Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Agnolo Ambrogini, detto il Poliziano
Detti piacevoli

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1-alioq | alleg-conta | conte-ibern | idio-paren | paret-scusa | scuso-zugo

                                                grassetto = Testo principale
     Detto                                      grigio = Testo di commento
2504 354| vi trovò una civetta. Si scusò di questo el Piovano dicendo 2505 385| suoi danari. Tornato poi scusso a Firenze, contava questo 2506 41 | gliela guastò. Ora, sendo sdegnato il papa e narrando questo 2507 265| 265 – Item, d'uno sdentato, suol dire: – Costui non 2508 218| tanta sommatosto pagare <se non> in presenza di tutti. Il 2509 300| questo onore sarebbe vil cosa <se stessi> in un poco di imbratto ch' 2510 104| Ragionandosi fra certi che e fichi secchi fanno pidocchi, disse messer 2511 170| Careggi, murato dentro a secco e di fuori 'ncalcinato, 2512 192| preti sono più cattivi de' secolari, e frati de' preti, de' 2513 55 | tratto a dire «per omnia secula seculorum», e sentendo colui 2514 55 | a dire «per omnia secula seculorum», e sentendo colui che innanzi 2515 182| prosperitas superbiam, securitas periculum, familiaritas 2516 | sed 2517 9 | verserebbe fuori; e che almeno sedessino, acciò che gl'argumenti 2518 62 | mudano, vino che sapea di sedili, non che di botte, e pane 2519 195| alcuni famigli in su una seggiola, et essendo per percuoterla 2520 404| avessi già qualche virtù segreta.~ ~ 2521 102| avessi mozzo un braccio, seguitava pure la sua ambasciata, 2522 315| drieto a' loro pennoni, seguitavano molti cittadini. Ricordossi 2523 357| l Piovano rispondessi, seguitò colui e innestò altri ragionamenti: 2524 55 | lui soleva dire quel che seguiva. Ora, avendo ser Piero un 2525 398| garzoni del banco che lo seguivano, diceva: – Abbiate gli occhi 2526 80 | si faceva una giostra a selle basse, dove solamente giostravano 2527 121| tentato dal maggiore. La semplicetta fanciulla, turbata, se ne 2528 140| Intesa messer Rinaldo la semplicità della donna, rispuose: – 2529 8 | Lorenzo de' Medici in camino e sendogli all'osteria posto innanzi 2530 393| La fortuna è uno de' senni di Dio». «Mal vendica sua 2531 183| che portava gl'occhi in seno, le gambe in mano, e denti 2532 245| 245 – Il predetto, sentendosi leggere in concilio el processo 2533 415| con l'altra lo caccia»: è sentenza di Crisostomo.~ ~ 2534 199| alla coda della gatta, per sentirla; ma, poi che 'l partito 2535 203| perché non s'era di lui sentito nulla.~ ~ 2536 105| raccapricciato, perché, sentitomi in bocca il finocchio, non 2537 105| col finocchio in corpo, sentitosene una ciocca intera, disse: – 2538 290| richiedevano che si facessi sepelire alla chiesa loro, promisse, 2539 230| prete fece a un suo cane la sepoltura e dissegli l'uficio, perché 2540 380| vuol esser losco». «Tanto seppe altri, quanto altri». «Qual 2541 46 | prestartene dugento: ma serbami all'intonacare! –~ ~ 2542 333| che ha la chiave e non la serra! –~ ~ 2543 333| marito gli mandò a dire che serrassi la bottega, perché era festa 2544 236| fussi uno che nella tavola serrato aveva.~ ~ 2545 383| conservargli l'onore, lo serrò in una camera; e egli, fattosi 2546 101| all'opera, di non avere servata certa promessa, rispose: – 2547 411| 411 – – Assai mi serve, quando mi richiede! –, 2548 367| botato di fare un'imagine a' Servi di un suo asino malato. 2549 281| novelle, un messer Andrea da Servigliano, famoso cavaliere ma molto 2550 411| ancora non l'avessi potuto servire in casi d'alcuni suoi amici.