'na-conse | consi-gemin | gemma-neri | nervo-roton | rotte-uncin | unde-zoppi
Libro, Capitolo
1005 III, XVI | castità designa. 45~E questa gemma vale agli idromanti~Ed alli
1006 II, IV | definizione della Virtù in generale.~ ~Virtù s'acquista per
1007 V | natura~La qual comprende generazïone,~Perché di niente non si
1008 IV, VIII | sta nel tristo coro,~Quel genïo della morte sarà giunto.~ ~
1009 IV, VI | nelle sue bilance~Le membra genital di ciascun nato~Di fuor
1010 IV, III | volere,~La forza della virtù genitale~E gli organi che in lei
1011 III, XV | Sterpa da sé le membra genitali~Vedendo il cacciator, per
1012 III, XV | scimmia della Parzialità dei genitori, cervo della Vanità.~ ~Sopra
1013 III, VIII | Onora il padre con la genitrice,~A ciò che sopra terra la
1014 III, IX | Ma sono al mondo cotai gentilotti 50~Che gridano, mostrando
1015 II, II | nel corpo in plica.~ ~Sta genuflesso con l'arcato dosso,~Tien
1016 IV, III | scarbo, marmores, sinoco.~Li geomanti con li sciocchi punti, 10~
1017 I, V | sesto cielo la conduce:~Fa germinar la terra e piove il bene.~
1018 I, III | austro;~Ciascuna a l'altra getta l'ombre sparte.~Sì come
1019 I, VII | le tempeste prave~Delle ghiacciate pietre ciascun lito.~ ~Ma
1020 II, XVII | vena~E muore contentando il ghiotto cenno; 30~ ~Debilita lo
1021 IV, XI | Proporzïone pur convien che giaccia~In che l'essere umano si
1022 IV, III | Questi altri non si possono giacere~Con le loro donne, ché son
1023 III, XVIII| sempre riforma.~ ~Perpetua giacesse galassìa~Nel fuoco, già
1024 V | Perché sì prodi, perché sì giganti~Erano al tempo? Perché s'
1025 IV, VI | saette;~E Capricorno le ginocchia allaccia.~Aquario fa le
1026 I, VII | benignitate~Ogni elemento si muove giocondo~E toglie di tristizia qualitate.~ ~
1027 III, I | il dolce fuoco~Che tien gioioso sempre il cuore umano.~Ardendo
1028 I, VI | Sana la terra per qual fa giornata~ ~S'ella è cintata da monti
1029 IV, III | al nostro viso,~Fatte per Giotto, dico, in diverse ore: 100~
1030 III, XVII | idropici ritorna quasi sani,~Giova a la donna nel gravoso parto;~
1031 III, XVIII| calcedonio pallido e incolore;~Di gioventute conserva le mete~Con virtù,
1032 III, XVIII| comensa;~E chi li vuole, giovine la sventre: 90~ ~Dico del
1033 IV, XI | 75~Ché chi si sogna di gir nudo e scalzo~Per lo gran
1034 I, IV | muore a tempo sua figura.~ ~Girando il cielo, vegnon le triste
1035 I, II | moto governa. 80~Ognora nel girar sono più nuove~L'altre,
1036 II, III | non faccia nell'effetto:~Giuda tornasse, non le daria scacco.~ ~
1037 II, XV | Più che non fece la setta giudea.~Or riguardate alquanto
1038 IV, III | segno muove,~Ché tanto il giudicar si fa più presto.~Metter
1039 II, V | faretra.~ ~Però diritto giudicate, o vui,~Con li volumi di
1040 IV, X | 30~ ~«Perché di morte è giudicato segno~Nel fantolino, quando
1041 II, II | segni certi~Tu vegga lo giudicio della luce.~Poi che saranno
1042 IV, III | altre membra~Sono dalli giudizii remoti?»~Ché l'alma, mossa
1043 II, III | conoscenza come lodo.~ ~Giudizio che procede da sapere~Con
1044 II, XV | pur si spegna~E caggia nel giudizïo divino,~Lassando il freno
1045 III, VI | aria per sua gravitate.~Di giugno, quando vede quelle stelle~
1046 III, XII | il veleno innanzi che si giunga,~Quand'è in amore, nel carnal
1047 II, XII | radice,~Virtù con l'alma giunse il suo Fattore.~ ~Ma la
1048 II, XV | le guerre:~La femmina col giuoco in ciò si pone,~Consuma
1049 V | dopo Abramo surse il gran Giurista,~ ~Che fu Mosè, e con lui
1050 V | fu Cristo con gli ultimi giurni:~Lascio la fine a lui che
1051 III, VIII | Fuggono tutti: questo ben ti giuro.~Ligando la sua penna nel
1052 II, V | fan la giusta piaga, 40~Giustificando queste grave genti,~Ciascun
1053 III, IV | E tanto per amor di lor glien cale, 45~Che lo suo lato
1054 II, XIV | Ma questi che del van son glorïosi~Voglion di laude manifesta
1055 IV, XII | dritti trami~Onde consegue il glorïoso effetto.~Questa sia specchio
1056 IV, XI | Delli cattivi voglio che tu godi,~Ché nessuna vede come nasce
1057 IV, III | fra le stelle vedi~Fra il gonfalone e il pozzo e il fuoco sacro~
1058 II, XIII | fionga.~ ~Todi che tiene le gonfiate vele,~Che aspetta pur dell'
1059 II, II | dosso,~Tien le mani alle gote fra le cosse~Sulle calcagna,
1060 III, XVII | del corpo con sanguigne gotte:~Marte la forma con la trista
1061 II, III | fe' mai tanto il porporato Gracco,~Che questa più non faccia
1062 III, XVII | si dimostra: 70~Quel ch'è granato dico ch'è più fino.~In lui
1063 III, XIII | ch'hanno l'ale 50~E sono grandi assai di maggior polpe~E
1064 I, VII | CAPITOLO VII~ ~Della pioggia, grandine, neve, rugiada e brina.~ ~
1065 III, IX | per virtù dell'animo ch'è granne,~Consegue sempre le più
