'na-conse | consi-gemin | gemma-neri | nervo-roton | rotte-uncin | unde-zoppi
Libro, Capitolo
503 II, XV | la fine del desìo carnale~Consideri, sarà la mente casta~Veggendo
504 III, X | se ad uno~Per l'util si consiglia pur lo peggio. 50~ ~Veggio
505 IV, VIII | Salvando sempre lo miglior consiglio.~ ~ ~ ~
506 I, I | Ultimo gira, e no è ver che consume~L'ombra per lo splendor
507 III, XIV | A ciò che l'ignoranza si consumi,~Fuggi li pravi e con li
508 III, XII | quando si confessa,~Che conta i suoi peccati ei par contrito~
509 IV, X | tempo morir deve~Natura che contempla ogni secreto, 35~Sì che
510 IV, III | conseguire le virtuti tante~E contemplar li divini cospetti.~ ~Ormai
511 III, X | penitenza forte e dura~Per contemplare, nel divino aspetto,~ ~Il
512 IV, XI | futuro all'anima concede,~Contemplativo sogno questo chiamo;~Non
513 III, II | Vita attiva spirituale, o contemplazione delle verità eterne, e della
514 IV, VII | Quando per la fallacia alcun contende!~ ~La luce ch'esce dallo
515 II, XVII | di ciascuna vena~E muore contentando il ghiotto cenno; 30~ ~Debilita
516 II, XII | 85~Volendo queste sette contentare:~Gentil di sangue figliuol
517 IV, VI | procede tal valore.~Per contentarmi la tua mente sforza».~ ~
518 IV, VIII | questi sol dell'erba son contenti.~ ~Però natura in lor li
519 I, II | altra sfera: 40~Ed ella contenuta ragion vede,~Sì che aver
520 I, II | e gli fa velo,~Se fosse contenuto da altra sfera: 40~Ed ella
521 II, XVII | con gli altri vizii far contesa 25~Chi la sua ghiotta gola
522 V | FRAMMENTO DEL LIBRO V~Creazione continua delle anime; mortalità del
523 IV, VI | tua ragion rispondo:~Per continüitate quella lancia~È in un sol
524 II, III | cupi,~Che lor gridare la contrada storma. 65~ ~Il grosso collo
525 III, XIV | sepolture 65~La iena, e contraffà l'umana voce~Per divorar
526 I, VIII | tempestati e tuoni~Sin che l'una contrarii l'altro, e parte~Lo fuoco
527 II, XII | sua natura,~Quando nel suo contrarïo si forma 65~Empïa forma
528 III, VII | Satisfacendo con mente contrita~ ~Sì che ritorna alla grazia
529 III, VI | CAPITOLO VI~ ~Rinuncia e Contrizione, e dei loro simboli, palombino
530 II, XV | mente di desìo la brama,~Conturba sopra il ciel che tutto
531 III, XIV | alli costumi.~Secondo il conversar s'acquista nome. 95~A ciò
532 III, V | che in fiamma giammai si converta.~ ~Così fa l'alma che costei
533 IV, X | pensier ti copre?~Ed io a te: Convienmi di tacere,~Ché non è saggio
534 II, I | può più fare che questa convinca.~ ~Fortuna non è altro che
535 III, XII | Ciascuna orecchia ottura e tien coperta;~Porta nei denti la subita
536 IV, VIII | Nascono ciechi con gli occhi coperti,~E gli altri con la luce
537 IV, IV | stelle da le spere,~Ché l'una copreria tutta la terra;~Ma il vento,
538 II, XVIII| malamente vive 20~E a chi coprir si vuol di sua natura.~Ben
539 III, XI | festuca 40~Per qual lo suo coprire le viene manco:~Così lo
540 IV, III | Congiunta con li rami di coralli,~Questa freddezza dagli
541 I, VIII | non sempre avvien come a Corinto:~Movendosi con ira lì di
542 III, XVIII| corallo, margherita, galassia, corniola). ~ ~Diacodio, se tocca
543 III, XVIII| vuol che fredda sia.~La cornïola pur mitiga l'ira 120~Di
544 IV, VIII | la stella sta nel tristo coro,~Quel genïo della morte
545 II, II | li flessi lombi.~Difetto corporal fa l'alma ladra.~Impeggiorando,
546 I, II | intelligenzie nude 55~La voglia in corporale si converte,~A lor divina
547 II, III | lasciar questo cammino~Dei corporali segni e darti modo 75~Di
548 IV, VI | 145~E l'aria con la luce corporata~Io veggio: dunque, pur nel
549 IV, VII | non pate.~ ~Sopra le cose corporate e miste 115~La luce è forma
550 III, X | che conduce, spesso grida,~Corregge ed ammaestra lor tenore.
551 II, XII | cieli, la vostra chiarezza~E correggete di questi l'errore~Che falsamente
552 IV, III | Io non credevo, di ciò mi correggi, 30~ ~L'immagin dello stagno
553 IV, VIII | sempre teme il vento.~Sì son corrette dallo lor signore, 10~Che
554 III, X | morto, lo pavon non si corrompa:~Quel che già vedi tolga
555 IV, II | vene 100~Gli spiriti che corron dentro al core,~Quanto ciascuna
556 V | Le quattro qualità sono corrotte,~Però li gran difetti sono
557 III, XVII | non conceve,~E ogni sangue corrotto lo fa puro;~Lussurïa e sudor
558 II, IX | poco vien lo tempo della corsa~Con accidenti non pensati
559 II, XI | 10~E sostenendo le súbite corse~Del gran desïo che nasce
560 II, III | Degli uomini che hanno corto collo, 60~Dolosi per natura
561 IV, III | tante~E contemplar li divini cospetti.~ ~Ormai risorga in te la
