'na-conse | consi-gemin | gemma-neri | nervo-roton | rotte-uncin | unde-zoppi
Libro, Capitolo
2005 I, IV | Cessa, intelletto da le rotte vele,~Ché tua vertù non
2006 II, XVI | li tuoi monti adorni,~E, rotti li tuoi nervi, caderai.
2007 I, I | tal potenzia non po' star rubella;~Se l'altra gira nel più
2008 IV, XII | Tien forte l'arcivescovo Ruggero~Prendendo del suo ceffo
2009 IV, IX | cionco. 90~ ~«Perché fan più rumore dieci donne,~Che altrettanti
2010 III, VI | Mettendo l'ova sotto del sabbione~Nascono per virtù che il
2011 II, III | Né l'abbandona come cosa sacra.~ ~Chiunque l'ha grande,
2012 III, XVIII| Qui faccio fine delle sacre pietre~Ché qui tu trovi
2013 V | terminate~Sì come è scritto nei sacri volumi,~Quando nel primo
2014 IV, III | gonfalone e il pozzo e il fuoco sacro~Il gran segreto voglion
2015 IV, X | Convienmi di tacere,~Ché non è saggio chi tutto discopre. 15~
2016 III, XIV | consegue in fretta 55~Come tu sai, e gli convien morire.~ ~
2017 III, XVII | e le virtuti in noi fa salde. 20~ ~Nelli gran fatti fa
2018 I, VII | dove il freddo è pieno 5~Salendo, si condensa a poco a poco.~ ~
2019 III, XIII | Pur muore quando sente la saliva~Dell'uom digiuno; l'altra
2020 V | come si mostra noto~Per lo salmista a cui ciò scriver piacque.~ ~
2021 III, XIV | prende la preda in quattro salti,~Per la vergogna in terra
2022 III, VI | Rinasceranno con la carne salva~Quando la forza del Fattor
2023 IV, VIII | più non me ne impiglio,~Salvando sempre lo miglior consiglio.~ ~ ~ ~
2024 IV, XII | felicità. Le favole non ci salvano.~ ~Tant'ha di ben ciascun,
2025 III, XIII | radici lor fa velenose;~La salvïa gli par che lo conserbe.~ ~
2026 IV, V | il grosso: però l'acqua è salza 35~E amara sì che mai non
2027 | sane
2028 IV, XII | 55~Né dei Franceschi lo sanguigno mucchio.~ ~Non veggio il
2029 II, X | umiltate, 10~Se vi ricorda del sanguinoso fianco~Quando ricomperò
2030 III, XVII | Gli idropici ritorna quasi sani,~Giova a la donna nel gravoso
2031 III, IX | gridano, mostrando le loro sanne,~Schernendo altrui con loro
2032 III, VIII | non vorria che ogni uomo sapesse~Quanta viltate in lei natura
2033 IV, III | veder curto.~ ~Voglio che sappi qui la nuova fraude~Che
2034 IV, VII | vedemo,~E prima fa' ch'io sappia, definendo,~Che il tempo
2035 I, VIII | accidente che addivenne a Sara:~Portando sopra il capo
2036 II, XV | Lassando il freno della tua Sardegna.~O Siena, posta sotto il
2037 | sarebbe
2038 | saremo
2039 | saresti
2040 I, IV | ciascheduna vegetabil pianta~Sarien di lor virtù da morte prive.~ ~
2041 III, VIII | legato in pelle~Il cuor, di Satanas o del gran bruco~E d'ogni
2042 IV, IX | putrida sentina,~Arma di Satanasso e suo flagello,~Pronta nel
2043 IV, XI | Di ciò conviene ch'io ti satisfaccia.~E tu a me: «Or di' di questi
2044 III, VII | vergogna piangendo fu posa,~Satisfacendo con mente contrita~ ~Sì
2045 III, XII | Contrito cuor e bocca e satisfare~Toglie la colpa dell'uman
2046 II, II | Quando alla voglia sua lei satisfece.~Per gran volere dell'atto
2047 II, XIX | irate voci:~Ma quella delli savi è nelli fatti.~O quanto
2048 IV, X | simil caso giammai non si sazia;~Ma il ciel che immaginando
2049 I, I | Scema li fiumi ed ogni virtù sbada;~E chi le insegne in campo
2050 IV, III | aruspici, e quando l'occhio sbatte, 110~Voglio saper come di
2051 II, III | Giuda tornasse, non le daria scacco.~ ~Degli uomini che hanno
2052 II, IV | spenti lumi. 30 ~ ~Quest'è la scala di nostra gravezza~A sormontare
2053 IV, XI | chi si sogna di gir nudo e scalzo~Per lo gran fango, questo
2054 II, XVI | ciò s'allunga, però tu non scampi:~Senza rimedio nuda piangerai.~ ~
2055 IV, III | figure i piromanti~Chiamando scarbo, marmores, sinoco.~Li geomanti
2056 IV, X | di pensieri ti vo' fare scarco,~Che non ti gravin più sopra
2057 III, IV | mai per gelosia da sé non scassa.~L'ovo cadendo, nasce il
2058 I, VII | estremi~L'acqua si forma e scende come grave~Venendo a terra
2059 III, IX | mostrando le loro sanne,~Schernendo altrui con loro grigni e
2060 II, XV | servi tristi, o comperati schiavi,~Perché l'atto carnal così
2061 IV, X | non ti gravin più sopra la schina.~ ~Quando il soperchio la
2062 II, XI | è modo di tutte le cose~Schivando sempre tutto lo soverchio;
2063 IV, III | Metodi e valore delle scienze occulte.~ ~«Perché ciangotta
2064 I, VII | mena.~E ciò ti dico per scïenze ed arti. 60~ ~Così degli
2065 IV, VII | poca vita~In acquistarmi scienzïa ed onore~Ed in seguire altrui
2066 I, III | come gira il Sole e il lume scima, 40~Ombra e luce non v'è
2067 IV, II | gli occhi fanno~Di questo scintillar falso concetto.~ ~Or prendi
