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Giovanni Boccaccio
Ninfale fiesolano

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- Maladetta sia tu, o notte scura,

tanto invidiosa de' nostri diletti;

perché mi fai da sì nobil figura

partirtosto, come ch'io aspetti

ancor riaver questa cotal ventura? -

E con cotali e con molt'altri detti,

quanto poteva il più, si dolea forte,

parendogli il partir più dur che morte.




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