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Pietro Aretino
Il Marescalco

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  • ATTO TERZO
    • Scena VI
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Scena VI

STAFFIERE e GIOIELLIERE

STAFFIERE Che so io perché cagione il Signor vi dimandi?
GIOIELLIERE Se sua Eccellenzia vuole giocare oggi meco, son per vincerle un mondo.
STAFFIERE Adagio.
GIOIELLIERE Vincerò, certissimo. Ma che si dice in Corte?
STAFFIERE Che il Papa va in Avignone e non a Nizza, volli dire a Marsiglia, e che il Duca d'Orliens ha presa per moglie la sua nipote, e stupisce ogni uomo di cotal cosa.
GIOIELLIERE Questo Papa è un terribil Papa, e sono in openione che andrà sottosopra tutto il mondo, ma a lor posta; il nostro Marchese è favorito di tutti, e però non sentiamo mai un duol di capo, e Dio ce lo guardi cento anni.
STAFFIERE M'era scordato: sua Signoria moglie al suo Marescalco istasera in casa del Conte.
GIOIELLIERE Adunque mi vuole per conto de gli anelli; oh, io ho da servir per eccellenzia alla sua Eccellenzia!, e ti voglio mostrare una scatoletta di gioie uniche e gloriose.
STAFFIERE Guardate di non gire fuor da l'Avemaria in .
GIOIELLIERE Perché?
STAFFIERE Perché sarete svaligiato de la scatola e de la vita, che importa più.
GIOIELLIERE Importa più la scatola.
STAFFIERE Come diavolo più la scatola!
GIOIELLIERE Messer sì, io non darei queste gioie per mille vite.
STAFFIERE Sì, di quelle delle vostre vigne.
GIOIELLIERE Io parlo di quelle di mille uomini.
STAFFIERE Potrebbeno, esser tali gli uomini, che areste ragione.
GIOIELLIERE Se fossero ben pari miei, benché sarebbe difficile trovame dieci non che mille.
STAFFIERE Ah, ah, ah!
GIOIELLIERE Torniamo a le pietre preziose: vedi questo cameo sciolto?
STAFFIERE Veggiolo.
GIOIELLIERE Cento scudi ne ho trovati.
STAFFIERE Troppo costa un camello sciolto; ma che varrebbe egli legato?
GIOIELLIERE Non si potria dire.
STAFFIERE E quel camello che andava sciolto a Pietole, non era stimato tanto.
GIOIELLIERE Io dico un cameo.
STAFFIERE Sì, sì, io v'intendo mo.
GIOIELLIERE Eccoti un lapis lazoli. Oh, che colore d'azzurro oltramarino da cinquanta scudi l'oncia!
STAFFIERE Su la faccia a chi lo vuole, e la lebbra, se non basta il male di San Lazzaro.
GIOIELLIERE Maide, maide, io dico lapis, e non male, e dico lazoli, e non lazari.
STAFFIERE Parlando adagio, io vi afferro, ma dicendole a staffetta, trasando con gli orecchi.
GIOIELLIERE Questo è un carbone, fratello, del tesoro di san Marco: par di fuoco ed è netto, e brilla di sorte, che abbaglia la vista.
STAFFIERE Carbone in . Fate a mio senno, non ne parlate d'averlo.
GIOIELLIERE A che fine ho a tacerlo?
STAFFIERE Per non esser confitto in casa, ed io per me vo' dire al Signore di non avervi trovato.
GIOIELLIERE Come così?
STAFFIERE Volete voi ch'io parli a chi ha un carbone?
GIOIELLIERE Tu intendi di quelli de san Rocco, ed io dico di quelli fra noi lapidarj apprezzati più di smeraldi e diamanti, e gli chiamano carboni.
STAFFIERE Sì eh?
GIOIELLIERE Madesì.
STAFFIERE La va bene a questo modo.
GIOIELLIERE Mira che collana lavorata di traforo.
STAFFIERE Lasciatemela porre al collo.
GIOIELLIERE Son contento, ma non la maneggiare, ché perderebbe il lustro.
STAFFIERE Adesso sì che paio uno di questi nostri fottiventi, che salticchiano intorno a le amorose, che senza la collana non farebbono il zanzeverino ed il giorgio a suo modo e forse che non la portano larga, facendola vedere per tutto? E perché la faccia maggior mostra, la fanno far sì sottile, che tosto ch'ella si tocca, si rompe. Le catene vogliono essere come quella, che fino a Vinegia ha mandato a donare il Re di Francia a Pietro Aretino, la quale pesa otto libre.
GIOIELLIERE Chi te lo ha detto?
STAFFIERE Alcuni poltroni, che scoppiano d'invidia.
GIOIELLIERE Questo Re merta la Signoria del mondo.
STAFFIERE Avete calcidonî?
GIOIELLIERE Io ne ho uno a legare. Or vedi questa corona di agate finissime.
STAFFIERE Che cosa sono agate?
GIOIELLIERE Pietre come sono questi niccoli, queste corgnuole e queste turchine, le quali hanno una gran virtù donate.
STAFFIERE Fatemene un presente, ché per Dio ho gran voglia di vedere queste sue virtù.
GIOIELLIERE Non si può.
STAFFIERE Perché no?
GIOIELLIERE È promessa. Or guarda questa madre perla, a? che ti pare; è ella da reina, o che?
STAFFIERE La mi pare l'arcibisavola de le perle, non che la madre, e squarciarebbe l'orecchio ad una vacca, non pure ad una donna.




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