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Giovanni Boccaccio
Ninfale fiesolano

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139

E della camera uscita, in sul letto

lasciò 'l figliuol pien di molti sospiri,

il qual po' che si vide esser soletto,

d'Amor si dolea forte e de' martirî,

i qua' crescean nel non usato petto

con maggior forza e più caldi disiri

che prima non facean, dicendo: «I' veggio

ch'Amor mi tira pur di mal in peggio.




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