562 II, II | le mani alle gote fra le cosse~Sulle calcagna, come veder
563 II, VI | dalla forte donna,~Fermi e costanti nelli tempi pravi,~Senza
564 IV, XII | Raffrena la lussuria e la costregne,~Che par che nell'abisso
565 IV, X | Così nella tristezza si costrenge 115~Sì forte, che lo spirto
566 | coteste
567 III, II | è la donna qual mai non coverse~Spera alcuna d'umana qualitate,
568 IV, VIII | quelle penne che son lor coverte. 60 ~ ~Perché ciascuno di
569 I, II | Altri che sono del fallir coverti,~ ~Altri che di lor armi
570 II, VI | conseguir, lo ciel che l'ha coverto;~ ~Sarà quest'altro sopra
571 III, IX | nel presente giorno~Ché, crastinando, la morte gli è intorno.~ ~
572 III, XVII | per la sua freddezza 10~E credesi che dignitate acquiste;~
573 II, XV | cotanto pravi?~ ~Deh non credete a una femmina sciocca 55~
574 IV, III | fanno sopra l'acque~Io non credevo, di ciò mi correggi, 30~ ~
575 V | soggetto, moto e trasmutare~Non credono le cieche opinïoni 65~Che
576 II, XVII | Il gran diviso guasterà Cremona~E Padova e Milano con Piacenza:~
577 II, XI | sempre. 45~Questa virtute fa crescer la vita~Ed accidenti pravi
578 II, III | segni d'amore non vili.~ ~Crespi capelli con l'ampiata fronte,~
579 III, XIII | cocodrillo e sempre cresce:~Crestato pesce sempre a lui fa guerra.~
580 I, V | stella bianca~Qual mostra crini e raggi naturali;~L'altra
581 III, XVIII| specie di costui,~Ma il crisopazio la luce dispone~La notte
582 IV, III | specchio, nei vetri e nei cristalli~Alcuno incanta con lo veder
583 V | l'antica legge.~Da poi fu Cristo con gli ultimi giurni:~Lascio
584 III, XII | Disperazione, drago della Crudeltà, vipera della cattiva Confessione.~ ~
585 III, VIII | il simile t'aspette, 50~Crudezza, impïetate ovver ferita,~
586 III, XIV | giace leon con la leoparda.~Crudo di pïetà, capro si pasce.~
587 III, VII | voce sua che fa tacere il cucco,~Sì che il suo tristo canto
588 II, III | E senza modo di malizia cupi,~Che lor gridare la contrada
589 II, XIII | disdegnare la pietate.~ ~Cupidità soverchia in acquistare~
590 I, II | tirannia, o cosa benegna!»,~Non curan di vertù posseder fama.~ ~
591 I, IX | vetro pieno, se di far ten curi: 15~Olio con acqua nel
592 IV, III | delle palme qui saver non curo».~L'osso davanti al petto
593 II, III | all'ira: il primo, come cuzzo;~ ~L'altro è magnanimo e
594 IV, III | chiuse~Sanno il futuro queste dannate alme.~ ~E tu a me: «Or qui
595 II, VII | Né da fortuna puo' esser dannato;~Ma questa vita e l'altro
596 II, I | E trae nel bene la vita dannosa.~ ~Contro fortuna ogni uomo
597 III, I | ben mi spiego lo tacer di Danti. 30~ ~«Donna mi prega perch'
598 IV, VI | Vedrai lo vero, e non ti darai lagno~Del dubitare. Or guardami
599 III, XV | cacciator, per non morire:~Di dargli quella parte non gli incresce
600 II, III | Giuda tornasse, non le daria scacco.~ ~Degli uomini che
601 II, III | cammino~Dei corporali segni e darti modo 75~Di come intendo
602 | davanti
603 II, XVII | contentando il ghiotto cenno; 30~ ~Debilita lo spirito e la lingua~E
604 III, V | guarda al suo Fattore, 40~Debilitate l'ossa con le polpe,~Spettando
605 II, II | nono, l'altro il fe' nel dece,~Che fu concetto nel tempo
606 III, XII | Chi tutto muove, giudica e decerne.~ ~Maggiore è il drago di
607 III, X | non venisse la terra al dechino.~ ~Ma tanta è questa invidïa
608 IV, I | conseguendo, convien che decline.~Come due alme è una per
609 IV, IV | Allora li vapor mette al declino;~Ma, respirando poi lo meridiano,~
610 V | Potè bene saper ciascun decreto. 15~Infino al terzo imperïo
611 III, IX | ponti:~Per questa pietra fa defensïone. 60~ ~Così tu devi mettere
612 I, IV | intersetti insieme, 55 ~Equante e deferente dice altrui,~Sono congiunti
613 II, XII | trattato con le dolci rime~E definito il nobile valore 5~Dal Fiorentino
614 II, IV | CAPITOLO IV~ ~Della definizione della Virtù in generale.~ ~
615 III, XIII | dell'Impostura, rospo della deformità del Peccato, scorpione della
616 III, XIV | virtù spirare,~A ciò che non degeneri sua stepe~In vile arbusta
617 III, I | sgombra,~Allor di morte sentir deggio l'ombra. 140~ ~ ~
618 IV, III | Io dico che di nota sono degni.~Passa lo segno per li sensi
619 | Deh
620 IV, III | dolce è lo savere,~Che mi dèi perdonar se più ti infesto,~
621 III, XI | tacere. 50~ ~Chi mangia del delfin, se fosse in nave,~Subito
622 III, XI | ostrica dell'Imprudenza, delfino della Vendetta.~ ~L'uranoscopo
623 V | E tu, se l'ignoranza tua delira~Contro del vero formando
624 II, XV | femmina, che non vi sia delitto, 70~Ché sempre ha il core
625 II, VI | CAPITOLO VI~ ~DellaFortezza.~ ~O Colonnesi, o figliuoli
