1-alioq | alleg-conta | conte-ibern | idio-paren | paret-scusa | scuso-zugo
grassetto = Testo principale
Detto grigio = Testo di commento
501 25 | arcivescovo di Firenze et allegava che a Roma era stato vescovo
502 220| anima che era in quistione; alluminano il cieco, il quale gli domanda
503 | almeno
504 171| con alcuni contadini delle alpi e avendone una volta uno
505 167| in questo modo: – Salve, alter ego! –~ ~
506 367| ignudo. Il contadino, inteso altrimente, disse: – Fallo pensativo,
507 211| 211 – L'Altrito, scolare a Pisa, per purgare
508 393| degl'agnelli». «Il gentil ama, il villan teme». «Nuovi
509 220| pero e si trastulla con lo amante; il Nero, geloso, tiene
510 234| voleva andargli drieto et amazzarlo. Ora, conoscendo Cosimo
511 419| La cavalla di ser Vito amazzò la figliuola perché le toglieva
512 405| bacino». «Tu vuoi dare l'ambio a' topi». «Tu vuoi tor la
513 157| e usando molt'altre cose ambiziose, n'era detto per tutto male;
514 11 | 11 – Ambrogio Spannocchi, ragionando con
515 253| potete anco dire «surge et ambula»! –~ ~
516 116| Perché e' leggerà a un tratto amendue le facce del libro! –~ ~
517 142| 142 – Cosimo predetto ammoniva un contadino, chiamato Betto
518 184| pareva per altro essere ammorbato.~ ~
519 121| figliuoli, de' quali tre erono amogliati e come buoni fratelli facevano
520 108| riconosciuto da quelli che amonisce! –~ ~
521 132| gl'era avuta invidia: – Anaffiala pure bene cotest'erba! –~ ~
522 | ancor
523 10 | trovatolo un dì per un certo andamento ch'era allora, gli toccò
524 188| tolto di nuovo moglie, e andandone per la terra con un suo
525 329| 329 – Carlo del Grasso, andandosi a spasso con uno il quale
526 234| che in ogni modo voleva andargli drieto et amazzarlo. Ora,
527 338| voleva più tosto un ronzino e andarlo cercando.~ ~
528 110| moglie, io ordinerei di andarne ogni sera preso per di notte! –~ ~
529 9 | che gl'argumenti non se n'andassino giù per le calze.~ ~
530 101| promesse; anche voi, quando andaste padrone, avevate promesso
531 175| furono anoverati. Onde, andatosene a Cosimo, disse: – O Cosimo,
532 220| col diavolo in groppa, che andavano a una anima che era in quistione;
533 71 | aveva ottenuto, disse: – Io andavo a Roma per un cappello e
534 217| Cristo, al quale i Giudei andorono incontra con olivo e palme
535 312| Beh, fatevi con Dio! – e andossene.~ ~
536 383| altro se none: – E due! –, e andossi con Dio. Questo motto soleva
537 38 | Ser Piero, togliete quella anguilla! –; et egli: – To' quello
538 304| 304 – Al tempo che gl'animali favellavano, si solevano
539 206| le quali parole, vòlti gl'animi di tutti, ottenne quello
540 414| cominciò a imperversare et anit<r>ire; e tanto fe', che sforzò
541 402| mena la coda e mai non l'annoda! –~ ~
542 358| ducati. Colui, presala, gli annoverò e disse: – A Dio, Cristo:
543 175| banco, tutti gli furono anoverati. Onde, andatosene a Cosimo,
544 78 | qualche volta Giovanni dell'Antella, il quale si dice, poi che
545 316| predicatore, trattando della Anunziazione, disse, tra l'altre sue
546 333| su l'uscio così, a gambe aperte. Il marito gli mandò a dire
547 388| conumelle». E «gl'occhi aperti a sportello». «Così mille
548 333| era festa e non si teneva aperto. Rispose la donna: – Il
549 62 | E: – Appìccati un «Volsi apigionare» in testa! – E: – Denti
550 106| guazzava all'orecchie una mela apione e diceva, essendo a tavola
551 55 | quel tale: – Ve' che non t'aponesti! –~ ~
552 385| tutti nel merduzzo! – E, per apparare lettere greche, fe' pensiero
553 30 | mercuriali, perché da lui hanno apparato il parlare ornato e il fare
554 58 | ragionandosi d'un fanciullo che apparava a cantare, figliuolo d'una
555 197| Nella guerra presente che s'apparecchia tra Sanesi e Fiorentini,
556 410| propaginare». «Tu dispari, se non appari». «Chi tosto giudica, di
557 385| furono le lettere greche che apparò il Barghella! –~ ~
558 393| armi sono il giudice dell'appellagioni de' potenti». «Le leggi
559 199| volessi essere el primo a appiccarlo. Un pari adunque d'Antonio
560 352| gli fussi detto: – Tu l'appiccasti a santo Antonio! –, dimandassi
561 62 | salnitro per le mura! – E: – Appìccati un «Volsi apigionare» in
562 291| non me le tolga. – Costui appiccava le candele a santi e diavoli:
563 199| lui essere di quelli che appiccavono el sonaglio.~ ~
564 15 | barba, pensa come ora s'appiccherà sanz'essa! –~ ~
565 77 | rispose: – Dunque me l'appicchi tu, perché tu sai che non
566 15 | disse: – Oh egli non s'appiccò l'altra volta con la barba,
567 282| amico, il quale due cose gli appose: l'una, ch'e' troppo si
568 | appresso
569 142| contadino, chiamato Betto Araldini, che non andassi drieto
570 98 | Il Gaiuola, legnaiuolo e architetto, riprendeva non so che disegno
571 98 | con che si legavano gli architravi! –, rispose: – Oh, non ve
572 293| Rispose quel tale: – Are'lo creduto se tu non avessi
573 137| capo a detto Giuliano: e arebbelo fatto, se non che Cosimo
574 253| ambasciadore a Roma, la sua argenteria, e dicendo: – Io non posso
575 214| e vasellamenti d'oro e d'argento della Chiesa e farne danari.
