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Pietro Aretino
Il Marescalco

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  • ATTO SECONDO
    • Scena IV
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Scena IV

BALIA e GIANNICCO

BALIA Sì che il Signore vuole essere ubbidito?
GIANNICCO Se ne avvedrebbeno quegli occhi, che cavano i corvi a gli impiccati.
BALIA Signor da bene, Signor buono, dolce, santo ed amorevole! Qual limosina può far maggiore, che fargli torre questa moglie, dando esempio a' ribaldoni, ai ghiottoni, i quali vanno dietro a le gagliofferie, che ogni dì se ne doverebbe abbrusciare un centinaio?
GIANNICCO Parlate onesta, Balia.
BALIA Voi sete cagione d'ogni male, ladroncelli.
GIANNICCO Voi sarete balzata.
BALIA Chi mi balzerà?
GIANNICCO Tutta la corte.
BALIA Perché?
GIANNICCO Perché è nimica de le Donne.
BALIA Ch'ella possa esser annegata nel lago, sfacciata ribalda.
GIANNICCO Ecco Ser Polo pazzo spirituale, più ben vestito che un savio: egli ha dato la volta di là.
BALIA Torniamoci dentro, che, se 'l mio figliuolo venisse, non ruinasse ogni cosa, non trovandoci.
GIANNICCO Andiamo, che me lo par vedere.




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