626 II, I | CAPITOLO I~ ~DellaFortuna.~ ~Torno nel campo delle
627 IV, V | Mongibello.~ ~«Perché il denaro nell'acqua si mostra~Maggiore
628 II, XII | Gentile d'anima è figliuol di Deo,~E più gentil non si puo'
629 III, III | rimira 25~Al suo Fattore e deprime lo viso,~Costei disdegna,
630 II, XIII | vizi che sinor non t'ho descritti 55~Tu puoi sentire per gli
631 II, V | Però vedemo le città deserte~Con basse mura all'ombra
632 II, XVIII| Ipocrisia.~ ~Bene ha virtute chi desìa l'onore~E lode dello ben
633 IV, X | cielo fa gli effetti nuovi.~Desiata cosa mai non è per tempo.~ ~
634 III, XVI | Umil la donna, e castità designa. 45~E questa gemma vale
635 III, XIII | altra non l'offende~Poi il desinare, e sua vita non priva. 55~
636 II, XIV | Mostrando ciò di cui son desïosi.~ ~Essere ingrato da superbia
637 I, I | tal tempesta per l'aere despande~La sua potenzia, che per
638 I, III | Là dimorasse a chi virtù despiace.~ ~Lo quarto si divide in
639 III, XIV | sempre in gentil cuor convien destare.~Perdonimi a chi tocca quel
640 III, XIV | che il padre all'opre 5~Li desti sopra lor gridando intorno.~ ~
641 II, XII | è peggior ronzin che di destriero:~Or prendi esempio se un
642 V | corpo in sua virtute 145~Determinato, convien pur che manche,~
643 III, XVII | parto.~ ~Elitropia, che è detta l'orfanella, 45~Verde è
644 III, XIV | frutto nell'arida siepe. 30~ ~Dev'esser sempre nuda di paura~
645 II, XIV | dolore!~ ~Ché l'uom superbo devasta le terre:~Per lui vien piaga
646 I, III | nostro viso~Per lo corpo dïafan de le stelle:~Stando nel
647 III, XVIII| cercata d'altra tasta.~Il dïamante similmente face.~Per cortesia
648 III, XVIII| ben mi dovria tacere,~Ma dicer voglio ciò che dentro giace.
649 III, XVII | colori varii e molti;~In diciassette spezïe si parte.~Idropica
650 II, VIII | fondato nel divino amore: 35~Dicoti quali, se mi intendi ed
651 III, XI | diletto,~Ringrazïando chi le diè intelletto.~ ~Canta sì dolcemente
652 | dieci
653 IV, VIII | son grazïosi,~Però li topi diede in loro nece.~ ~Dico che
654 | dietro
655 III, IX | con la ferma fede~La qual difende l'uom dagli atti rei,~Dall'
656 II, III | fuor di pietate,~Sempre differve e non guardando a cui~Vive
657 II, XV | natura prende: 85~O alme diffidate sodomite,~O quanto pur in
658 III, XIII | sente la saliva~Dell'uom digiuno; l'altra non l'offende~Poi
659 II, II | somiglianza di sua forma digna,~Ponendola nell'orizzonte
660 IV, II | procede tal salute;~ ~Ma, diminuta sua natura innata,~Moltiplica
661 V | manche,~E le nature siano diminute.~Dunque ti cessa, o tu,
662 I, III | né voce né strido. 35~Là dimorasse a chi virtù despiace.~ ~
663 I, II | nostra fede vuole che~Pietade~Dimori sopra nel beato regno~Al
664 V | carizia con l'accesa spene~Dimostrano di glorïa la via 155~La
665 IV, III | prendi esempio che qui ti dimostro:~Son due figure d'un beato
666 III, I | alcuna passïone,~Da quella dipartirsi mai non vale. 45~Del suo
667 III, XII | Sì che ritorna, poi ch'è dipartito~Da quel peccato, con l'ardite
668 IV, VII | Nell'orïente nascono diretti 85~Da Cancro a quella stella
669 V | Sì come le sue parti son dirotte 125~E come nel suo corpo
670 II, III | 70~Ciò che ne penso qui dirti non posso.~ ~L'uomo guardando
671 IV, V | Ché di maggior altezza si disacqua~E dalle spesse nubi forte
672 IV, XI | E non senza ragione lui disamo. 60~ ~Quando la Luna sta
673 III, I | donna come Sole a fango, 110~Discaccia d'ogni vizio servitute,~
674 II, XIV | pare a lui che ognun sia discaduto,~E tien per niente chi di
675 II, X | Questa virtute che dal ciel discense~Fa pur beato chi con lei
676 II, VII | stile, 5~Che il ben dal mal discerner per ragione;~ ~E la memoria
677 IV, VII | segni son d'inverno, i quai discerno~La notte in che ciscun suo
678 III, XIII | bocca il serpe intruca, 15~Discerparli lo core e mai non fina~Facendo
679 III, IV | lo suo lato fino al cor discerpe.~ ~Piovendo il sangue sopra
680 IV, VI | E Arïete cadendo allor discese;~E parte dell' Aquario e
681 I, VIII | ma corpi di ferro~Sono discesi dal fuocato cielo~In Alamagna
682 IV, X | Ché non è saggio chi tutto discopre. 15~Parlo tacendo, perché
683 III, VI | E se di lei peccando si discorda, 30~Piangendo con sospiri
684 III, VIII | maschio trasfigura 15~Pernice, discordandosi del sesso,~E quando puo',
685 III, XVII | Di sue proprïetà non ti discorde,~Ché ti fa certo di verginitate.~ ~
686 IV, VIII | quel ch'ha denti acuti si discorna?»~Dico che quel soperchio
687 II, I | Già Dio sarebbe ingiusto discoverto~Se per altro poter ne mena
688 II, VII | Prudenzia, dico, ovver discrezïone~Altro non è, secondo il