1066 II, XVI | Ed aspre pene li peccati granni. 30~ ~L'invidïa, che il
1067 III, VIII | Beccali forte se li vede grassi 80~E, percotendo, sopra
1068 II, X | che si fa al signore, 45~Gratificare chi il servir conosce,~Da
1069 III, XVIII| Ché d'ogni umore toglie le gravezze.~Nel Rosso mare dall'acqua
1070 III, XII | muore dolorosamente.~In gravidezza uccide il suo marito~E con
1071 IV, X | fare scarco,~Che non ti gravin più sopra la schina.~ ~Quando
1072 III, IV | nati~Dal cor che sente le gravose pene,~Da morte a vita sono
1073 III, XV | affanno~Onde possede li gravosi duoli.~Per i figli non deve
1074 II, IX | allontani 5~E se miri la sua graziosa lista.~ ~È largitate con
1075 III, IX | cotai gentilotti 50~Che gridano, mostrando le loro sanne,~
1076 III, XIII | Con pïetosa voce par che gride.~ ~Poi ch'egli ha pianto,
1077 III, II | alterna al tempo muore~Per la grifagna gente oscura e cieca,~Accende
1078 II, X | Non fare come fa il villan grifango, 25~Che nel gran stato fa
1079 II, XIII | Francesco~Che guardi Assisi dal grifone bianco,~Sarà spelonca nel
1080 II, VI | parte.~Subita spada con grigliato grido~Faravvi ognora nel
1081 III, IX | Schernendo altrui con loro grigni e motti.~Per l'opera si
1082 I, IX | ed obscure, sottigliate e grosse, 10~Sono le nubi così varïate~
1083 IV, III | futuro non intende?»~Che la grossezza delli umani sensi~Offusca
1084 II, III | Occhi eminenti e di figura grossi,~Occhi veloci con lo sbatter
1085 III, X | e loro simboli pavone, gru, corvo, tortora.~ ~Ciò che
1086 III, X | umano acquisto.~ ~Hanno le grue ordine e signore,~E quella
1087 IV, IX | di seguire sdegna~Questi guadagni e questo accumulare, 35~
1088 IV, II | Sentirai caldo se appressi la guancia.~Per più sentire, la tua
1089 IV, VI | darai lagno~Del dubitare. Or guardami ed attendi.~ ~Devi saper
1090 III, X | sua bellezza nella rota:~Guardandosi li pie', prende tristezza,~
1091 III, VIII | 65~(A ciò che dico non guardar sinestro),~ ~Tira la creatura
1092 III, X | questa che è lor guida~La guardia pone che alcun non le prede.~ ~
1093 IV, VI | temo che non sdegni.~Or guardisi la testa il bolognino,~Che
1094 II, XV | pianga per l'opposte case 20~Guastandosi lo tuo dolce terreno.~E
1095 II, XVII | signoria.~ ~Il gran diviso guasterà Cremona~E Padova e Milano
1096 II, XIV | altrui male lo tuo ben non guasti,~Né il vizïo la tua virtù
1097 II, XVII | all'Ada.~Veggio cader li guelfi in Lombardia, 10~Se al cielo
1098 II, II | due vene che di ciò son guide,~E a tempo in bianca forma
1099 IV, VI | Forma li piedi ogni ora guizzando.~ ~Per questi l'universe
1100 III, X | accorge il naso ed anche il gusto.~ ~La pavonessa quando puo',
1101 II, V | vedove e i pupilli~Chiamanti Iddio nello amaro pianto,~Sterpanti
1102 IV, IX | mai quiete né pace.~ ~O idolatri, con la gran ricchezza 55~
1103 III, XVII | diciassette spezïe si parte.~Idropica malìa e febbri calde~E fantasia
1104 III, XVII | fuga li serpenti, 40~Gli idropici ritorna quasi sani,~Giova
1105 II, XVI | han condotti Recanati ed Iesi~Che, se tornate al ben,
1106 I, IX | nostra umanità cieca ed ignara;~O quante cose mire son
1107 IV, XI | questi sogni, 40~Ch'ogni ignorante ne cura sì poco~E dice che
1108 III, XIV | Socievolezza, tigre dell'Illusione.~ ~Non chiude gli occhi
1109 I, IV | si gira in quel sito,~E ilSol nell'altro resta opposto
1110 III, XIII | è la mosca: 75~Poi che s'imbatte nella cieca rete,~Battendo
1111 II, III | lungo fa timido l'uomo, ~Ed imbecille come sottil legno.~Il grande
1112 III, XVIII| intelletto, ed all'uomo imbriago.~In cinque modi si può dimostrare:
1113 III, XI | qual veggendo il cancro,~Immagina d'averla a pranzo o a cena:~
1114 IV, X | attento, 65~Vuol che l'effetto immaginato ei trove.~ ~«Perché l'uom
1115 III, XVI | Contro di brighe, mattezza ed impaccio.~Io taccio, per servir qui
1116 II, II | corporal fa l'alma ladra.~Impeggiorando, dico, le lor carte,~Sono
1117 II, II | Così Saturno sua virtù le impenge. 75~Ben si può aprire per
1118 IV, VIII | fa veloce effetto;~ ~Ma imperfetto al mondo l'uomo nasce,~Ché
1119 V | decreto. 15~Infino al terzo imperïo fu ratto,~Lasciando il corpo
1120 III, I | Che all'ira triste e agli impeti dispone:~Amore dunque fu
1121 III, XVIII| da loro virtù prego che impetre. 125~Se d'erbe qui non tratto
1122 IV, X | cor di gran temer subito impiccia~Veggendo del contrario la
1123 III, VIII | t'aspette, 50~Crudezza, impïetate ovver ferita,~Sì come ho
1124 IV, VIII | son certo: più non me ne impiglio,~Salvando sempre lo miglior
1125 II, XVII | E subito soffòca, tanto impingua,~E in disonore termina la
1126 II, II | questi zoppi e sgombi, 25~Impïo fu lo segno della parte, ~