2068 I, II | Altri che loro voce sempre sclama~«O tirannia, o cosa benegna!»,~
2069 IV, II | spasimando langue,~Finché scolora, chi dorme al suo corso,~
2070 III, XIII | prima faccia che figura scolpe~Non puo' dal scorpo aver
2071 III, XV | sentito.~ ~Se l'uomo allor si scontra col dragone,~Combatte l'
2072 I, VIII | prendi esemplo 10~Che fanno scoppi se fuoco le lede.~Or 'scolta
2073 I, VIII | avvegna che la luce avanzi il scoppo,~Paion due tempi con diverse
2074 III, IV | vaghezza della stella lassa,~Scordandosene, l'ovo ch'egli ha in branca,~
2075 III, VI | aperte,~Sotterra l'ova e scordase di quelle. 20~ ~Mettendo
2076 II, XV | Fiorenza 10~Che, lagrimando, scorderassiDoccia,~Facendo li Lucchesi nuova
2077 II, III | E timido si fa, se tu lo scorgi.~Mai non fu al mondo sì
2078 III, IX | quanti la speranza al mondo scorna, 25~Pur conseguendo l'opere
2079 IV, VI | tacere è bella cosa,~Governa Scorpïon quando scintilla. 120~ ~
2080 I, VII | ha tempo. 30~ ~Ma quando Scorpïone regge e Pesce,~Questo mezzo
2081 III, XIII | mai lesïone.~Sono molti scorpioni ch'hanno l'ale 50~E sono
2082 III, XII | con li denti lo capo gli scorza~Sentendo il cuore ben d'
2083 IV, IX | terra non dà voci a chi l'ha scossa;~Movendo l'ossa, fanno le
2084 II, III | matti e falsi e di mercede scossi.~ ~l'empïa forma d'aquilino
2085 IV, I | edificar nelli buon nati,~E chi scrivendo leva il suo intelletto,
2086 V | Per lo salmista a cui ciò scriver piacque.~ ~E Paolo, che
2087 IV, IV | giorno, dico?»~O tu che scrivi, la tua man no inciampe!»
2088 III, VII | che il morire in lei fa scucco.~Le dolci olive per natura
2089 IV, II | non turba con gli occhi sdegnati,~E s'ella è poca, di ciò
2090 IV, VI | romagnolo, e temo che non sdegni.~Or guardisi la testa il
2091 III, XVI | tempesta 70~E il fiume fa seccar che più non spanda;~E l'
2092 I, V | Marte e Saturno, e di tre secondarie. ~ ~Chiomate stelle con
2093 II, XII | 15~Già noi vediam nelle seconde genti~Da lor natura l'effetto
2094 III, XIII | anche la quartana febbre seda. 35~Fugge la ruta e mangia
2095 II, XIV | cui del Primo vollero la sede~Quelli maligni spiriti dannati.~
2096 II, V | giusto, prendon lor balestre,~Sedendo ei soli ed afflitti cotanto~
2097 III, XIV | egli intorno con la coda segna~E stan timenti senza voce
2098 IV, III | 105~Lì sono li caratteri segnati.~Le lor virtuti qui non
2099 V | incerti li mortali,~Ché i segreti divini non son noti,~Ma
2100 III, XIV | acciò che questa fiera~Non segua lui, vedendo lor figura.~ ~
2101 II, XI | gentile, 70~E mostrerotti nel seguente canto~Se nobil si puo' far
2102 III, XVI | né che buon me tegna,~Ma seguirò lo viso delli buoni~Se ciò
2103 II, VIII | siete ben disposti~Ma non seguite il bene naturale~Del sito
2104 IV, XII | Qui non si gira per la selva oscura. 50~ ~Qui non veggio
2105 I, III | 45~Chi stesse sotto luce sempiterna~Di sette stelle che a noi
2106 I, II | E ciò non cade in atto sempiterno;~ ~Per che, se nelle intelligenzie
2107 IV, IV | guerra:~Or questi son li semplici dannati.~ ~«Perché chiamando
2108 III, XVIII| 130~E da Saturno vien la sempreviva,~E dodici erbe da cotanti
2109 II, XV | Tenendolo celato nel suo seno,~Così non puo' mai l'uomo
2110 I, II | primo cielo,~Ché ciò che sensibilità possede~Il loco circoscrive
2111 V | fede,~Lasciando le potenze sensitive,~E dica ciò che l'alma mia
2112 II, III | vista a giudicare il fatto,~Sentenzia da virtute si rivulsa~E
2113 IV, IX | Tossico dolce, putrida sentina,~Arma di Satanasso e suo
2114 I, VII | animi umani~Senza ragione senton pene amare 65~Ed allegrezza
2115 | senz'
2116 III, XIV | bene.~ ~Cava li morti dalle sepolture 65~La iena, e contraffà
2117 I, IX | O quante cose mire son sepulte~ ~Al nostro ingegno che
2118 IV, IV | il Sole e più congela:~La sera è presso al Sole e non affredda.~ ~«
2119 II, XVIII| spanna, 25~E la tua bocca serbi il bel tacere:~Poi di vergogna
2120 I, IX | oscura poi, se fa l'aria serena.~Spesso da lei si forma
2121 IV, III | Lasciando il primo onde il sermone nacque,~Prego che il vero
2122 III, VII | offende;~Naturalmente de' serpi è nemica.~Non fa col viso,
2123 II, II | Che fu concetto nel tempo serrato, 80~Quando alla voglia sua
2124 II, XV | mi pare che il cielo si serre 35~Ed in disdegno l'alto
2125 III, IX | dentro,~Di questa donna servando le tempre.~Se il vizïo t'
2126 I, I | potenza di cotal virtute 10~Servano il giro di ciascuna rota~
2127 III, IV | Risuscitando da morte dispenti,~Di servitude lasciamo la foce,~ ~Sì che
2128 III, XV | Preghiera, unicorno dell'Istinto Sessuale, castoro della Rinuncia,
2129 III, I | terzo aspetto, dico, nel sestile~S'è permutando la Luna col