576 253| come san Piero, «aurum et argentum non est mihi» –, rispose: –
577 15 | Pandolfini, essendo ritornato lo Argiropilo in Firenze, il quale si
578 9 | sedessino, acciò che gl'argumenti non se n'andassino giù per
579 9 | non si vedendo più lume, l'argumento si verserebbe fuori; e che
580 80 | comparendo uno che aveva aria di famiglio, il quale volea
581 137| Cosimo in mano un bossolo d'ariento da ricòrre i partiti, il
582 292| padre è cavalcato sopra Arimino armata manu una volta. Se
583 292| cavalcato sopra Arimino armata manu una volta. Se e' cavalca
584 393| mezzo. «La violenza overo l'armi sono il giudice dell'appellagioni
585 16 | sapeva niente, era come l'arnione, che sta nel grasso e sempre
586 57 | ebbe padre ab eterno, e io arò abeterno padre e madre! –~ ~
587 408| tondo. «Egli è un uomo che s'arragazza», cioé sodomito. «Egli è
588 379| 379 – E' ci saranno degli arreticati! –, disse quello che s'andava
589 393| negligente è servo dell'arrischiato». La moglie di Zaffo aveva
590 296| merca<ta>nte di Schiavonia, arrivò al porto di Fermo con astori,
591 62 | abaco! – E: – Tu non ti pòi arrostare da' moscioni! – E: – Un
592 81 | che la Misericordia era arsa, la Giustizia rovinata e
593 137| un Giuliano di Particino, artefice, uomo audace, avvenne che
594 53 | farlo lasciare non so che artificiuzzo che allora era Capitano
595 405| Rodersi il basto, come gl'asini da Montereggio». « – Dice
596 312| poste, con molte parole. E, aspettando la risposta quel tale, solamente
597 218| che il detto banchiere l'aspettassi ad Arezzo, si consigliò
598 304| mostrava quanto fussino aspre le pene dell'inferno, e
599 391| sensale bolognese, quando assaggiava e vini, faceva uno scopietto
600 388| la onorata zazzera, allo assegnamento della quale e' fu dottorato». «
601 124| usare alcuni termini e assegnare certe ragoni insegnategli
602 396| 396 – Una donna, in assenzia del marito trovandosi con
603 403| pulci». «Chi si vendica, s'assicura». «Se tu avessi il mondo
604 256| esso Piovano. El quale, assolvendolo, disse: – Ménati il cavallo
605 41 | Pagolo a papa Pagolo, l'assottigliò tanto che gliela guastò.