689 III, VII | profonna.~Il vizïo abbandona disdegnanno,~Non teme il suo veleno,
690 I, V | mostra novitate ~Ed atti che disdegnano pietate.~ ~ ~
691 II, XVI | canto.~Anima invidïosa e disdegnata,~Riguarda come è in croce
692 III, I | avaccio si disferma~Partendo disdegnate l'alme felle.~ ~Io son dal
693 III, XVI | porta in bocca; 90~Gli amici disdegnati fletter suole.~Se non sta
694 IV, VII | Snizzando le lor bocche disdegnose.~ ~Grande è la pena qui,
695 IV, V | Fanno tempeste per certi disdigni,~ ~Sì che, sonando le divine
696 IV, VI | superbia non cade mai in disdigno~Nell'uomo, perché, s'ei
697 I, V | su ne l'aria,~Io dico che disegnan, se tu m'odi,~Ciascuno corpo
698 II, III | come intendo ciò che qui disegno,~E questa conoscenza come
699 III, I | veggo che accidente amor disfaccia:~Di ciò son certo, senza
700 II, XV | s'acquista, poi che s'è disfatto,~ ~L'uomo carnale con lo
701 IV, VII | intelletto il ben non mi disfece. 30~ ~Un uom val cento,
702 III, I | Tosto s'accende e avaccio si disferma~Partendo disdegnate l'alme
703 III, IX | inginocchi;~E di salute non ti disfidare,~Ché di propria natura è
704 IV, VII | Siccome pel contrario si disforia 125~Dall'allegrezza che
705 I, II | Anzi, di sotto al tempo si disforma:~E ciò non cade in atto
706 III, XI | Che la vendetta fare ognor disïa:~Così si fa di conoscenza
707 I, II | natura~De' nove cieli in disïosa forma, 50~Non fatigando
708 III, XV | Dio preghi che il suo mal disnerbe.~Se vede l'uomo dalla via
709 III, XII | Fin che la vita dallo cuor disnoda.~Ma l'elefante sopra il
710 III, XVII | questa prova lo tuo cuor disnube~Se di piacer ti tocca mai
711 II, XV | toglie virtuosa fama~Che disonesta per lo mondo è volta, 45~
712 III, XVIII| ardenti senza fiamma ardita;~Dispargi quella polve sopra questi:~
713 IV, VI | elementi alcun giunge e disparte?»~Dico che l'arte, che natura
714 IV, X | manda,~E nostra vita subito dispenge.~Or prendi esempio nella
715 III, IV | croce,~Risuscitando da morte dispenti,~Di servitude lasciamo la
716 III, IV | E l'universo per lui si dispenza.~ ~Come del pellicano Ei
717 II, XIX | súbita procede,~E l'alma disperando ne va sola.~ ~L'irato si
718 III, XII | mente senza spene,~Io dico, disperata di salute,~Che non si degna
719 III, XII | Troppo è gran segno l'esser disperato~D'uom che, fuggendo, disdegna
720 III, XII | Fascino maligno, aspide della Disperazione, drago della Crudeltà, vipera
721 II, XIV | Né il vizïo la tua virtù disperga~Quando tu senti li superbi
722 IV, VII | presso è in sé unito, 70~Disperge, se è lontano, lo splendore:~
723 IV, II | nelli campi i raggi son dispersi~Per l'aere che si muove
724 II, XIV | paternostri sempre cante.~A Dio dispiace troppo questa lista. 30~ ~
725 IV, V | O quanto l'ignoranza mi dispiacque~Vedendo di Viterbo il Bulicano
726 III, II | orïente~Canta, battendo l'ali dispiegate~Sì, che nel moto accende
727 III, XVII | ogni fattura ciascun uomo dispiglia.~La Luna forma per virtù
728 II, I | di virtute estrana,~Da sé dispoglia l'abito gentile.~ ~In ciò
729 III, XVI | a facondia ed a parlare~Dispongon l'uomo se non sono vitre~
730 IV, VI | l'universe creature~Sono disposte, e le terre e li siti,~Secondo
731 II, VIII | Ché da li cieli siete ben disposti~Ma non seguite il bene naturale~
732 IV, IX | ardire~Che il suo maggior disprezza e par lo agugne.~Per non
733 II, VIII | sono immacolati e puri,~E disprezzanti del mondo dolente;~Sempre
734 III, V | pentire mai non lodo,~Ma non disprezzo chi tien cotal modo.~ ~ ~
735 IV, III | Le lor virtuti qui non ti dissacro~Quai fur dalla Sibilla sigillate.~ ~
736 III, VIII | Fa certe cose che qui non disserro.~ ~Il destro piede legato
737 II, I | che nel male l'uomo non disserta 65~E trae nel bene la vita
738 IV, II | virtute~Rettifica gli umor distemperati, 65~Sì che da lei procede
739 II, XII | sia l'uomo gentil, com'io distendo 85~Volendo queste sette
740 III, III | donna delle giuste genti,~Disterpa d'ogni vizio la radice~Dal
741 III, XIV | Ché dalla conoscenza ne distoglie.~Ahi quanto qui il pensier
742 III, VIII | E d'ogni altra salute ti distolle.~Or pensa che l'aver, fatto
743 IV, VI | E da me l'ignoranza si distorni.~ ~S'una natura v'è in tutta
744 III, XVII | varia~Per sua virtù, egli distringe ed equa. 80~ ~Dal Sole in
745 II, XVI | persona,~Manduca l'alma distruggendo il core.~D'ogni peccato
746 II, XV | ben divin lassate. 30~ ~Distruggon le ricchezze e le persone~
747 V | E quelli sillogismi son distrutti. 35~Anche con altra ragion
748 IV, II | il vaso ch'io t'ho sopra ditto,~Sì che dal fuoco caldo
749 V | 100~E i moti naturali e li diurni~Di tutti i cieli, quanto