~ ~ 2551 128| trent'anni, e, avendone sessanta, fu domandato quanto tempo 2552 302| Nofri, sendo preso per sessantasei, si scusava con dire: – 2553 408| quando uno è disperato. «Sforzeschi in campagna, bracceschi 2554 414| anit<r>ire; e tanto fe', che sforzò il famiglio che lo riteneva, 2555 283| uomo savio e vecchio, molti sgherri, e, cogliendo e rastrellando 2556 380| coderone»: quando un gioca nel sicuro. «Chi è asino, e cervo essere 2557 | sieno 2558 47 | 47 – Spadino di Val di Sieve, andando a Fiesole e sentendo 2559 150| rendé, dicendo: – Multa signa fecit Iesus quae non sunt 2560 117| non sputò mai in terra! –, significando che s'era sempre sputato 2561 213| 213 – A Simeone Carnesecchi matto davano 2562 256| caval lo a mano. Fé di poi similmente resistenza a un altro peccato, 2563 294| attendessi a scrivere le simplicità che si facevono nella sua 2564 295| obligare a' loro statuti e sindicati, mai non accettò. Venendo 2565 143| medico pistolese, uomo singulare, essendo per tòrre moglie 2566 228| 228 – Fra Sinibaldo confessava una volta una 2567 | sino 2568 260| alle prese con una donna, smarrì per troppa fretta l'uscio; 2569 408| e' non la può giugnere, e smarriscesi. «Sguinzagliare alla fantasia» 2570 33 | corate, me non faresti tu più smontare! –~ ~ 2571 129| adosso, l'altro, quando ne smontava; ma la fotteva di rado, 2572 200| stretto da messer Tomaso Soderini a tor moglie. Risposegli 2573 7 | egli crederebbe assai bene sodisfare, – Oh io t'insegnerò – disse 2574 296| podestà et egli a doppio sodisfatto.~ ~ 2575 136| prudente ma alquanto infame di sodomia, gli disse: – Cazzo in culo, 2576 302| questo, ché io attendevo a sodomitare e fare e fatti miei! –~ ~ 2577 408| uomo che s'arragazza», cioé sodomito. «Egli è di buona coscienzia», 2578 210| digiunare e non potendo soffrire, si rinchiudeva in camera 2579 385| questo suo caso e sempre soggiugneva: – E queste furono le lettere 2580 389| Sai tu erba verde? –, e soggiungeva: – Mena a pascere questo 2581 200| dolore che io n'ebbi nel sogno, che io mi destai; et ebbi 2582 380| novella della figliuola del Soldano. «Chi s'impaccia con Tosco 2583 352| detti un quattrino –, o un soldino, rispondessi: – Eccotene 2584 22 | Sbardellato» per aconciarsi al soldo, si vantava ch'e' non fugiva, 2585 282| sparvieri in su la ferza del sole, riscontrò un suo amico, 2586 276| ripetendo pure questa sua sollecitudine. Disse Cosimo: – Non dite 2587 37 | questo è che col dito s'era solleticata. A questo, desto, ser Giovanni 2588 216| Piovano, sendo a questi sollicitato da alcuni cittadini di rinunziare 2589 378| frodarlo, avea nascoso in una soma, il quale, non avendo mai 2590 360| non so che altri giovani e sonatori che si trovavano a quelle 2591 171| donna, dicessi non so che sonetti. E, dimandato poi quel che 2592 115| Luigi Pulci dice in un sonetto che il bruco chiese a Dio 2593 216| altro, sentì così sul primo sonno venire quel tale pian piano 2594 293| aveva sopportate; e avendone sopportata una grande, disse, a chi 2595 293| filosofo, molte cose aveva sopportate; e avendone sopportata una 2596 308| Butto: – Oh! Lorenzo ha sopportato che l'inganni ogni de' 2597 308| comperi, credi tu che non sopporti che tu tocchi dieci punzoni? –~ ~ 2598 233| di acconciare, disse le sopradette parole: – Per un po' meno 2599 306| la vite quando il palo la sopragiudica.~ ~ 2600 205| ambasciadore al duca Filippo, soprastette assai prima avessi audienzia, 2601 167| con tanta proprietà, che, sopravenendo a lui, che nella catedra 2602 210| dentro, faccendoli grande sopravento. Et iscusandosi il monaco 2603 209| soldati grandemente forniti di sopraveste e di pennacchi, (ma lui 2604 410| porti la pelle». «Tu sei sordo e io odo peggio di te». « 2605 80 | 80 – La Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici, comparendo 2606 175| per la via, cominciò a sospettare assai che i danari non gli 2607 418| qualche bugia e non la può sostentare. Il Regola contava di avere 2608 210| il monaco con dire che la sottigliezza del demonio gl'aveva insegnato 2609 209| un palo, cominciò con la spada a dare in quello pennacchio, 2610 47 | 47 – Spadino di Val di Sieve, andando 2611 60 | guercio: – Tu hai gl'occhi spaiati, uno a scoppietti e l'altro 2612 349| pesceduova? Rompetevi una spalla, o una coscia, e vedrete 2613 412| benefici e ' sacrifici ti fanno spalle a' malefici».