1127 II, XV | fiera servitute~Che legge impone a cui donna comanda 50~Stando
1128 IV, VI | parlare, 150~ ~E dico che impossibil è due corpi~In un sol loco,
1129 III, XIII | rettili: cocodrillo dell'Impostura, rospo della deformità del
1130 I, VI | altro fiato sì che l'aria impregna.~Umiditate con calore sorge:
1131 I, VIII | Di fronde vista però vidi impressa~Nel duro marmo, che, quando
1132 III, XVI | ché di queste pietre~Già t'impromisi di far simiglianza:~Piace
1133 III, XI | del Ricatto, ostrica dell'Imprudenza, delfino della Vendetta.~ ~
1134 II, XII | gentil si mostra quel d'inante,~E ciò converso, sì come
1135 IV, III | 15~Per strepiti delle incantate palme,~Per l'osso biforcato
1136 IV, III | Posto nel fuoco poi che è incantato,~Si stringe o s'apre senza
1137 IV, IX | donna col piacer di nuovo incanto?».~Se due persone fan sola
1138 V | ben è certo poi ch'arde ed incende.~Ascolta come è falso ciò
1139 III, XVI | inimici la mente alta;~ ~Incender fa la man, di ciò sii certo,
1140 IV, III | con resine, carne, mirra e incenso,~Con olio d'aloè e con altri
1141 IV, V | Agli occhi tristi per l'inchiusa doglia,~E il giusto pianto
1142 IV, IV | che scrivi, la tua man no inciampe!» 15~Ché l'aquilone tien
1143 II, X | luce,~Ai virtuosi la testa inclinare,~A quei che son di povertate
1144 III, XVIII| È calcedonio pallido e incolore;~Di gioventute conserva
1145 I, VIII | vien sì tardo che l'udito incolpo,~Ché già non segue lo veder
1146 IV, III | sgombre.~ ~Il primo che s'incontra in quel che fura~Appare
1147 IV, III | starnuto è segno d'accidente,~E incontrare animali e vecchie e matte~
1148 II, XVI | nel mondo ti conserbe, 5~Incontro a Dio facendo tante offese.~ ~
1149 V | Però li gran difetti sono incorsi.~Guarda la Terra rotonda
1150 II, VIII | soli.~O Ascoltami, uomini incostanti, 10~Tornate ne li belli
1151 III, XV | dargli quella parte non gli incresce 45~Veggendo che da lui non
1152 II, XIII | soggetti a tal peccato.~Ma increscemi di Rieti e di Spoliti 10~
1153 III, XVIII| ferro~E questa nasce nell'India maggiore;~E l'altra in Etïopia,
1154 IV, V | tralucendo passa,~Però non dare indugio a lo tuo bene,~Ché il tempo
1155 II, XIII | Quanto più piove, tanto più s'indura~L'arena; ed è così l'avar
1156 IV, IX | da virtù viene il parlare inetto.~Maria si va cercando per
1157 IV, I | Accorso scrive che di ciò s'infama:~Voglio che mia ragion suo
1158 III, XV | che fe' lo muova.~ ~Quando inferma, trae in alto le verdi erbe~
1159 III, XVI | saldo.~ ~Dal fegato rimuove infermitate,~Sottiglia la virtù dell'
1160 III, XVI | sopra ogni verde;~Di molte infermitati fa salute;~Morbo caduco
1161 III, XIV | che conduce a morte~Nell'infernal caverna ti richiude~E dell'
1162 IV, IX | Iniqua strada alla porta infernale;~Quando si pinge, pugne
1163 IV, V | ch'io non appello,~E gli infernani abissi e le castalde,~E
1164 II, XV | femmina la terra,~L'abisso inferno, dicon, non gli basta,~Ma
1165 III, XI | mondo con diletto non l'infesta 5~E le cose divine sempre
1166 IV, III | mi dèi perdonar se più ti infesto,~Perch'io mi muovo a ciò
1167 III, XV | stridendo con gli occhi infiammati. 60~ ~Il piccolo figliuol
1168 IV, VII | è detto, perché l'arti,~Infin che il Sol non posa, tegnon
1169 III, VIII | luce di veder non pensa,~E infine il Bene dell'eterno amore~
1170 IV, XI | dimostra. 30~ ~Ma fra quel ch'è infinito e il terminato~Proporzïone
1171 II, II | nascita dell'uomo, e dell'influenza dei cieli.~ ~Per grazia
1172 IV, II | luce degli astri, eclissi, influenze lunari.~ ~«Perché nel cielo
1173 I, II | valor gentile;~E quando l'influenzia vien da quelle,~Se sua vertù
1174 II, VI | naturalmente~Ripugna all'influenzïa superna.~Poni che insieme
1175 II, XIX | nel core che il disdegno infoca,~Per qual de la vendetta
1176 I, VII | fortuna.~Maligno corpo che inforca sua luce 40~Verso la Luna,
1177 II, II | spalle volte.~Così natura informagli le mosse~Per più salute
1178 IV, III | Mostra per segno sì com'è informata. 135~Dinanzi al caso, col
1179 IV, XI | qui medio vi sia~Da Dio informato che nell'alme spire, 35~
1180 | infra
1181 I, VIII | Pietra discende con l'aria infuocata~Come saetta che non abbia
1182 II, XVI | farà sanguigni i campi~Ed infuocati li tuoi monti adorni,~E,
1183 I, VIII | spessa,~Muovesi il vento infuocato, severo~Tuono fa grande
1184 III, XIV | involando.~Poi che si vede ingannata dall'ombra,~O quanto dolorosamente
1185 III, IX | Ti sanerà, se al Fattor t'inginocchi;~E di salute non ti disfidare,~
1186 II, X | profonna?~Ove è condotta l'ingioiosa vita, ~Solea nel tempo umiltà
1187 IV, VI | vengiar, si fa benigno.~ ~L'ingiurïa che nasce più da presso~
1188 II, I | spoglia, 40~Già Dio sarebbe ingiusto discoverto~Se per altro