606 411| Sanesi, che gli chiedeva un astore, scusandosi che ancora non
607 296| arrivò al porto di Fermo con astori, e tutti, fuor che uno,
608 205| governava assai per punti d'astrologia. Ora, avendo inteso dallo
609 231| Valore, al tempo del duca d'Atene, il quale, per sospetto
610 328| l votrà? Vo' tre, e io v'atrò! –~ ~
611 318| Pandolfo da Pesaro dice: – Egli attende a trionfare! –, perché non
612 184| Il Pelletto, ripreso di attendere a zacchere avendo donna,
613 294| con buona provisione acciò attendessi a scrivere le simplicità
614 302| nulla di questo, ché io attendevo a sodomitare e fare e fatti
615 294| perché colui non poteva attenere la promessa, che era impossibile,
616 137| Particino, artefice, uomo audace, avvenne che detto Giuliano
617 415| Con una mano tira a sé l'auditore, con l'altra lo caccia»:
618 107| Santo Spirito, che ha tre auditori solamente e tutti gl'altri
619 207| di San Giorgio ad velum aureum da Firenze, gli usò queste
620 253| posso dire, come san Piero, «aurum et argentum non est mihi» –,
621 | autem
622 285| e' non è nostra usanza d'avanzare dovunque andiamo. E poi
623 329| stava alla finestra <e> aveali detto che guardassi di non
624 297| si fotteva la matrigna. Avedendosene, il padre terribilmente
625 215| nessun altro se ne poteva avedere che 'l calzolaio proprio!». –
626 215| racconcerò in modo che nessuno si avedrà che sia riciabattato, se
627 35 | Deh, lasciatemi dire una avemaria! –, messer Giorgio, pingendolo,
628 159| loro midollo. Ma noi, che avemo cervello, lo volemo conservare
629 | avendovi
630 299| confessare da lui, perché se per aventura ridirebbe e suoi peccati,
631 330| contadino di subito negò l'averglielo promesso.~ ~
632 393| paragone degli uomini sono le aversità». «Tu fai come colui che
633 281| dì nella scarsella, per averti a mia posta. – Rispuose
634 287| Rispondendo egli non avervi altro che le mani, in atto
635 | avessimo
636 379| a mozzare gli orecchi, e avevagli mozzi.~ ~
637 409| in piazza, disse che non avevan bisogno allora di questo
638 | avevate
639 | avevo
640 45 | inanzi. Ora, essendo colui avezzo a peracce grosse e salvatiche,
641 347| quattro tinche, ch'e' non se n'avide; e dolendosi lui, disse: –
642 398| là vicina. Ora, Zanobi s'aviò drieto a esso, gridando: –
643 218| quello ti chiede –, non si avisando dell'inganno; e, rimaso,
644 2 | Medici, padre della patria, avo del predetto, richiesto
645 123| fratello di Giovanni suo avolo, il quale Pippo fu uomo
646 | avuta
647 | avuti
648 380| saltare della fossa se n'avvede». «Bocca baciata non perde
649 329| acciò che ella non se ne avvedessi, come la vide, accennò con
650 214| veleno de' suoi s'ingegnassi avvelenare il capo degl'avversarii.
651 99 | facilmente il piovano s'accordò, avvenga che non vi accadessi nella
652 3 | loro, il che di Fiesole non avveniva.~ ~
653 214| avvelenare il capo degl'avversarii. Dicendo colui che 'n questo
654 391| rispondeva: – Oh te l'azzennai ben mi! –~ ~
655 138| un tratto la Signoria s'azzuffò; la qual cosa dicendo Cosimo
656 27 | disfarti! – Credette il babbione, e Puccio gli caricò il
657 78 | Ben sia trovato un altro babbuasso come me! –~ ~
658 49 | dato in mano per natta una bacchetta sucida; il quale, presola,
659 221| 221 – Di quel bacello che, dicendosi «e», entrava,
660 399| 399 – «Chi ci bacia ci vuole bene»: messer Agnolo
661 219| Il prete, sotto spezie di baciarla, gli tagliò la lingua: e
662 380| fossa se n'avvede». «Bocca baciata non perde ventura, anzi
663 405| acozzare tre palle in un bacino». «Tu vuoi dare l'ambio
664 416| perché fu un converso, in badia, che aveva detto circa quaranta
665 342| Il Piovano, a Londra, bagnando gli occhi di quelli Inglesi,
666 52 | 52 – Baldoccio, a uno che, non si ricordando
667 154| 154 – A Mariotto Baldovinetti, che in un suo bisogno gli
668 223| 223 – Uno che balestrava moscioni; uno che avea e
669 215| sogliono e giovani, che hanno a ballare, mettersi stivaletti sopra
670 215| proprio». Avvenne che a questo ballo si trovò un giovane ricco
671 315| dirgli: – Vedi tu quelle bandiere? Quella è la giustizia,
672 400| 400 – Nicolò Barbadori, potente cittadino fiorentino,
673 70 | Tria: graeca, latina et barbara insania! –~ ~
674 23 | al contrario cotesto tuo barberesco! –~ ~
675 33 | accompagnando una donna a Barberino, si scontrò in un cane che
676 271| 271 – Un barbiere intagliò <a uno> una gota,
677 369| 369 – Un maestro Agnolo Barbini, a una donna che lattava
678 408| de' bugiardi. «Gettarsi di barca»: quando uno è disperato. «
679 368| corte una vite fa parecchi barili.~ ~
680 393| vincere». Il cassettino di Barlaam, che di fuori era oro e
681 380| disabitate da alto»: di Giovanni Bartoli.~ ~
682 254| 254 – Bartolo del Vigna, a uno che diceva,
683 42 | che facessi mai Lorenzo di Bartoluccio, scultore, rispuose: – Vendere
684 40 | Giostrando un famiglio a sella bassa in Firenze e non cadendo
685 80 | faceva una giostra a selle basse, dove solamente giostravano
686 269| contadino al Malerba: – Mi basta che tu mi dia un po' di
687 340| Fu detto a uno: – Tu se' bastardo! –, il quale rispose: –
688 403| bonacce». «La freccia di san Bastiano». «Tu vai chiamando la gatta '
689 408| campagna, bracceschi in battaglia». «Di lunge da occhio, di
690 344| la messa per non essere battaglio alla campana; e 'l Piovano
691 156| quanti n'abbiamo noi che gli battiamo! –~ ~
692 365| amici suoi. – Ripose: – Or be', e' gliene rimaranno pochi
693 217| accennando aver paura di non beccare maggiore gravezza dopo tanti
694 335| mandati per ambasciadori due becchi! –~ ~
695 405| Papitani». «Egli ha paglia in becco». «Tu non sapresti acozzare
696 83 | Ragionandosi che, quando si bee nella giostra dentro a l'
697 342| scambio di orazione: – Beete meno, che mal pro vi faccia! –~ ~
698 378| punto cominciò a la porta a belare.~ ~
699 334| avevo menata una chinea bellissima, ma a Bologna mi fu inchiodata.