~ ~ 2614 11 | 11 – Ambrogio Spannocchi, ragionando con Lorenzo 2615 204| Virtù», avessi chiesto uno sparviere per tributo a' Fiorentini 2616 282| Frescobaldi a uccellare agli sparvieri in su la ferza del sole, 2617 329| del Grasso, andandosi a spasso con uno il quale gli volea 2618 61 | altro: – Guarda occhi da spaventare tordi al zimbello! –~ ~ 2619 159| di quel tempo, grande e spazioso, parve a' Riminesi cosa 2620 104| loro e portatone in qualche spedale ad devorandum! –~ ~ 2621 178| fatica, disse: – Ella può spendere, ché ella fa poi il covone 2622 90 | come aveva un grosso, lo spendeva alla taverna; e, ripreso 2623 51 | essendogli detto: – Perché spendi tu cotesti danari a diletto? –, 2624 178| 178 – Uno, di una femina spenditrice che si sapeva guadagnare 2625 368| Dei dice che sarebbe buona spesa a lastricare le vigne, perché 2626 208| avete per capitano Gherardo Spinola, che mai non perdé per mare 2627 107| predetto: – É quello di Santo Spirito, che ha tre auditori solamente 2628 410| nelle tenebre, fa buono splendore». «Se nuova loda di te non 2629 388| conumelle». E «gl'occhi aperti a sportello». «Così mille volte come 2630 188| già stracchi! –, disse lo sposo: – Ohimè, lasciali pur dire, 2631 408| voglia di bere non giova lo sputare». «Le tue bestemmie faranno 2632 278| alcuni che ell'erano ottanta squadre, disse Braccio Martelli 2633 278| perché così si chiamano certe squadrette piccole da legnaiuoli.~ ~ 2634 408| quello de' millantatori e squartatori, questo de' bugiardi. «Gettarsi 2635 65 | raccomandava uno per lo squittino e menavalo seco; e, come 2636 | stai 2637 298| dubitai mai della fede se none stamani, avendo udito il Vangelio 2638 47 | brigata ramaricarsi di essere stanca, disse: – Che diavol faresti 2639 291| Borsiere, piacevole uomo, standosi a Bologna, veduto un 2640 346| nave. Il Piovano prese una stanga e diede al cavallo, per 2641 346| perché la nave non va sanza stanghe, e massime dove è poca acqua.~ ~ 2642 155| stavviti, perché v'è buona stanza, perché di state v'è freddo 2643 290| prodighissimo, mandò fagiani e starne una sera al podestà di Siena 2644 | state 2645 295| voleva obligare a' loro statuti e sindicati, mai non accettò. 2646 93 | cavolo, in un paese, che vi stavono sotto millecinquecento uomini 2647 155| Così si vuol che tu faccia: stavviti, perché v'è buona stanza, 2648 393| che una medesima mano le stende per il dritto e per il traverso». « 2649 | stessa 2650 | stette 2651 | stiamo 2652 290| Andiamo a tavola, ché io stimo questa consolazione più 2653 215| hanno a ballare, mettersi stivaletti sopra le carni strettissimi 2654 215| mentre che si metteva gli stivali, ne schiantò uno. Ora, perturbato, 2655 188| faccia»? Voi ci avete già stracchi! –, disse lo sposo: – Ohimè, 2656 159| parve a' Riminesi cosa strana, perché essi vanno di bel 2657 57 | medesimo, avendo un padre stranissimo, soleva dire: – Io sono 2658 215| stivaletti sopra le carni strettissimi e pulitissimi. Faccendosi 2659 421| era compagno del gallo, la strinse molto prosontuosamente se 2660 205| Ora, avendo inteso dallo strolago un'ora accomodata, mandò 2661 67 | dato una lettera, se la stropiccia alla colottola due o tre 2662 4 | e molto introdotto nelli studi, ora, dimandando Cosimo 2663 4 | dimandando Cosimo in che esso studiassi e rispondendo egli scioccamente 2664 4 | rispondendo egli scioccamente che studiava in libris, voltosi al padre, 2665 116| più valente uomo di questo Studio. – Dimandato il perché, 2666 374| sia che in Lamagna usino stufe.~ ~ 2667 159| accordorono che non si voleva stuzzicar e Fiorentini.~ ~ 2668 131| L'arcivescovo Orlando, successore di Antonino, dolendosi d' 2669 1 | ma uomo a cui piaceva el succo della vite, e dicendogli 2670 49 | per natta una bacchetta sucida; il quale, presola, disse: – 2671 85 | maravigliavo bene del tuo sudare! –~ ~ 2672 85 | favellare in modo che tutto sudava, dicendo egli a certo proposito: – 2673 83 | sempre ne vanno giù mocci, sudore e sangue e altra mistura 2674 | sulle 2675 225| perché non avea la dote dal suocero intera, avendo detto che 2676 354| chiesa di detto Piovano, dove suole stare el Sacramento vi trovò 2677 351| n'andava alla fossa sanza suoni di campane, el Piovano la 2678 89 | un altro: – Tu hai tanta superbia perché 'l grano val poco! –~ ~ 2679 182| Veritas odium, prosperitas superbiam, securitas periculum, familiaritas 2680 410| cose sono odiose: povero superbo, ricco bugiardo, vecchio 2681 253| Voi non potete anco dire «surge et ambula»! –~ ~ 2682 410| di pentire s'affretta». «Tacendo, il matto sarà tenuto savio». « 2683 422| E, dimandata ella, che taceva, rispose: – Tanto facessi 2684 215| proprio!». – Intese Pavia, e tacque.~ ~ 2685 408| id est asino. «Fare a 'taglia coda'», alias 'mozza coda': 2686 408| cani insieme e al più lento taglian la coda.~ ~ 2687 388| bimolle», cioè forte. «É tagliandoli la onorata zazzera, allo 2688 122| alludendo alle piante che, così tagliate, fanno più lunga messa.~ ~ 2689 354| tutti erono impiccati o tagliati a pezzi.~ ~ 2690 122| un cerchio da non so chi tagliatogli el ragionamento, disse Bernardo 2691 219| la masserizia al prete, tagliossela e mettella in una paniera 2692 250| Figliuoli, io vi lascio e tai danari, danari del tale 2693 377| bracco! –, chiamando bracco talora tale che non era mastino.~ ~ 2694 | talvolta 2695 175| più fede ha il mercatante, tant'è più ricco! –~ ~ 2696 217| propria. Onde, come fu qui, tantosto l'ebbe a desinare, e, messolo 2697 | tantum 2698 398| venne un ladro e tolse la tasca ch'era vicina. Ora, Zanobi 2699 62 | E: – Denti che parevan tavole d'abaco! – E: – Tu non ti 2700 27 | aveva offeso Puccio, e temendo che, una volta che egl'era 2701 216| non lo fa perché questi tempi non son da ciò, e questo 2702 410| La buona fama, nelle tenebre, fa buono splendore». «Se 2703 171| Bicci, padre di Cosimo, tenendo amicizia grande con alcuni 2704 190| tanti egli, che mi farà tener savio! –~ ~ 2705 404| maravigliarsi perché il padrone lo tenessi, se non avessi già qualche 2706 121| menò moglie, e di subito fu tentato dal maggiore. La semplicetta 2707 124| qualche cosa, usare alcuni termini e assegnare certe ragoni 2708 289| contessa Gherardesca in un terrazzo donde si vedeva il luogo 2709 122| punto tagliato tra le due terre! –, alludendo alle piante 2710 292| il conte cavalcò sopra i terreni di messer Malatesta; il 2711 200| Intese messer che non era terreno da porvi vigna.~ ~ 2712 297| Avedendosene, il padre terribilmente se n'adirò, dicendo: – O 2713 359| te; ma io lo conservarò e terrollo in compagnia degl'altri 2714 199| l'altro e danari, e 'l terzo ha appiccato el sonaglio. 2715 175| lui: – Messer Piero, el tesoro de' mercatanti è la fede, 2716 | Testé 2717 261| disavedutamente fu per farli male a' testicoli con un ginocchio. Onde, 2718 126| non dèi sapere forse quel testo: «Ut in nomine lesu omne 2719 141| rispose Cosimo al cardinale di Tiano, mandato dal papa per danari 2720 | tibi 2721 326| 326 – Donatello tigneva e suoi fattori perché e' 2722 347| Arlotto a un Sanese quattro tinche, ch'e' non se n'avide; e 2723 37 | 37 – Ser Giovanni Tinghi, prete in Santa Riparata, 2724 415| fa male». «Con una mano tira a sé l'auditore, con l'altra 2725 227| fanciulla. Cominciolle a toccare e capelli, dicendo: – E' 2726 141| perché, essendo re, potea toccarla come quello che è sacrato). 2727 422| Io non volli che e' mi toccassi. – E, dimandata ella, che 2728 303| Giovansimone dice che l'arte del toccato è cattiva arte, perché ne 2729 376| sabbato diecimila ducati, gli toccherebbe, rispose: – Sabbato non 2730 308| che non sopporti che tu tocchi dieci punzoni? –~ ~ 2731 218| beni in comune. Fe' dare un tocco dagli altri giovani al banchiere 2732 209| pennacchi, (ma lui lo fe' loro togliere: del che i soldati si querelavano). 2733 38 | piombino e disse: – Ser Piero, togliete quella anguilla! –; et egli: – 2734 202| 202 – Quando e Ciompi tolsono lo stato a' Grandi, un cavaliere 2735 200| Botticello fu stretto da messer Tomaso Soderini a tor moglie. Risposegli 2736 392| che si può a ogni luogo torcere.~ ~ 2737 216| pian piano al suo letto per torgli di sotto il capo certi pochi 2738 270| rispondendo esso: – Io so no uso a torle ad altri –, disse Andrea 2739 218| e con essi via cavalcò. Tornano i giovani, intendono la 2740 101| padrone, avevate promesso di tornar per mare e pure tornaste 2741 343| cavalli, dicendo che se tornassi metterebbe per debitore 2742 101| di tornar per mare e pure tornaste per terra! –~ ~ 2743 396| Ora faremo così fin che torni! –~ ~ 2744 410| ma non , per le corna, il toro». «Termine sopra il termine: 2745 289| conte Ugolino che morì nella Torre della Fame di Pisa, era 2746 380| Soldano. «Chi s'impaccia con Tosco non vuol esser losco». « 2747 216| una certa sua sacoccia. E' tossì e sputò, per mostrare d' 2748 62 | parevan capperi! – E: – Tovaglini che mudano, vino che sapea 2749 118| rispose: – Per ricevere i tozzi! –~ ~ 2750 400| quale, veduto questo gran tradimento, disse fra sé: – Io non 2751 36 | conoscessi. Avenne che, traendosi una volta detti Ottantuno, 2752 76 | giovane che voleva che la si traessi la camicia, gli disse: – 2753 212| cenando con essa tordi, traeva de' quarti di drieto tutte 2754 175| papa Nicola V, avendo a transferire una gran somma di scudi 2755 166| capitani de' Fiorentini: e più trappole gli scoccò adosso per levarselo 2756 234| se n'andò a Cosimo per trar lettere al marchese di Ferrara, 2757 154| ti sarebbe bisognato poi trarmene! –~ ~ 2758 42 | questa era una sua villa da trarne poco frutto.~ ~ 2759 408| Sguinzagliare alla fantasia» è traslazione del medesimo. «Tagliare» 2760 370| faccendo pepe di luglio, lei lo trassinava: ma tutto in vano. Fesselo 2761 220| Nero monta sul pero e si trastulla con lo amante; il Nero, 2762 206| duca di Milano, et essendo trastullato, prese licenzia con queste 2763 316| 316 – Un predicatore, trattando della Anunziazione, disse, 2764 217| commissione di messer Falcone di trattare il Piovano Arlotto come 2765 225| 225 – Una moglie, mal trattata dal marito perché non avea 2766 414| festa con la druda; ma egli, tratte parecchie coppie di calci, 2767 209| cammino, smontò da cavallo e, trattosi l'elmo e poso in su un palo, 2768 380| La piena ne mena così una trave come una paglia». «Le gran 2769 | traverso 2770 394| dire che quella tal cosa «trebbianeggia»; altri dicono: «Ell'ha 2771 292| Passato che fu il tempo della tregua, il conte cavalcò sopra 2772 27 | caricò il basto di circa trenta ducati. Venne poi questa 2773 246| loro: – Noi siamo in casa trentadue paia di coglioni –, disse: – 2774 70 | insaniae? –, rispose: – Tria: graeca, latina et barbara 2775 408| de' pensieri». «Chi altrui tribula, sé non posa». «Tu sei figliuolo 2776 314| intendevano fra loro; la terza, la Trinità.~ ~ 2777 346| cavallo, per modo che lo fe' trottare, dicendo ch'egl'era vero 2778 403| qualcuno fussi buono. «Chi vuol trovar la gallina scompigli la 2779 286| dentro dicendo: – La ben trovata! Gl'altri ci sogliono percuotere 2780 360| giovani e sonatori che si trovavano a quelle nozze, e, intra 2781 359| hai il torto, perché se tu trovavi questo ducato l'aresti subito 2782 160| predetta lepre, ma io mi troverò che pascere in ogni luogo. –~ ~ 2783 95 | volta fruga ben sotto, e troverra'vi anche la tua! –~ ~ 2784 240| cotesta gravezza, che tu non troverrai poi uomo che la voglia! –~ ~ 2785 1 | dessi un fiasco, dove mi troverrei io? –~ ~ 2786 218| andò per consiglio a lui e trovollo in villa; e il detto messere, 2787 345| Lorenzo. Da anno in qua non truovo che egli abbia fatto altro: 2788 99 | non lo voleva concedere, truovò questo modo: che messer 2789 186| che, come l'uomo ha fatto, tura tosto e fuge via nel puzzo.