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Pietro Aretino
Il Marescalco

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  • ATTO TERZO
    • Scena II
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Scena II

GIUDEO, MARESCALCO e GIANNICCO

GIUDEO Tic, toc, tac, toc, tic.
MARESCALCO O io ci sono, o io non ci sono: s'io ci sono, non ci voglio essere; e se io non ci sono, vuoimi tu romper la porta, malandrino ladrone?
GIUDEO Parlate onesto.
GIANNICCO Diavolo, accusalo!
MARESCALCO Io dico il vero; che non la percuoti tu con qualche discrezione?
GIUDEO Io vengo per fornirvi di mille galanterie, e voi entrate in su 'l gigante.
MARESCALCO E che ho io a far de le tue galanterie?
GIANNICCO A chiavartele dietro.
GIUDEO Che, a? per la vostra moglie che co 'l nome d'Iddio vi si istasera; o che fino ventaglio e profumato è questo; odorate.
MARESCALCO Dianzi i pazzi et ora le sinagoghe berteggiano il fatto mio, e sono stato tolto suso, e mi sarà forza di diventar buffon magro. E ben ne vo io, se non esco de gangheri.
GIANNICCO Se tu uscissi del mondo, ne sarebbe il gran danno
GIUDEO Non dubitate, ché di questa scuffia vi farò piacere la metà, che non farei a un altro.
MARESCALCO Deh, lasciami stare.
GIUDEO Voi non avete giudicio, se vi lasciate uscir di mano questa collana, lavoro francese; e che oro! ongaro per mia .
MARESCALCO Farò qualche pazzia.
GIANNICCO Legatelo.
GIUDEO Orsù dieci scudi e quattro sesini vi constaranno le maniglie; vi dono la fattura. Che sarà mai? guadagnerò con qualche miserone.
MARESCALCO Certo tu mi farai tor bando di questa terra.
GIANNICCO Ah, ah!
MARESCALCO E non guarderò a niente.
GIANNICCO Diavolo, dagli; ché forse, forse...
GIUDEO Questo pendente è antico e vale un mondo, pure fategli il pregio voi stesso.
MARESCALCO Taci, Giudeo, io te ne supplico.
GIUDEO Quando me ne facciate dire una parola ad un mercante, vi farò tempo sei mesi.
GIANNICCO Oh, che festa!
GIUDEO Voi non rispondete; orsù un anno.
MARESCALCO Vedi a quello che io son condotto per mia sorte gaglioffa; un, che crucifisse Cristo, si piglia giuoco d'un par mio, e non è lecito punirlo; ieri ancora quel porco di venticinque pesi del Mainoldo in mezzo de la corte mi si attraversò ne i piedi e fecemi cadere a gambe alte, e bisognò che io avessi pazienza.
GIANNICCO Che lamento!
GIUDEO Le montano cento scudi, ed il pendente vale tutta la somma; e che bella tinta ha questo diamante, che bella acqua.
MARESCALCO Se non che io non voglio contentare i miei nimici; basta, maestro Abraam, vatti con Dio.
GIUDEO Io non vo' far bene a niuno per forza. Se me ne dessi dui centinaia, e di contanti, non ve le darei, et il vostro ragazzo è stato cagione ch'io ho avvilite le mie robe co 'l profferirle.
MARESCALCO Il mio ragazzo, a? to' su questa giunta.




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