2130 III, XVIII| figure.~ ~Nasce nell'Alpe del settentrïone~Cristallo fatto dell'antica
2131 I, VIII | Muovesi il vento infuocato, severo~Tuono fa grande e non rompendo
2132 V | Simile è il cielo d'una nuova sezza 130~Che mostra, nuova, più
2133 I, III | ciel la plica non appare al sezzo~Dal qual se move intelligenzia
2134 I, VIII | Come vedemo che lo ferro sfaccia~E sua coverta sua salute
2135 II, XII | chiunque il suo potere ognora sface~E malamente sua ricchezza
2136 I, III | qualità il ciel divide:~La sferica di forma sta nel mezzo,~
2137 II, XV | Ma senza fine l'appetito sferra. 75~Ma se la fine del desìo
2138 II, VI | 45~Non è virtute prodezza sforzata~Quando di morte vedem la
2139 II, II | Quando tu vedi questi zoppi e sgombi, 25~Impïo fu lo segno della
2140 IV, III | tal pensiero la tua mente sgombre.~ ~Il primo che s'incontra
2141 III, IV | prego che co' dolci occhi mi sguarde~Togliendo dal mio cuor le
2142 | Siccome
2143 III, XVIII| In tutti: credo che ciò sie una prova. 110~ ~Nelle marine
2144 II, XV | freno della tua Sardegna.~O Siena, posta sotto il bel sereno,~
2145 III, XIV | Perda lo frutto nell'arida siepe. 30~ ~Dev'esser sempre nuda
2146 IV, III | dissacro~Quai fur dalla Sibilla sigillate.~ ~E tu a me: «Or questi
2147 I, I | ben si prova là dove si signa.~Se l'alma gli occhi suoi
2148 III, XVIII| E dodici erbe da cotanti signi.~Ciascuna, quando regna
2149 IV, VII | fiere.~Ringrazio il mio~Signor che non mi fece~Del numero
2150 V | dunque il primo~E quelli sillogismi son distrutti. 35~Anche
2151 IV, VIII | animai bruti~Quest'uomini silvestri? Che ne credi?~Pelosi, piccinacoli,
2152 II, XIX | E d'animali e pietre far simiglie, 40~Parlando in questa parte
2153 III, XVIII| altra tasta.~Il dïamante similmente face.~Per cortesia ben mi
2154 III, VIII | ciò che dico non guardar sinestro),~ ~Tira la creatura fuori
2155 II, III | ripulsa ~Eccettuando il singolar vedere. 80~Per una vista
2156 IV, III | Chiamando scarbo, marmores, sinoco.~Li geomanti con li sciocchi
2157 II, XIII | naturale.~ ~Li vizi che sinor non t'ho descritti 55~Tu
2158 III, XVI | Ole nel foco senza che si smacchie.~ ~Contro il veleno la prima
2159 II, XIII | ben la vita amara, 5~E si smarrisce la diritta via.~ ~O voi
2160 III, XV | perfetto;~ ~E se peccando smarrisci la via, 25~A penitenza ragion
2161 III, XV | Se vede l'uomo dalla via smarrito, 10~Va innanzi a lui e la
2162 IV, III | perché l'uomo subito la smorta?~È cosa occulta naturale,
2163 IV, VII | non è?» dicon gli stolti~Snizzando le lor bocche disdegnose.~ ~
2164 I, VI | Agli animali allor toglie soccorso.~Virtù animata di lui ben
2165 III, XIV | Adulterio, pantera della Socievolezza, tigre dell'Illusione.~ ~
2166 II, IX | domandare poi che siete a sodo.~La conoscenza in povertà
2167 II, XV | prende: 85~O alme diffidate sodomite,~O quanto pur in questo
2168 III, XIV | Muta il sesso, anïmale sodomito,~E quanto puo' alli cani
2169 II, XVI | È l'invidia più forte a sofferere 40~Che non la povertate
2170 II, IX | ricever duno, 45~Più tosto sofferir che far vendetta:~Questa
2171 IV, VI | Cadde in Fiorenza, e ne sofferse Guido,~E ancor questo accidente
2172 IV, IV | il fiato e tutto saldo;~Soffiando, ne vien l'aere congregato,~
2173 II, XVII | intelletto dello Bene~E subito soffòca, tanto impingua,~E in disonore
2174 V | tu, loïco tristo,~Con le sofiste tue ragioni bianche,~Ché
2175 I, II | falso Averroisse~Con sua sofistica e finta novella: 35~Ma non
2176 II, XIII | romane coste,~Voi siete pur soggetti a tal peccato.~Ma increscemi
2177 II, I | intelletto~Mai a fortuna soggiacer non deve.~Se fui disposto
2178 II, XVI | celati colpi:~Sarai pur soggiogata da tiranni.~Carne volpina
2179 IV, XI | risogna quel che ha già sognato,~Ed il suo sogno non ricorda
2180 III, VIII | Essere preso, che non par che sogne.~Io non vorria che ogni
2181 II, X | condotta l'ingioiosa vita, ~Solea nel tempo umiltà regnare: 5~
2182 IV, V | dentro alle caverne,~Per solfore si fanno l'acque calde,~
2183 III, XVIII| toglie il falso cogitare:~Sollecito fa l'uom, sì come ho visto.~
2184 II, III | sua vista macra 45~Con la sollecitudine s'abbraccia,~Né l'abbandona
2185 I, VI | stelle se non son rifratti.~ ~Sollevano le stelle da ponente 25~
2186 II, III | basterebbe la virtù d'Apollo~A solvere i lor detti senza norma~
2187 IV, VI | insisto».~Ed io a te: S'io solvo, non gridare,~Ché utile
2188 II, II | creando divina figura~A somiglianza di sua forma digna,~Ponendola
2189 III, XIV | vuoi che tua virtù non sia sommersa.~ ~Veloce corre sì come
2190 II, X | grazia seguire ~Ed alla sommità della virtute 20~Per nuova
2191 V | Ciascun facea gli effetti in sommitate~Con gli elementi puri immacolati;
2192 IV, V | certi disdigni,~ ~Sì che, sonando le divine tube, 85~Fugge
2193 III, VIII | veduto a più di sette~E sonmi alla memoria presso a cento~
2194 IV, XI | amore.~ ~E tu a me: «Non sonvi giuste prove 25~Che l'alma
2195 IV, XI | io parli a questi uomini sordi. 45~E se tu m'hai disposto,
2196 IV, XI | carnalmente~Con madre o con sorella, tu vedrai 80~Ch'ei convien
2197 IV, III | Queste fatture e questi sortileggi,~E carmi che si fanno sopra
2198 III, VIII | panno nuovo al collo chi sospenna~Fa certe cose che qui non
2199 IV, III | quanto noi di ciò siamo sospetti.~«Questi che fanno la notoria
2200 IV, IV | Io mi ricordo che già sospirai~Sì nel partire da quel dolce
2201 II, I | può, se contraddice. 30~ ~Sostanza senza corpo non riceve~Da
2202 I, II | CAPITOLO II~Delle sostanze separate, e di alquanti
2203 I, II | forma, 50~Non fatigando lor sostanzia pura.~Forzata cosa non ha
2204 IV, VII | attivo,~Ed essa è forma sostanzïalmente, 135~E il fulgore di lei
2205 I, I | vide.~ ~Sopra ogni cielo sostanzïe nude~Stanno benigne per
2206 III, V | oscuritate~E per la fede sosten pene, oh quante!~Sol per
2207 III, IV | che muove il tutto e lo sostene,~E l'universo per lui si
2208 II, XI | gli occhi e il core 10~E sostenendo le súbite corse~Del gran
2209 IV, VIII | E lor natura perché ciò sostenne?»~Dico che quel soverchio
2210 IV, II | Quanto ciascuna puo', tanto sostiene.~ ~Lungo dormire non fu
2211 I, III | questa superficie là di sota~Sì che lo emisperio lo mirasse, ~
2212 III, XVI | fegato rimuove infermitate,~Sottiglia la virtù dell'intelletto,
2213 I, IX | caggi.~Lustre ed obscure, sottigliate e grosse, 10~Sono le nubi
2214 IV, V | sperne?»~Io dico che per sua sottilitate~E leggerezza il corpo si
2215 II, XVII | Sempre a tiranni sarà sottoposta~La vostra Lombardia col
2216 II, XIII | disdegnare la pietate.~ ~Cupidità soverchia in acquistare~In ogni modo,
2217 II, XIV | Sopra di tutti tiensi la sovrana. 45~Ma questi che del van
2218 I, VIII | di ciò non erro~Però le spade di tedesche genti~Fanno
2219 IV, III | scritta di sangue~Che con lo spago legato si tira,~E l'annottare
2220 II, XVII | fiero 5~Di sovra il tempo spanderanno l'ale;~ ~Toglierà il nome
2221 II, XVIII| altrui parlare la tua lode spanna, 25~E la tua bocca serbi
2222 IV, IX | poter vive,~E subito si sparge ciò che aduna,~E vedo gente
2223 I, III | a l'altra getta l'ombre sparte.~Sì come gira il Sole e
2224 IV, II | conduco?»~Ti par che muora e spasimando langue,~Finché scolora,
2225 IV, VII | vedere in ciò, la mente spassa.~ ~E tu a me: «Ormai vorria
2226 IV, X | L'immaginare che subito spazia,~Se dal volere prende nascimento,~
2227 IV, III | questa non ha onore.~ ~Lo spazio che su fra le stelle vedi~
2228 III, XI | In questo mare grande e spazïuso~Con diversi ami dolcemente
2229 IV, III | Spirti veder alcun pur che si specchie».~ ~Ed io a te: Ogni creata
2230 V | noti,~Ma son celati li più specïali.~ ~Ma quando tornerà l'anno
2231 V | niente non si fa figura;~Ma speculando la Virtù possente, 70~A
2232 IV, II | lustra,~Ché vede il Sole più speditamente. 60~ ~«Perché la donna,
2233 II, XIII | dal grifone bianco,~Sarà spelonca nel deserto fresco; 15~
2234 IV, VIII | Mutandosi lo tempo, si spelucca,~Stando tutti dolenti e
2235 II, IX | che misura vuol che pur si spenda,~Ché a poco vien lo tempo
2236 I, I | remota 45~Da lui se morte spenga sua figura.~In cui lo dolce
2237 III, IV | vuol natura che giammai si spenne: 5~Partita penna vuol che
2238 II, IV | Nel cieco mondo con gli spenti lumi. 30 ~ ~Quest'è la scala
2239 I, II | questa vuol che nulla il moto sperna,~Sì che di ogni vita viva
2240 II, XV | carco.~Di voi mi duol, ché spero di venire~Al nido ch'è fondà
2241 III, I | Qui pose Dante che nuovi speroni~Sentir puo' il fianco con
2242 IV, V | risplende?» 50~Che sono spersi della vista nostra~Gli spirti
2243 III, IX | per vergogna nell'aria va sperso,~Di ritornare a lui tardi
2244 IV, VII | quanto al mio vedere,~ ~Ché speso ho il tempo di mia poca
2245 I, VII | E l'a‘re poi va sempre spessando.~Per li riflessi raggi e
2246 III, V | Debilitate l'ossa con le polpe,~Spettando a poco a poco le triste
2247 III, XVII | e molti;~In diciassette spezïe si parte.~Idropica malìa
2248 III, IX | con la lingua gli inimici spezza.~ ~Non prende l'uom gentil
2249 IV, IX | acquistare,~Se a Dio non spiace questo mio vedere.~L'uom,
2250 II, XIV | Tre sono le persone da spiacere: 25~Lo povero superbo ed
2251 III, I | per qual zelo».~Qui ben mi spiego lo tacer di Danti. 30~ ~«
2252 I, VI | acque muove e spande.~La spïetata stella muove il foco.~Mercurio
