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Alfabetica [« »] essenzia 1 esser 17 esserci 1 essere 116 esserne 1 essersene 1 essersi 2 | Frequenza [« »] 124 i 123 sì 122 quello 116 essere 116 una 112 te 109 cose | Giovanni Boccaccio Il Corbaccio Concordanze essere |
Parte
1 I| manifestamente dimostra sé essere ingrato e mal conoscente 2 I| molto meno grave dovesse essere la morte che cotal vita; 3 I| Tu, dunque, se per non essere amato ti duoli, te ne se' 4 I| ètti possibile, volendo essere uomo, di cacciarli; il che 5 I| Niuno. Ma certissimo può essere a tutti che ogni speranza 6 I| meno ch'io non arbitrava d'essere mi reputai. Ma, rasciutte 7 I| conobbi me dal mio volato essere stato lasciato in una solitudine 8 I| che per tutto ne dovesse essere piena. Laonde e dolore e 9 I| te del vero sentimento essere uscito e non conoscere se 10 I| riconoscendo non costui essere colui il quale io estimava, 11 II| ragionare né sì sùbita può essere la nostra partita, se grave 12 II| non è: ma come può ella essere con meno periglio? E, se 13 II| ancora riposo, come può ella essere più dura che questa non 14 II| coscienza ricercando, quello essere vero che tu ragioni: cioè 15 II| docile e attento dovere essere a' futuri ammaestramenti, 16 II| in esilio, come a me pare essere stato da lui mandato? o 17 II| diversi modi or mi ricordo d'essere uscito; ma sì m'avea e il 18 II| tu vorresti d'aver veduta essere digiuno. Ma, avanti che 19 II| s'ingegnava di mostrare essere uno Alessandro; e alcune 20 II| buono senno naturale disse essere dotata quanto altra donna 21 II| dava intera fede, la disse essere piacevole e graziosa e di 22 II| tentare se io potessi colui essere, che degno di quello divenissi, 23 II| subitamente avvisai lei dovere essere quella che io andava cercando. 24 II| detto non avea ne dovesse essere di bene. E così, da falsa 25 III| questa accompagnata, solea essere donna, senza, essere divenuta 26 III| solea essere donna, senza, essere divenuta vilissima serva: 27 III| sia, ma perché gli pare essere, i suoi vicini chiamano « 28 III| mentre vivea, e ora così essere il vero apertamente conosco, 29 III| non imparasti e sempre l'essere mercatante avesti in odio; 30 III| Vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice 31 III| quali per certo non sono da essere annoverati tra gli uomini.~ ~ 32 III| amiche. E, parendo loro essere salite un alto grado, quantunque 33 III| quantunque conoscano sé essere nate a esser serve, incontanente 34 III| non s'accorge tutte quelle essere armi a combattere la sua 35 III| allacciati, subitamente dall'essere serve divenute compagne, 36 III| si danno; e a niuna pare essere né bella né ragguardevole, 37 III| dissipatrici disiderano d'essere; senza che, acciò che tènere 38 III| dubito che tu non dicessi essere il maggiore miracolo, che 39 III| redazione in servitudine l'essere obedienti si credono; e 40 IV| debbano tenere ad infignersi d'essere malate, acciò che libero 41 IV| quasi ciascuna di loro debba essere l'undecima. Mirabile cosa, 42 IV| e a ciascuna femina pare essere una di quelle, o degna d' 43 IV| una di quelle, o degna d'essere tra quelle annoverata. E, 44 IV| questo imaginano dovere essere riguardate, argomentando 45 IV| quinta fu formata a dovere essere abitacolo e ostello del 46 IV| altro da questa vil turba essere stata separata non la mostrasse, 47 IV| vogliono mescolare e in quello essere annoverate e reverite, assai 48 IV| confarsi l'una coll'altra, anzi essere del tutto l'una all'altra 49 IV| si sia la cagione. Parmi essere molto certo che, se mai 50 IV| riconoscersi, né a vergognarsi d'essere da altrui conosciute e ad 51 IV| conceduto; anzi s'intenderà essere ancora de' più menomi, per 52 IV| da tanto, da quanto dovrà essere colui la cui virtù ha fatto 53 IV| elevato? Da quanto dovrà essere colui il quale i sacri studi, 54 IV| l'anime negli uomini; e l'essere la divina bontà etterna 55 IV| quale una gran salmista pare essere, sottomettesti, acciò che 56 IV| troppo rimessamente usata, essere d'ogni mio male certissima 57 IV| dalla quantità argomenta sé essere