700 | benché
701 323| Ginevra de' Benci, id est la Bencina, giocando noi a un gioco
702 420| dava al popolo suo porri benedetti. Un cittadino, parendogli
703 368| 368 – Benedetto Dei dice che sarebbe buona
704 345| fatto altro: sì che pax et benedictio! –~ ~
705 412| 412 – «E benefici e ' sacrifici ti fanno spalle
706 152| dimenticano prima cento benefìci che una iniuria, e chi iniuria
707 162| Consigliando Francesco del Benino, che era un gran picchiapetto,
708 86 | ghibellina, secondo che scrive Benvenuto da Imola, l'opera di Dante,
709 10 | essendo in Firenze Lionardo Benvoglienti, ambasciadore sanese, il
710 219| mettella in una paniera di berlingozzi che la donna gli portava.
711 333| 333 – Un ser Bernardino aretino ha una donna piacevole,
712 386| pazzo, essendogli tolta la berretta da un fanciullo, chiamava
713 408| O' e sarai giudeo». «La Berta fila»: quando uno fa quello
714 122| 122 – Giovanni di Berto, <lento> e lungo favellatore,
715 48 | 48 – Il medesimo, bestemmiando Iddio in gioco e essendone
716 408| giova lo sputare». «Le tue bestemmie faranno come la processione,
717 325| 325 – Un Tedesco, bevendo co' bicchieri piccoli, come
718 325| bicchieri piccoli, come avea bevuto gli lasciava cadere. Dimandato
719 174| 174 – Fra Biagio del Carmino soleva dire
720 421| a una bella fanciulla e biasimandoli il marito, che era vecchio
721 403| prima figliata femina». «Biasimare un principe è pericolo,
722 240| gravezza, gli rispuose: – Tu biasimerai tanto cotesta gravezza,
723 289| sconfitta di Campaldino, era a Bibbiena, l'invitò alla festa che
724 325| Un Tedesco, bevendo co' bicchieri piccoli, come avea bevuto
725 171| 171 – Giovanni di Bicci, padre di Cosimo, tenendo
726 91 | avendo ripezzato un mantello bigio con una toppa di panno rosato
727 214| pericolosa, in modo che era in bilico il suo stato, fe' venire
728 124| 124 – Sandro Biliotti, uomo buono ma semplice
729 388| E' lo confessava per bimolle», cioè forte. «É tagliandoli
730 199| 199 – Iacopo Bini mi disse a questi dì che
731 373| Dio, ma perché tu n'hai bisgono!». Questo disse Donatello
732 154| pericolo, non ti sarebbe bisognato poi trarmene! –~ ~
733 328| 328 – Un bisticcio piacevole mi disse a questi
734 401| venduta, ché ell'era torta e bistorta, e in ogni modo si sarebbe
735 212| Pecorella che perde il boccone per dire «umbé»! –~ ~
736 211| publico et egli stesso si bociava.~ ~
737 391| 391 – Un sensale bolognese, quando assaggiava e vini,
738 403| si conosce mai bene alle bonacce». «La freccia di san Bastiano». «
739 82 | Firenze erono solamente due bordelli, uno di qua e l'altro di
740 255| domandata quali fussino miglori bordoni per le donne, e grossi o '
741 160| imperadore richiesto il duca di Borgogna di fare lega con essi, fe'
742 24 | Pio, il quale voleva, per boria, essere portato dai Signori
743 157| breve modo che l'essere borioso.~ ~
744 291| 291 – Guglielmo Borsiere, piacevole uomo, standosi
745 33 | pel cammino, appresso a un boschetto, ella, volta a Dardano,
746 83 | acqua insieme, disse Antonio Boscoli che, se non fussi quello,
747 123| disse: – Io rifare'llo di bosso! –~ ~
748 349| 349 – Certi suoi amici botarono a san Cresci un pesceduovo,
749 367| 367 – Un contadino aveva botato di fare un'imagine a' Servi
750 129| sempre dieci ducati per boti che ella faceva che egli
751 388| de' pazzi». «E tal porge bottoni che è tutto occhielli».
