Scena
VIII
STAFFIERE e MARESCALCO
STAFFIERE Voi siate il ben trovato.
MARESCALCO Ben venuto.
STAFFIERE Oh, voi rispondete freddamente; io vi son pur' amico.
MARESCALCO Di grazia, non mi dar fastidio.
STAFFIERE Come, fastidio? voi devereste andar ballando per la strada, et andate
piangendo.
MARESCALCO Perché ballando?
STAFFIERE Per la moglie, per il favore e per la dota.
MARESCALCO Non mi tormentar più, ti prego.
STAFFIERE Le calze che avete in gamba saranno pur le mie, è vero?
MARESCALCO Se fossi altro che staffiere del Signore, o che taceresti, o che
qualche cosa sarebbe, e se mi stuzzichi, porto da parte i rispetti, e forse,
forse...
STAFFIERE Che rispetti, e che forse? io non ti stimo questo, e se non che mi
vergogno a porre con un artigiano, che appena sa tenere in mano duo chiodi et
un martello, non che la spada, ti proverei che la cappa che tu hai intorno è di
tela di ragni. E la torrai, e l'avrai, e la piglierai a tua onta. Sì la moglie,
la moglie sì, ho io il filello?
MARESCALCO Ancora che l'uomo voglia, non si può attendere a i fatti suoi, et è
forza ruinarsi il dì mille volte, bontà di cotali fiaccacolli.
STAFFIERE Che dici?
MARESCALCO Io ti son servitore va' con Dio.
STAFFIERE La sarà de le ben maritate, ti so dire. Io non so chi si abbia più a
disperare, o la moglie di te, o tu di lei; or toglila e non far tante novelle.
MARESCALCO O Dio, o Cristo, o Jesu! Che tormenti son questi; io ti supplico,
fratello, a ragionar d'altro, o andarti con Dio.
STAFFIERE Ragioniamo di questo che importa la vostra felicità, e toglietela.
MARESCALCO Non ci si può più vivere.
STAFFIERE Bellissima.
MARESCALCO Il mondo è guasto.
STAFFIERE Quattro mila studi e più.
MARESCALCO Bisogna mutare stanza.
STAFFIERE Parte in possessioni, e parte in danari.
MARESCALCO La va così.
STAFFIERE Gentildonna.
MARESCALCO Pazienza.
STAFFIERE Giovanissima.
MARESCALCO Io mi ti raccomando; io entrarò in casa mia, perché tu mi lasci
stare.
STAFFIERE Non vi si scordi le calze, ah, ah, ah; io ho servito il Signore, che
mi commise che io lo molestassi, ah, ah, ah,ah; che dolore egli ha, lasciami
ritornare in corte.
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