~ ~ 2790 121| La semplicetta fanciulla, turbata, se ne dolse colla moglie 2791 355| sarà appiccato. – Colui, turbato, stette sopra di sé; poi, 2792 163| Insino ad ora ho sempre ubidito alla mia patria e sempre 2793 423| essere grasso e Sanesi l'uccellavano con dire che portava la 2794 69 | piccola gabbia a sì grande uccello! –, <disse>: – E la sua 2795 234| diede licenza di poterlo uccidere dove lo trovassi. Ma, riscontrandosi 2796 222| insaccava nebbia; <quello> che udiva schiantare la gramigna di 2797 286| risedeva a Pisa. Finito l'ufficio, andando a vederla et entrando 2798 282| o minuta era ridotta all'uggia. Rispuose che della prima 2799 136| Cosimo un matto chiamato Uguccione, il quale, trovatolo in 2800 34 | ridere; e dicendogli essa: – Uh, oh tu ridi?! – rispuose: – 2801 256| lavatore. Adivenne che nell'ultimo della confessione detto 2802 212| perde il boccone per dire «umbé»! –~ ~ 2803 141| e' fu una volta un re d'Ungheria il quale, faccendo impresa 2804 | unum 2805 210| rinchiudeva in camera e coceva uova a lume di candela, tanto 2806 388| E non ci è sì fresco uovo che non guazzi». «La grana 2807 247| Gismondo, e il conte di Urbino medesimamente nella terra, 2808 157| Faccendosi papa Pio portare e usando molt'altre cose ambiziose, 2809 133| alcuni giovani Viniziani usate non so che parole circa 2810 296| dileggiato. Il quale, accortosi, uscì fuora per la terra gridando: – 2811 413| entra donde non vegga l'uscita; l'altra, donde un tratto 2812 139| Rinaldo degl'Albizi degli usciti di Firenze, mandò a dire 2813 221| entrava, e, dicendosi «o», usciva, e che la padronessa mandò 2814 374| conciò sia che in Lamagna usino stufe.~ ~ 2815 341| ché e' doveva prestare a usura, et egli acattò! –~ ~ 2816 408| di discrezione», id est usuraio. «La notte è madre de' pensieri». « 2817 285| molto libera e di grande utile, concorse dopo lui messer 2818 | V 2819 313| cacciate via innanzi che se ne vada! –~ ~ 2820 403| freccia di san Bastiano». «Tu vai chiamando la gatta 'mucia'». « 2821 116| disse: – Costui sarà el più valente uomo di questo Studio. – 2822 208| suoi usò queste parole: – Valenti uomini, il vostro conforto 2823 332| diceva: – Io sono il più valentuomo del mondo: ma non ti sarà 2824 94 | contadino, domandato che valeva in piazza il grano, disse: – 2825 423| con dire che portava la valigia dinanzi. Egli rispose: – 2826 231| cittadino, chiamato messer Valore, al tempo del duca d'Atene, 2827 284| vescovo Andrea, uomo di poca valuta, fu da lui dopo desinare 2828 115| manigoldi che tutto ne van vestiti.~ ~ 2829 236| 236 – «Vangeli et altre zacchere». Queste 2830 298| stamani, avendo udito il Vangelio di san Giovanni da messer 2831 370| trassinava: ma tutto in vano. Fesselo mettere a dosso: 2832 294| si trovò nessuno che si vantassi d'andarvi infra il tempo. 2833 305| 305 – Vantavasi un vecchio, già stato soldato, 2834 294| Bichino cavallaro se ne vantò: a cui il re fe' dare mille 2835 214| consigliò a tòrre tutti e vasellamenti d'oro e d'argento della 2836 352| rispondessi: – Eccotene due, e vavvi per me! –~ ~ 2837 33 | volta a Dardano, disse: – , io vorrei fare un peto! –: 2838 144| tolta moglie, disse che a' vecchi comincia a mancare il senno, 2839 144| sopradetto, dimandato per che in vecchiaia aveva tolta moglie, disse 2840 171| sapessino fare di due cioppe vecchie una nuova, che dire queste 2841 39 | 39 – Una vecchierella si confessava che, sforzata, 2842 37 | in Santa Riparata, sendo vecchissimo e tutto canuto, confessava 