752 408| Sforzeschi in campagna, bracceschi in battaglia». «Di lunge
753 128| 128 – Uno, chiamato il Bragiacca, era stato nelle Stinche
754 | breve
755 237| lupo, imbattutosi in un breviale rosso che era caduto a un
756 142| che non andassi drieto a brighe; il quale dicendo che non
757 44 | Viniziani una statua di bronzo del loro capitano Gattamelata,
758 284| disse che vorrebbe essere Brunetto Latini; e messer Vanni: –
759 341| tosto comperare quelli, ch'e brutti a buon mercato, rispose. –
760 34 | vedere la sposa sua, come lei bruttissima vidde cominciò a ridere;
761 404| Maria di un ragazzo nero e brutto, il quale disse maravigliarsi
762 243| porca? Se tu l'avessi tra 'l Bucine e Montevarchi, frigerebbe
763 212| quarti di drieto tutte quelle budelluzze. Ora, credendo la donna
764 410| è uomo di stima», id est bue. «Di molti vizii è l'avere
765 363| Crisi, che fu dio delle bugie.~ ~
766 388| La grana e 'l bruco è 'l bullettino de' pazzi». «E tal porge
767 79 | avessi fatto la mattina a buon'ora; e contando egli alcune
768 298| messa da messer Manente Buondelmonte, il quale è tenuto bugiardo
769 31 | era ito alla loggia de' Buondelmonti a proibire il gioco, disse: –
770 411| disse messer Nicolò Buonsignori al mandato di messer Giovanni
771 350| Cercina, faccendosi alle buschette, gli toccò a lavare le scodelle:
772 198| orecchie; lunghe: dita, busto, collo; grosse: braccia,
773 235| Tu fai come il can di Buttigrone». Questo cane dicono che
774 418| un molinaccio guasto, e cacasangue ti venga! –~ ~
775 33 | disse Dardano: – Se tu cacassi le corate, me non faresti
776 34 | riderebbe a vedere cotesto cacastraggine di viso? –~ ~
777 32 | ché l'ha' più fatto che cacato! –~ ~
778 385| parecchi lettere greche, gli cacciarò tutti nel merduzzo! – E,
779 313| Quale? – – Che voi lo cacciate via innanzi che se ne vada! –~ ~
780 408| coda': proverbio tratto da' cacciatori, che fanno correre due cani
781 40 | sella bassa in Firenze e non cadendo mai, stimava la brigata
782 97 | piazza che disse: – Un bel cader tutta la vita onora! –~ ~
783 325| avea bevuto gli lasciava cadere. Dimandato per che, disse
784 410| Chi si parte dell'amico va caendo cagione». «Lo savio dee
785 278| delle genti del duca di Calabria nel 1478 e dicendo alcuni
786 361| Gondi, dicendo el duce di Calavria, nella guerra contro a '
787 60 | a scoppietti e l'altro a calcagnini! –~ ~
788 414| tratte parecchie coppie di calci, correndo, si pose a pascere
789 165| mercatante la scodella di calcidonio, che al presente usa Lorenzo
790 5 | lunghi, hanno dato prima il calcio che altri vegga loro muover
791 350| lavare le scodelle: egli le calò giù nel pozzo con un corbello.~ ~
792 9 | se n'andassino giù per le calze.~ ~
793 314| mantello; la seconda, di cambi e marchi, dicendo che non
794 72 | 72 – Bernardo Cambini, detto el «Rosso», solea
795 175| Martelli e con lettere di cambio se ne venne in Firenze.
796 411| mandato di messer Giovanni da Camerino, capitano di guerra de'
797 374| tedesco vedendo fare fuoco ne' camini, conciò sia che in Lamagna
798 408| disperato. «Sforzeschi in campagna, bracceschi in battaglia». «
799 289| morto alla sconfitta di Campaldino, era a Bibbiena, l'invitò
800 344| non essere battaglio alla campana; e 'l Piovano gli disse: –
801 351| alla fossa sanza suoni di campane, el Piovano la consigliò
802 62 | da' moscioni! – E: – Un campanile cieco da un occhio! –~ ~
803 292| tagliare la testa? – Di che campò.~ ~
804 323| credete voi che vadi? Va a cancellarvene una di quelle che avete
805 343| metterebbe per debitore lui e cancellerebbe il re.~ ~
806 363| 363 – A Napoli, sopra la cancelleria, è dipinto una figura di
807 294| Bichino ve gli renderà, cancellerò la vostra e scriverò la
808 210| e coceva uova a lume di candela, tanto volgendole che fussino
809 242| manomettendo a uno di loro il canestro, colui disse: – Ohimè, Piovano,
810 58 | fanciullo che apparava a cantare, figliuolo d'una donna non
811 226| Lotti, che era nel cesso e cantava!~ ~
812 37 | sendo vecchissimo e tutto canuto, confessava una donna. Avvenne
813 108| ire egli, sa che non vi caperebbe! –; e un altro rispuose: –
814 216| pose la saccoccia sotto 'l capezzale, ma sul mezzo della camera,
815 27 | Corsini zoppo, detto il «Capinoca», aveva offeso Puccio, e
816 408| suo». «Costui è un uomo da capire in ogni lato». «Tu sei una
