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unto 1
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50 uom
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49 fu
48 qual
Francesco Stabili alias Cecco d'Ascoli
L'Acerba

IntraText - Concordanze

uom

   Libro,  Capitolo
1 I, VII | sì come fa il mare, ~E l'uom s'attrista e la natura langue;~ 2 II, IV | In ciascun tempo saria l'uom beato 10~Se al naturale 3 II, VIII | In giovinezza si vede l'uom casto~E in allegrezza vedi 4 II, XII | Dunque ricchezza non fa l'uom felice~Ché puo' fuggire 5 II, XIII | acquista.~Più di valore è l'uom senza denari~Che non denari 6 II, XIII | denari~Che non denari senza l'uom felice.~O virtuosi, o nel 7 II, XIV | essere tenuto~E quel che l'uom non è farsi tenere, ~Entrando 8 II, XIV | mente lo passato bene.~L'uom ch'ha virtute, se nel cor 9 II, XIV | Che guasta per altrui l'uom liberale~E per disdegno 10 II, XIV | dolo:~Quando per bene l'uom riceve male,~Il dolce padre 11 II, XIV | del nuovo dolore!~ ~Ché l'uom superbo devasta le terre:~ 12 II, XV | E quando vince, perde, l'uom superbo.~ ~ ~ 13 II, XVI | Che fa del sommo stato l'uom cadere.~ ~Se vuoi dell'invidioso 14 III, I | respinto.~ ~Senza vedere, l'uom può innamorare~Formando 15 III, IV | alla vita conduce.~E l'uom, morendo poi con questa 16 III, VIII | Da velen d'animai fa l'uom sicuro;~Ardendo le sue penne, 17 III, IX | inimici spezza.~ ~Non prende l'uom gentil le brutte cose,~Ma, 18 III, IX | Per l'opera si mostra l'uom gentile,~Sì come è scritto 19 III, IX | ferma fede~La qual difende l'uom dagli atti rei,~Dall'inimico 20 III, X | Veggio che regna ciascun uom malegno;~Veggio li buoni 21 III, XI | fa dormire, 10~Sin che l'uom prende e con seco lo mena,~ 22 III, XI | apre la sua bocca~E con l'uom falso mostra il suo secreto,~ 23 III, XI | Più tace che non parli l'uom discreto,~Stando nel cerchio 24 III, XI | 65~È più virtute quando l'uom perdona~Potendo vendicar 25 III, XII | segno l'esser disperato~D'uom che, fuggendo, disdegna 26 III, XIII | quando sente la saliva~Dell'uom digiuno; l'altra non l'offende~ 27 III, XVI | le macchie citre;~Fan l'uom piacente nelle umane viste,~ 28 III, XVI | mostra aspetto; 85~Fa l'uom costante e grato onor conferma;~ ~ 29 III, XVI | Resiste agli inimici e l'uom fa saldo.~ ~Dal fegato rimuove 30 III, XVII | Restringe il sangue quando è l'uom ferito; 60~L'aspro veleno 31 III, XVIII| cogitare:~Sollecito fa l'uom, sì come ho visto.~Vale 32 III, XVIII| paure~Ché, dubitando, all'uom par chi lo ceffe 75~Veggendo 33 IV, II | Corrompe la virtù che l'uom nutrica~Per la freddezza, 34 IV, VII | non mi disfece. 30~ ~Un uom val cento, e cento non fan 35 IV, VII | uno;~Tanto è il valor dell'uom quanto ha intelletto~E quanto 36 IV, VII | grazia duno.~Assai è ricco l'uom poi ch'è contento,~E meglio 37 IV, VII | ho né avrò mai spene~In uom che viva, sì che m'è d'avanzo~ 38 IV, VII | procede,~Che senza luce l'uom divien dolente?»~Ed io a 39 IV, VIII | magistro,~Ché dubitando l'uom si fa sentito».~Dico che 40 IV, IX | spiace questo mio vedere.~L'uom, ch'ha virtute, di seguire 41 IV, X | immaginato ei trove.~ ~«Perché l'uom teme tanto il corpo morto,~ 42 IV, X | tutto,~Avvegna che di ciò l'uom non s'accorga.~ ~Di sangue 43 IV, X | avesse trava.~«Perché l'uom trema tutto quando urina?»~ 44 IV, XI | possa seguire,~Ma poi l'uom desïando si lamenta. 15~ 45 IV, XI | quell'anno sia dolente.~Se l'uom risogna quel che ha già 46 IV, XII | Quanto ha intelletto l'uom, tant'ha di bene;~ ~Però 47 IV, XII | qui voglio esser certo:~L'uom che fa bene nell'avversitate 48 IV, XII | Quanto è più ricco l'uom, tant'è più avaro; 25~Quanto 49 IV, XII | le virtù sante,~E pover'uom di ciò non ha travaglia; 50 IV, XII | Che par che nell'abisso l'uom profonde.~Dunque, il felice


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