750 IV, VII | Non varïa già mai il moto diurno 95~Le note che dal primo
751 III, X | rasa ove non è peccato:~Diventa negra poi che si diletta.~
752 IV, X | dell'altro il corso non diviete.~ ~E tu a me: «é ver quel
753 III, XVI | false scorte.~Chi vuole divinar seco lo porte.~ ~Dal terzo
754 II, XV | In ciò si puo' lussuria divisare.~Col simil sangue si commette
755 I, IX | ferme.~ ~L'arco che vedi in divisata luce~Sempre si pinge ne
756 I, IX | raggi ~Entro le acquose nubi divisate:~Convien che in intelletto
757 IV, VI | fondata.~ ~Sì che li siti sono divisati 85~Dalli celesti corpi,
758 III, XI | mette cura; 55~Di molti divorando ha fatto stento.~ ~Così
759 III, XIV | contraffà l'umana voce~Per divorar l'umane creature.~Muta il
760 I, II | altri regni dove andò col doca~Fondando li suoi piedi in
761 II, IX | in povertà è pena,~E più dogliosa fa la vita cruda.~Quegli
762 II, XIV | terre:~Per lui vien piaga di dogliose guerre.~ ~ ~
763 II, XVI | Dell'altrui male sempre sii dogliuso,~Ricordati del tempo ch'
764 II, XIV | è la pena a consanguineo dolo:~Quando per bene l'uom riceve
765 III, VIII | destro~Quando nel parto son dolor pungenti, 65~(A ciò che
766 III, X | cessa mai~E trae sospir di dolorosi guai.~ ~La tortora per sé
767 II, III | che hanno corto collo, 60~Dolosi per natura come lupi,~Non
768 II, IX | che la fronte suda 20~Del domandare poi che siete a sodo.~La
769 III, IX | minaccia.~ ~Nell'altro che domestico pur vaga 35~O per vergogna
770 I, V | Delle tre comete principali dominate da Giove, Marte e Saturno,
771 II, XIV | Tenendo a mente li passati doni!~ ~Oh quanto nasce mal dall'
772 III, XII | veleno atroce e forte.~ ~La donnola, trovando della ruta,~Combatte
773 II, XIV | niente chi di grazia ha dono.~ ~È differenza della gloria
774 III, XV | prende umilitate~Mirando la donzella, e a lei supplìca,~Così
775 II, VIII | ascolana,~Fondata fosti nel doppiato cerchio~Sì che hai mutato
776 III, XIII | aspetto 25~ ~Queste alme doppie con lo falso aspetto.~Aspro
777 III, XV | mente peccatrice che pur dormi,~In ciò che fai solleva
778 III, XIV | nato fino al terzo giorno~Dormir non cessa sin che il padre
779 III, X | in ciò succede,~E quando dormon, questa che è lor guida~
780 III, VI | la fronte calva, 10~Che dormono vestite di speranza,~Rinasceranno
781 III, XVIII| la febbre, quanto al mio dovere.~ ~Questo si mostra nudo
782 II, I | felice nato,~E conseguir doveva il grande effetto, 35~Non
783 II, VIII | virtuti, pur di temperanza~Dovreste stare sotto le sue ale,~
784 III, XV | uomo allor si scontra col dragone,~Combatte l'elefante e fa
785 IV, X | fegato, che scalda il lato dritto~Ove le vene tengono radice,~
786 III, VII | su, nel dolce affanno,~Drizza lo core verso il fine e
787 V | fino a Noè tornò lo Sole~Du' mil ducento quaranta due
788 III, XVI | Perché il minore non ha dubitanza:~Ascolta dunque ciò che
789 II, XIII | voi del patrimonio e del ducato~Che presso siete alle romane
790 V | Noè tornò lo Sole~Du' mil ducento quaranta due volte~Nelle
791 I, VIII | caldo o il freddo l'ire,~Durano poco, ché li fiati, strutti~
792 I, VIII | compone~E fa di terra pietra e dure stipe;~E ciò si mostra per
793 II, XI | tien le tempre fuggendo durezza,~Ché il fermo suo voler
794 | ebbi
795 III, I | visiva~Di luce lo visibile eccedente~Ché lei corrompe potenza
796 IV, VII | luce è forma ch'io dico eccellente:~Tolta dagli occhi, par
797 III, III | si rinnova~Volando ne l'eccelsa parte ardente,~Ché sotto
798 III, II | spreca~E torna al mondo per l'eccelse rote.~ ~La guida delli cieli
799 II, III | scritta legge riceve ripulsa ~Eccettuando il singolar vedere. 80~Per
800 IV, I | ciò che confesso.~ ~Tesoro edificar nelli buon nati,~E chi scrivendo
801 IV, VI | divide.~Sotto maligno ciel fu edificata~La casa dov'è quella lesïone:~
802 III, X | CAPITOLO X~ ~Egoismo e Altruismo, Peccato e Pentimento,
803 IV, IX | intelletto, il più degno s'elege,~Cioè virtute e scienzia
804 II, IV | disposta~Da questi cieli, elegge il ben perfetto~E più leggera
805 IV, IX | Creata fu ed in eterno eletta.~ ~Rare fïate, come disse
806 IV, III | molti li chiamati e pochi eletti~A conseguire le virtuti
807 II, IV | Dunque, virtù è un abito elettivo~Che sta nel mezzo di due
808 III, XI | acquatici: uranoscopo dell'Elevazione dell'animo, sirena delle
809 III, IX | Remissione dei peccati, Elezione, Nobiltà e Fermezza, e loro
810 III, XVII | furo.~ ~Giunta con questa l'eliotropia pianta,~Come la calamita
811 II, XIII | oste~Di negra gente con gli elmi politi.~ ~Se non prega la
812 II, III | la superba setta.~Occhi eminenti e di figura grossi,~Occhi
