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Giovanni Boccaccio
Ninfale fiesolano

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Ma come potre' io mai sofferire

di partirmi da te, che t'amo tanto

che sanza te mi par ognor morire?

Essendo teco, non so giammai quanto

più ben mi possa aver, né più disire;

ma sallo ben Amor, in quanto pianto

istà la vita mia, la notte e 'l giorno,

mentre non veggio questo viso adorno.




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