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Ludovico Ariosto Rime IntraText CT - Lettura del testo |
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XV
Altri loderà il viso, altri le chiome de la sua donna, altri l'avorio bianco di che formò Natura il petto e il fianco; altri darà a' begli occhi eterno nome; me non mortal, fragil bellezza, come un ingegno divino, ha mosso unquanco, un animo così libero e franco, come non senta le corporee some, una chiara eloquenzia che deriva da un fonte di saper, una onestade di cortese atto e leggiadria non schiva; e se l'opra mia fusse alla bontade de la materia ugual, ne farei viva statua che dureria più d'una etade.
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