813 I, III | superficie là di sota~Sì che lo emisperio lo mirasse, ~Essendo sì
814 III, XVII | lunatica malìa,~A passïone emorroical, resiste~All'ira, alla tristezza
815 II, V | Il giudicare con gli empi scritti~Che fanno lagrimar
816 II, V | acerbe~Per la tristezza degli empii affanni.~ ~Però vedemo le
817 V | i quali noi chiamemo~ ~Empireo l'uno, e l'altro cristallino:~
818 III, XV | lavar l'alma dai peccati enormi~Umilïando il cuore al tuo
819 IV, II | Perché il suo raggio, s'entra per un buco, 85~Fere il
820 II, II | la madre si strenge~Ch'entrarvi non poria 'na punta d'ago:~
821 I, VIII | trovate, ché da l'una fronte ~Entrò la fiamma e strusse lor
822 IV, III | prendi esempio e guarda gli epilenti,~Né in lor di dubitar ti
823 III, XVII | virtù, egli distringe ed equa. 80~ ~Dal Sole in lui fu
824 I, IV | intersetti insieme, 55 ~Equante e deferente dice altrui,~
825 | ero
826 III, IX | la morte gli è intorno.~ ~Erodio, il quale è pur detto falcone,~
827 III, I | forma al suo splendore.~Errando scrisse Guido Cavalcanti:~«
828 IV, IV | conduce.~Or guarda che in error di ciò non caggi.~ ~«Perché
829 III, XIV | acquista~Onore e lode ch'esaltano l'uomo~Che in ogni loco
830 IV, VII | alcun contende!~ ~La luce ch'esce dallo primo agente~Ha luminoso
831 III, XIII | concinge.~ ~E subito che ne escono dalle uova~Li suoi figliuoli,
832 V | la gran fede mi muove ed escusa,~Sì ch'io ne prego la Virtù
833 III, XII | morte~Che subito la vita non espire, 5~Cotanto è il suo veleno
834 II, XII | gentilezza la figura~Per cui s'espone il mondo a questo zelo.~ ~
835 I, VIII | riguardo.~ ~Molte montagne in esseri di pietra~Sono converse,
836 | essi
837 | esso
838 IV, VIII | tempo più la morte uccide~D'esti animali che non fa di quilli?»~
839 I, III | sempre unica essendo,~L'estrema parte gira pur con ella, 5~
840 I, VII | Stando nel mezzo delli agenti estremi~L'acqua si forma e scende
841 I, I | animali di vertude nudi~L'estremità possiedon di ciò sempre.
842 III, IV | Togliendo dal mio cuor le penne estrime~Del cieco mondo che ad ogni
843 I, I | da' animali per l'abito estrimo 5~Qual creatura mai tutto
844 I, VIII | fredde nubi, d'onde i suoni 5~Esultano con le infuocate vele.~ ~
845 V | Dio;~Ma cominciando dall'età primiera,~D'Adam fino a
846 V | Considerando le passate etati~E noi che siamo dell'ultima
847 III, VII | conseguire 5~E per lei vede l'eternal salute,~E canta nella morte,
848 III, XVIII| India maggiore;~E l'altra in Etïopia, se non erro, 15~Da lei
849 IV, IX | dal filosofo risplende.~Eva fu prima plasmata dell'ossa~
850 IV, III | Che ben è segno di futuri eventi:~Ascolta la ragion che qui
851 IV, II | brina non li baglia~E la fabbrica sta dura ed acerba.~ ~«Perché
852 IV, VI | piante, dico terminando,~Facciati certo questa opinïone:~Sotto
853 | faccio
854 | facea
855 III, XVI | umane viste,~A forza ed a facondia ed a parlare~Dispongon l'
856 III, XVIII| mattezza mosso.~Grato e facondo fa l'uomo parere.~L'altro,
857 IV, VII | nasce frutto~Quando per la fallacia alcun contende!~ ~La luce
858 I, II | astratti,~Altri che sono del fallir coverti,~ ~Altri che di
859 III, XVII | Chi seco l'ebbe non fu mai fallito.~ ~Il panterone è detto
860 II, XII | correggete di questi l'errore~Che falsamente appellan gentilezza.~Fu
861 III, XVI | 60~Gli spirti fuga e loro false scorte.~Chi vuole divinar
862 IV, XI | Orribile peccato, e non è falzo.~ ~Chi di giacer si sogna
863 II, II | Intanto nasce la viril famiglia.~Ciò si converte dal contrario
864 II, VI | Che fan nel mondo la vita famosa:~Prima, per non ricever
865 III, IX | vagliano ad amore, e son famose.~Se li figliuoli sono ciechi
866 IV, III | dagli uomini arretra.~Con li fanciulli vergini lo furto, 70~Nello
867 II, II | squadra. 30~ ~Del doppio seme fansi corpo umano~Le vestite ossa
868 IV, X | morte è giudicato segno~Nel fantolino, quando è più discreto~Che
869 | faranno
870 II, VI | spada con grigliato grido~Faravvi ognora nel terren romano 5~
871 II, XVII | Lombardi, con l'ampiata gola,~Faretevi ribelli di San Piero~Pur
872 II, V | U' peste nascerà con sua faretra.~ ~Però diritto giudicate,
873 II, XII | dimostrare,~Se non è pertinace fariseo. 90~ ~L'eterno Dio è più
874 | farsi
875 IV, III | Con le loro donne, ché son fascinati~E su nell'atto perdono volere,~
876 III, XII | velenosi: basilisco del Fascino maligno, aspide della Disperazione,
877 III, VIII | Pensa a tua madre quanto ne fatica,~Non sii maledetto sì come
878 | fatta
879 III, XVII | prende mai né sorde;~D'ogni fattura ciascun uomo dispiglia.~
880 IV, III | non sia coperto.~Queste fatture e questi sortileggi,~E carmi
