2.4. « Abitanti del mito piuttosto che della
Storia »?: New Age e cultura
43« In fondo, il
fascino del New Age risiede
nell'interesse suscitato culturalmente per il sé, il suo valore, le sue
capacità e i suoi problemi. Mentre la religiosità tradizionale,
con la sua organizzazione gerarchica, è adatta alla comunità, la
spiritualità scevra da tradizione si adatta bene all'individuo. Il New
Age è « del » sé,
poiché facilita la celebrazione di quanto deve essere e deve divenire ed
è « per » il sé, perché differendo da ciò
che è dominante, può affrontare i problemi di identità
generati da forme convenzionali di vita ».44
Il rifiuto della
tradizione quale organizzazione patriarcale, gerarchica ed ecclesiale implica
la ricerca di una forma alternativa di società che si inspiri
chiaramente alla nozione moderna del sé. Molti
scritti del New Age spiegano che non si
può fare nulla (direttamente) per cambiare il mondo, ma tutto per
cambiare se stessi. Modificare la coscienza individuale sembra essere il modo
(indiretto) per cambiare il mondo. Il più importante strumento di
cambiamento sociale è l'esempio personale. Il riconoscimento mondiale di
questi esempi personali porterà costantemente alla trasformazione della
mente collettiva e tale trasformazione sarà l'acquisizione principale del nostro tempo. Questo fa
chiaramente parte del paradigma olistico ed
è una riaffermazione della classica questione filosofica dell'uno e dei
molti. Si ricollega anche all'esposizione junghiana della teoria della
corrispondenza e al suo rifiuto della causalità. Gli individui sono
immagini frammentarie dell'ologramma planetario. Guardando nella propria
interiorità non solo si conosce l'universo, ma lo si modifica.
Tuttavia più ci si guarda dentro, più piccola diviene l'arena
politica. Tutto questo è veramente in sintonia con la retorica della
partecipazione democratica in un nuovo ordine planetario oppure è un
modo inconscio e sottile per privare di potere le persone esponendole
così al rischio di venire manipolate? L'attuale preoccupazione per i
problemi planetari (questioni ecologiche, esaurimento delle risorse,
sovrappopolazione, divario economico fra Nord e Sud, l'enorme arsenale militare
e l'instabilità politica) permettono o impediscono l'impegno in altre
questioni sociali e politiche parimenti reali? Il vecchio adagio « la
carità comincia a casa » può rappresentare un sano
equilibrio nell'approccio a tali questioni. Alcuni osservatori del New Age individuano
un sinistro autoritarismo dietro l'apparente indifferenza verso la politica. Lo
stesso David Spangler sottolinea che una delle ombre del New Age è
« un subdolo arrendersi alla mancanza di potere e alla
irresponsabilità in nome dell'attesa della nuova era piuttosto che
essere attivi creatori di integrità nella propria vita ».45
Anche se non è
del tutto corretto affermare che negli atteggiamenti del New Age il
quietismo è pressoché assoluto, una delle critiche principali
mosse al movimento New Age è che il desiderio privato di
autorealizzazione opera veramente contro la possibilità di una profonda
cultura religiosa. Lo mettono in evidenza tre punti:
– Ci si chiede se il New
Age sia intellettualmente convincente quando cerca di fornire un quadro
completo del cosmo in una visione del mondo che sostiene di
integrare natura e realtà spirituale. L'universo occidentale viene
considerato diviso e basato sul monoteismo, la trascendenza, l'alterità
e la separazione. Si rileva un dualismo fondamentale in divisioni come quelle
fra reale e ideale, relativo e assoluto, finito e infinito, umano e divino,
sacro e profano, passato e presente, tutte riconducibili alla « coscienza
infelice » di Hegel. Tutto ciò viene descritto come qualcosa di
tragico. La risposta del New Age è
l'unità attraverso la fusione. Esso pretende di riconciliare l'anima e
il corpo, il femminile e il maschile, lo spirito e la materia, l'umano e il
divino, la terra e il cosmo, il trascendente e l'immanente, la religione e la
scienza, le differenze fra le religioni, lo Yin e lo Yang. Quindi non
c'è alterità. Quello che rimane in termini umani è la
transpersonalità. Il mondo New Age è a-problematico: non
c'è nulla da raggiungere. Tuttavia la questione metafisica dell'uno e
dei molti rimane irrisolta, o forse non viene neanche posta, poiché
c'è una grande preoccupazione per gli effetti della disunità e
della divisione, ma la risposta è solo una descrizione di come le cose
apparirebbero se venissero guardate in un altro modo.