2843 98 | ogni pazzo lo fa quando vede le catene! –~ ~ 2844 168| dimandare come qualcuno stessi vedendolo avere buon viso, disse di 2845 76 | disse: – Tu non ne vuoi veder camicia! –~ ~ 2846 286| Finito l'ufficio, andando a vederla et entrando in camera, perché 2847 369| eravate una schifa cosa a vedervi lattare! –~ ~ 2848 67 | poi la legge come se egli vedessi lume! –~ ~ 2849 289| maggiore che altrove, disse: – Vedete che questi nostri ghibellini 2850 98 | racapricciavo ogni volta ch'io vedevo portare quelle catene 2851 300| casa degl'Albizi era una vedova bella, la quale accozzò 2852 167| leggendo la lezzione sua, vedutolo, lo salutò in questo modo: – 2853 400| che Iddio ci sia se io non veggo vendetta –; e cominciò a 2854 207| cardinale di San Giorgio ad velum aureum da Firenze, gli usò 2855 393| che fussi chinata. «Tal vende il senno a ritaglio che 2856 290| usare una magnificenzia, vendé se stesso. Morendo, a tutti 2857 400| Iddio ci sia se io non veggo vendetta –; e cominciò a stare molti 2858 214| Signore, che farà ben le mie vendette! –~ ~ 2859 27 | sopra le gravezze, non si vendicassi, gli s'andava raccomandando, 2860 225| intera, avendo detto che avea venduto quel fatto, gliela fe' riavere 2861 141| e, distesosi più oltre, vene con esso in buona composizione.~ ~ 2862 | venga 2863 | venivano 2864 413| loro uso: il sospetto, il vento e la lealtà. Il primo mai 2865 | venuta 2866 282| accorgersene; l'altra non essere vera, essendo fuori quel tale.~ ~ 2867 410| vecchia che hai si perde». «La verace loda mette radici e propagine». « 2868 389| Regola diceva: – Sai tu erba verde? –, e soggiungeva: – Mena 2869 316| donne, che facessi allora la vergine Maria? Ch'ella s'imbiondissi? 2870 300| scusa e per rimediare alla vergogna delle due case, se ne vennono 2871 352| Antonio; poi non v'andò. Vergognandosi d'andare a Firenze, el Piovano 2872 204| che lui non si doverebbe vergognare, perché avevono avuti degl' 2873 306| di que' preti: – Non vi vergognate voi, frate, a ire drieto 2874 37 | disse un peccato di che si vergognava, e questo è che col dito 2875 182| latine, in questo modo: «Veritas odium, prosperitas superbiam, 2876 155| di state v'è freddo e di verno caldo. –~ ~ 2877 28 | 28 – Mona Veronica mazzocchiaia, domandata 2878 | verrà 2879 | verremo 2880 9 | più lume, l'argumento si verserebbe fuori; e che almeno sedessino, 2881 231| Costui, un , empitasi la veste di ciriege, se n'andò in 2882 217| olivo e palme mettendogli le vesti sotto i piedi, e poi lo 2883 247| un moccicone, ché si fa vestire da' famigli! –~ ~ 2884 115| manigoldi che tutto ne van vestiti.~ ~ 2885 328| di Botticello: – Questo vetro chi 'l votrà? Vo' tre, e 2886 216| Fu una volta un romito viandante, il quale, sendo a un'osteria 2887 398| tolse la tasca ch'era vicina. Ora, Zanobi s'aviò drieto 2888 403| la gallina scompigli la vicinanza».~ ~ 2889 354| L'arcivescovo di Firenze, vicitando la chiesa di detto Piovano, 2890 365| morì. Un frate l'andò a vicitare e dissegli: – Così vicita 2891 34 | sua, come lei bruttissima vidde cominciò a ridere; e dicendogli 2892 359| Un ricco trovò un ducato. Viddelo un poveretto e disse: – 2893 329| se ne avvedessi, come la vide, accennò con tutto il braccio 2894 229| rubato un paiuolo; dipoi, videndolo dormire, si levò . Posevisi 2895 93 | cavallo, disse l'altro: – E i' vidi in un paese una caldaia, 2896 359| disse: – Guarda, la ventura vien più tosto a lui che a me! – 2897 393| agnelli». «Il gentil ama, il villan teme». «Nuovi ragionamenti 2898 310| a quistione, e a parole villane, in modo che Nicolò disse: – 2899 8 | posto innanzi non so che vinaccio, il quale l'oste diceva 2900 330| disse: – Niega sempre mai e vincerai. – Poi chiese il ducato 2901 393| gioco dove può perdere e non vincere». Il cassettino di Barlaam, 2902 330| ducato, per modo che sempre vincerebbe. Colui promisse, e 