1.3. Il contesto
culturale
Esaminando molte
tradizioni New Age, appare subito chiaro che, di fatto, di nuovo
c'è molto poco. Il nome sembra essersi diffuso attraverso i Rosa Croce e
la Massoneria, al tempo delle rivoluzioni francese e americana, ma la realtà a
cui si riferisce è una variante contemporanea dell'esoterismo
occidentale. Quest'ultimo s'ispira ai gruppi gnostici che sorsero nei primi
anni del cristianesimo e acquisì
importanza in Europa nel periodo della Riforma. Si è sviluppato
parallelamente alle visioni scientifiche del mondo e ha acquisito
una giustificazione razionale nei secoli diciottesimo e diciannovesimo. Si
è caratterizzato per il rifiuto progressivo di un Dio personale e per il
concentrarsi su altre entità, che spesso fungono da intermediari fra Dio
e l'uomo nel cristianesimo tradizionale, con adattamenti sempre più
originali di questi ultimi e l'introduzione di altri. Una forte tendenza della
cultura occidentale moderna, che ha fatto spazio alle idee New Age, è
l'accettazione generale della teoria evoluzionistica di Darwin. Quest'ultima,
accanto all'attenzione rivolta a poteri spirituali nascosti o forze della
natura, ha costituito la spina dorsale di molti aspetti di ciò che
è ora conosciuta come teoria New Age. Fondamentalmente, il New
Age ha avuto un grande successo perché la sua visione del mondo era già
stata ampiamente accettata. Il terreno era stato preparato dallo sviluppo e
dalla diffusione del relativismo e
dall'antipatia o dall'indifferenza verso la fede cristiana. Inoltre, si
è svolto un acceso dibattito su una possibile definizione del New Age come
fenomeno postmoderno. L'esistenza ed il fervore del pensiero e della pratica
New Age testimoniano le inestinguibili aspirazioni dello spirito umano verso la
trascendenza e il senso religioso, che non è solo un fenomeno culturale
contemporaneo, ma era già evidente nel mondo antico sia cristiano che
pagano.
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