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Agnolo Ambrogini, detto il Poliziano Detti piacevoli IntraText CT - Lettura del testo |
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294 – Il re Adovardo d'Inghilterra teneva in corte un messer Merlino con buona provisione acciò attendessi a scrivere le simplicità che si facevono nella sua corte. Avendo a mandare a Roma lettere in furia, non si trovò nessuno che si vantassi d'andarvi infra il tempo. Solo un Bichino cavallaro se ne vantò: a cui il re fe' dare mille ducati, e mandollo. Scrisse Merlino questa, e 'l re, saputolo, dimandò per che l'avessi scritta. E' rispuose perché colui non poteva attenere la promessa, che era impossibile, e perché quello che farà l'arebbe fatto con cento ducati. E il re: – Se non osserverà, m'ha promesso di rendermi e mille ducati: sì che cassatemi! – – No! – disse Merlino – Io pure scriverrò per ora la vostra; quando Bichino ve gli renderà, cancellerò la vostra e scriverò la sua. –
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