1189 IV, XI | buon Apollo, fa' miei sensi ingordi~E toglimi lo ben dell'intelletto~
1190 IV, X | da sangue che nel cor s'ingorga~Che da ciascuna arteria
1191 III, VIII | Dell'Ignoranza, Furto, Ingratitudine ed Invidia, e dei loro simboli
1192 III, XV | Che l'elefante combatte e inimica~E molte volte lo conduce
1193 IV, VI | d'oro e pietre tante~Sono inLevante per li lochi tutti?»~ ~Ed
1194 III, I | Senza vedere, l'uom può innamorare~Formando specchio della
1195 III, VII | salute,~E canta nella morte, innamorata~Andando al suo Fattor così
1196 II, I | plini;~In forma di desìo innamorati 10~Movendo, così il mondo
1197 II, XI | Non rompe l'uomo poi che è innamorato.~ ~La castitate perde sua
1198 IV, II | Ma, diminuta sua natura innata,~Moltiplica l'umidità corrotta~
1199 II, V | fanno lagrimar gli occhi innocenti~E gli orfanelli in povertate
1200 II, V | ne mena?~Non altro che l'inordinata voglia~Per qual s'attrista
1201 IV, IX | capello; 125~Glorïa vana ed insanabil piaga.~ ~Volendo investigare
1202 IV, III | che in cielo la stella s'insangue, 35~Spirti veder alcun
1203 I, II | Altri che di viltà portano insegna,~Altri che dànno nell'altrui
1204 I, I | ogni virtù sbada;~E chi le insegne in campo circoscrive, 65~
1205 I, VII | Venendo a terra le sue parti insemi.~Quanto più freddo è quel
1206 II, XI | dello mondo~E nella vita d'insino al morire.~Magnanimo non
1207 IV, VI | veggio: dunque, pur nel primo insisto».~Ed io a te: S'io solvo,
1208 I, VI | torto cerchio d'animali inspersi, 60~ ~Il quale in quarta
1209 II, VI | Che di sotto l'Arïete s'intana.~Uomo disposto dal superno
1210 V | Dell'alma muove la specie intelletta,~Dunque ella è forma: tu
1211 IV, IX | umanitate,~Spogliate di virtuti intellettive,~Che tutte le ricchezze
1212 I, II | alma de gli acti soverchi.~Intelligenza del terrestre mondo~Con
1213 I, I | poter, conduce~La forma intelligibil che divide~Noi da' animali
1214 IV, VI | arte.~Or qui tu vienimi intendendo un poco.~ ~Sì come ferro
1215 V | concede.~L'operar proprio e l'intender dell'uomo~Dell'alma muove
1216 IV, III | intelletto in forma pura,~Sì che intendiamo gli effetti lontani. 120~ ~
1217 IV, IV | Ché ciò non forma la mia intenzione.~ ~Sopra noi molte stelle
1218 I, IV | Due cerchi sono che, intersetti insieme, 55 ~Equante e deferente
1219 IV, III | Si stringe o s'apre senza intervallo.~ ~E tu a me: «Or qui voglio
1220 IV, XI | dico qual ragione mi muove.~Intra l'oggetto e la potenza nostra~
1221 III, XIII | sua aperta bocca il serpe intruca, 15~Discerparli lo core
1222 III, XVI | Raccende amore se il disdegno è inturno.~È simil di cristallo sua
1223 IV, V | Dante non conube.~Sicché invano, dico, non si suona~Ogni
1224 | invece
1225 I, VII | fuoco li raggi riflessi~Inverso l'aere de la nostra terra
1226 II, I | Fassi felice chi virtù investiga. 45~Ma chiunque aspetta
1227 IV, IX | insanabil piaga.~ ~Volendo investigare ogni lor via,~Temo ch'io
1228 IV, IX | CAPITOLO IX~ ~Questioni morali. Invettiva contro le donne.~ ~E tu
1229 II, XVI | uom cadere.~ ~Se vuoi dell'invidioso far vendetta~E con più accesa
1230 III, VIII | grido.~Così fa l'uomo tristo invidïoso~Che lascia di costei li
1231 I, IV | la vertù del ciel che lor invoglia~Mirando quanto è in noi
1232 III, XIV | fugge~Il cacciator veloce sé involando.~Poi che si vede ingannata
1233 III, XVI | caldo sangue questa pietra involve 25~Ovver con piombo, per
1234 I, III | Non pote fare il moto miga iosa,~Però ch'ascenderebbe il
1235 III, XIII | assassina.~ ~Così fa l'uomo ipocrito ed occulto~Che del dannoso
1236 IV, IX | è fortuna che nel ciel s'irasce?» 5~Questo mi par ben nuovo
1237 II, XIX | 25~Suonando l'aere con le irate voci:~Ma quella delli savi
1238 II, XIX | occhi umani, quando sono irati,~Accecan l'alma del giusto
1239 II, XIX | disperando ne va sola.~ ~L'irato si mitìga per tre cose:~
1240 III, XVII | grazïosi raggi dello Sole~Nell'isola d'Arabïa splendendo,~Topazïo
1241 II, XII | l'altro per virtù divina~Ispirano le stelle d'occidente. 45~
1242 III, III | Dov'è il suo nido, non istà dappresso~Nessun uccello,
1243 II, IX | queste genti col vedere istrutto. 30~ ~Cotanto è l'uomo,
1244 IV, V | Per ciò sentire assai son ito intorno».~ ~La Luna, dico,
1245 III, XVI | salute;~Morbo caduco ed itterizia cura,~Conserva il viso che
1246 II, III | 15~Empio, d'animo falso e ladro e fello,~Col bel parlare
1247 III, X | angelica bellezza,~Li passi, di ladrone frodolente.~ ~È l'uomo pravo
1248 II, XIV | giusto cerchio sopra voi si lagna. 15~Ma in poco tempo ne
1249 IV, VI | lo vero, e non ti darai lagno~Del dubitare. Or guardami
1250 II, II | addivenne a la Lisa del Lago~Che fe' due nati là dov'
1251 II, XV | piango di Fiorenza 10~Che, lagrimando, scorderassiDoccia,~Facendo