– Il New Age importa,
un po' alla volta, pratiche religiose orientali e le reinterpreta per adattarle agli
occidentali. Ciò implica il rifiuto dei termini
« peccato » e « salvezza », sostituiti dai moralmente neutri
« addition » (dipendenza) e « recovery » (ripresa). I
riferimenti a influenze extraeuropee sono a volte soltanto una
« pseudo-orientalizzazione » della cultura occidentale. Inoltre, non
si tratta di un dialogo autentico. In un contesto nel quale le influenze
greco-romane e giudaico-cristiane sono considerate con sospetto, le influenze
orientali vengono utilizzate precisamente come alternative alla cultura
occidentale. La scienza e la medicina tradizionali sono percepite come
inferiori agli approcci olistici così come le strutture patriarcali e
particolaristiche nella politica e nella religione. Sono ostacoli all'avvento
dell'Età dell'Acquario. Ancora una volta è evidente che
la scelta delle alternative proposte dal New Age esige che le persone
rompano completamente con la tradizione in cui sono cresciute. Ma si tratta
veramente, come spesso si ritiene o si presume che sia, di una scelta libera e
matura?
– Le tradizioni
religiose autentiche promuovono la disciplina al fine di acquisire saggezza,
equanimità e compassione. Il New Age è un'eco del desiderio profondo e
inalienabile di una cultura religiosa integrale e di qualcosa di più
generale e illuminante di quello che offrono in genere i politici. Ma non
è chiaro se i benefici di una visione basata sul Sé, che si
espande continuamente, siano destinati agli individui o alle società. I
corsi di formazione del New Age (detti « erhard seminar
trainings » [EST] ecc.) fondono valori controculturali con il bisogno
dominante di avere successo, la soddisfazione interiore con il successo
esterno. Il ritiro « Spirit of Business » che si tiene a Findhorn
trasforma l'esperienza del lavoro aumentandone la
produttività. Alcuni seguaci del New Age non
vogliono solo divenire più autentici e spontanei, ma anche più
ricchi (attraverso le arti magiche, ecc.). « Ciò che rende tutto
più affascinante all'uomo d'affari dalla mentalità
imprenditoriale è che questi corsi di formazione sembrano propugnare
idee in qualche modo più umanistiche nel mondo degli affari. Si tratta
di idee per le quali il luogo di lavoro diventa “ambiente di apprendimento”,
bisogna “instillare nuova vita nel lavoro”, il “lavoro deve essere
umanizzante”. Si parla di “realizzazione del manager”,
“priorità delle persone” o di “dischiudere il potenziale”. Presentate
dai formatori New Age, queste idee probabilmente piacciono a quegli
uomini d'affari che hanno già seguito altri esercizi più basati
sull'umanesimo secolare e desiderano andare avanti con l'obiettivo di
raggiungere la crescita personale, la felicità e l'entusiasmo e allo
stesso tempo la produttività commerciale ».46
È dunque chiaro che le persone coinvolte ricercano saggezza ed
equanimità a proprio beneficio, ma fino a che punto le attività
nelle quali sono impegnate permettono loro di operare per il bene comune?
Indipendentemente dalle loro motivazioni, tutti questi fenomeni vanno giudicati
dai frutti che recano e bisogna chiedersi se promuovono il sé oppure
solidarietà non solo con balene, alberi o persone che la pensano
allo stesso modo, ma con tutto il creato, ossia con tutta l'umanità. Il
Cardinale Joseph Ratzinger definisce le conseguenze più nefaste di
qualsiasi filosofia basata sull'egoismo, alla quale aderiscono istituzioni o un
gran numero di persone, come un insieme di « strategie volte a ridurre il
numero di quanti potranno sfamarsi alla tavola dell'umanità ».47
Questo è un modello di valutazione dell'impatto di qualsiasi filosofia o
teoria. Il cristianesimo cerca sempre di misurare i comportamenti umani in base
alla loro apertura al Creatore e a tutte le altre creature con un rispetto che
si basa saldamente sull'amore.
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