2.3.4.3. ...del mondo?
Importantissimo per gran
parte del pensiero New Age è il
passaggio dal modello meccanicistico della fisica classica a quello
« olistico » della fisica moderna atomica e subatomica, basato sul
concetto di materia costituita da onde o energie invece che da particelle.
L'universo è un oceano di energia, che è un tutto unico o una
rete di legami. L'energia che anima quest'organismo unico che è
l'universo è « spirito ». Non esiste alterità fra Dio e
il mondo. Il mondo stesso è divino e subisce un processo evolutivo che
porta dalla materia inerte a una « coscienza più elevata e
perfetta ». Il mondo non è stato creato. Esso è eterno e
autosufficiente. Il futuro del mondo dipende da un
dinamismo interiore necessariamente positivo e porta all'unità (divina)
riconciliata di tutto quanto esiste. Dio e il mondo, anima e corpo,
intelligenza (razionalità) ed emotività, cielo e terra, sono
un'unica immensa vibrazione di energia.
James Lovelock nel suo
libro sull'Ipotesi Gaia sostiene che « l'intera gamma di materia vivente
sulla terra, dalle balene ai virus, e dalle querce alle alghe, si potrebbe
considerare come una singola entità vivente, in grado di manipolare
l'atmosfera della Terra per soddisfare tutte le sue esigenze e dotata di
facoltà e poteri superiori a quelli delle sue parti costitutive ».38
Per alcuni, l'ipotesi Gaia è « una strana sintesi di individualismo
e collettivismo. È come se il New Age, avendo sottratto le
persone alle politiche frammentarie, non veda l'ora di gettarle nel calderone
della mente globale ». Il cervello globale ha bisogno di istituzioni con
le quali governare, in altre parole, di un governo mondiale. « Per
affrontare i problemi odierni, il New Age sogna un'aristocrazia
spirituale nello stile de La Repubblica di Platone, gestita da
società segrete... ».39 Può essere
esagerato asserire questo, ma è provato che l'elitarismo gnostico e il
governo globale coincidano su numerose questioni di politica internazionale.
Nell'universo è
tutto correlato. Infatti ogni parte è in sé immagine della
totalità. Il tutto è in ogni cosa. Nella « grande catena
dell'essere », tutti gli esseri sono intimamente legati e formano un'unica
famiglia con differenti gradi di evoluzione. Ogni persona umana è un ologramma,
un'immagine dell'insieme della creazione, in cui tutto vibra sulla propria
frequenza. Ogni essere umano è un neurone del sistema nervoso
centrale della Terra e tutte le entità individuali sono in rapporto di
complementarietà le une con le altre.
Infatti, esiste una
complementarietà interiore o androginia in tutta la creazione.40
Uno dei temi ricorrenti
negli scritti e nel pensiero New Age è quello del « nuovo
paradigma » introdotto dalla scienza contemporanea. « La scienza ci
ha permesso di vedere all'interno di insiemi e di sistemi, ci ha sollecitato e
trasformato. Stiamo imparando a interpretare tendenze, a riconoscere i primi
segni di un altro paradigma più promettente. Creiamo scenari futuri
alternativi. Parliamo dei fallimenti dei vecchi sistemi, introducendo nuove
soluzioni ai problemi in tutti i campi ».41 Quindi, il
« mutamento dei paradigmi » è un cambiamento radicale di
prospettiva, ma niente di più. Ci si chiede se il pensiero e il
cambiamento reale siano proporzionati e quanto una trasformazione interiore
possa rivelarsi efficace nel mondo esterno. Ci si deve chiedere, pur non
esprimendo un giudizio negativo, quanto possa essere scientifico un processo
concettuale che implica affermazioni come questa: « la guerra è
impensabile in una società di persone autonome che hanno scoperto che
tutta l'umanità è interdipendente, che non temono idee e culture
estranee, che sanno che tutte le rivoluzioni cominciano nell'interiorità
e che non si può imprimere il proprio marchio di illuminazione sugli
altri ».42 È illogico concludere che qualcosa
non possa accadere solo perché è impensabile. Questo ragionamento
è veramente gnostico, nel senso che attribuisce un potere eccessivo alla
conoscenza e alla coscienza. Non vogliamo negare il ruolo fondamentale e
cruciale dello sviluppo della coscienza nell'indagine scientifica, ma soltanto
mettere in guardia contro l'imposizione alla realtà esterna di
ciò che alberga ancora solo nella mente.
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