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Giovanni Boccaccio
Ninfale fiesolano

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E gridò forte: - Ora volesse Giove,

poi che tu vuo', che tu m'avessi morto

a questo tratto, acciò che le tue pruove

fosson compiute, avendomi al cor porto

l'aguto ferro, il qual percosse altrove;

e come che tu abbia di ciò 'l torto,

i' pur sare' contento d'esser fore,

per le tue man, delle fiamme d'Amore. -

 

Ismarrisce Africo Mensola; torna

a casa e dice si sente gran duolo;

duolsi di Vener e Amor suo figliuolo,

po' s'adormenta in sul suo letticciuolo.




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