Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Francesco Stabili alias Cecco d'Ascoli L'Acerba IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
CAPITOLO XV
Simboli di Quadrupedi mansueti: elefante della Preghiera, unicorno dell'Istinto Sessuale, castoro della Rinuncia, scimmia della Parzialità dei genitori, cervo della Vanità.
Sopra ogni an'male che non ha intelletto Ha più di conoscenza l'elefante Che, quasi per ragion, fa ogni effetto. S'adunan sempre nella Luna nuova; Ciascun si bagna nello fiume stante; 5 Chinando il capo, par che fe' lo muova.
Quando inferma, trae in alto le verdi erbe E verso il cielo umilmente le mostra Quasi Dio preghi che il suo mal disnerbe. Se vede l'uomo dalla via smarrito, 10 Va innanzi a lui e la via gli dimostra Fin che ritorna nel cammin sentito.
Se l'uomo allor si scontra col dragone, Combatte l'elefante e fa difesa Che l'uomo non riceva lesïone. 15 Così tu devi conoscenza avere Tenendo sempre la memoria accesa, E in tutti gli atti la ragion vedere,
E lavar l'alma dai peccati enormi Umilïando il cuore al tuo Fattore. 20 O mente peccatrice che pur dormi, In ciò che fai solleva il grave aspetto E la tua mente verso il primo amore, Ché da lui nasce tutto il ben perfetto;
E se peccando smarrisci la via, 25 Sì che non caggi nella morte ria. Mira la morte come forte rugge: Togli il desïo che il cuor ti manduca E pensa che la vita ognora fugge. 30 Certa è la morte, ma non certa l'ora: Però resisti combattendo, ed ora.
O quanto è l'unicorno fiero e forte Che l'elefante combatte e inimica E molte volte lo conduce a morte! 35 Dentro nel cuor lo prende umilitate Mirando la donzella, e a lei supplìca, Così lo prende la verginitate. Or qui m'intendi, più ch'io non so dire, Se virtù puo' di femmina venire. 40
Per terra va castoro con gli an'mali E nuota sotto l'acqua come pesce. Sterpa da sé le membra genitali Vedendo il cacciator, per non morire: Di dargli quella parte non gli incresce 45 Veggendo che da lui non puo' fuggire.
Or questo esempio prendi, uomo carnale: Affliggi la tua carne e il tuo pensiero Qual ti conduce nel gravoso male; Lascia il diletto per la tua salute, 50 Sì che non muoia dal nemico austero Né possa mai sentir le sue ferute; E se il diletto la tua mente pasce, Pensa che di dolcezza pena nasce.
Forte s'allegra nella Luna nuova 55 La scimmia, e, quand'è mezza, si fa trista Che par che sopra lei li pensier piova. Se il cacciator la trova co' suoi nati, Presto è smarrita e volta la sua vista, Fugge stridendo con gli occhi infiammati. 60
Il piccolo figliuol ch'ella più ama Lo prende su le braccia, e poi il maggiore Al collo le s'appicca e le fa brama. Lascia il maggiore per troppa gravezza, E porta quello che le è più nel cuore, 65 Poi si riprende per cotal carezza.
Così fa la dolcezza dei figliuoli Cader lo padre nel gravoso affanno Onde possede li gravosi duoli. Per i figli non deve il giusto patre 70 Dell'alma sua medesma esser tiranno, Avvegna che l'amor nel cuor gli latre: Pur l'alma deve amar sopra ogni cosa La mente di ciascun, s'è virtuosa.
Il cervo in melodia si diletta, 75 Sì che l'un cacciatore canta e suona, E l'altro mortalmente lo saetta. Se un fiume o se qualche acqua puo' passare, Riprende forza, sì con sé ragiona Che i cacciatori non lo pon pigliare. 80
Ma quand'è preso, forte mugge e piagne Veggendo che sarà di vita privo E con pietose lagrime fa lagne. Molte altre proprietati son nel cervo E in molti altri animai, che qui non scrivo 85 E nella stanca penna le riservo.
Ormai convien trattar di pietre certe Che sian le loro virtù qui bene aperte.
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |