Elisione e
troncamento
L’elisione
è la caduta della vocale finale o iniziale di una parola ed è segnata da un
apostrofo. Es.: Ricordati de’ me
fioli. = Ricordati dei miei figli. /
Mi no’ (no) vegno co’ (co) ti. = Io non vengo con te. ecc. Si ha elisione
anche se cade una consonante iniziale. Es.: Lassa che ’l diga. = Lascia che lui dica. / No ’l tase mai. = Egli non tace mai. / Jeri a só ’andà a spasso. = Ieri sono andato a
spasso. ecc.
Nota. Nei miei scritti, per indicare la
caduta di una vocale, preferisco usare più l’accento che l’elisione perché
mi sembra che talvolta l’elisione crei inutili problematiche. Per tale motivo,
di solito, preferisco riportare i termini o con l’accento o per intero
augurandomi, in tal modo, di meglio interpretare la parlata la quale ha, di
fatto, già attuato l’elisione (Candiago-Romanato,
pag. 9). Es.:
-
Ricordati de i (de’) me fioli. (vedi. s.) \-/ Mi no (no’) vegno co ti. (vedi. s.)
-
Lassa che el (che ’l) diga. (vedi. s.) \-/ No
el (no ’l) tase mai. (vedi. s.)
/ Jeri a só andà (’ndà) a spasso. (vedi. s.) e, ancora, conòmica (’conòmica) \-/ vanti (’vanti) \-/ talian (’talian) ecc.
-
Mi a só (verbo èssare, suono stretto,
accento acuto) visentin. Attenzione. È corretto scrivere, anche: mi so’, oppure, son visentin. È sbagliato scrivere: mi sò (verbo sapere, suono aperto, accento grave), oppure scrivere, mi
so visentin (so, non accentato, vale come agg. poss. o pron.: so pare, so mare, so zio, so zia, so fradelo, so sorela
ecc.).
Il troncamento
è la caduta della vocale, della consonante o della sillaba finale di una
parola. Es.: bel (belo), quel (quelo), dotor (dotore) ecc. La prep. par (it.
= per) a volte subisce troncamento.
Es.: El xe senpre in giro pa ’l
mondo (È sempre in giro per il
mondo). Attenzione, è esatto scrivere pa
’l (elisione preceduta da piccolo spazio) è sbagliato scrivere pa’l (senza lo stacco). (Belloni, pag. 50, 51, 198).
|