2253 I, VII | per le vene,~Ché il caldo spinse il freddo che in lor nacque;~
2254 I, VIII | tuono altro non è che fiamma spinta~Entro li corpi de le nubi
2255 II, II | Quand'è lo nato dai parenti spinto~E il doppio sperma fu dal
2256 I, VIII | dagli inclusi venti~Che spirano sotterra duri e spissi; ~
2257 III, XIV | sue parole in lor virtù spirare,~A ciò che non degeneri
2258 II, II | appetito mesce;~Lo primo spiritello il Sol vi spira;~ ~La Luna
2259 III, II | CAPITOLO II~ ~Della Vita attiva spirituale, o contemplazione delle
2260 IV, IV | noi molte stelle troppo spisse, 55~Che illuminando fanno
2261 I, VIII | spirano sotterra duri e spissi; ~Ed anche l'acque sotto
2262 III, X | negra nell'eterno stato,~Spogliandosi da sé la degna luce; 70~
2263 III, I | prove degli eccelsi ditti 40~Spogliano Marte di cotal costume,~
2264 IV, IX | vedo gente senza umanitate,~Spogliate di virtuti intellettive,~
2265 II, XIII | increscemi di Rieti e di Spoliti 10~Che a poco tempo vederanno
2266 III, II | dolce fuoco l'ignoranza spreca~E torna al mondo per l'eccelse
2267 IV, IX | ricchezza convien che si sprege.~È con la fama congiunta
2268 IV, V | è l'acqua salsa? Tu mel spremi:~Per ciò sentire assai son
2269 III, XII | la bocca aperta,~Porta la spuma in bocca nel sereno.~Per
2270 III, XIII | sua figura:~Fin che non spunta mai cacciar non suole.~ ~
2271 III, XII | tossico con questa da lui sputa.~Così fa l'alma col maggior
2272 II, II | Sono superbi della mala squadra. 30~ ~Del doppio seme fansi
2273 IV, XII | fiero pasto.~Non veggio qui squadrare a Dio le fiche. 60~Lascio
2274 IV, VI | Mercurio fa lo vivo senza squame~E la Luna l'argento, dico,
2275 III, XII | ferito.~ ~Ciascun figliuolo squarta lo suo lato 55~E viene a
2276 IV, I | che mia ragion suo detto squatre.~ ~S'altra cosa non fa maggior
2277 I, VIII | una leuca ed anche otto staggi~Non son più erte: ciò nel
2278 I, VII | Però ghiaccio piove la stagione.~In questo tempo sono fredde
2279 III, XV | qui non scrivo 85~E nella stanca penna le riservo.~ ~Ormai
2280 I, VI | sopra noi cammino muove,~Stanne celato per lo core ardito.~
2281 III, XV | Ciascun si bagna nello fiume stante; 5~Chinando il capo, par
2282 III, IX | quando è infermo becca pur le starne. 40~ ~L'uomo ch'è prode
2283 IV, III | come di loro canti;~E se starnuto è segno d'accidente,~E incontrare
2284 III, XIV | cuor paura non confonde.~Stassi celato nelle gran montagne
2285 | state
2286 IV, IV | Perché è più freddo nel tempo stellato:~Or qui m'ascolta, se ciò
2287 IV, III | ver che l'ignoranza da lor stempre,~O è ver che son perdute
2288 III, XIV | ciò che non degeneri sua stepe~In vile arbusta che, da
2289 III, XIV | natura vuol ch'ei qui si sterna.~Veggendo lo leon, prende
2290 IV, III | moto conduce.~ ~D'aruspici, sternuti ed altri effetti,~Ciascuno
2291 III, XV | sotto l'acqua come pesce.~Sterpa da sé le membra genitali~
2292 II, V | Iddio nello amaro pianto,~Sterpanti con le mani i lor capilli,
2293 IV, X | non gli falle.~Nel vile sterpo si mostra bel fiore,~E se
2294 | stesse
2295 | stette
2296 | stia
2297 I, VIII | fa di terra pietra e dure stipe;~E ciò si mostra per bianca
2298 IV, III | ciangotta la fiamma nel stizzo,~E perché l'uomo subito
2299 V | conoscenza umana~È cosa stolta verso l'alto Dio;~Ma cominciando
2300 II, X | più sua pena regna l'uomo stolto.~ ~Umilitate fa grazia seguire ~
2301 II, III | lor gridare la contrada storma. 65~ ~Il grosso collo di
2302 IV, V | tempeste,~La gente suona a stormo le campane?» 80~Ché il suono
2303 II, XI | fermo suo voler mai non si storna~Quando valere la ragion
2304 IV, I | genti cieche ed intelletti storpi,~Come la via diritta vi
2305 IV, IX | il cuor del corpo,~Iniqua strada alla porta infernale;~Quando
2306 III, X | Cadendole, dal sonno gli occhi stramba.~Così dovria ciascuno cittadino~
2307 V | atti diversi e varïati e strani,~Dico, in un tempo? Riprovi
2308 III, VIII | volare, sì che ciascun nato~Strappale penne e piume a suo potere,~
2309 III, XVIII| Moltiplica li frutti, il sangue stregne,~Lo stomaco conforta. Or
2310 II, II | Quando concepe, la madre si strenge~Ch'entrarvi non poria 'na
2311 II, X | pur beato chi con lei si strense. 50~ ~ ~
2312 IV, III | caso e fortuna: 15~Per strepiti delle incantate palme,~Per
2313 III, XIV | due bocche e nello mezzo è stretta:~Così natura vuol ch'ei
2314 IV, X | ti vuoi conservare le tue strine.~Il tempo ha tutto ed ogni
2315 II, XI | del carnale vizïo le morse~Stringendo natural complessïone,~La
2316 IV, X | fin che non si spanda:~Se stringi ed apri, l'acqua torna al
2317 II, X | Ché sì come gli augelli stringon l'ale~Per sormontare nell'