817 400| e suoi beni e fatto mal capitare, disse detto Piero: – Iddio,
818 59 | coltrice son penne, elle son di caponi di tre per il paio! –~ ~
819 314| Arlotto, essendo a Palermo cappellano di galee, fu divisa in tre
820 270| cioè il Butto: – Sì, dal cappellinaio! –~ ~
821 62 | predetto: – Cimici che parevan capperi! – E: – Tovaglini che mudano,
822 389| Mena a pascere questo capro! –~ ~
823 159| ambasciadore a Rimino, con un capuccio, a l'usanza di quel tempo,
824 13 | tantum pedes, sed manus et caput.~ ~
825 418| un Tedesco e cottolo su' carboni. E, dimandato: – Oh donde
826 26 | tutto di sua Signoria, e il cardinal di Pavia disse: – Dunque
827 208| disavedutamente con messer Ramondo da Cardona, capitano della Chiesa,
828 170| gli paressi d'un muro a Careggi, murato dentro a secco e
829 137| che detto Giuliano molto caricava Cosimo in dire che queste
830 367| pensativo, perché quando io lo carico egli ha del pensativo molto! –~ ~
831 27 | il babbione, e Puccio gli caricò il basto di circa trenta
832 289| doverà essere quest'anno caristia di grano –; e ella: – Tardi
833 385| Carlo Aretino, dire: – Che Carluzzo e Lionarduzzo?! Se io ho
834 174| 174 – Fra Biagio del Carmino soleva dire che chi dovea
835 227| poppe; e in fine usò l'atto carnale. Diceva la fanciulla: –
836 78 | avere mai se non con lei carnalmente usato, solea dire: – Ben
837 213| 213 – A Simeone Carnesecchi matto davano e parenti per
838 216| la detta saccoccia gli fu carpita. Così disse il Piovano che
839 287| sere, che era infame di carte false, il quale si teneva
840 294| rendermi e mille ducati: sì che cassatemi! – – No! – disse Merlino –
841 393| perdere e non vincere». Il cassettino di Barlaam, che di fuori
842 173| Vitelleschi, essendo preso in Castel Sant'Agnolo, a uno che gli
843 410| sopra 'l capo». «Chi uno ne castiga, cento ne minaccia». «Più
844 104| messer Francesco nostro da Castiglione ci sarà un dì tolto da loro
845 167| sopravenendo a lui, che nella catedra era e leggendo la lezzione
846 380| riceve». «Cagna frettolosa fa catellini ciechi». «Medico pietoso
847 256| detto che s'aveva menato il caval lo a mano. Fé di poi similmente
848 36 | 36 – Il Poltrone Cavalcanti e Arrigo Rucellai erano
849 292| figliuolo, tuo padre è cavalcato sopra Arimino armata manu
850 317| 317 – Un fanciullino cavalcava in groppa e 'l padre suo
851 218| osservò un dì che quelli due cavalcavano in caccia con altri giovani,
852 317| quando voi sarete morto non cavalcherò io in sella? –~ ~
853 288| essendo a Firenze con molti cavalieri e donne, fu dimandato da
854 309| 309 – Un savio cavaliero fiorentino suol talvolta,
855 279| 279 – Un altro, di un cavallaccio lungo che andava a pezzi
856 294| il tempo. Solo un Bichino cavallaro se ne vantò: a cui il re
857 362| duca che non si voleva mai cavare sproni insino che non pigliassi
858 12 | voglia che non se la fussi cavata Lorenzo.~ ~
859 281| Ohimè no, ché voi non me ne caveresti mai più! –~ ~
860 72 | eragli rimasa adosso questa cazzata della ghiottornia.~ ~
861 136| di sodomia, gli disse: – Cazzo in culo, Cosimo! – Allora,
862 | ce
863 322| diede a quel primo una ceffata, dicendo: – Se tu non avessi
864 410| Fregiando la parola, il vero si cela». «Quando la donna folleggia,
865 141| voi, monsignor –, gli fe' celebrare una messa; e come fu l'ostia
866 212| di nuovo menato moglie e cenando con essa tordi, traeva de'
867 215| fussi ricordato. Ora, inter cenandum, gittò gli occhi a una vesta
868 290| perché sapeva che con lui cenava messer Guido Riccio, capitano
869 393| che si consiglia più alle cene e agli scrittorî che in
870 290| più di duemila lire! – E cenò e pagò. Costui, mancandogli
871 223| moscioni; uno che avea e ceppi legati ai piedi e correndo
872 392| Scrittura Santa ha il naso di cera, volendo significare che
873 367| asino malato. Dimandò il ceraiuolo: – Come l'ho io a fare? –,
874 142| rispuose Cosimo: – Ahimè, cerca in ogni modo di rappacificarlo,
875 338| tosto un ronzino e andarlo cercando.~ ~
876 160| di me, ma a loro bisogna cercare da mangiare, a me non mancherà
877 233| quell'altro che con esso cercava di acconciare, disse le
878 284| Vanni: – Oh cotestui è un cervellino, e rivendemmi a questi dì
879 393| fatte come la pelle del cerviatto, che una medesima mano le
880 380| sicuro. «Chi è asino, e cervo essere si crede, al saltare
881 319| rimanere appiccato al muro come cessante.~ ~
882 226| Piero Lotti, che era nel cesso e cantava!~ ~
883 394| dice: – E' distende bene le cetere! – Ancora, volendo significare
884 243| frigerebbe più che non fa una cheppia nell'olio! –~ ~
885 121| quella rispose: – Ohimè, sta cheta, che io non so ancora qual
886 322| altri si sarebbono stati cheti! –~ ~
887 257| che disse: – E però sta cheto, tu! –~ ~
888 278| quartabuone, perché così si chiamano certe squadrette piccole
889 383| cominciò a gridare e a chiamare Cardinale Rucellai, che
890 81 | chiasso, perché così era chiamata una nota meretrice.~ ~
891 251| errato dett'uscio, se ne chiariva con le mani. Ora, detta
892 304| l'asino se in paradiso si chiavassi; inteso che non, disse: –
893 218| Darai a costui quello ti chiede –, non si avisando dell'
894 119| 119 – Chiedendo licenzia Dionigi Pucci a
895 275| preti. Venne un povero a chiedergli limosina, et egli: – Va
896 204| Conte di Virtù», avessi chiesto uno sparviere per tributo
897 370| sciocca! E' non può ire alla china e tu credi ch'e' vadi all'
898 393| prima pisciato che fussi chinata. «Tal vende il senno a ritaglio
899 334| io vi avevo menata una chinea bellissima, ma a Bologna
900 264| a morire, ché non arà a chiudere se none un occhio! –~ ~
901 217| maggiore gravezza dopo tanti cibarii.~ ~
902 366| poverello, ché no' n'hai cica! –~ ~
903 357| 357 – Un certo cicalone si accompagnò col Piovano
904 407| Io ho fatto tre ore il Cicutrenna intorno a un bicchiere –,
905 380| frettolosa fa catellini ciechi». «Medico pietoso fa la
906 202| mantenere? – Rispose il cientolo: – Noi faremo a punto il
907 198| tre grosse. Cioè, nere: cigli, occhi, natura; bianche:
908 62 | 62 – El predetto: – Cimici che parevan capperi! – E: –
909 209| e così dicendo tutto lo cincischò. Non intendevano la ragione
910 270| 270 – Dicendo uno a Cino, che aveva una coltella: –
911 204| gli darebbono quaranta o cinquantamila scudi d'oro, di che lui
912 183| gambe in mano, e denti a cintola.~ ~
913 105| in corpo, sentitosene una ciocca intera, disse: – Io mi sono
914 215| di dentro il ritto della cioppa. Allora il Piovano: – Io
915 171| nuore sapessino fare di due cioppe vecchie una nuova, che dire
916 231| dì, empitasi la veste di ciriege, se n'andò in piazza e,
917 230| Fu accusato al vescovo e citato. Comparì, <e>, ripreso,
918 354| Sacramento vi trovò una civetta. Si scusò di questo el Piovano
919 65 | mio detto! –; e tornato al cliente, diceva, non partendosi
920 210| rinchiudeva in camera e coceva uova a lume di candela,
921 380| 380 – «Egli ha diciotto a coderone»: quando un gioca nel sicuro. «
922 283| vecchio, molti sgherri, e, cogliendo e rastrellando sanza riguardo
923 66 | ché ogn'anno gli dono un cogno del mio vino! –~ ~
924 45 | 45 – Faccendo Cosimo far colezzione a un contadino, gli fe'
925 | colle
926 | collo
927 19 | che si lamentava che una colonna gli toglieva la veduta di
928 67 | lettera, se la stropiccia alla colottola due o tre volte e poi la
929 410| senno fugire cagione, ma colpa sì». «L'uomo viziato non
930 40 | qual fussi stato miglior colpo che colui avessi fatto,
931 270| uno a Cino, che aveva una coltella: – Cotesta arme ti sarà
932 267| al diavolo, la carne a' coltelli. –~ ~
933 59 | letto, disse: – Se in questa coltrice son penne, elle son di caponi
934 410| alla morte». «Il buon servo comanda al libero». «La dottrina
935 392| Il Boccaccio scrive, nel Comento di Dante, un proverbio:
936 207| nostro. Dite al papa che cominci a sua posta la guerra, che
937 144| moglie, disse che a' vecchi comincia a mancare il senno, e che
938 46 | prestanza per una casa che avea cominciata a murare. Ora, parendo a
939 2 | giocassino, gli disse: – Cominciate a fare un po', prima, da
940 322| dicendo: – Se tu non avessi cominciato, quest'altri si sarebbono
941 227| confessava una fanciulla. Cominciolle a toccare e capelli, dicendo: –
942 147| detto maestro Bartolomeo lo commendò, dicendo che della moglie,
943 204| stato a' Fiorentini, fu commessa la risposta a Puccio d'Antonio
944 175| scudi da Roma a Firenze, gli commisse al banco de' Medici a Roma
945 359| conservarò e terrollo in compagnia degl'altri suoi pari.~ ~
946 80 | sorella di Lorenzo de' Medici, comparendo uno che aveva aria di famiglio,
947 230| accusato al vescovo e citato. Comparì, <e>, ripreso, confessò.