'l dottore 2903 393| Assai gran pericoli si vincono per disperazione». «Il paragone 2904 391| bolognese, quando assaggiava e vini, faceva uno scopietto con 2905 207| cavaliere e ambasciadore viniziano, quando si licenziò el cardinale 2906 268| e perduto: e voi m'avete vinta la mia parte, come anche 2907 199| ma, poi che 'l partito fu vinto, non si trovava nessuno 2908 393| divise per lo mezzo. «La violenza overo l'armi sono il giudice 2909 40 | presente il signor Lodovico Visconte, il quale, nel fine della 2910 161| tornando ambasciadore da Roma, visitò la Signoria di Perugia. 2911 128| Cristo ch'io dicessi esser vissuto questi trent'anni ch'io 2912 173| 173 – Il patriarca de' Vitelleschi, essendo preso in Castel 2913 419| 419 – La cavalla di ser Vito amazzò la figliuola perché 2914 141| disse: «Fa col tuo et arai vittoria». Inteso il monsignore quel 2915 419| toglieva la prebenda. «Il porco vive sulla pelle», id est ut 2916 393| di morire desidera di non vivere». «Assai gran pericoli si 2917 131| come lui – disse Cosimo –, vivete come lui! –~ ~ 2918 29 | 29 – Ser Viviano, notaio alle Riformagioni, 2919 77 | sai che non de solo pane vivit homo! –~ ~ 2920 403| Il lupo, da morto e da vivo, pute». «Le parole son femine, 2921 11 | Sanesi, gli disse che essi vivono di miracoli.~ ~ 2922 410| cagione, ma colpa sì». «L'uomo viziato non s'accosta a lumiera». « 2923 410| id est bue. «Di molti vizii è l'avere mantello». «Chi 2924 232| fare con quello, disse: – a ficcarlo drieto al popolo 2925 | vobiscum 2926 187| diceva: – O Margherita, voglànlo noi fare assai? Facciànlo 2927 | vogliono 2928 159| che avemo cervello, lo volemo conservare e coprire molto 2929 313| signore: – Io lo torrei volentieri, ma e' si vanno poi con 2930 212| fetta di pane, fe' vista di volerle mettere in bocca alla sposa; 2931 | volesse 2932 295| Io non m'accorsi che mi volessino se non ora! –~ ~ 2933 93 | el primo: – che diavolo volevon fare di cotesta caldaia? –, 2934 210| a lume di candela, tanto volgendole che fussino cotte. Il che 2935 187| quando tornava a casa, le volgeva le reni, acciò che le venissi 2936 | volli 2937 335| quale non dava loro udienza. Vollono intendere per che: intesono 2938 62 | mura! – E: – Appìccati un «Volsi apigionare» in testa! – 2939 206| Con le quali parole, vòlti gl'animi di tutti, ottenne 2940 212| se le mangiò per sé, e, vòlto alla moglie, disse: – Io 2941 408| l'orso», perché n'arebbe volute. «Tu farai la via della 2942 | vorrai 2943 | vostre 2944 38 | onde un ciompo mostrògli un votacessi col piombino e disse: – 2945 92 | E' pare un barile che si vòti! –~ ~ 2946 348| due suoi compagni avevono vòto un fiasco, disse el Piovano: – 2947 348| Ohimè, o<gni dì> due vòtono un pozzo! –~ ~ 2948 328| Botticello: – Questo vetro chi 'l votrà? Vo' tre, e io v'atrò! –~ ~ 2949 309| disse Lorenzo de' Medici: – Vox quidem Iacob, manus autem 2950 393| arrischiato». La moglie di Zaffo aveva prima pisciato che 2951 130| 130 – Maestro Zambino da Pistoia soleva dire che 2952 174| dire che chi dovea essere zanaiuolo nasceva col manico in mano.~ ~ 2953 117| che suo padre era stato zappatore, disse: – Tuo padre non 2954 380| rio passato il merlo». «Zara a chi tocca!». «Chi ben 2955 388| É tagliandoli la onorata zazzera, allo assegnamento della 2956 159| vanno di bel gennaio in zazzerina e sempre nondimeno hanno 2957 382| Mettégli bene di quelle «zetere»! –~ ~ 2958 61 | occhi da spaventare tordi al zimbello! –~ ~ 2959 378| non avendo mai fatto un zitto per tutta la via, a punto 2960 27 | 27 – Bartolomeo Corsini zoppo, detto il «Capinoca», aveva 2961 344| l Piovano gli disse: – Zufolate! –: il che ser Ventura fece.~ ~ 2962 246| ma voi non forniresti un zugo fra tutti quanti! –~ ~


1-alioq | alleg-conta | conte-ibern | idio-paren | paret-scusa | scuso-zugo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License