881 III, XVI | questi luce.~Più che una fava non passa sua forma:~In
882 III, XVII | Se di piacer ti tocca mai favilla.~ ~Gli spirti fuga dalli
883 I, IX | non ti dica~Acciò che a favolette più non credi.~Come l'entrace
884 III, XVII | parte.~Idropica malìa e febbri calde~E fantasia delli moti
885 III, VIII | altri uccelli è angosciosa e feda; 5~Come più guarda il Sole,
886 I, IV | quel che ti conviene esser fedele,~Onde perfetta Dio fa la
887 II, XII | noi semo gentil nati: 50~Fedeli avemmo già ben più di mille,~
888 II, I | ragione s'augumenta,~E più felici si fanno gli effetti 50~
889 IV, XII | Del bene umano e della felicità. Le favole non ci salvano.~ ~
890 IV, I | dell'altro sta la mente fella?»~Dico che ciò addivien
891 III, I | Partendo disdegnate l'alme felle.~ ~Io son dal terzo cielo
892 III, V | Degli atti avari invidïosi e felli.~Nel tempo estremo guarda
893 II, III | d'animo falso e ladro e fello,~Col bel parlare suo tempo
894 IV, VI | in cielo pur minaccia,~Le femora conforman le saette;~E Capricorno
895 III, XII | dolci tempre. 60~ ~Con li fenocchi cura il cieco aspetto.~Vuota
896 III, II | quiesca e dorma,~Ché non fer mai sotto del primo cerchio~
897 II, III | guardando a cui~Vive com' fera senza umanitate. 30~ ~Il
898 I, V | 10~E tema gli accidenti feri e pravi~Ogni animal che
899 III, III | Piccoli an'mali non vuol mai ferire;~Veggendoli temer, tosto
900 III, XIV | lo leone e non s'asconde,~Fermasi al campo senz'alcun temere~
901 III, XIV | E di costor nasce animal feroce:~Chiunque lo vede, di vita
902 III, XIV | Simboli di Quadrupedi feroci: leone della Magnanimità,
903 IV, IX | amore~Del posseder, sì che fervendo teme 50~Di non venir nello
904 I, III | Essendo sì leggero, avria festa~Voltando ne lo mezzo de
905 III, XI | Mettele dentro pietra ovver festuca 40~Per qual lo suo coprire
906 IV, VII | attento,~E della luce ti fia noto tutto~Il termine del
907 IV, VI | Ché utile è tacere ad una fiata~Quando non si convien più
908 IV, VII | fin che il Sole alluma~Una fïata tutto l'orizzonte:~Così
909 III, XVIII| virtù e mai non torna:~Molte fiate di ciò mi sono accorto.~
910 IV, VI | in un loco non si mire?~ ~Ficcando lancia giù nell'acqua in
911 IV, XII | veggio qui squadrare a Dio le fiche. 60~Lascio le ciance e torno
912 II, III | mostra acerba.~ ~Non ti fidar delle raggiunte ciglie,~
913 I, IX | tuo vedere convien che ti fide.~ ~L'arco non è che flettersi
914 IV, VII | converso; e voglio che ti fidi, 65~Ché ver ti dice qui
915 III, XII | sé medesmo intossica col fiele.~Riguarda il fine innanzi
916 II, XI | freno con le tempre~Del fier volere dalla gola ghiotta:~
917 IV, VII | uomini non nacque, ma di fiere.~Ringrazio il mio~Signor
918 I, IV | vedute 45~Anime belle e figurate e pente~De la vertù del
919 II, VI | luogo più di dirvi come.~ ~O figurati dalla forte donna,~Fermi
920 III, XIII | tela~Fuor del suo corpo di fila fa tratto.~Quand'è nel tempo
921 III, XIII | amore la stringe,~Tirando il filo, lo compagno cela: 65~Con
922 IV, VI | colà ascese~Facendosi ai filosofi lo nido,~E Arïete cadendo
923 | finalmente
924 IV, XII | canta al modo del poeta~Che finge, immaginando, cose vane;~
925 II, VII | 10~Che fa la vita benigna finire~Quando la mente del suo
926 II, XV | Ma riguardate come dentro fiocca!~Miri la mente con occhi
927 II, XIII | lo peccato vil, di nuova fionga.~ ~Todi che tiene le gonfiate
928 IV, X | vile sterpo si mostra bel fiore,~E se la vista di ciò ti
929 II, I | gentile.~ ~In ciò peccasti, fiorentin poeta,~Ponendo che li ben
930 III, VI | segue temperanza,~E in ciel fiorisce, poi che al mondo muore,~
931 IV, V | CAPITOLO V~ ~Problemi di fisica e meteorologia.~ ~Veggio
932 IV, X | CAPITOLO X~ ~Questioni varie di fisiologia e psicologia.~ ~Ultima cosa,
933 II, III | CAPITOLO III~ ~Di alcuni segni fisionomici.~ ~Mostra la vista qualità
934 I, III | nel mezzo e trasparendo fiso, 75~Dall'esser vero li occhi
935 IV, IV | dell'ottava sfera stelle fisse.~Son strette sì, che l'una
936 III, XIV | Per la vergogna in terra fisso guarda~Provando sdegno delli
937 I, I | tempesta si dissolve,~Scema li fiumi ed ogni virtù sbada;~E chi
938 IV, IX | Arma di Satanasso e suo flagello,~Pronta nel male, perfida,
939 II, XIII | avara~E volta verso Dio le flesse rine,~Che quanto più possiede
940 II, II | Ed anche questi con li flessi lombi.~Difetto corporal
941 I, I | grave qualità che in lei si flette,~Che ciò che vive lor potenzia
942 III, XVI | 90~Gli amici disdegnati fletter suole.~Se non sta in oro,
943 I, IX | fide.~ ~L'arco non è che flettersi di raggi ~Entro le acquose