948 409| che in un caso importante compariva bello in piazza, disse che
949 296| venduti. Quello volle in compera il podestà. Or, andando
950 393| ritaglio che arebbe bisogno di comperarlo in grosso». «Chi la giustizia
951 165| 165 – Avendo il re Alfonso comperata da un mercatante la scodella
952 284| voi: lasciate dolersi al comperatore! –~ ~
953 308| dì de' cavai che tu gli comperi, credi tu che non sopporti
954 232| Una volta il predetto comperò un campo di porri, e, chiamati
955 280| comperrò un mazzo di tordi e tu comperrai dell'uve per l'agresto –,
956 280| con uno e dicendo: – Io comperrò un mazzo di tordi e tu comperrai
957 141| vene con esso in buona composizione.~ ~
958 143| non voleva questo granello comprarlo trecento ducati.~ ~
959 121| ancora delle moglie buona comunella. Adivenne che 'l minore
960 135| alcuni altri cittadini, si comunicò. Dimandato poi dagl'altri
961 207| sue scomunicazioni ci sono comunioni. –~ ~
962 102| Otto esponeva a Roma nel concestorio un'ambasciata, et essendo
963 218| contadini, e la mattina, con una conchiusione, ne andò ad Arezzo: che
964 273| tu stai sempre in sulle conchiusioni! –~ ~
965 374| vedendo fare fuoco ne' camini, conciò sia che in Lamagna usino
966 285| libera e di grande utile, concorse dopo lui messer Palmieri
967 356| modo che io gli ho tutti condannati al fuoco! –~ ~
968 9 | una disputa la quale era condotta già al tardi, disse ch'e'
969 276| Antonello da Furlì, buon condottieri, si fuggì con le paghe da
970 224| dicendo che bastava averlo condotto a rubare, ché, rubato che
971 304| ancora confessare. Ora, confessandosi l'asino dell'arte sua, cioè
972 218| che il detto banchiere confessassi esser mal pagati detti danari,
973 256| Adivenne che nell'ultimo della confessione detto contadino faceva resistenza
974 135| assoluto, rispose: – Io non mi confesso mai del ben fare! –~ ~
975 400| chiesa. Infine, essendo poi confinato nel 1434 detto Nicolò, e
976 126| ripreso da un altro che lo confortava a dire più tosto «Gesù»,
977 156| bella cosa e son tutti col conio nostro; or pensate quanti
978 382| 382 – Il Gran Connestabile, uomo eccellente e sanza
979 403| modo». «Il marinaio non si conosce mai bene alle bonacce». «
980 234| drieto et amazzarlo. Ora, conoscendo Cosimo la sua natura, gli
981 36 | degli Ottantuno chi gli conoscessi. Avenne che, traendosi una
982 36 | fare con persone che non ci conoscessino! –~ ~
983 215| questo modo: – Piovano, conoscestimi voi mai a Firenze? –, negava,
984 99 | gli disse: – Voi non mi conoscete bene: io fui a tal otta
985 36 | Iddio, che noi saremo ora conosciuti! – Rispuose il Poltrone: –
986 400| in modo che fu morto. Era consapevole di questo un Piero di Ugolino,
987 157| volendo che per tutto si conscessi che egl'era sanese, non
988 37 | la dimandò se ella arebbe consentito a un uomo, se allora vi
989 383| onde il cancellieri, per conservargli l'onore, lo serrò in una
990 359| scacciatolo via da te; ma io lo conservarò e terrollo in compagnia
991 241| 241 – Un pazzo soleva dare consigli e facevasi dare due o tre
992 393| Guai a quella città che si consiglia più alle cene e agli scrittorî
993 162| 162 – Consigliando Francesco del Benino, che
994 140| impazzò una volta. Onde, consigliandosi con alcuni una semplice
995 169| 169 – Puccio, quando avea consigliato che 'l partito non si vinceva,
996 290| tavola, ché io stimo questa consolazione più di duemila lire! – E
997 301| dovete sapere che io non ho consorti, e però bisogna ch'io stesso
998 258| Turco teneva gli elefanti in Constantinopoli dove innanzi solevano stare
999 208| capitano della Chiesa, e, constretto a venire alle mani, in conforto
1000 272| aveva il cervello in danari contanti.~ ~
1001 360| rubarono un anello alla sposa. Contavasi questa novella in presenza
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