1252 III, VI | Se il cuore fa per doglia lagrimare.~ ~ ~
1253 IV, XI | Ma poi l'uom desïando si lamenta. 15~Non cessa il moto natural
1254 IV, IV | 20~V'è sì gran vampa da languir ciascuno?»~Dico che allora
1255 III, VIII | risulta il valore~Che priva di languore ogni animale.~ ~Li suoi
1256 II, IX | col potere è bella vista:~Larghezza vale se te ne allontani 5~
1257 II, XVI | Conduceravvi nelle guerre accese,~E lascerete l'ossa con le polpe~Entrando
1258 IV, VII | definendo,~Che il tempo non ti lasci. Oh quanto io temo!»~ ~Ombra
1259 IV, IV | non so perché il cuor non lasciai.~Sperando di tornar, passo
1260 III, IV | morte dispenti,~Di servitude lasciamo la foce,~ ~Sì che per morte
1261 II, XII | esempio se un della Colonna~Lasciasse gli atti del sangue primiero.~
1262 I, VIII | sotto sopra sommergendo~Lassano l'Alpi ed il terren toscano,~
1263 III, X | lui non prender compagnia;~Lassare il mondo ed ogni suo diletto,~
1264 II, XV | Veggendo come il ben divin lassate. 30~ ~Distruggon le ricchezze
1265 I, III | verso quelle stelle via,~Lasseria la seconda tramontana.~ ~
1266 IV, IX | questi tempi più e men son lati~Secondo le figure d'alti
1267 III, XVIII| deve;~Trito col miele fa latte non poco,~E forte vale al
1268 IV, III | ore: 100~L'una s'adora e lauda con gran canto,~E l'altra
1269 III, XV | atti la ragion vedere,~ ~E lavar l'alma dai peccati enormi~
1270 III, XIII | tessere ciascun subito prova.~Lavora sempre quando nasce il Sole,
1271 IV, VI | che son puliti,~E come lebbra lì non fu giammai.~ ~Ben
1272 III, XVIII| cosa vuol che il frutto leda. 50~ ~Mostrasi vïoletto
1273 I, VI | sperne,~Ma lede quel che lega gli animati,~E pone a caso
1274 III, XVII | sudor costringe e serra;~Legata nell'argento portar deve
1275 IV, III | lei sono animati 65~Stando legati in atto naturale.~ ~Ma del
1276 II, IV | elegge il ben perfetto~E più leggera con virtù s'accosta. 15~
1277 II, VI | disposto dal superno lume~Leggeramente allo ben si conduce~Se non
1278 IV, V | che per sua sottilitate~E leggerezza il corpo si congegne: 65~
1279 I, III | lo mirasse, ~Essendo sì leggero, avria festa~Voltando ne
1280 III, II | cerchio~Dio e natura sì leggiadra forma.~ ~Questa è la donna
1281 I, III | di trista radice.~Vanno leggiadre di belli animali~Quell'alme
1282 II, XII | a Dante, intendi tu che legi:~Fanno li cieli per diversi
1283 II, III | animale.~ ~Vista dolente e lentigginosa,~Che par traslata nel beato
1284 IV, VIII | sia.~«Perché li cani e li leoni tutti 25~Nascono ciechi
1285 III, XIV | 45~O se giace leon con la leoparda.~Crudo di pïetà, capro si
1286 II, VI | effetti ti rammenti,~L'acqua lercia dissecca e si fa luto.~ ~
1287 I, VIII | capo le molte ova, ~Essendo lesa dal fuoco supremo, ~Erano
1288 II, V | non offende altrui né fa lesione, 65~A ciascuna dà suo merto
1289 II, II | Nascere posson, come vidi a Leta.~Questo addivenne per lo
1290 I, VIII | queste impressïoni~Oltre una leuca ed anche otto staggi~Non
1291 II, VI | parenti, ~Ché il ciel non puo' levar più suo coraggio.~Cosa disposta
1292 I, VI | virtù l'anima vile. 30~ ~Levasi da le sette stelle eterne~
1293 V | ratto,~Lasciando il corpo la levata mente,~Mirando il santo
1294 II, IX | CAPITOLO IX~ ~Della Liberalità.~ ~Questa virtù che tanto
1295 II, V | croce nuovo dispiacere.~Non liberate chi è degno di morte,~Fate
1296 II, I | ben felice. ~Essendo in libertà l'alma creata,~Fortuna in
1297 II, XIV | Come si spoglia di sua libertate~Tenendo a mente li passati
1298 IV, II | Sole e la Luna?~Nel primo libro tal ragion si stilla,~Ma
1299 IV, V | già felice ed è caduto,~Licito è il pianto per cotal dolore.
1300 IV, XII | chi intende fa la mente lieta.~Qui non si gira per la
1301 I, III | pur con ella, 5~Sì come i lievi corpi suso intendo.~ ~Il
1302 III, VIII | tutti: questo ben ti giuro.~Ligando la sua penna nel pie' destro~
1303 II, VI | quest'altro sopra il suo lignaggio~Sì come re fra li vili parenti, ~
1304 IV, X | come per forbir fu fatta lima.~Considerando perché, come
1305 II, XII | Fiorentino con l'antiche lime;~ ~Ma con lo schermo delle
1306 IV, III | cielo vien la forma~Che, limitando la proporzïone~Di quattro
1307 II, V | divine. 30~ ~Ogni peccato ha limitata pena,~E più gravosa quant'
1308 IV, IV | parte,~Secondo sue nature limitate.~ ~«Perché lo vento che
1309 III, I | suo l'amore~Lo qual, se limitato, non offende 95~Né toglie
1310 II, II | disio,~Come addivenne a la Lisa del Lago~Che fe' due nati
1311 II, XI | le conserva queste sante liste~Ché qui ti lascio, perché
1312 I, VII | ghiacciate pietre ciascun lito.~ ~Ma qui puo' dubitar l'
1313 IV, VI | Il loco è come forma del locato~E termina lo corpo ch'ei
1314 III, XVIII| questa pietra affreda,~Le locuste e gli uccelli fuga tutti~
