4
dicembre.
Ti
prego... Vedi, per me è finita; non posso resistere più a lungo. Oggi ero
seduto vicino a lei, ero seduto e lei suonava al piano varie melodìe, sempre con grande
espressione... Che devo dire? La sorellina vestiva la sua bambola sulle mie
ginocchia. Mi sono venute le lacrime agli occhi; mi sono chinato, e il suo
anello nuziale ha colpito il mio sguardo, e ho pianto. In quella, Carlotta ha
cominciato l'antica, dolce melodìa... in fondo all'animo mi si sono ridestati
deliziosi sentimenti e un ricordo del passato di altri tempi in cui avevo
inteso la melodìa, di tristi giorni sopravvenuti, di dolore, di speranze
deluse, e poi... andavo su e giù per la stanza; il mio cuore si spezzava
dall'emozione.
-
In nome di Dio, proruppi infine, andando bruscamente verso di lei, in nome di
Dio, finitela! - Si fermò, e mi guardò fissamente. - Siete molto ammalato,
Werther, mi disse con un sorriso che mi penetrò l'anima; i vostri cibi favoriti
vi ripugnano. Andate, via, calmatevi, vi prego. - Mi sono strappato da lei e...
Dio, tu vedi la mia miseria e vi porrai fine.
|