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Ludovico Ariosto
Rime

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  • SONETTI
    • XXIX
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XXIX

 

Qual volta io penso a quelle fila d'oro,

che 'l dì mille vi penso e mille volte,

più per error da l'altro bel tesoro

che per bisogno e bon iudicio tolte,

di sdegno e d'ira avampo e mi scoloro,

e il viso ad or ad or e il sen di molte

lacrime bagno, e di desir mi moro

di vendicar de l'empie mani e stolte.

Ch'elle non sieno, Amor, da te punite,

ti torna a biasmo: Bacco al re de' Traci

fe' costar cara ogni sua tronca vite;

e tu, maggior di lui, da queste audaci

le tue cose più belle e più gradite

levar ti vedi, e tel comporti e taci!

 




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