi farò tempo sei
mesi.
GIANNICCO Oh, che festa!
GIUDEO Voi non rispondete; orsù un anno.
MARESCALCO Vedi a quello che io son condotto per mia sorte gaglioffa; un, che
crucifisse Cristo, si piglia giuoco d'un par mio, e non è lecito punirlo; ieri
ancora quel porco di venticinque pesi del Mainoldo in mezzo de la corte mi si
attraversò ne i piedi e fecemi cadere a gambe alte, e bisognò che io avessi
pazienza.
GIANNICCO Che lamento!
GIUDEO Le montano cento scudi, ed il pendente vale tutta la somma; e che bella
tinta ha questo diamante, che bella acqua.
MARESCALCO Se non che io non voglio contentare i miei nimici; basta, maestro
Abraam, vatti con Dio.
GIUDEO Io non vo' far bene a niuno per forza. Se me ne dessi dui centinaia, e
di contanti, non ve le darei, et il vostro ragazzo è stato cagione ch'io ho
avvilite le mie robe co 'l profferirle.
MARESCALCO Il mio ragazzo, a? to' su questa giunta.
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