2318 I, VIII | marmo, che, quando e' si strinse, 110~Nel mezzo delle parti
2319 IV, V | abissi e le castalde,~E Stromboli e Vulcano e Mongibello.~ ~«
2320 III, I | l'impeto con l'ire,~Che strugge pïetà con la mercede,~Unita
2321 IV, IV | tornar, passo martiri 100~Struggendosi lo core a poco a poco~'Nanzi
2322 I, VIII | fronte ~Entrò la fiamma e strusse lor contento.~Pietra discende
2323 I, III | mostra a tempo sua bellezza strutta. 30~ ~In quarta parte vivon
2324 IV, V | lo caldo verso il panno stulsa. 60~ ~E tu a me: «Perché
2325 II, XIII | muor, l'avaro è un uomo stulto:~Non puo' far bene, ma sempre
2326 I, I | si mostra freda~A chi lei sturba, di sotto le gira,~E tal
2327 IV, X | dice,~Che d'allegrezza vien sùbita morte?» 110~Ed io a te:
2328 III, XVIII| ceffe 75~Veggendo l'ombre e subite figure.~ ~Nasce nell'Alpe
2329 II, XI | core 10~E sostenendo le súbite corse~Del gran desïo che
2330 I, I | Ma l'ultima si mostra più sublima;~Cessandosi da lui, luce
2331 III, X | questa manca, l'altra in ciò succede,~E quando dormon, questa
2332 III, IX | sì che c'entre 5~Il cano succo che sana lor morbi.~ ~Così
2333 II, IX | vi ricordi che la fronte suda 20~Del domandare poi che
2334 III, XVII | corrotto lo fa puro;~Lussurïa e sudor costringe e serra;~Legata
2335 III, XVII | calamita il ferro sugge,~Così, sugando, il nostro viso incanta.~
2336 III, XVII | Come la calamita il ferro sugge,~Così, sugando, il nostro
2337 | sui
2338 | sul
2339 I, IV | Mantegnon, e di ciò l'essere sume.~Se ciò non fosse, ogni
2340 IV, XI | capire:~Così fra l'alma e il suoFattor beato;~Sicché convien che
2341 III, VI | pianta nasce, quando il suol lo preme.~ ~Così costei:
2342 IV, VIII | delle api non ha udito,~Al suon perché si posa? Di', magistro,~
2343 II, XIX | è l'ira delli matti, 25~Suonando l'aere con le irate voci:~
2344 II, VI | l'armata mano~Che sempre suonerà per ogni parte.~Subita spada
2345 II, VI | naturalmente~Ripugna all'influenzïa superna.~Poni che insieme siano
2346 II, VI | intana.~Uomo disposto dal superno lume~Leggeramente allo ben
2347 IV, X | Perché dormendo l'uomo alla supina~Sente accidente che non
2348 III, XV | Mirando la donzella, e a lei supplìca,~Così lo prende la verginitate.~
2349 I, VIII | Essendo lesa dal fuoco supremo, ~Erano sane come cosa nuova;~ ~
2350 V | volte, 95~E dopo Abramo surse il gran Giurista,~ ~Che
2351 II, XI | peccato:~Dico che è come morto suscitare.~Però tu prendi la giusta
2352 III, XVII | nostra~Da noi togliendo la suspizïone.~ ~Toglie dal cuore sempre
2353 III, XVIII| chi li vuole, giovine la sventre: 90~ ~Dico del celidonio,
2354 II, VIII | sico,~E pazïenza nella ria sventura;~ ~E sofferenza nelli forti
2355 II, XIX | Che la comune gente qui si sviglie.~ ~Comincio prima dall'altier
2356 III, V | talpa nella morte gli occhi svizza.~ ~Così fa l'alma che tal
2357 III, X | nostra è bianca e netta, 65~Tabula rasa ove non è peccato:~
2358 III, XVI | mattezza ed impaccio.~Io taccio, per servir qui a le donne,~
2359 V | umana vista vede il quia,~Tacesi il quare dell'alte vedute.~
2360 IV, II | Ogni villano li suoi travi taglia?» 80~Ché allor l'umiditate
2361 IV, XI | fanno mostra,~E per figure tai sogni comprendo; 75~Ché
2362 | tale
2363 II, XVI | fanno, per aver le nuove tane,~Nella gran pace li celati
2364 III, XVIII| già ne fu cercata d'altra tasta.~Il dïamante similmente
2365 II, XIV | Quando tu senti li superbi tasti,~Ché combattendo l'uomo
2366 III, XIII | aranea che ha più sottile il tatto~Tessendo e ritessendo la
2367 IV, VI | fiorentino,~ ~Ché la chiocca taurina colà ascese~Facendosi ai
2368 IV, VI | D'ogni animale, e fa lo Tauro il collo,~E Gemini le spalle
2369 | teco
2370 I, VIII | non erro~Però le spade di tedesche genti~Fanno tremare addosso
2371 III, XIII | Tessendo e ritessendo la sua tela~Fuor del suo corpo di fila
2372 II, XIII | Ordendo con la mente nuove tele,~Del suo vicino vederà la
2373 IV, II | più da presso muove:~Però temiamo più lo suo difetto.~ ~E
2374 III, X | se risorge la comunitate,~Tempera mano a follo ed a molino.~ ~
2375 I, VI | naturali.~Mostrasi sua natura temperata 10~Fra le due qualità attive
2376 III, VI | con loro qualitate:~Son temperate, dico, più e mino.~Virtù
2377 I, VII | Questo mezzo aere è quasi temperato;~Però se in lui qualche
2378 IV, IV | CAPITOLO IV~ ~Problemi sulla temperatura e sui moti dell'aria.~ ~«
2379 IV, V | non si suona~Ogni campana tempestando allotta,~Secondo che il
2380 I, VI | ponente 25~Lo spirto lor con tempestata voce~Qual muove l'aria verso
2381 I, VIII | empïo Marte~Muove per tempo tempestati e tuoni~Sin che l'una contrarii
2382 III, XVI | simile del cielo;~Posta alle tempia, il sangue del naso 50~Restringe
