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Pontificio Consiglio della Cultura; Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-religioso
Gesù Cristo portatore dell'acqua viva

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  • 3. NEW AGE E SPIRITUALITÀ CRISTIANA
    • 3.5. Il « dio interiore » e la « theosis »
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3.5. Il « dio interiore » e la « theosis »

Questo è un punto cruciale di contrasto fra il cristianesimo e il New Age. Molta letteratura New Age è pervasa dalla convinzione che non esista alcun essere divino «  fuori » o veramente distinto dal resto della realtà. Da Jung in poi moltissime persone hanno professato il credo nel « dio interiore ». Il nostro problema, secondo il New Age, è l'incapacità di riconoscere la nostra divinità, un'incapacità che si può superare con l'aiuto di una guida e con l'uso di una serie di tecniche volte a schiudere il nostro potenziale (divino) nascosto. L'idea fondamentale è che « Dio » è profondamente all'interno di noi. Siamo Dei e scopriamo il nostro potere illimitato eliminando strati e strati di inautenticità.63 Più riconosciamo questo potenziale più esso si realizza e in questo senso il New Age ha una propria idea di theosis, del divenire divini, più precisamente, del riconoscere e accettare la nostra natura divina. Secondo alcuni viviamo « in un'epoca in cui la nostra comprensione di Dio va interiorizzata: dal Dio Onnipotente esteriore al Dio forza dinamica e creativa che si trova al centro esatto di tutto l'essere: Dio come Spirito ».64 

Nella Prefazione al Libro V dell'opera Adversus Haereses Sant'Ireneo fa riferimento a « Gesù Cristo, che, attraverso il Suo amore trascendente, è divenuto ciò che siamo, così da portarci ad essere perfino ciò che è egli stesso ». Qui la theosis, la comprensione cristiana della divinizzazione, non avviene soltanto grazie ai nostri sforzi, ma con l'assistenza della grazia di Dio che opera in noi e attraverso di noi. Ciò presuppone necessariamente la consapevolezza basilare di essere incompleti e persino peccatori e in nessun modo l'esaltazione del sé. Inoltre, si presenta come un'introduzione alla vita della Trinità, un caso perfetto di distinzione al centro dell'unità: una sinergia piuttosto che una fusione. Tutto ciò è frutto di un incontro personale, un'offerta di un nuovo tipo di vita. La vita in Cristo non è qualcosa di così personale e privato da essere limitato all'ambito della coscienza né si tratta soltanto di un nuovo livello di consapevolezza. Implica la trasformazione della nostra anima e del nostro corpo mediante la partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa.

 




63 Cf. Brendan Pelphrey, « I said, You are Gods. Orthodox Christian Theosis and deification in the New Religious Movements », in Spirituality East and West, Easter 2000 (No 13).



64 Adrian Smith, God and the Aquarian Age. The new era of the Kingdom, Great Wakering (McCrimmons) 1990, p. 49.






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