nobilissima, poi tanti cavalieri 58 IV| la feci, mille volte me essere uomo senza fede, e massimamente 59 IV| la quale avesse creduto essere quella, ella sarebbe di 60 V| dire potrebbe questa non essere nuova cosa, non che in lei, 61 V| sommamente disiderosa d'essere guatata; e così si turbava 62 V| gentili sono, come ella vuole essere tenuta, e per la qual meritamente 63 V| per ogni prezzo), e con l'essere degli occhi cortese e più 64 V| colei che, mentre da dovere essere richiesta è stata, mai disdir 65 V| cuore e sanno modo trovare d'essere tante volte e con tanti 66 V| concupiscibile richiedea, erano da essere chiamate «savie»; e tutte 67 V| vorrebbe ciascuna donna e uomo essere savio o appararlo; e perciò 68 V| sicuramente all'amico tuo.~ ~Parmi essere certo che, come nelle due 69 V| benché questo le potrebbe essere assai agevole a sapere, 70 V| niuno boccone deve mai essere più saporito né migliore 71 V| crederebbe per certo lei essere una santa, e di legnaggio 72 V| infermità né ogni infermo potere essere sempre dal discreto medico 73 V| così stomacose a udire, essere quello beveraggio amaro 74 V| dico, che a te non poterono essere note per veduta né ancora 75 V| fatto. Quale ella dovesse essere quando i Pisani col vermiglio 76 VI| grande e compressa; e parmi essere certo, come io sono della 77 VI| sia la cagione, o troppo l'essere tirate d'altrui, o il soperchio 78 VI| grandissimo agio vi potrebbe essere entrata. Ed è mirabil cosa 79 VI| bestiale dovresti bestia essere tenuto.~ ~Io lascio cose 80 VI| calda di quello che suo essere non dovea, per ciò che né 81 VI| che chi si potesse di ciò essere ingannato, altramenti credendo 82 VI| fatto sia, io non ne posso essere ingannato, sì come colui 83 VI| muro e fuggirsi, soli sé essere dicevano l'onore e la gloria 84 VI| ma vorrebbe il capestro essere stato forte sì che ben sostenuto 85 VI| gloriandosi elle sommamente d'essere tenute belle, e per essere 86 VI| essere tenute belle, e per essere facciano ogni cosa, e tanto 87 VI| ogni cosa, e tanto più loro essere paia quanto più si veggiono 88 VI| Compreso avresti a lei non essere discaro, ma carissimo il 89 VI| ti dimostrava, sé ancora essere da tenere bella e d'avere 90 VI| onore di te, non in biasimo, essere stato fatto da lei. Ben 91 VI| verità: cioè niuna femina essere savia, e perciò non potere 92 VI| cagione. Ma lasciamo stare l'essere le femine così fiere, così 93 VI| conosciuto quelle virtù essere contrarie al tuo vizioso 94 VI| travolti che tu non vedessi lei essere vecchia e già stomachevole 95 VI| l'altro mondo ti dovesse essere venuto meno e per questo 96 VI| volere morire? Part'egli così essere da nulla? Se' tu così pusillanimo, 97 VI| cotanto si diletta, così essere salariato come fu già il 98 VI| non parendoti così bene essere ricevuto come disideravi, 99 VII| mostri nell'altre cose, non d'essere stato schernito, o forse 100 VII| sia, dove a te non pare essere così; il che presupponendo 101 VII| gentilezza dunque da lei ti può essere gittata al volto, o rimproverata 102 VII| vere ti mosterrei te molto essere più gentile che ella non 103 VII| carissimo mi sarebbe d'essere da te ammaestrato di ciò 104 VII| peccare ti fu cagione, o essere ti potesse nel futuro; voglio 105 VII| ancora di salute le potrebbe essere cagione. Fa' dunque, incomincia 106 VII| uomini non sono da dovere essere scherniti ad uno modo, che 107 VII| ella vorrebbe così bene essere digiuna d'avermi mai veduto, 108 VII| disiderato o disideri d'essere digiuno d'avere veduta lei. 109 VII| avessi già mai; e parmi essere certo che, nella regione 110 VII| giovamento e alleviamento debba essere della pena la qual tu sostieni, 111 VII| prima immobile e impedito essere parea, senza sapere di che, 112 VII| rammarichii. E, avendomi detto me essere libero e potere di me fare 113 VII| se possibile fosse così essere il vero come mi pareva avere 114 VII| altrui poi informatomene, essere non meno vere che l'altre 115 VII| E, veggendo già il sole essere alto sopra la terra, levatomi, 116 VII| e perciò ingegnera'ti d'essere utile a coloro, e massimamente