944 I, II | Del quale già trattò quel Florentino~Che lì lui si condusse Beatrice.~
945 IV, II | Or 'scolta che di ciò ti fo sentito.~ ~Rimuovi il vaso
946 IV, IV | Muove per l'aria li vapor focati. 40~Dicono certi che nel
947 IV, X | dolcezza è in questi acerbi fogli.~ ~E tu a me: «Perché, dov'
948 III, XIII | Battendo l'ale, canta nuova fola:~Prima lo capo prende, com'
949 III, XVIII| pietra, e questo è certo.~ ~A folgore resiste ed a tempesta,~Gli
950 I, VIII | CAPITOLO VIII~ ~Dei tuoni, folgori, baleni, saette, terremoti.~ ~
951 II, XVI | atti avari, invidïosi e folli?~Io puro te piango, dolce
952 III, X | comunitate,~Tempera mano a follo ed a molino.~ ~O tu, che
953 II, III | raggiunte ciglie,~Né delle folte, se guizza la luce:~Chiunque
954 I, III | Cerchïasi con l'arco, ove si fonda,~L'ignea qualità di quella
955 II, XV | spero di venire~Al nido ch'è fondà sotto la chioccia~De le
956 I, II | regni dove andò col doca~Fondando li suoi piedi in basso centro,~
957 II, V | erano bene erte. 15~Non fur fondate nella giusta pietra,~Come
958 III, II | Di veder come di grazia è fontana~E come il cielo in lei virtute
959 I, V | nostra da mercè non scorta;~Fontane d'occhi faranno pietate.
960 II, VII | Da questa del saver la fonte nasce 10~Che fa la vita
961 IV, X | concezïone,~Sì come per forbir fu fatta lima.~Considerando
962 IV, VI | coste a lor pur lasso.~ ~E formano le stelle del Leone~Lo stomaco
963 II, XV | ammaestra~Nel pianto per formar maggior affetto! ~Traggendo
964 III, I | Marte non puo' per suo lume~Formare amore in animal che viva.~
965 IV, VIII | Però la vista in lui non è formata.~Nervoso membro è l'utero
966 III, XVIII| CAPITOLO XVIII~ ~Virtù di altre formazioni naturali negli effetti di
967 II, XI | occhi quasi umìli. 60~ ~Alle formiche mai non si fa guerra;~Or
968 I, III | lui:~Di virtù simil natura formoli.~Se l'un facesse sua potenzia
969 II, XV | Incesto, adulterio e fornicare~Ed anche far difetto alla
970 I, II | fatigando lor sostanzia pura.~Forzata cosa non ha moto eterno,~
971 III, VIII | ingrato,~Devi pensare, se non fosser elli,~Che al mondo mai non
972 III, XVIII| Epistrite è che luce e franca il cuore 45~E fuga ogni
973 IV, XII | Qui non veggio né Paolo né Francesca,~Delli Manfredi non veggio
974 IV, XII | qui non dico, 55~Né dei Franceschi lo sanguigno mucchio.~ ~
975 III, XVIII| non potrà morir di quel frastuono.~In quella casa, castello
976 IV, III | Voglio che sappi qui la nuova fraude~Che fanno le maligne creature~
977 I, I | sempre di mercè si mostra freda~A chi lei sturba, di sotto
978 I, VIII | Entro li corpi de le nubi frede,~U' l'una qualità da l'altra
979 III, IX | per lor corpi lo tossico freme.~Sempre nel nido lo smeraldo
980 II, XIV | bisenti.~Tenesti già lo fren dell'universo~Se ti ricordi
981 III, XVII | All'ira, alla tristezza e frenesia;~Il sangue stringe per la
982 II, XIII | Sarà spelonca nel deserto fresco; 15~E se a Perugia la pena
983 I, III | altre parti tengon caldo e frido,~Onde la vita e gli atti
984 III, X | bellezza,~Li passi, di ladrone frodolente.~ ~È l'uomo pravo simile
985 IV, IX | e vaga,~Conduce l'uomo a frusto ed a capello; 125~Glorïa
986 II, VII | dove è poco ingegno.~Or fugga l'alma mia dal pensier vile,~
987 III, XIV | l'ignoranza si consumi,~Fuggi li pravi e con li buon conversa~
988 III, VIII | le sue penne, li serpenti~Fuggono tutti: questo ben ti giuro.~
989 IV, VII | sostanzïalmente, 135~E il fulgore di lei che cerca il misto,~
990 I, VIII | di ferro~Sono discesi dal fuocato cielo~In Alamagna e di ciò
991 IV, XII | speranza dello cor nimica,~Che furi il tempo con le tue vedute,~
992 I, VIII | frutto e pien di vento 55~Furno trovate, ché da l'una fronte ~
993 III, XVII | questa puo', chi vuol, essere furo.~ ~Giunta con questa l'eliotropia
994 I, III | cotal uso.~ ~E se possibil fusse che affondasse 85~Da questa
995 IV, XI | cieli movendo~Delle cose future fanno mostra,~E per figure
996 IV, III | dico~Che ben è segno di futuri eventi:~Ascolta la ragion
997 III, XVIII| riforma.~ ~Perpetua giacesse galassìa~Nel fuoco, già non prenderia
998 IV, III | davanti al petto ch'è nel gallo,~Posto nel fuoco poi che
999 IV, III | umano sangue e con li morti gatti~E con ugne e capelli ed
1000 III, XII | nuoce che coi denti.~Fra gatto e cane, drago ed elefante~
1001 V | Nel cristallino son le gelate acque: 10~Lodate Dio, come
1002 II, II | volere dell'atto carnale~Si gemina il concetto già creato,~
1003 II, II | seme~Ed anche per i segni geminati~Quando li lumi s'avvincono
1004 IV, VI | fa lo Tauro il collo,~E Gemini le spalle con le braccia;
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