2383 I, IX | Nel vetro pieno, se di far ten curi: 15~Olio con acqua
2384 IV, IX | Anche, ogni ricco diviene tenace~Per sormontare alle ricchezze
2385 II, VI | nome 10~Pur resurgendo di tenebre a luce:~Qui non è luogo
2386 I, VI | tempo il dolce fiato~Che tenebrosi vapori accompagna. 20~Se
2387 IV, VII | che celata luce~Da corpo tenebroso che riceve 50~Lo raggio
2388 II, XV | fuoco non si puo' celare~Tenendolo celato nel suo seno,~Così
2389 II, XII | essi rinnova vergogna 55~Tenendosi gentil per li passati:~Crede
2390 II, XIV | borsa giunta a li bisenti.~Tenesti già lo fren dell'universo~
2391 II, XV | dispetto di natura umana.~Tenete la lussuria vostra dea 25~
2392 II, XII | di sangue figliuol d'uomo tengo.~Gentile d'anima è figliuol
2393 I, II | Ché suo disio sempre lui tenne dentro.~Di lui mi duol per
2394 III, X | Corregge ed ammaestra lor tenore. 35~Se questa manca, l'
2395 II, XIX | fermezza! 30~ ~È d'animo tepor l'accidia ria~Che s'abbandona
2396 V | lui che tutto regge,~Ché terminare il mondo è in suo volere,
2397 V | 115~Che hanno lor potenze terminate~Sì come è scritto nei sacri
2398 V | Saranno gli atti umani terminati.~ ~Congetturo secondo il
2399 IV, XI | quel ch'è infinito e il terminato~Proporzïone non puo' mai
2400 IV, VII | luce ti fia noto tutto~Il termine del ver, com'io lo sento.~
2401 II, XV | Guastandosi lo tuo dolce terreno.~E tempo venirà che la Toscana~
2402 II, VII | vano.~ ~Più val savere che tesor non vale;~Ov'è savere ricchezza
2403 III, XIII | mai cacciar non suole.~ ~Tesse sottile sì, che non conosca~
2404 III, XIII | ha più sottile il tatto~Tessendo e ritessendo la sua tela~
2405 III, XIII | figliuoli, pone in la tesura:~Di tessere ciascun subito prova.~Lavora
2406 II, X | fa al maggiore,~Onor ch'è testimonïo del bene,~Obedïenza che
2407 IV, III | Ed io a te: In ciò ti è testo~Dio, Ché in quell'arte son
2408 III, XIII | suoi figliuoli, pone in la tesura:~Di tessere ciascun subito
2409 I, VII | freddo col suo braccio~E tienlo in unità con sue ferute.~ ~
2410 II, XIV | acerba norma,~Sopra di tutti tiensi la sovrana. 45~Ma questi
2411 III, XIV | con la coda segna~E stan timenti senza voce e strido. 15~
2412 II, VIII | sono li tuoi figliuoli,~E timidi in cospetto delle genti;~
2413 I, II | loro voce sempre sclama~«O tirannia, o cosa benegna!»,~Non curan
2414 II, VI | Colonnesi, o figliuoli di Marte,~Toccaste il cielo con l'armata mano~
2415 II, XIII | vil, di nuova fionga.~ ~Todi che tiene le gonfiate vele,~
2416 II, XVII | tempo spanderanno l'ale;~ ~Toglierà il nome con sanguigna spada~
2417 IV, XI | fa' miei sensi ingordi~E toglimi lo ben dell'intelletto~Anzi
2418 III, X | corrompa:~Quel che già vedi tolga il tuo pensiero.~Ben si
2419 I, VI | Dov'io fui nato per esempio tolli), 15~Cessando l'acque riposate
2420 IV, VI | e polmoni, e il cuor non tollo,~E lo splene e le coste
2421 V | Marte poco serra;~Secondo Tolomeo son queste prove.~ ~Il Sole
2422 IV, VII | forma ch'io dico eccellente:~Tolta dagli occhi, par che ognun
2423 III, X | questo regno,~Veggio che è tolto l'ordine e lo bene,~Veggio
2424 II, XV | Rimaneranno nell'oscura tomma~E come a tutti morte dà
2425 IV, VIII | velen, son grazïosi,~Però li topi diede in loro nece.~ ~Dico
2426 I, V | empio raggio tira l'altra torma,~E come l'altra stella costei
2427 IV, IV | non lasciai.~Sperando di tornar, passo martiri 100~Struggendosi
2428 III, XII | peccati ei par contrito~E di tornare a ciò lo cor non cessa.~
2429 II, III | faccia nell'effetto:~Giuda tornasse, non le daria scacco.~ ~
2430 V | più specïali.~ ~Ma quando tornerà l'anno maggiore~Ed ogni
2431 V | 90~ ~D'Adam fino a Noè tornò lo Sole~Du' mil ducento
2432 IV, VIII | Sua medicina; così fa lo Toro,~Così fan gli altri; ciò
2433 IV, VI | voglio che nel falso più ti torpi.~Pone il maestro, e devi
2434 I, IV | Quando si mostra de sua luce torpo.~Se in questo clima cessa
2435 IV, VII | corpo astile cade sopra torre,~Quell'ombra si è riversa
2436 I, VIII | Lassano l'Alpi ed il terren toscano,~Basso facendo lo sito lombardo,
2437 II, V | Come Pistoia di terra di Toschi,~U' peste nascerà con sua
2438 IV, IV | poco a poco~'Nanzi ch'io tragga gli ultimi sospiri.~ ~Oimè
2439 II, XV | formar maggior affetto! ~Traggendo guai, li sospiri addestra.~
2440 IV, V | meteorologia.~ ~Veggio che il tempo tralucendo passa,~Però non dare indugio
2441 I, III | via,~Lasseria la seconda tramontana.~ ~Tegnon la Terra nel mezzo
2442 III, VIII | fatto di furto,~Tu vedi trapassare in tempo curto.~ ~Dello
2443 III, XVI | già mai calamita~In lei di trar lo ferro non risulta,~Ma