1315 V | son le gelate acque: 10~Lodate Dio, come si mostra noto~
1316 II, XVIII| La propria bocca fa le lodi sorde,~E fra le genti fa
1317 IV, XII | Esempio prendi in Santo Lodovico.~ ~E tu a me: «Due occhi
1318 V | Dunque ti cessa, o tu, loïco tristo,~Con le sofiste tue
1319 II, XVII | XVII~ ~Della Gola.~ ~O voi, Lombardi, con l'ampiata gola,~Faretevi
1320 IV, II | quera». 15~Perché son più lontan dal nostro aspetto~Le ottave
1321 IV, III | che intendiamo gli effetti lontani. 120~ ~Non che tal segno
1322 II, XV | scorderassiDoccia,~Facendo li Lucchesi nuova offenza.~Or piangi,
1323 III, I | 75~Io prendo esempio da lucente pietra~Che ha per qualità
1324 II, V | paterni peccati 25~E acerba lue dello tempo antiquo~Piaga
1325 IV, II | astri, eclissi, influenze lunari.~ ~«Perché nel cielo son
1326 I, V | foco porta vista~E con la lunga coda sempre gira.~Marte
1327 IV, VI | natura,~Ma son diversi i luoghi per certezza 35~Secondo
1328 II, VI | tenebre a luce:~Qui non è luogo più di dirvi come.~ ~O figurati
1329 IV, IX | male, perfida, assassina,~Lussuriosa, maligna, molle e vaga,~
1330 IV, II | a noi più ella si mostra lustra,~Ché vede il Sole più speditamente.
1331 IV, VII | concede. 120~ ~Gli spiriti son lustri per natura,~E simile con
1332 II, II | nono mese vien nel mondo lustro~Per la virtù che signoreggia
1333 II, VI | lercia dissecca e si fa luto.~ ~Fortezza non è altro
1334 III, VII | cigno è bianco senza alcuna macchia~E dolcemente canta nel morire~
1335 II, III | Chiunque possiede la sua vista macra 45~Con la sollecitudine
1336 II, VIII | Sempre seguendo pur gli atti maggiuri,~ ~Nell'alto cielo la virtù
1337 III, XVI | vale agli idromanti~Ed alli magi per virtù che face,~Ché
1338 III, XII | sereno.~Per non sentire la magica prece,~Ciascuna orecchia
1339 IV, X | alma muove~E il cor nel 'maginar fa forte e attento, 65~Vuol
1340 III, I | Veggendo vista sua nel 'maginare;~Ma pur dagli occhi nasce
1341 III, XVI | altra con citrigne è della Magna.~ ~Con quella che Cicilia
1342 II, XVIII| vanaglorïa le morde. 30~ ~A magnanimitate contraddice~La vanagloria
1343 II, II | carte,~Sono superbi della mala squadra. 30~ ~Del doppio
1344 III, VIII | quanto ne fatica,~Non sii maledetto sì come son quelli, 45~Ma
1345 III, XI | dell'animo, sirena delle Malie, granchio del Ricatto, ostrica
1346 IV, III | nuova fraude~Che fanno le maligne creature~Fra li compagni,
1347 II, II | Natura l'altra manda alla mammilla~Per le due vene che di ciò
1348 V | Determinato, convien pur che manche,~E le nature siano diminute.~
1349 IV, X | piaghe dell'occulto ucciso~Mandan ciascuna lo sangue di fuore~
1350 III, XIII | sempre a lui fa guerra.~La mandibola sopra sempre muove,~L'altra
1351 IV, XII | Paolo né Francesca,~Delli Manfredi non veggio Alberico~Che
1352 III, XIV | lei, dispera.~Poi che ha mangiato, dorme al terzo giorno~E
1353 II, XIV | glorïosi~Voglion di laude manifesta torna~Mostrando ciò di cui
1354 I, II | contemplando,~Tutte le cose manifeste e certe,~Sì come nui nello
1355 IV, II | pianeta,~Contro del primo manifesti e noti?»~Dico che Dio e
1356 III, X | pascesi dal ciel di dolce manna. 60~Per lui lo padre sente
1357 III, XV | Simboli di Quadrupedi mansueti: elefante della Preghiera,
1358 I, IV | natura che la spera ammanta~Mantegnon, e di ciò l'essere sume.~
1359 I, VI | stella de la spera grande~Mantien la terra e serba in sua
1360 II, XVII | Milano con Piacenza:~Di Mantova non dico e di Verona, 15~
1361 IV, V | Dicendo a me: «Perché il mar si solleva~E poi s'abbassa,
1362 II, XVI | invidïosa mente vostra,~O Marchigiani, con le gravi colpe,~Secondo
1363 II, XVI | congionto~Il monte di San Marco con Polesi.~ ~'Scolta, Romagna
1364 III, XVIII| 110~ ~Nelle marine conche margherite~Nascono certo, ma quelle
1365 IV, IX | viene il parlare inetto.~Maria si va cercando per Ravenna~
1366 III, VII | beve a forza dell'acqua marina, 10~Così da lei fa fuggire
1367 III, XVIII| sie una prova. 110~ ~Nelle marine conche margherite~Nascono
1368 IV, XI | diparte, 65~Sì come in neri marmi scritte d'ancro.~ ~Ognuno
1369 I, VIII | però vidi impressa~Nel duro marmo, che, quando e' si strinse,
1370 IV, III | piromanti~Chiamando scarbo, marmores, sinoco.~Li geomanti con
1371 III, I | Sentendo pena del nuovo martire.~ ~Là dov'è amore, sempre
1372 IV, IV | Sperando di tornar, passo martiri 100~Struggendosi lo core
1373 IV, IV | tira l'aria sentendo il martiro,~Sì che il sospir, languendo,
1374 IV, XII | colse di dolce esca.~Del Mastin vecchio e nuovo da Verrucchio ~
1375 V | anime; mortalità del mondo materiale.~ ~Convien ch'io canti della
1376 I, VII | tutte umidità la Luna è matre. 55~Quando si mostra la
1377 IV, IX | Superba, avara, sciocca, matta e austera,~Veleno che avvelena
1378 IV, III | incontrare animali e vecchie e matte~E cieco e zoppo e chi di
1379 II, XIV | superbo ed arrogante,~Lo matto vecchio senza senno e avere,~
1380 IV, V | ciascun discerne. 45~Quanti meati son, ch'io non appello,~
1381 | medesimo
1382 III, XV | giusto patre 70~Dell'alma sua medesma esser tiranno,~Avvegna che
1383 III, XVIII| legge non si sdegne~Ché a medico le lasso che ne cante,~ ~
1384 IV, XI | Sicché convien che qui medio vi sia~Da Dio informato
1385 IV, V | perché è l'acqua salsa? Tu mel spremi:~Per ciò sentire
1386 III, XII | pensa a ciò la setta dei melenzi:~Segue il volere pur con
1387 III, XV | virtuosa.~ ~Il cervo in melodia si diletta, 75~Sì che l'
1388 IV, I | altra cosa non fa maggior memora~Che li figliuoli, in prima
1389 II, XIV | condotta a tanto~Che par la tua memorïa finita.~Non sarà boschi
1390 IV, II | delle parti la compate;~Menando il sangue per diverse vene
1391 IV, VII | D'esser d'animo povero e mendico~(Io so che tu m'intendi
1392 | Mentre
1393 IV, VII | antico; «~Che val saper cose meravigliose~Ove frutto non è?» dicon
1394 II, XIV | quanto è degno che il superbo merga 65~E senta pena del nuovo
1395 I, III | secondo~Che nella parte sta meridïana~Prendesse verso quelle stelle
1396 IV, IV | declino;~Ma, respirando poi lo meridiano,~La sua caldezza li vapor
1397 II, II | Il terzo cielo l'appetito mesce;~Lo primo spiritello il
1398 III, I | Ma Dante, rescrivendo a messer Cino,~Amor non vide in questa
1399 IV, VI | acuti come teli,~Forma il metallo dalla terra mista.~ ~Saturno
1400 IV, V | V~ ~Problemi di fisica e meteorologia.~ ~Veggio che il tempo tralucendo
1401 IV, III | CAPITOLO III~ ~Metodi e valore delle scienze occulte.~ ~«
1402 III, XI | averla a pranzo o a cena:~Mettele dentro pietra ovver festuca
1403 IV, III | giudicar si fa più presto.~Metter si vuol la man nell'acqua
1404 III, IX | defensïone. 60~ ~Così tu devi mettere costei~Dentro nel cuore
1405 IV, IX | mondo, 70~L'uomo ch'è offeso mettesi al morire~E non discerne
1406 I, III | cela, 25~Però la Luna non è mica grande~Più che la Terra
1407 I, III | 80~Non pote fare il moto miga iosa,~Però ch'ascenderebbe
1408 IV, VIII | impiglio,~Salvando sempre lo miglior consiglio.~ ~ ~ ~
1409 IV, VI | rinnovato il scritto Santo Migno. 135~E tu a me: «Perché
1410 V | a Noè tornò lo Sole~Du' mil ducento quaranta due volte~
1411 II, XVII | guasterà Cremona~E Padova e Milano con Piacenza:~Di Mantova
1412 II, IX | le menti mute,~Mirate la milizia desolata:~È senza onore,
1413 II, V | empïo tenere,~O voi con la milizïa pomposa, 50~Fate a la croce
1414 IV, IX | Dunque, con lor perché tanto millante?~Non da virtù viene il parlare
1415 V | ciò ch'io dico qui non ti millanto.~ ~Ma il cielo, in quanto
1416 IV, VI | tu a me: «Perché qui la miniera~Dell'oro, e qui di ferro,
1417 IV, VI | producendo frutti?~Perché miniere d'oro e pietre tante~Sono
1418 IV, XI | Ché, come è il grado, si ministra il bene.~Uman voler, se
1419 III, VI | Son temperate, dico, più e mino.~Virtù si serra in lui sì
1420 I, IV | mostra degno.~ ~O viste del miracoloso affanno!~Ché a noi si schiude
1421 I, IV | Dal poco cerchio le stelle miranno.~Non è virtù non dubitare
1422 III, III | Verso li raggi fa ciascun mirare;~Di quel che vede gli occhi
1423 I, I | preda 35~Al nostro tempo noi miriamo grande.~ ~Poi gira il corpo
1424 IV, III | 45~E con resine, carne, mirra e incenso,~Con olio d'aloè
1425 III, III | mostra poi gli atti possenti.~Misericordia avendo e caritate,~Alla
1426 IV, VI | Forma il metallo dalla terra mista.~ ~Saturno fa lo piombo,
1427 IV, VII | Sopra le cose corporate e miste 115~La luce è forma ch'io
1428 II, XV | lei, mirando li sciocchi misteri. 60~ ~E gli occhi falsi,
1429 II, XIX | ne va sola.~ ~L'irato si mitìga per tre cose:~O dolce rispondendo,
1430 II, II | Giove.~Perché di sette vive, mo' ti mustro.~La Luna in questo
1431 IV, II | muovessero insieme,~Già mobile saria la ferma Terra~E solo
1432 II, XI | Della Castità, Costanza, Moderazione e Magnanimità.~ ~Muove la
1433 III, X | Tempera mano a follo ed a molino.~ ~O tu, che intorno tua
1434 II, II | le membra figura, 35~Le molli parti per potenzia ferma.~ ~
1435 IV, V | E Stromboli e Vulcano e Mongibello.~ ~«Perché il denaro nell'
1436 III, I | tien fermo punto:~O cala o monta nell'uman concetto:~Sempre
1437 IV, XII | Verrucchio ~Che fece di Montagna, qui non dico, 55~Né dei
1438 II, XV | dolenti~Quando il trionfo di Montecatino~E del francesco sangue ti
1439 III, IX | cano succo che sana lor morbi.~ ~Così sarai tu grazïoso
1440 II, XVIII| Quando la vanaglorïa le morde. 30~ ~A magnanimitate contraddice~