2444 I, III | L'altro verso del ciel trarrebbe nui,~Ché ciascuno fa come
2445 I, IV | pinga l'orma; 15~Ma non trascenda e levi l'alto ingegno~Sopra
2446 III, II | bella della sfera nostra,~Trascesa al mondo per salute umana,~
2447 III, I | di stelle muove affetto,~Trasforma l'alma nella cosa amata 5~
2448 III, I | Io son dal terzo cielo trasformato~In questa donna, ch'io non
2449 II, III | e lentigginosa,~Che par traslata nel beato aspetto, 55 ~Dell'
2450 V | Senza soggetto, moto e trasmutare~Non credono le cieche opinïoni
2451 III, XVII | Sanguigna l'aria subito traspare~Sì che lo Sole a noi si
2452 I, III | stelle:~Stando nel mezzo e trasparendo fiso, 75~Dall'esser vero
2453 I, III | accidenti~Ne l'acque che trasparon sì lucenti.~ ~ ~
2454 III, VIII | fuori ne conduce.~La lingua tratta da lui senza ferro 70~In
2455 II, XII | appellan gentilezza.~Fu già trattato con le dolci rime~E definito
2456 I, VI | son densi e da la terra tratti,~Fan pianger l'aria sì che
2457 I, II | benegno,~ ~Del quale già trattò quel Florentino~Che lì lui
2458 IV, X | come sovra il petto avesse trava.~«Perché l'uom trema tutto
2459 IV, XII | pover'uom di ciò non ha travaglia; 30~ ~Ché povertate superbia
2460 III, XVIII| Sì che dormendo non senti travaglie.~È calcedonio pallido e
2461 IV, II | rotonda,~Ogni villano li suoi travi taglia?» 80~Ché allor l'
2462 IV, VII | su il tuo dito.~ ~«Perché tremano l'ombre nell'estremo?»~Guarda
2463 I, VIII | di tedesche genti~Fanno tremare addosso ciascun pelo 65~
2464 III, I | potenza passiva,~Amor così tremendo fa languire 100~Il cor che
2465 I, VIII | nel tempo dolce il gran tremore 85~E non si cessa fin che
2466 V | simile nel tanto,~E delle trenta parti una è la Luna:~Di
2467 IV, III | delle stelle~Con cifre di triangoli e di rombo,~Come s'acquista
2468 II, V | mio vedere,~Che a ciascun tribuendo sua ragione~Con il fermo
2469 IV, III | che, chiamati, con li loro tributi~D'umano sangue e con li
2470 I, VII | muove giocondo~E toglie di tristizia qualitate.~ ~La piccinina
2471 III, XVIII| posto in bocca, cessar deve;~Trito col miele fa latte non poco,~
2472 IV, IX | altri cinque del sinistro tronco~Voltare verso gli occhi
2473 II, XVI | Quando al ponente ritornerà Tronto 20~E Castellano di terra
2474 III, XII | atroce e forte.~ ~La donnola, trovando della ruta,~Combatte con
2475 IV, X | corpo morto,~Che subito trovandolo s'arriccia?»~Io qui di ciò
2476 III, X | in lui le penne negre,~E trovar cibo per lui non s'affanna,~
2477 I, VIII | e pien di vento 55~Furno trovate, ché da l'una fronte ~Entrò
2478 III, VIII | in stento.~ ~Molte nature trovo nel voltore; 55~Non tutte
2479 IV, IX | Guarda diretro, e vederai tumulti~Di gran casati e di gentil
2480 I, IX | Vederai l'aere a pochi dì turbare~Per la forza di Marte o
2481 IV, VIII | natura ciascuno dall'aria~Turbata sente subito in sé ciucca,
2482 IV, XI | com' si conviene:~Or non ti turbi tua perversa voglia~Ché,
2483 II, VIII | povertà chi non porti asto.~In ubertate anche chi ha misura, 40~
2484 III, III | non istà dappresso~Nessun uccello, se non vuol morire~E dalle
2485 III, IV | sempre al cuore,~Vedeli uccisi dall'empïa serpe,~E tanto
2486 IV, X | Perché le piaghe dell'occulto ucciso~Mandan ciascuna lo sangue
2487 IV, I | morte all'alma fa diletto~Udendo che lo mondo di lei chiama.~ ~
2488 IV, III | figure d'un beato e santo~D'ugual bellezza presso al nostro
2489 IV, VII | naturale; 100~L'ore non sono uguali, ma ridotte,~Quelle, dico,
2490 V | mondo, pur s'appressa all'ultime ore. 75~Del quando, sono
2491 I, V | costei fere,~Così la nostra umanitade informa. 45~Se segue il
2492 IV, IX | non cura.~ ~Naturalmente umida è ciascuna,~E l'umido la
2493 III, XVI | temere e fa l'uomo audace,~Umil la donna, e castità designa.
2494 II, III | Cambiar figura con atti umili,~Poco parlare con dolce
2495 II, XI | Cessandosi con gli occhi quasi umìli. 60~ ~Alle formiche mai
2496 III, XV | l'alma dai peccati enormi~Umilïando il cuore al tuo Fattore.
2497 II, X | Deve ciascuno lo core umiliare~Al suo Fattore dell'eterna
2498 I, VI | corrotta~Qual fan vedere le umilïate viste,~ ~E movesi per tempo
2499 III, VI | Guardando lor con occhi umilïati.~ ~Così chi sente al cuore
2500 III, XII | parlar beato,~Che il cuore umilïato mai non sperne~Chi tutto
2501 II, VIII | misura, 40~Ed in grandezza umilitade sico,~E pazïenza nella ria
2502 III, XV | verdi erbe~E verso il cielo umilmente le mostra~Quasi Dio preghi
2503 III, XVII | fortezza;~Fuga veleno e gli umori adequa;~Umor che fosse di
2504 III, X | giunge con la man, non vuole uncino;~Ma se risorge la comunitate,~
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