1441 IV, VIII | dallo lor signore, 10~Che morderti non ponno se le capi,~Ché
1442 III, XVIII| Per cosa natural non sarà morta~Ma sempre come stella lì
1443 III, XII | sol per non morire,~Dal mortal viso con gli occhi lucenti.~
1444 V | Creazione continua delle anime; mortalità del mondo materiale.~ ~Convien
1445 III, XV | canta e suona,~E l'altro mortalmente lo saetta.~Se un fiume o
1446 III, XIII | sua nemica proprïa è la mosca: 75~Poi che s'imbatte nella
1447 II, XI | lo leone, ~E l'aquila che mosche non afferra.~Il magnanimo
1448 V | gran Giurista,~ ~Che fu Mosè, e con lui l'antica legge.~
1449 I, VIII | uscire~Fuor de la terra, mossi da Saturno~Fanno li terremoti
1450 III, XI | lì dentro la pasce. 25~Mostrale il cibo con l'usata branca,~
1451 III, I | forma lo mio intelletto~Mostrandomi salute gli occhi suoi,~Mirando
1452 II, XIX | vegnon li penal difetti 35~Mostrandosi del bene sempre stanche.~ ~
1453 I, V | ragiona.~ ~Non troppo negro mostrano il colore~Queste che in
1454 I, IV | Che co' suoi raggi fuoco mostrar vuole. 30~ ~Di questa stella
1455 II, X | mira,~E soggetto e minor mostrarsi sempre 40~Cui e quando si
1456 I, III | vela.~Se ciò non fosse, mostreria non tutta~L'ombra che de
1457 II, XI | gentilezza e chi è gentile, 70~E mostrerotti nel seguente canto~Se nobil
1458 IV, VII | quale è oggetto del senso motivo,~È accidente. Qui più non
1459 IV, VII | Secondo ch'è il voler del lor motore.~Ventiquattr'ore è il giorno
1460 III, IX | altrui con loro grigni e motti.~Per l'opera si mostra l'
1461 I, II | Non cessan gli atti di mover possenti,~Né posson nostre
1462 I, VI | vedere le umilïate viste,~ ~E movesi per tempo il dolce fiato~
1463 IV, II | CAPITOLO II~ ~Movimenti e luce degli astri, eclissi,
1464 IV, VIII | Non per il suono, ma pel movimento~Che fa nell'aria si posano
1465 I, II | stelle.~ ~Nove son queste che movon li cerchi, 25~E l'altra
1466 IV, XII | Franceschi lo sanguigno mucchio.~ ~Non veggio il Conte che
1467 I, I | gran virtù che tutte cose mudi!~O quanto il tuo valor fa
1468 III, XV | Ma quand'è preso, forte mugge e piagne~Veggendo che sarà
1469 | multa
1470 III, XV | tua salute, 50~Sì che non muoia dal nemico austero~Né possa
1471 IV, II | lo conduco?»~Ti par che muora e spasimando langue,~Finché
1472 II, V | orfanelli in povertate afflitti,~Muover dal cielo fan la giusta
1473 IV, II | assegna.~ ~Se tutti i cieli muovessero insieme,~Già mobile saria
1474 IV, X | Aspetta tempo innanzi che ti muovi~Se ti vuoi conservare le
1475 IV, III | ti infesto,~Perch'io mi muovo a ciò per più vedere.~ ~
1476 IV, III | spiriti chiamando con lor muse,~Sanno il futuro per caso
1477 III, XI | Beato è quegli che volta lo muso~E mette alla sua gola il
1478 II, XII | Per qualità delle diverse mustre 40~In un concepto varïati
1479 II, II | Perché di sette vive, mo' ti mustro.~La Luna in questo mese
1480 IV, VIII | ciascuno di questi pennati,~Mutandosi lo tempo, si spelucca,~Stando
1481 I, VIII | tempi che li cerchi son mutati.~ ~Gli inclusi venti che
1482 II, VIII | doppiato cerchio~Sì che hai mutato tua natura umana,~L'acerba
1483 IV, X | accidente che non puo' far mutto~E più si forza, più la voce
1484 II, III | Superbo è chi possiede l'ampie nari,~E d'ampie orecchie di bestia
1485 III, XVIII| condensa~Che par che dentro nasca, chi la mira.~La rondin
1486 III, XVIII| ne porta nel suo ventre,~Nascenti in lei allor quando comensa;~
1487 II, V | terra di Toschi,~U' peste nascerà con sua faretra.~ ~Però
1488 IV, X | spazia,~Se dal volere prende nascimento,~Con simil caso giammai
1489 II, II | CAPITOLO II~ ~Della nascita dell'uomo, e dell'influenza
1490 III, X | La pavonessa quando puo', nasconde~L'uova sì che il pavone
1491 | Ne'
1492 I, I | aspetto,~Nel specchio pinge di nebbia figura~E toglie luce al
1493 III, XVII | non puo' esser vinto.~ ~È nebuloso giacinto, e rubino,~Secondo
1494 II, I | lumi immacolati.~ ~Non fa necessità ciascun movendo,~Ma ben
1495 II, I | li ben della fortuna 20~Necessitati sieno con loro meta.~Non
1496 II, I | trova all'opposto.~Non vien necessitato il ben felice. ~Essendo
1497 I, III | calamita. 60~ ~La nostra luce nega quel che dice~La falsa opinïon
1498 V | alme in noi conduce.~Ma ciò negava al mondo Averroisse;~Ma
1499 IV, II | signoreggia,~Son verdi e negri come densi fumi;~Sono sanguigni
1500 IV, III | Con l'ossa delli morti i negromanti,~Con l'acqua gli idromanti
1501 IV, VIII | credi?~Pelosi, piccinacoli, negruti...!» 90~ ~Di ciò son certo:
1502 IV, XII | Le favole mi fur sempre nemiche.~ ~Il nostro fine è di vedere
1503 III, XIV | ardita vista,~Veggendo de' nemici la figura,~E far sempre
1504 IV, XI | ver diparte, 65~Sì come in neri marmi scritte d'ancro.~ ~
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